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Autore: Hunter Winchester 33    05/10/2015    3 recensioni
Un amore incondizionato supera ogni cosa, Dean lo sapeva bene, ed era per questo che voleva salvare Sam, voleva farlo ad ogni costo. Non sapeva bene cosa avrebbe dovuto affrontare, ma voleva farlo con Sam. Questa storia e piena di colpi di scena inaspettati, leggete e scoprirete e se potete lasciate una recensione,mi farebbe piacere pensare cosa pensate.❤
*Dal Capitolo*
"Dean, noi sappiamo che lì fuori ci sono cose orribili, ma in due il buio fa meno paura."
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nel futuro, Più stagioni
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Capitolo 15- Save.

 

Le impressioni che Dean si era fatto su Castiel non erano sbagliate, lui era davvero un angelo custode, l'amore incondizionato che Castiel provava per Dean si percepiva sin dalla prima volta in cui lo guardò con i suoi bellissimi occhi che esprimevano una sincerità immensa.

"Cas, lo sapevo." disse Dean fiero che Castiel si sia rivelato l'amico che pensava.

I due si abbracciarono, lì, nel bel mezzo del paradiso, il regno dove fino a poco tempo fa regnava il bene.

L'abbraccio riportò alla mente di Dean l'anneddoto dell'ospedale, Cas riusciva sempre a farlo sentire bene, lui era quell'iniezione di forza che serviva a Dean per andare avanti.

"Bando alle ciancie, salviamo tuo fratello. Seguitemi." disse Castiel mettendosi a capo della fila.

I cacciatori seguirono Castiel, che con andatura da generale dell'esercito si fermò di colpo.

"Il luogo è questo." disse Castiel.

Dean venne attraversato da un brivido, lì stava per compiersi il destino del suo fratellino, ma lui non l'avrebbe permesso, si sentiva carico, aveva tanta rabbia che voleva tramutare in adrenalina, lì stava per combattersi la battaglia finale.

"Castiel,Bobby,Tamara, Jo, Rufus e voi altri, non finirò mai di ringraziarvi per essere qui, i demoni sono qui, stanno arrivando, dobbiamo spaccargli quel culo demoniaco che hanno." disse Dean.

Dopo le sue parole il cielo si scurì, grossi nuvoloni neri iniziarono a comparire, il rumore dei tuoni rimbombava rigoroso nelle orecchie dei cacciatori, un grosso fumo rosso porpora inizià ad annebbiare la loro vista, i quindici si prepararono, impugnarono le armi e anche se non vedevano molto nitidamente l'ambiente circostante, cercavano di coprirsi le spalle gli uni con gli altri.

Successivamente la nube di fumo color porpora che si era venuta a creare inizio piano piano a scomparire ed ecco che davanti agli occhi di Dean apparve Crowley, il re dell'inferno.

Crowley era un demone dai modi gentili, o almeno apparentemente, indossava sempre abiti di alta sartoria abbinati a scarpe a punta dal color nero lucido, era d'altezza medio-alta, fisico piuttosto in carne e possedeva un innato sarcasmo.

"Amici, siete venuti ad assistere alla festa?" esclamò non curandosi delle armi impugnate dai cacciatori che lo circondavano.

"Ragazzi state calmi, non c'è bisogno delle armi, io sono vostro amico." continuò Crowley.

"Senti brutto pezzo di merda, partendo dal presupposto che io e te non siamo amici, o lasci andare mio fratello o dovrai dire addio a quel tuo culo avvolto da un abito di sartoria." disse Dean irritato dal sarcasmo di Crowley.

Crowley con un semplice schiocco delle dita fece apparire dietro di sè due demoni, suoi scagnozzi, che tenevano di forza il corpo sanguinante e deperito del povero Sam.

"Sammy." disse Dean sempre più arrabbiato per quello che quegli stronzi avessero fatto a suo fratello.

Sam era privo di sensi, i suoi abiti erano sporchi, un mix di sangue e tracce nere forse provocate dalla sporcizia che vi era nelle segrete dei demoni, era magro, di un magro quasi innaturale, doveva essere denutrito da giorni e Dean notò che le sue mani erano piene zeppe di tagli.

"Che cosa gli avete fatto?" urlò Dean non riuscendo a trattenersi.

Dean impugnò il suo coltello e dando un segnale di inizio agli altri cacciatori, corse verso Crowley.

Crowley gli lanciò un sorriso sbilenco, lasciando intravedere la sua indifferenza e il suo divertimento, fu così che con un semplice movimento delle mani bloccò la corsa di Dean e lo trascinò per terra, bloccandolo.

"Brutto stronzo." disse il cacciatore.

