Sorpresa

Un grosso scatolone mi guardava con fare misterioso, confinato ulteriormente con un nastro verde. Per le sue dimensioni non so cosa aspettarmi e questo rende il mio corpo fremito di eccitazione.
Cerco di respirare tranquillamente mentre nei polpacci inizio a sentire un formicolio, il mondo brilla di luci, e io saltello impaziente per poterlo aprire.
Le mani tremano impedendomi di districare velocemente il fiocco che occupa tutta la faccia superiore, le farfalle allo stomaco mi fanno provare sete e le orecchie si tendono. Il silenzio di chi è gioioso e impaziente, regna sovrano nella stanza. I miei cari vogliono assaporare la mia reazione.
Finalmente tolgo il coperchio e guardo dentro, come un naufrago che trova la sua salvezza.
Una coda, del pelo ritto e infantile, due orecchie appuntite e due occhi colmi di paura.
Apro la bocca, ma ho smesso di respirare. Prendo il fagottino di vita, col collo circondato da un fiocco, e lo stringo al petto. Subito le zampette mi sollericano la veste, ma non m'importa .
Espiro, rapidamente e forte per poi inspirare profondamente. La mia bocca e gli occhi sono spalancati, come ogni parte del mio essere e del mio cuore.
Infide e imprevedibili, arrivano le lacrime che mi impediscono di continuare a vedere il sorriso dei miei cari.
Il cuore accelera ulteriormente per poi iniziare a rallentare e io squittsco. Mi metto a saltellare come una bambina, non m'importa di sembrare ridicola , abbraccio il colpevole stritolandolo e urlo dalla gioia quel grido di sorpresa che stavo trattenendo.
-Tu! Brutto scemo! Mi hai tolto il respiro!-, lo accusai.
-Sorpresa?-, mi domanda a bruciapelo. 
-Ovvio!-, e nel rispondere gli salto nuovamente addosso prima di essere circondata dagli altri. Il sorriso ebete non mi lascia il volto, come i brividi di quel l'emozione che mi sovrasta. L'esserino sul mio petto miagolò e io subito gli prestai attenzione. Più bel regalo, non potevano farmi e mai più in vita mia mi dimenticherò questa sorpresa.

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