Vampiri si nasce.

 

12. Rabbia

 
La caccia non fu un problema, ma mi accorsi che non era quello di cui avevo bisogno.
Appena ritornammo a casa, mi chiusi in camera: le mani mi tremavano, il freddo invase il mio corpo e le voci iniziarono di nuovo.

Ad un tratto davanti a me, la figura di Ginevra che con la mano teneva in pugno il collo di Taehyung.
Il sorriso rassegnato di Taehyung mi fece piegare, facendomi atterrare di ginocchia sul pavimento.
Con un sorriso beffardo, Ginevra, staccò via la testa di Taehyung con un colpo secco.

Scossi la testa più volte, dicendo a me stessa che non era possibile, perchè poco fa Taehyung rideva e scherzava con gli altri.
Un urlo straziante uscì dalla mia gola, mentre stringevo la maglia nella mia mano in corrispondenza del cuore.
In pochi secondi mi ritrovai la figura di Jungkook affianco a me, che mi osservava con sguardo preoccupato.

“Non è vero…devo fermarla” dissi singhiozzando.

“Cosa hai visto?” mi chiese Jungkook cercando il mio sguardo.

“COSA HAI VISTO?!?” mi urlò prendendomi dalle spalle e scuotendomi con forza.

“Taehyung veniva ucciso da Ginevra” disse J-Hope arrivando al suo fianco.

Chiusi gli occhi, lasciando cadere le lacrime salate sul pavimento, mentre sentivo la stretta di Jungkook sparire lentamente.
Aprii gli occhi, vedendo Jungkook rivolto verso J-Hope.

“Non puoi proteggerci tutti” disse Taehyung.

“Possiamo rallentarla” disse Jimin facendosi avanti.

“Voi non farete nulla” dissi alzandomi.

“Non farai mica quello che stai pensando, vero?” mi chiese Taehyung con sguardo furioso.

“Sappiamo tutti che voi, non centrate. È una questione tra me e lei” dissi dirigendomi verso la porta.

“Tu non vai da nessuna parte” mi disse bloccandomi Jungkook, prendendomi dal braccio.
Gli occhi rosso fuoco di Jungkook si fecero avanti, mentre aumentava la presa sul mio braccio.

“Non sei nessuno per dirmi cosa fare o non fare” dissi a denti stretti, mostrando le zanne. Lo sguardo di rabbia di Jungkook non mi lasciava, come la sua presa.

“Sei una di noi e qui il capo sono io” disse Jungkook a denti stretti.

“Non ho mai scelto di essere una di voi” dissi strattonando il braccio e liberandomi dalla presa.

“Ragazzi” disse Jin cercando di calmare le acque.

“Seguitemi e siete finiti” dissi guardandoli per poi sparire velocemente.
 


Pov Jungkook
 
“Cazzo” dissi una volta che Annabelle sparì.
Avrei voluto spaccare tutto, staccare la testa a tutti gli umani nel mio raggio d’azione, ma Taehyung mise la mano sulla mia spalla e mi voltai a guardarlo.

“Sai che ti ama, è solo una questione di famiglia. Dobbiamo rispettare anche le sue scelte” mi disse Taehyung.

“Parole sagge…ma non per me” dissi a denti stretti, soffocando una risata.

“Lasciala andare una volte per tutte, Jungkook!” mi urlò contro J-Hope.

“Ti ribadisco di tenere per te i tuoi pensieri e le tue fottute visioni, hai capito? O devo staccarti un arto per fartelo capire?” gli chiesi avvicinandomi a lui.

“No” disse spostando lo sguardo altrove.

“Bene” dissi guardandolo.

“Andiamo” dissi verso gli altri, uscendo di casa per cercare Annabelle.
 


Pov Annabelle
 
Sentivo distintamente i suoi pensieri e le sue intenzioni poco sane nei confronti dei ragazzi, quando però un rumore attirò la mia attenzione.
Mi diressi veloce verso la fonte del rumore trovandomi gli occhi rosso fuoco di Jungkook osservarmi con cura.

“Ho fatto un passo falso?” dichiarò con sarcasmo, accennando un piccolo sorriso.

“Vi ho detto di non seguirmi, non era difficile come richiesta” dissi quasi azzannandolo.

“Calma, so che mi ami ma non iniziamo a bisticciare qui ok?” mi disse con aria divertita.

“Non scherzare con me” dichiarai rabbiosa. Ginevra si accorse di noi e scappò ancora.

“L’ho persa!” dissi voltandomi altrove.

“I suoi piani ritarderanno” mi disse Jungkook parandosi davanti a me.

“Se non fossi venuto-”

“Se non fossimo venuti, vorrai dire” disse intromettendosi J-Hope. Lo guardai irritata, sospirando rumorosamente.

“Arriverà il momento in cui avrai tu stesso la visione in cui io, personalmente, ti stacco la testa dal collo se continui con questa arroganza e il lusso di interrompere le persone quando parlano” dissi stringendo i pugni lungo i fianchi. J-Hope, nonostante il mio avvertimento, aveva un sorriso divertito.

“Questo ti diverte? Allora che dici se invece di aspettare, non te la stacco subito quella noce di cocco che hai sul collo?” chiesi avvicinandomi.

“Ragazzi, per favore” disse Taehyung mettendosi fra me e J-Hope.

“Fattelo dire: hai un carattere di merda” dissi inclinando la testa per guardare meglio J-Hope, che annuiva divertito.

Una morsa, mi vietò di scappare mentre mi portava altrove.

“Anche tu non scherzi” dissi verso Jungkook che mi guardava a braccia conserte.

“Che c’è?” dissi vedendo la sua insistenza.

“Possibile che non capisci?” mi disse sciogliendo le braccia e avvicinandosi a me.

‘Siamo più forti in gruppo, e lo sai’ mi disse guardandomi con sguardo dolce e protettivo.

“Un tempo queste parole e i tuoi occhi, avrebbero fatto effetto. Ma ora è diverso, mi dispiace” dissi voltandomi, pronta a scappare di nuovo.

“Non voglio perderti ancora, è così difficile da capire?!?” mi disse urlando.

“Sai cosa non vuoi perdere? Il tuo giochino, il tuo passatempo, su cui scaricare rabbia e quant’altro! Io non sono un burattino! Hai capito?!?” urlai rabbiosa.

“Non ho mai detto queste cose” mi disse con sguardo duro.

“So per certo che le hai pensate” dissi stringendo i pugni, facendo colare il sangue dalle mani. Si accorse del sangue e chiuse gli occhi cercando di calmarsi.

“Così non andiamo da nessuna parte” disse passandosi la mano nei capelli neri.

“L’hai voluto tu” mi disse fiondandosi da me e prendendomi il volto fra le mani e muovendolo con un colpo secco spezzandomi il collo e facendomi calare in un sonno profondo.



ANGOLO SCRITTRICE: Salve gente! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, vista la grande richiesta. Spero che recensiate perchè non vedo l'ora di leggere cosa avete da dire :3 Vi aspetto NUMEROSI!

Jungkook