"Ohh, non mi vedi da tanto tempo è vero, ma vedo che il tuo affetto per me è rimasto immutato." disse Crowley.

"Bene ragazzi, io proporrei di iniziare, cacciatori? Tutti giù per terra." aggiunse il demone, immobilizzando anche gli altri cacciatori.

L'unico che rimase in piedi fu Castiel, che senza pensarci una seconda volta si diresse verso Crowley, "Non penserai di sacrificare un Winchester, ti credevo più furbo Crowley." disse Castiel.

"Libera i cacciatori, consegnaci Sam e tutto andrà per il verso giusto." aggiunse l'angelo.

"Oh no, si accettano solo le visite parentali." rispose Crowley liberando Dean.

Dean e Cas erano fianco a fianco, si voltarono e si guardarono l'un l'altro, e con lo sguardo si diedero un segnale, che Crowley non comprese.

Castiel piantò un gancio a Crowley e con un movimento veloce e longilineo cercò,con i suoi poteri, di liberare i cacciatori dall'incantesimo di Crowley, ci riuscì e mentre i demoni di Crowley cercavano di soccorere il loro padrone che urlava a terra dal dolore, i cacciatori si fiondarono sui demoni e prendendoli alle spalle li pugnalarono tutti, compreso Crowley.

La morte di Crowley scatenò non poco rumore in paradiso, la fumata color porpora invase l'intero cielo, Dean approfittò del momento di distrazione per liberare Sam dalle catene, "Povero fratellino, che cosa ti hanno fatto?" disse Dean e Sam, accennò un movimento della testa, muoveva la bocca, così Dean si avvicinò ad essa per vedere cosa stesse dicendo il fratello minore.

"B-A-R-T-O-L-O-M-E-O." disse Sam balbettando.

Quel nome fece ricomporre nella mente di Dean tutti i pezzi del puzzle, non era stata colpa di Castiel, ma di Bartolomeo: per la grazia che scorreva nelle vene di Sam, la proposta fatta ai demoni per avere il controllo sul Purgatorio, lui era l'origine di tutto.

"Fratellino tranquillo, adesso ti porto via da qui." disse Dean cercando di rassicurarlo.

Diede uno sguardo all'orologio che Kevin gli aveva dato, gli erano rimasti solo tre minuti per completare la sua missione, ma non aveva paura di non farcela, al contrario, per la prima volta le situazioni erano favorevoli a lui, Crowley era stato sconfitto, Sam era stato liberato, ma...

un ciuffo rosso gli toccò il viso, non aveva pensato a lei, Abbadon.

"Sai, avevi iniziato a mancarmi." disse Dean al cavaliere.

"Dammi tuo fratello e nessuno si farà male." disse Abbadon.

"Mai." disse Dean.

"Winchester, sapevo che avresti reagito in questo modo, che noia, mai una cosa facile con voi cacciatori." disse Abbadon non lasciando trasparire un velo di preoccupazione.

Dean si voltò e vide che al suo fianco Cas non c'era più, lo vide qualche secondo dopo dietro Abbadon, con in pugno "La prima Lama" l'osso usato da Caino per uccidere suo fratello Abele, l'unica arma capace di uccidere un cavaliere dell'inferno. Abbadon non si accorse della presenza di Castiel dietro di lei e continuò il suo discorso, "Dean, sarò buona con te, ti renderò partecipe dello spettacolo quando squartero tuo fratello e avrò il completo controllo del purgatorio." disse il cavaliere.

Castiel guardò Dean e, al suo segnale, pugnalò Abbadon con tutta la forza che aveva in corpo, la lama perforò il ventre del cavaliere e il suo corpo si accese di un colore rosso con alcune sfumature d'orate.

Abbadon cadde a terra priva di vita, con alcuni ciuffi rossi sul viso, insieme a lei scomparvero anche i suoi scagnozzi, in una nube rossa.

Dean era sfinito, Castiel nonostante avesse appena pugnalato un cavaliere si sentiva carico, Dean si voltò indietro a guardare gli amici che avevano prestato il loro coraggio per salvare Sammy, suo fratello era con lui, finalmente era riuscito a salvarlo,era riuscito a compiere il suo lavoro.
Fra circa due minuti il suo tempo in paradiso era scaduto, fra poco tempo sarebbe tornato sulla terra da Kevin, ma Dean portò alla sua mente una frase di Castiel, "La fazione di Bartolomeo ha perso il controllo." Già, come mai Bartolomeo accompagnato dalla sua feroce fazione non era presente durante la battaglia in paradiso? Non voleva pensare a lui adesso, doveva pensare a Sam, ma, era davvero finita?

   
 
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