Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo
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Autore: Red_and_blue96    05/10/2015    3 recensioni
NOTE: Rileggendola ho notato che mancava un capitolo! Parlo del capitolo 25: Fino alla tappa di Verona. Se volete potete rileggerla e lasciare qualche recensione! Vi chiedo scusa se l ho notato solo ora.
Giulia Luzi, l’attrice che veste i panni di Giulietta nel famosissimo musical made in Italy “Romeo & Giulietta- Ama e cambia il mondo”, a causa di un infortunio durante una replica dello spettacolo è costretta ad abbandonare il ruolo. Al suo posto viene scelta Martina, una diciottenne che ha sempre adorato i musical.
Questa è la sua storia: dalla vita comune al provino, dalle prove al debutto, dall’ infatuazione al vero amore.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buongiorno! ho deciso di mettere il capitolo in anticipo per augurarvi un buon inizio di settimana! vi ringrazio per le recensioni e sono felice di emozionarvi! a presto :*






Lentamente tolsi il nastro che teneva chiusa la scatola, la aprì e vidi il fantastico abito che avevo visto a Milano e di cui mi ero innamorata! Con le lacrime di gioia agli occhi, lo tirai fuori e corsi davanti allo specchio per vedere come mi stava. Luca non poteva farmi un regalo più bello, a proposito dovevo correre da lui per ringraziarlo! Tempo di pensarlo e già ero in camera sua, che lo stringevo fra le mie braccia e lo riempivo di baci per ringraziarlo…si staccò dalla prese e mi sorrise:
“Ne ero sicuro che l’avresti gradito! E vedi che lo devi indossare stasera eh…”
“Certo che lo indosso stasera!!!” e tornai a stringerlo a me. Mi alzò il viso con le dita e mi rubò un bacio a stampo che poi divenne qualcosa di più di un semplice contatto tra le nostre labbra. Le sue mani racchiusero con forza il mio viso per poi finire sul mio collo, vennero seguite dalle labbra che tracciarono una scia di baci che partiva dalla mia bocca e finiva sulla mia spalla: non era rimasto un solo centimetro di pelle scoperto dal suo morbido tocco. Scese, poi, a toccare le mie cosce, che strinse voglioso portandosele con uno strattone attorno al suo bacino; mi appoggiò alla parete e il suo viso sprofondò nell’incavo del mio collo dove aveva deciso di lasciare il suo marchio. Non ancora soddisfatto, mi gettò sul letto e lo vidi imponente mentre si inginocchiava difronte a me per poi avvicinarsi felinamente…non era il solito Luca che conoscevo, quasi si poteva pensare che Mercuzio era diventato il suo alter-ego e che adesso era riemerso dalle profondità del suo inconscio per dare libero sfogo alle sue perverse e folli fantasie. Non ne ero affatto dispiaciuta, il suo modo di interpretare il nobile Della Scala mi faceva impazzire ogni volta e adesso, ritrovarlo qui solo per me, era una splendida occasione! Nascose le sue mani sotto il mio maglione e con sguardo malizioso mi accarezzava il corpo, mi sollevò il maglione per poi toglierlo e si lanciò sulla mia pelle per assaporarla con baci e avide leccate. La stessa fine del maglione toccò al resto dei nostri vestiti e, ritrovandoci nudi, cominciammo a scoprire l’uno il corpo dell’altra; come un gioco, toccavamo e stimolavamo alcuni punti per vedere se riuscivamo a dare piacere al compagno. Luca sembrava un povero digiuno che non toccava cibo da anni e il suo cibo preferito ero io: leccava e lasciava piccoli morsi dappertutto! Da parte mia, non mancarono altrettanti baci e carezze sparsi qua e là sulle sue spalle, sul collo, sulla schiena, sul petto, sull’addome e così via. Non era la prima volta che mi nutrivo del suo corpo ma era sempre una nuova scoperta, un nuovo sapore e io ne andavo matta. Mi sollevò facendomi sedere sulle sue gambe e reggendomi dal fondoschiena, mi baciava intensamente e con foga, poi toccò al mio seno, che venne torturato da quelle labbra sottili e invitanti mentre affondavo le mie mani in quella chioma setosa. La sua bollente erezione era messa a contatto con la mia pancia e quasi la sentivo pulsare: Luca non si sarebbe trattenuto ancora per molto…e infatti, tenendomi tra le sue braccia mi distese sul letto e con un movimento lento ma deciso, si fece spazio dentro di me. Dio solo sa quante urla trattenevo per non farmi sentire, vedermi in preda al piacere soddisfaceva Luca, che mi guardava sorridente mentre invocavo il suo nome. Ad ogni mio sospiro, aumentava le spinte e mi stringeva per i fianchi con fare di chi ha paura che l’altro possa scappare; lo sentivo ansimare e sospirare per via degli sforzi e ben presto il suo corpo perfetto iniziò a imperlarsi di un lieve strato di sudore. I suoi occhi si chiudevano ad ogni affondo per poi riaprirsi quando diminuiva il ritmo per permettergli di guardarmi…
