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Autore: FrenzIsInfected    04/10/2015    2 recensioni
Daveigh Carroll è una giovane giornalista di Spokane(WA), ed Ellen Clark una sua collega fotoreporter. Insieme, indagano sulle vicende che dagli anni '80 sconvolgono la tranquilla città di Farmington(WA). Sembra che in una villa abbandonata
fuori paese immersa tra gli alberi, Villa Floyd, siano scomparsi giovani di tutte le età. Le due chiamano come rinforzo
Kristen Rollins(giornalista e horror blogger), Daniel Reed e Aaron Turner(appassionati di paranormale) e Nathan Wilson, nerd amico di Daveigh. Cosa cela quella villa a Farmington?
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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L'ultimo crepuscolo Sabato era arrivato.
Il giorno della verità era arrivato.
Daveigh aveva trascorso l'intera settimana con il terrore di dover rivedere Chloe, la quale invece aveva preferito andare a spaventare gli altri membri del gruppo di investigazione, almeno da quello che le era stato detto dai diretti interessati.
La giornalista si ritrovò con Ellen nel pomeriggio per stabilire gli ultimi dettagli e preparare le ultime cose; la fotografa si sarebbe portata dietro il suo strumento di lavoro, per documentare l'accaduto.
Kristen telefonò verso l'ora di pranzo, annunciando che si sarebbe fatta trovare direttamente a Farmington, senza far allungare il giro alle ragazze di Spokane e ai ghost hunter di Davenport.
Quest'ultimi avrebbero raggiunto Daveigh ed Ellen verso le 18 a Spokane, per poi partire tutti insieme verso Farmington.
Giunto l'orario prestabilito, la "carovana" mosse verso Tekoa, dove avrebbero lasciato Nathan.
- Allora, Nathan, dì un pò: chi è questa ragazza? - chiese Ellen, in preda alla noia.
- Beh...ecco, fa parte del mio clan di Travian. - rispose il ragazzo.
- Ancora con quel gioco? - domandò Daveigh.
- Beh, sì, lo sai che è uno dei miei preferiti. - .
- Ma vai in giro, esci di casa, per la miseria! Alla tua età i ragazzi vanno a caccia di vagina! Non giocano a Travian, vanno in discoteca! - .
- E tu fai tutto questo? - .
Effettivamente, Daveigh, pur essendo sua coetanea, non faceva nulla di tutto ciò, anche perchè viveva da sola, ed i genitori erano lontani, a Coulee City, nella piccola proprietà di famiglia. La ragazza era stata "abbandonata" non appena aveva trovato lavoro al giornale cittadino.
- Cambiando argomento, come va il tuo braccio? - chiese poi Nathan.
- Bene, migliora di giorno in giorno. - .
Il terzetto continuò, lungo la strada, osservando il panorama in silenzio.


- Io mi prenoto la Carroll. - .
Daniel era rimasto abbagliato nel vedere la giornalista di Spokane venir loro incontro. Quei capelli castani, insieme agli occhi azzurri e ad un sorriso splendente, come pochi ne aveva visti in vita sua, lo avevano incantato.
- Mi va benissimo la Clark, se è single. - .
Aaron, invece, aveva ripiegato sulla fotografa, più "maschiaccio" e vicina al suo ideale di donna. Sebbene per certi tratti sembrasse ancora una bambina, complice anche la sua statura bassa, a detta del collega di Daniel aveva un sorriso più bello della Carroll.
- Finalmente delle clienti ben fatte e di un certo spessore. - rise Daniel.
- Ora vediamo se anche quell'altra ragazza che passiamo a prendere a Farmington è all'altezza delle altre due. - aggiunse Aaron.
- Già che parliamo di Farmington... - .
- Sì? - .
- ...hai paura di cosa ci può aspettare dentro quella villa? - .
- Con il nostro equipaggiamento dovremmo essere pronti per qualsiasi evenienza. Nessuna Chloe può fermare Daniel Reed ed Aaron Turner. - .
- Io, sinceramente, sono rimasto scioccato dall'apparizione di mercoledì. - .
- Orsù, Aaron. La vedrai sì e nò stasera, e poi mai più. - .
Aaron cercò di stare tranquillo, ma continuò a muovere le dita nervosamente per tutto il viaggio.


Giunti a Tekoa, lasciarono Nathan, per poi proseguire verso Farmington.
Durante la sosta in paese, Daniel si era avvicinato a Daveigh.
- Scusa, Daveigh, stavo pensando... - .
- Sì? - .
- Se ci fermiamo prima di Farmington, lungo la strada che collega il paese a Tekoa, non daremo nell'occhio in caso dovessimo essere visti dalla polizia. - .
- E dove, scusa? - .
- Se riusciamo a trovare uno spiazzo dove lasciare le macchine vicino alla villa, potremmo proseguire a piedi verso il nostro obiettivo. - .
- Giusto! Ottima idea. Avviso Kristen. - .
La giornalista di Colfax fu avvertita, e il gruppo si rimise in moto.
Effettivamente, e la prima a scoprirla fu proprio Kristen, uno spiazzo sterrato era a poche centinaia di metri dal boschetto che circondava la villa.
- Caspita, capitassero tutti i giorni offerte di lavoro da ragazze del genere. - commentò Daniel, alla vista di Kristen.
- Pensavo sarebbe venuta coi tacchi e un vestito con strascico. - sussurrò Ellen a Daveigh, alla vista della giornalista vestita con jeans strappati, scarpe da ginnastica e felpa nera.
- Buonasera, signore e signori. - salutò.
- Novità? - domandò la Carroll.
- Nessuna. Non ho visto movimenti sospetti nel boschetto, per quanto l'abbia potuto sorvegliare. - .
- Aaron, controlla la situazione con il binocolo. - ordinò Daniel all'amico.
- Voi dovete essere i ghost hunter. - suppose la giornalista di Colfax.
- Proprio così. Daniel Reed. - si presentò il ragazzo, stringendo la mano alla ragazza.
Intanto, Aaron adocchiava il bosco. La luce del sole persisteva lievemente nel crepuscolo, illuminando sufficientemente gli alberi.
Una lepre saltava vicino ad essi. Il ragazzo ne seguì i movimenti.
Cosa dev'essere la natura. pensò. A volte ti regala certi scorci che...
Una mano afferrò fulmineamente il collo della lepre, e fece sbattere la sua testa su un tronco, fino ad ucciderla.
Una figura nera uscì fuori ed azzannò l'animale.
Ma che cazzo...?
La figura si girò.
Aaron la riconobbe. Era Chloe.
La bambina guardò dritta nell'obiettivo del binocolo e ne frantumò le lenti.
Le ragazze più Daniel si voltarono.
- Che cazzo fai, Aaron? - inveì il collega.
- L'ho vista. Chloe. Era laggiù. - disse Turner, indicando gli alberi.
- Mi ha guardato negli occhi...ed ha rotto il binocolo. - .
- Ok, stai calmo. Prendiamo la roba e andiamo lì dentro. - fece Daniel.
- Non voglio più venire, ho troppa paura... - .
- Non fare la mammoletta! Abbiamo affrontato casi peggiori! - .
Aaron parve uscito da quello stato di terrore, e tornò in auto, prendendo due telecamere termiche e due registratori di EVP.
Recuperato l'occorrente, continuarono a piedi lungo la distanza che li separava dal boschetto di villa Floyd.
Daveigh, prima di entrare, diede un'ultima occhiata al crepuscolo, sperando non fosse l'ultimo della sua vita.
- Andiamo, Daveigh. - la richiamò Daniel. - Abbiamo un mistero da risolvere! - .
  
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