Serie TV > La Spada Della Verità
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Autore: 50shadesofLOTS_Always    05/10/2015    2 recensioni
Dopo la comparsa di Morgana,l'Impero di D'Hara comincia a vacillare,rischiando un vero e proprio crollo che sembra trascinare con sè anche il futuro delle Terre Centrali. Crollo che potrebbe sconvolgere anche il rapporto fra Richard e Kahlan,fra i quali si interporrà anche Cara fino ad ora rimasta in silenzio. Che cosa potrebbe accadere?
Genere: Drammatico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Cara, Kahlan, Nuovo personaggio, Richard, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Non c'è magia più potente dell'amore'
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Il disco lunare era pallido e brillava nel cielo blu scuro,come gli abissi,costellato di stelle luminose.
Richard e Kahlan avevano gli abiti da viaggio ancora un po’ umidi per gli schizzi della cascata,da cui erano passati dietro per imboccare l’accesso alla Foresta dei Ciuffi. Kahlan gli lasciò la mano e sorrise << Questa è la Culla della Vita. Si dice che qui,sia stata creata l’essenza della vita stessa e data dallo stesso Creatore,ai Ciuffi col compito di portarla nel Mondo... >> sussurrò,inclinando la testa verso il marito che sorrise a sua volta. L’erba alta e verde si stendeva di fronte a loro,scossa dolcemente dal vento. Circa cinquecento metri di distanza,iniziava un bosco di betulle bianche. Non appena avanzarono,il bisbiglio che avevano sentito accompagnato dal frinire dei grilli,cessò ed il silenzio calò all’improvviso.
Kahlan gli fece segno di restare immobile,poi cominciò a cantare. Erano parole antiche quanto quella foresta e Richard la osservò avanzare,senza smettere di cantare a bassa voce.
Continuò fino ad arrivare al centro del prato,si girò e gli fece cenno di raggiungerla. Lui obbedì e quando le fu affianco,si guardò intorno. Inarcò un sopracciglio poi d’un tratto,tanti puntini luminosi come le stelle,di colore blu,imperlarono gli steli d’erba. Alcuni ciuffi volarono vicini a loro e Richard si irrigidì,vedendone uno avvicinarsi all’elsa della Spada della Verità. Kahlan lo prese per un polso << Non ti faranno del male... >> gli disse pacata mentre alcuni ciuffi le si posarono sui capelli mossi per poi riprendere a svolazzarle intorno.
Richard obbedì ed osservò lo spettacolo notturno << Madre Depositaria... - sussurrò una voce – Uno dei nostri era partito con voi lo scorso autunno... >> << Shar - rispose Kahlan annuendo – Ha dato la vita per quest’uomo,il mio Mago. Ed è anche il Cercatore di Verità >> << Come capisci che cosa dicono? >> le chiese Richard con un sussurro,senza smettere di guardarsi intorno con sospetto << E’ un linguaggio magico... – gli disse,posizionandosi alle sue spalle – Chiudi gli occhi e sgombera la mente da tutto ciò che superfluo... >> gli disse,con le labbra vicine all’orecchio. Richard si lasciò cullare dalla tranquillità,fino a che non percepì un parlottare intimidito << E’ un piacere conoscerti,Richard Rahl >> disse una vocina e lui aprì gli occhi.
Un ciuffo fluttuava davanti al proprio viso << Il piacere è tutto mio. Mi dispiace non aver potuto salvare Shar... >> disse con un cipiglio di tristezza  << Shar è in un posto migliore. Ma condividiamo il tuo rammarico... – il puntino luminoso tornò vicino a Kahlan – Perché siete qua? >> << Abbiamo bisogno del vostro aiuto. Un’incantatrice ha rapito nostra figlia,una piccola Depositaria e non sappiamo se è ancora viva >> spiegò,quasi temendo di pronunciare quelle parole << Madre Depositaria,la neonata è viva. Lo percepiamo. E la troveremo presto... >> rispose il ciuffo e la sua luce divenne intensa. Kahlan si lasciò sfuggire un singhiozzo ed si strinse al marito,prendendolo per mano << Grazie di tutto cuore... – mormorò con voce rotta – Proseguiamo il viaggio e vi lasciamo nel vostro santuario >> << Madre Depositaria,questo luogo è sicuro. Potrete dormire qui stanotte... >> disse il ciuffo e anche se non potevano vederlo a causa delle microscopiche dimensioni della creatura,Richard seppe che stava sorridendo.