(Luca)
Ero quasi stremato, ma ogni volta che vedevo quella piccola creatura tra le mie braccia, riprendevo il ritmo e continuavo inesorabilmente. Vederla godere e invocare il mio nome mi faceva perdere la testa ancora di più, perché a perderla ne ero capace anche solo se la sfioravo con lo sguardo e lei non se ne accorgeva! Quanto è bella Martina e in queste situazioni lo è ancora di più: i capelli ricci e sempre in ordine si spargevano a caso su tutto il cuscino, gli occhi scuri e profondi davano spazio ad uno sguardo perso chissà dove per poi chiudersi lentamente sovrastati dal piacere, le labbra carnose che ricordavano i fiori di ciliegio erano diventate dello stesso colore del frutto che nasceva da quei fiori…era una dea ed era mia… fui riportato alla realtà da un suo piccolo gemito che a stento riuscì a trattenere, la guardai avvicinandomi e le baciai le labbra delicatamente come mai prima d’ora!
“Ci sono…quasi…” sussurrai al suo orecchio per poi appoggiare la testa sui suoi capelli che emanavano un forte profumo di vaniglia. In risposta, mi abbracciò stringendomi di poco e mi lasciò un bacio sulla spalla…all’improvviso sentì un forte calore esplodere in me per poi diventare un urlo di piacere che bloccai con il cuscino, poco dopo la sentì tremare a causa dell’immenso piacere che aveva invaso anche lei.
Alzai la testa per guardarla e la trovai ad occhi chiusi mentre respirava affannata, mi mossi di poco e le bacia la guancia e subito puntò gli occhi su di me per poi sorridermi. Si girò su un fianco e adagiò la testa sul mio petto seguita dal braccio, iniziai ad accarezzarle i capelli e quasi subito si addormentò. Quando dormiva era ancora più bella! Girai la testa verso la sveglia per vedere l’ora e vidi che erano le 20 passate: avevamo saltato la cena…senza disturbarla, mi alzai dal letto per andare a fare una doccia; mi dovevo preparare perché fra poche ore c’era la sua festa e io dovevo accompagnarla dopo l’arrivo di tutti in discoteca, doveva essere l’ultima ad arrivare! Per un occasione così importante, decisi di indossare: camicia bianca, cravatta nera, jeans scuro, felpa/giubbotto a collo alto, scarpe eleganti nere. Mentre sistemavo i capelli, la vidi muoversi e alzarsi sui gomiti:
“Ben svegliata! Sai, dovresti prepararti tesoro, fra 2 ore c’è la tua festa…”. Scattò giù dal letto e immediatamente si vestì per correre in camera sua a prepararsi! Iniziai a ridere come un matto…
(Martina)
Ma che cavolo si ride!? Due ore non sono molte se si è la festeggiata! Corsi subito a chiedere aiuto alla parrucchiera e alla truccatrice del cast per prepararmi, poi indossai velocemente il vestito e mi sedetti davanti lo specchio per farmi bella…quelle due, quando combinavano le loro capacità erano incredibili! Luca entrò in camera mia e guardandomi a bocca aperta riuscì a dire:
“Sei meravigliosa…” e rimase impassibile a guardarmi dalla testa ai piedi.
“Andiamo?” chiesi leggermente imbarazzata. Annuì mentre ancora mi fissava e mi porse la mano sorridendo di poco. Scese le scale, finalmente arrivai davanti la porta della discoteca, stavo per entrare ma Luca mi bloccò tenendomi per un braccio:
“Martina, per quanto riguarda la tua uscita con Davide dell’altra sera ho voluto sorvolare, ma se vuoi stare con me credo che un po’ di sincerità e fiducia reciproca debbano essere alla base del nostro rapporto…poi ho notato che stavi male, non credere che non me ne sia accorto, ma cercavo di distrarti. Tu e lui proprio non vi capite, non andrete mai d’accordo fino in fondo!”
