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Autore: callingonsatellites    04/10/2015    1 recensioni
L'aria fresca sulle braccia. Il sole che brucia negli occhi. Le gambe leggermente indolenzite, e una melodia sconosciuta che girava nella sua mente. Poi un forte dolore alla testa. E ora fissava quegli occhi color nocciola, e ogni domanda veniva annullata come se quei due pozzi scuri fossero l'unica cosa importante ed esistente, l'inizio e la fine di tutto.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongi!! Scussssatemi, probabilmente non verrà fuori il titolo completo… ve lo metto qui sotto.
“Shopping pazzo e telefonate ancora peggio”.
 
Quella mattina Kim venne svegliata dal cane dei vicini che abbaiava.
 
“Stupido cane” pensò sbadigliando. Ma convenne che in effetti se non l’avesse svegliata il cane l’avrebbe fatto poco dopo sua madre con le pentole.
Ricordava perfettamente la sera prima, Tom che andava in giro ad ostentare la sua vittoria con la Playstation, e Georg che lo guardava ridendo e rosicchiando patatine, poi lei che chissà come era riuscita a tirare giù il ripiano della cucina distruggendo i bicchieri, e Bill che tentava di raccoglierli con il solo risultato di ferirsi quelle mani di burro. Alla fine, dopo aver ripulito il disastro, avevano coperto i graffi sul parquet spostando un po’ il tappeto, ed erano tornati davanti ai videogiochi come se niente fosse successo. Questa volta, però, avevano messo su The Sims, e avevano indetto una sfida a chi faceva morire in meno tempo quel povero Cristo del Sim, che fra l’altro (colpa di Georg) era pure vestito peggio di un barbone. Alla fine aveva vinto Gustav, che lo aveva fulminato con il microonde in quattro minuti e mezzo.
Era arrivata a casa accompagnata dai gemelli verso mezzanotte, era entrata in silenzio in casa e si era infilata sotto le coperte senza fare rumore.
 
“Chiudi bene la porta, o domani mattina potresti trovarti Tom nel letto …” le aveva detto Bill prima di rientrare in macchina.
 
“Stupido. E comunque non ci avevo pensato” aveva risposto suo fratello, facendo un sorriso demente.
 
Dopo l’abbastanza ovvio quarto grado da parte della mamma, era finalmente riuscita a mettere il naso fuori, giusto per fare un giro per i negozi e comprarsi qualcosa per l’inizio della scuola, visto che le sue felpe antiche non erano nel migliore degli stati. E per non parlare delle scarpe, non aveva abbandonato le povere Converse dalla seconda media; era un miracolo che fossero ancora integre, e comunque non troppo presentabili se si voleva fare bella figura con i nuovi compagni.
Tornò a casa con due borse piene di roba, e Karen ebbe la pietà di non commentare … jeans strappati, maglie deformi, decolté piene di borchie verde fluo e sneakers con la para alta almeno quattro centimetri. Si chiese se quella povera figlia che aveva non fosse impazzita del tutto, oltre ad aver perso la memoria; ma in fondo non sapeva che il “lato creativo” nascosto da tanto tempo in un angolino del cervello di Kim era venuto fuori solo in quel momento.
Erano passati tre giorni, e Kim non sentiva i ragazzi da un po’. Fece il numero di Bill sul cellulare, e dopo un paio di squilli rispose:
 
-Pronto?
 
-Buongiorno! Come gira lì da voi?
 
-In senso orario.
 
-Tua madre ha scoperto il disastro sul pavimento?
 
-No, l’ha scoperto Gordon, ma ha avuto pietà di noi e non ha detto niente. I fondo, dai, non è che sia tutta questa tragedia, sono quattro graffi.
 
-Sì, vabbé …
 
-Ti serviva qualcosa? Oh, spero non i duecento euro che hai lasciato qui, perché li ho spesi in scarpe questa mattina.
 
-COSA?! Di che soldi parli??
 
-Ah aha ha ha ha, sto scherzando. Comunque ho davvero speso duecento euro in scarpe questa mattina!
 
-Che combinazione, anch’io.
 
-Niente più Converse storiche?
 
-No, ho deciso di dar loro la pensione. E comunque, niente, volevo solo sapere come andava. Che palle, io fra una settimana devo iniziare la scuola.
 
-Noi fra una settimana partiamo in tour!
 
-Beato te, almeno ti fai un giro.
 
-Bah, ci sono i pro e i contro. Non è simpatico risalire su un aereo ogni settimana per sei mesi, sai? Soprattutto con i bagagli da portare avanti e indietro.
 
-Ah, non hai lo shiavetto con il tuo nome marchiato a fuoco sulla fronte?
 
-Non ci ho mai pensato. Potresti farlo tu, se vieni da me oggi pomeriggio ti marchio subito.
 
-Eh ehh, ma anche no grazie! Preferisco di gran lunga andare a scuola!
 
-Brava, brava, impara e istruisciti che se no resti ignorante.
 
-Mi stai dando dell’ignorante?
 
-Vedi, non sei così ignorante, lo capisci da sola.
 
-Idiota.
 
-Sì, dalla nascita! Adesso scusa, ma ho lo schiavo con il mio nome impresso a fuoco sulla fronte che mi aspetta.
 
-Ergo?
 
-Mia madre che mi sta urlando dietro per il mascara sgocciolato sul cuscino. Forse non mi sono struccato ieri sera, non lo so, ero ubriaco.
 
-Voi Kaulitz, sempre appesi alla bottiglia!
 
-Eh già, che cattivi ragazzi. Sì, arrivo!! Scusa, il comandante chiama.
 
-Allora ti lascio, saluta Simone!
 
-Ciao- salutò Bill prima di riattaccare.
 
Le faceva strano pensare che sarebbero spariti dalla sua vita per seei, luunghi, mesi, li conosceva da poco ma si era già affezionata a quei quattro pazzi scatenati. Ripensò a tempo prima, quando per lei gli occhi di Bill erano solo un sogno sconosciuto. Adesso non le faceva più nemmeno tanto effetto, anche se non poteva rimanerne indifferente.
 
“Ti piace, eh?” disse una vocina nella sua testa.
 
“Ma che cazz… NO!” si rispose da sola, avvampando dalla testa ai piedi.
 
“O forse, non lo so”. Si sentì improvvisamente triste, come ogni volta che non sapeva risolversi un dubbio.
 
“Boh” concluse, aprendo il frigo. Ah, il frigo. “La soluzione a tutti i problemi” pensò trangugiando un bicchiere di succo all’ace.
 
 
Ahu! ‘Giorno. Lo so, lo so che è corto, ma mi serviva da “collante” alla situazione di prima con la mia idea di dopo. Gehehehe, voi non lo sapete cosa vi aspetta. Non sto qua a dilungarmi, ringrazio settecentoquarantamila … facciamo così, all’INFINITO _MartyK_ che recensisce tutti i capitoli =D e tutti i lettori/lettrici silenziosi … \\^^// Sayonara a tutti gente, ci sentiamo al prossimo capitolo, o più semplicemente al prologo della nuova storia che pubblicherò presto.                       Kisu \\^*^//                                Happy_Moon^^
   
 
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