25. Buio
Aprii gli occhi e per una frazione di secondo non riconobbi la stanza.
Il letto era vuoto accanto a me. Io ero in posizione trasversale, con la testa appoggiata sul cuscino che occupava Jader quando avevo chiuso gli occhi.
Dov’era ora?
Non sentivo nessun rumore in casa.
Provai a mettermi dritta, i muscoli indolenziti protestarono: ero stanca di stare a letto, così mi alzai.
Il bagno era piccolino, con le mattonelle azzurre in mosaico e il pavimento blu. Mi metteva tranquillità. Avrei tanto voluto fare un bagno e rilassarmi. Per la prima volta dopo la sparatoria mi guardai allo specchio. I capelli erano tutti arruffati e pieni di nodi. Gli occhi spenti e il colorito pallido completavano un quadro pietoso. Presi il pettine e cercai di districare i nodi.
Uscita dal bagno cercai dei vestiti puliti nella borsa che mia madre aveva preparato per me. mi si contrasse lo stomaco al pensiero di tutte le bugie che stavo raccontando ai miei genitori ultimamente. Ma erano necessarie, erano per il bene di Jader.
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Eccomi! Ce l'ho fatta ad aggiornare. Volevo solo ricordarvi che questo è il penultimo capitolo. Cosa ne è stato di Jader secondo voi? È ancora vivo?
Vi mando un grosso abbraccio e grazie di esserci sempre.
Il prossimo aggiornamento arriverà molto presto.
Fatemi sapere!
Baci
Danila