“Hai ragione, ti chiedo scusa ma avevo paura di una tua reazione…” mi giustificai.
“Se me l’avessi detto, io non ti avrei urlato per telefono!” disse inarcando un sopracciglio.
“…Giusto” conclusi per poi entrare nella sala, dove tutti mi aspettavano per poi venirmi incontro per salutarmi e farmi i complimenti…quando toccò a Davide, arrossì vedendomi e lasciandomi un piccolo bacio sulla fronte sussurrò: “Buon compleanno splendore…” per poi dedicarmi un sorriso di quelli che ti fermano i battiti del cuore…e l’effetto non tardò a verificarsi. La serata passò allegramente tra buffet, balli e risate… arrivò il momento di giocare: mi fecero sedere e mi bendarono gli occhi, poi ci fu il silenzio. Una mano strinse la mia e un bacio venne lasciato sulla mia guancia, mi era stato chiesto di indovinare chi fosse ma era difficile…così mi tolsi la benda e mi ritrovai Gioia difronte che tratteneva le risate!
“Oddio Giò! Che ci fai qui?” chiesi euforica.
“Non potevo non venire per festeggiare la mia migliore amica!” e mi si buttò addosso, in un abbraccio fraterno…quando tutti si scatenarono in pista da ballo, mi allontanai un attimo per riposarmi e andai verso il chiostro dell’hotel. Mi appoggiai al pozzo che troneggiava al centro e mi persi nei miei pensieri…qualcuno mi cinse i fianchi con le mani facendomi sussultare.
“Ehi, sono io, tranquilla” disse Davide.
“Ero sovrappensiero…” mi giustificai…
“Io non ti ho ancora dato il mio regalo…ma devi venire con me in terrazza!”. Lo seguì in terrazza dove mi sedetti su una panchina; da dietro una pianta, Davide tirò fuori un mazzo di rose, 19 precisamente, e un pacco regalo. Posai i fiori accanto a me e scartai il regalo: una cornice con dentro la nostra foto scattata davanti al Colosseo!
“Davide è davvero carina! Grazie” e lo abbracciai lasciandogli un bacio sulla guancia. Lui mi strinse a sé e restammo per qualche istante in quella posizione a guardare il panorama…
“Non voglio rovinare il momento ma…” avvicinò il suo volto, insicuro, mentre mi accarezzava il mio.
“Davide io…forse è meglio…” dissi abbassando lo sguardo e allontanandomi da lui.
“Forse è meglio che torni dai ragazzi, si staranno chiedendo dove è la festeggiata!” presi i fiori e la cornice e scesi sotto, prima passai in camera per posarli.
(Davide)
Da quando aveva scelto di stare con Luca, a stento mi saluta;  credo che se non fosse stato per l’affiatamento che dobbiamo avere per lo spettacolo non mi avrebbe più degnato di uno sguardo! E io stupido che ancora mi ostino a correrle dietro…ora basta mi sono stufato, adesso si cambia la situazione. Non posso andare avanti così o finirò per distruggermi il fegato, e anche il cuore…da ora in poi conoscerà un nuovo Davide, che si dimentichi di quel ragazzo timido, dolce e gentile…non esisterà più perché lei lo ha distrutto…Mentre pensavo a tutto questo, non mi accorsi che una lacrima mi stava rigando il viso per poi cadere sopra la mia gamba…asciugai la guancia e tornai in camera mia: la mia serata finiva così.
(Martina)
Perché doveva sempre complicare le cose? Già era abbastanza difficile stargli lontano, poi si mette a fare certe cose e io a stento mi trattengo! Mi fa innervosire…ma in fondo non è colpa sua, lui ci prova lo stesso ad acquistare la mia fiducia e il mio interesse, ma adesso non si può, sto bene con Luca e le mie attenzioni sono tutte per lui…forse. Perché c’era quel “forse”? perché era tutto a metà? perché non trovavo una soluzione o una conclusione?…quel forse poteva indicare molte cose: forse stavo sbagliando tutto, forse Luca non mi completava, forse provavo solo attrazione per Luca, forse il mio cuore batteva anche per Davide, forse non volevo rinunciare a Davide, forse mi stavo innamorando di Davide, e se fosse così, forse avrei rovinato il mio rapporto con Luca, perdendolo per sempre, cosa che non volevo!
E adesso? Cosa dovevo fare? Lasciare tutto così come è o mandare tutto all’aria?