****

Il sole li accompagnava nel loro lungo viaggio. Non si erano fermati mai dall’alba,quando erano partiti con lo zaino in spalla. Di tanto in tanto,Richard gettava un pizzico di polvere sulla mano,ci soffiava sopra e la polvere brillava indicando il cammino che aveva percorso l’incantatrice.
Avevano appena raggiunto una cengia,posta su una pietraia piuttosto alta per essere solo su un promontorio e Richard si fermo,tirò fuori il sacchettino dalla tasca e lo aprì,facendo cadere della polvere sul palmo della propria mano. Chiuse gli occhi e soffiò. La polvere si disperse sul terreno illuminando le tracce lasciate da Morgana << Dobbiamo prendere il sentiero che scende a valle... >> commentò Kahlan,chinandosi e poggiando le mani sulle ginocchia per riprendere fiato << Hai notato la polvere? >> le chiese circospetto << Cosa? >> << La sabbia è più luminosa. Forse significa che Morgana è vicina... >> disse infine con un sorriso,che la moglie ricambiò subito.

Ripresero il cammino e camminarono fino al pomeriggio,quando Kahlan scivolò su un tappeto di foglie. Ruzzolò sul fianco di un sentiero,gridando per la sorpresa. Richard si girò di scatto,ma non fece in tempo a prenderla. La seguì,aggrappandosi ai tronchi lungo il ripido terreno. Kahlan era caduta,rimanendo su un gruppo di rocce << Kahlan,stai bene? >> le si avvicinò,chinandosi sui calcagni << La caviglia. Devo essermela slogata... >> disse stringendo i denti per il dolore. Alcune foglie le si erano impigliate fra i capelli << Ora ci penso io >> disse allungando una mano verso il piede della Depositaria,che gli strinse forte il polso << No. Morgana dev’essere vicina e non puoi curarmi adesso. Ti serve ogni goccia del tuo Han >> gli ricordò severa << Ma... >> << Niente ma. Erin è più importante... >> rispose secca.
Si fissarono intensamente negli occhi. A Richard,l’idea di lasciarla indietro non gli piaceva affatto ma si rese conto che la consorte aveva ragione << Ti lascerò in un posto sicuro,ma mi devi promettere che mi aspetterai lì >> la ammonì,sollevandola in braccio. Kahlan annuì e gli circondò il collo per tenersi mentre risalivano il pendio.

****

Richard giunse di fronte ad una parete rocciosa. La collinetta era ricoperta dal muschio verde e davanti,si apriva una galleria buia di cui non si vedeva la fine. Sospirò e pensò alla moglie. L’aveva lasciata in una piccola caverna,nascosta da un cespuglio di more e sperò che stesse bene.
Si incamminò nel cunicolo e quando la luce si fece rada,accese una piccola fiammella sulla mano. Il bagliore bluastro della fiamma tremolante rischiarava le pareti di roccia.
Continuò a camminare mentre avvertiva l’aria farsi fredda,tanto che il sudore che gli aveva imperlato la pelle durante il tragitto,gli si gelò addosso facendolo rabbrividire.
Superò una caverna dove un laghetto d’acqua ristagnante,gorgogliava sospinto dalla brezza proveniente da un buco nella roccia,così piccolo che non si riusciva a vedere dove sbucasse. Alcune colonne di pietra calcarea spuntavano come spine dal pavimento,altre pendevano dal soffitto ed altre ancora si erano giunte formando dei pilastri dalle strane forme.