Infuriata con Davide, tornai in discoteca, dove venni raggiunta da Gioia:
“Tesoro cosa c’è? Sei strana…”
“No non è niente, mi sento un po’ stanca…ma tu non mi devi dire nulla?” mi stavo riferendo a come andassero le cose con Gianluca…
“Bè…mi manca molto ora che siete in giro, ma lui si fa sempre sentire…pensa che l’altro giorno mi ha fatto trovare un mazzo di fiori a casa! È davvero adorabile!!!” e mi abbracciò tutta contenta
“Quindi state insieme?”
“Siiii!” esultò.
“Ecco le mie ragazze preferite!” disse Gianluca mentre ci raggiungeva. Gioia lo guardò male per quella frase e lui si abbassò fino al suo orecchio e le sussurrò: “Lei è come una sorella, per me esisti solo tu!” e le baciò lo zigomo. Io osservavo la scena sorridendo, erano perfetti ed ero molto felice perché sapevo che erano entrambi dei ragazzi affidabili!
“Già, ma è una relazione seria?” gli chiesi per assicurarmi che la mia amica non avrebbe mai sofferto per causa sua.
“Certamente…a proposito…” si allontanò per raggiungere il dj, si fece dare un microfono e richiamò l’attenzione di tutti:
“Ascoltate tutti, sto per fare una cosa importante e voglio che questa numerosa famiglia ne sia testimone: Gioia, vieni qui al centro per favore…” Gianluca si spostò al centro e tese la mano verso la mia amica, poi stringendole la mano e guardandola  negli occhi disse:
“Io ti amo Gioia, con tutto me stesso e non voglio correre il rischio di perderti, quindi…” infilò la mano nella giacca mentre si inginocchiava e tolse una scatolina, la aprì e mostrandole l’anello concluse dicendo: “Vuoi essere ufficialmente la mia fidanzata?” Gioia era sbalordita e contenta lo fece alzare e gli si buttò tra le braccia, poi lo baciò con passione.
“E’ un si?” chiese retorico Gianluca.
“Certamente!”. Lui posò il microfono e tra gli applausi le infilò l’anello al dito per poi baciarla…riprendemmo a festeggiare e la serata finì che era mezzanotte inoltrata…
Dopo un’intera notte passata a riflettere, decisi che era meglio tacere e vedere come andavano le cose. Anche oggi ci toccava replicare per 3 volte il musical, per domani c’era programmata un’ intervista a 4 in un programma tv pomeridiano per annunciare l’aggiunta di nuove tappe. Finita la terza replica ero sfinita! Tolsi l’abito e il trucco e insieme al cast tornai in albergo; per tutto il giorno io e Luca avevamo scambiato giusto qualche parola durante il pranzo e la cena, non abbiamo avuto molto tempo per parlare; con Davide non c’era stata né una parola né uno sguardo… dopo aver cenato, salì in camera mia per andare a dormire. Sulla cassettiera c’era il vaso con le rose, la cornice e la scatola del vestito…guardando attentamente le rose, notai nascosta tra le foglie una bustina, la tirai fuori e mi misi a sedere sul letto mentre l’aprivo, dentro c’era un biglietto con scritto un link. Presi il mio tablet dalla borsa e digitai l’indirizzo nella barra di ricerca, era un video di youtube:“Davide - 100000 parole d'amore”. Con il cuore che batteva forte, cercai le cuffie nella borsa per poi guardare il video...
“L'amore non è uno schema 
che memorizzi e poi sai giocare…
…L'amore non è un problema 
tu non aspettare semplicemente 
l'amore accade 
cerca solo di farti trovare…
…Ti giuro che ho 100.000 parole d'amore 
perché non te ne farò mancare 
ogni momento ogni attimo 
Solo per te ho 100.000 parole d'amore 
così non potrai mai dimenticare 
continuerò a sussurrartelo 
ogni momento ogni attimo…

E una lacrima mi scese sul viso…
L'amore non è una guerra 
Non ci sono trofei da conquistare 
non è sfida o gioco di potere 
non esiste orgoglio che lo può fermare…”

A queste parole ripensai ai giorni in cui Davide e Luca si scontravano per me, quella canzone rispecchiava la nostra situazione e parlava dei suoi sentimenti per me. Mai mi furono dette parole più belle di queste! Mi alzai e lasciai tutto sul letto per correre da lui. Senza fare troppo rumore, bussai alla sua porta e aspettai. 

L'abbigliamento di Luca

il trucco e i capelli di Martina

  
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