Proseguì nella galleria e in fondo ad essa,vide un bagliore aranciato. Fuoco. Spense la fiammella sulla propria mano ed avvicinò l’altra al pomo della Spada della Verità,tenendosi pronto ad estrarla dal fodero. Col passo più leggero che potesse avere,camminò fino a far capolino da oltre la parete. Vide Morgana che gli dava le spalle,intenta a tracciare alcune rune sulla terra. Con un gesto così lento e cadenzato da non far sibilare la lama,estrasse l’arma e si avvicinò di soppiatto all’incantatrice.
Sollevò la spada con entrambe le mani e l’affondò nel corpo della donna,con tutta la forza che aveva. Sbattè le palpebre più volte,accigliandosi confuso quando vide la forma della donna svanire come il fumo << Richard Rahl,davvero credevi che fossi così stolta da lasciarti entrare nella mia dimora così facilmente? >> chiese una voce femminile,un attimo prima che Richard venisse chiuso in una morsa invisibile.
La Spada della Verità gli scivolò dalle mani e cadde a terra con un tonfo sordo << Dov’è mia figlia? >> ringhiò il Cercatore,cercando di fare appello a tutta la calma possibile. Sapeva che la rabbia,lo avrebbe delucidato dal proprio compito. Doveva tenerla a bada fino al momento giusto. Morgana assunse un’espressione intenerita << Il tuo amore paterno mi commuove. Dico davvero... – disse camminando verso di lui – Non ti preoccupare,la tua piccolina sta’ bene... – si chinò,raccogliendo la spada con un ghigno – Per ora >> << Cosa te ne fai di una neonata? >> sibilò Richard,cercando di liberarsi dalla morsa << Oh,ma non è una neonata qualunque. E’ una piccola Depositaria e mi aiuterà nel mio scopo... >> mormorò l’incantatrice,facendo ruotare la Spada della Verità fra le mani,osservandone il luccichio della lama << Prenderti D’Hara? D’accordo. Prenditi tutto,ma lasciami andare via con lei >> mormorò Richard,prossimo alle lacrime. Voleva solo la sua bambina. L’Impero se lo sarebbe potuto riprendere,poiché Morgana non era abbastanza potente da sola per contrastarlo. Lui aveva Zedd,Shota e le Sorelle della Luce,oltre che le Mrod-Sith ed un intero esercito a lui fedeli. Morgana rise << No,sarebbe troppo semplice. Vedi,io punto sempre in alto. Io non voglio semplicemente il dominio imperiale. Io voglio eliminare l’Impero stesso,i Rahl. – si spiegò,stringendo i pugni - E’ colpa vostra se ho perso i miei genitori... >> concluse posando la spada su un rozzo tavolo,addossato alla parete di pietra << Mi dispiace per la tua perdita,ma se uccidi me e Kahlan,lascerai Erin da sola. Senza i suoi genitori! >> disse sperando che i suoi tentativi magici funzionassero sulla tela nemica. Era terrorizzato all’idea di sua figlia,orfana << Non rimarrà da sola,infatti. La alleverò come mia figlia e poi,quando avrà terminato la sua funzione,la ucciderò. Non preoccuparti,fino ad allora,la tratterò bene... >> rispose non curante,facendo spallucce. Richard la fissò << Fammi vedere mia figlia. Voglio accertarmi che stia bene... >> la supplicò,tremante. Morgana fece vagare i suoi occhi sul Cercatore,con sospetto << Va bene. E’ un tuo diritto... >> disse e mosse una mano. Dal nulla,comparve una cesta. Dentro,avvolta fra morbide coperte c’era Erin. Dormiva beatamente ed il cuore di Richard mancò due battiti. I capelli le erano cresciuti molto ed il viso aveva preso i tratti somatici di sua moglie. Guardò l’incantatrice << Ti offro un patto >> disse,tentando di temporeggiare. L’incantatrice aggrottò la fronte << Ti ascolto >> rispose,avvicinandosi di qualche passo << Fa’ che ritorni da Kahlan e uccidi me. Uccidi l’ultimo Rahl,però non far del male a lei o a mia moglie... Per favore >> mormorò col fiato corto. Morgana scosse il capo e sorrise << Vedi,la tua proposta è misera. Tu non sei l’ultimo Rahl: tua figlia è l’erede al trono. Ed è proprio qui che sta’ il nocciolo della questione... >> ribadì seria. Richard la fissò negli occhi e cercò una via di scampo. Era il Cercatore e poteva trovare la soluzione << Credi che i tuoi genitori sarebbero contenti di te adesso? Hai rapito un’innocente e dichiari tale quando invece affermi di voler fare una strage... >> risse velenoso << Cosa stai farneticando!? >> domando Morgana,stringendo i denti << Dico solo che se fossi tuo padre,mi vergognerei di avere una figlia come te >> continuò lui. C’era quasi << Ripetilo se hai il coraggio >> disse l’incantatrice serrando la mascella << Se fossi tuo padre,mi vergognerei di te! >> ringhiò Richard e il viso di Morgana divenne rosso di collera.
Sollevò un pugno verso di lui ed un fulmine scaturì dalla sua mano dirigendosi verso Richard,che deviò il raggio energetico facendolo rimbalzare sulla tela nemica,annullandola. Non perse tempo ed immobilizzò la donna con un incantesimo,raccolse la Spada della Verità e si mise in un guardia. Morgana si liberò a sua volta e lanciò una sfera nera quanto la pece,che pareva risucchiare tutta la luce nella caverna. Richard strinse l’elsa dell’arma con una mano e ne afferrò la punta con l’altra,mettendo la lama di sbiecò a mo’ di scudo. Tese il collo per lo sforzo ed avanzò a piccoli passi. Gradualmente,nonostante la forza magica di Morgana che lo spingeva,continuò a camminare riparandosi dalle scintille. La lama si arroventò e quando fu vicina all’incantatrice,si abbassò di scatto evitando la sfera.
Poi con un poderoso affondo,infilzò l’incantatrice che sbarrò gli occhi dalla sorpresa. La lama le aveva perforato l’addome,all’altezza del diaframma e le sbucava sulla schiena. Tremò mentre un rivolo di sangue le bagnò le labbra,scivolando lungo il mento. Richard ansimava per lo sforzo mentre la fissava con suoi occhi plumbei. Due pozzi pieni d’odio << Dì al Guardiano,che finchè sarò in vita,lui non torcerà un capello a nessun essere vivente. Tanto meno alla mia famiglia... >> ringhiò ed abbassò l’arma,lasciando che il corpo scivolasse a terra,ormai privo di vita.
Si voltò,senza rinfoderare la spada e sentì un vagito. Si avvicinò alla cesta e vide la propria figlia,stiracchiarsi pigramente. Prese un bel respiro e trattenne le lacrime quando la osservò aprire gli occhi. Erano di un bel verde smeraldo con delle pagliuzze argentee,che brillarono quando rise all’indirizzo del padre << Il mio fiorellino. Ora ti porto via di qua... >> rinfoderò in fretta la spada e si pulì le mani dal sangue sui pantaloni. Poi si chinò sulla cesta e prese in braccio Erin,che gli gettò le braccia attorno al collo ridacchiando. La strinse forte a sé,cercando di non schiacciarla per la felicità nel sentire di nuovo il cuoricino di sua figlia che batteva contro il proprio petto. La baciò sulle guance,carezzandole i capelli biondi << Ora torniamo dalla mamma. Sarà felicissima di rivederti... >> mormorò a bassa voce.
Camminò verso l’uscita della caverna,si voltò e lanciò una fiammata verso il corpo dell’incantatrice che prese a bruciare. Poi si allontanò da dove era venuto.
   
 
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