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Autore: VampireAddicted    05/10/2015    2 recensioni
"Si trovava ancora dentro la caverna ma piano piano stava riuscendo ad avvicinarsi al limite, alla salvezza, o almeno così sperava. Tutto dipendeva da quanti minuti di sole gli rimanessero, forse sarebbe riuscito a raggiungere gli altri se avesse corso abbastanza veloce. [...] Due di loro si staccarono appena percepita la presenza di qualcun altro nello spiazzale dove stavano banchettando, un uomo e una donna che in pochi istanti si avvicinarono evitando abilmente gli attacchi dei due."
La storia inizia alla fine di Shadow Kiss e analizza quello che potrebbe succedere se Rose fosse tornata indietro per salvare Dimitri aiutata da dei misteriosi nuovi personaggi.
Entrate e fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dimitri Belikov, Lissa Dragomir, Nuovo personaggio, Rose Hathaway, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14

 

Io e gli altri 64 dhampir che hanno passato il test veniamo condotti nell’aula magna ora vuota, a salire sul palco per il discorso finale è Michal che dopo aver tossito appena per attirare l’attenzione azzittisce completamente la sala.

-Faccio i complimenti a chiunque sia resistito fino ad ora, avete dimostrato non solo tanta forza e ingegno ma soprattutto la prontezza e l’istinto alla collaborazione che riteniamo fondamentali per vincere questa guerra. Dato che ritengo che la migliore arma sia la determinazione sarete liberi di scegliere se unirvi a noi o meno, ciò che noi offriamo, oltre alla sicurezza da qualunque attacco per l’intero periodo del vostro addestramento, è la possibilità di imparare a difendervi da soli con metodi e risultati assai migliori del vostro usuale programma di preparazione per guardiani.

Chi passerà con successo questo corso intensivo non si dovrà mai più preoccupare di combattere strigoi, perché gli sarà effettivamente superiore avendo imparato a combattere creature assai più temibili.

La scelta è vostra quindi, decidete se volete continuare a vivere nella paura o se avete intenzione di prendere le redini della vostra vita, scegliendo il vostro destino senza permettere a nessuna creatura o autorità di fermarvi-.

Ciò che segue sono le istruzioni su come aderire all’addestramento e alcuni dettagli in più su cosa ciò comporta, nel dettaglio: la permanenza a New Orleans, loro base operativa, la divisione in due gruppi per affinare le arti del combattimento divisi per grado di difficoltà e lezioni teoriche e pratiche su come combattere e uccidere questa razza di vampiri.

Nel momento in cui uno dei moroi del consiglio prende la parola per spiegare il contratto che saremo portati a firmare nel caso accettassimo di partire con i vampiri, sollevando la scuola e la corte reale di ogni responsabilità, ovviamente, e entrando ufficialmente in congedo non pagato in caso di guardiani già impiegati e assenti giustificati in caso di studenti, inizio a distrarmi; annoiata a morte dalla burocrazia mi guardo intorno in cerca di qualcosa da fare. Potrei stuzzicare quel Dio che mi ritrovo per ragazzo seduto acanto a me, ora concentrato ad ascoltare con uno sguardo serio, ma troppe persone potrebbero notarmi e scarto subito l’idea.

Decido quindi di fare un salto da Lissa, chiudo gli occhi e mi concentro completamente su di lei e quando li riapro vedo un’aula piena di lettini e uno strano macchinario che disegna delle onde su un foglio di carta; le onde variano di forma facendosi più fitte, capendo grazie a Lissa che si tratta di onde celebrali immagino che la variazione sia dovuta alla mia presenza nella sua testa. Non succede niente per un paio di minuti e mi viene subito in mente il pretesto che avevano usato su di noi per raggrupparci nei tendoni con una scusa per poi coglierci di sorpresa, immagino che faranno qualcosa del genere anche con i moroi ma non riesco ad immaginare di cosa si possa trattare.

Una simulazione d’attacco sarebbe inconcludente, visto che quasi nessuno è addestrato a combattere sia dal punto di vista fisico che magico, ma non è che ci sono tanti altri modi di valutare l’adeguatezza per una battaglia.

Dopo poco tutto diventa nero e sento un vago senso di stordimento, come sempre quando sono così tanto inoltrata nella sua testa le emozioni di Lissa prendono il sopravvento.

Cerco di combattere l’istinto di spegnere il cervello e inizio a preoccuparmi per lei, oltre che il contatto visivo ho perso anche quello mentale e non riesco quasi più a percepirla ma allo stesso tempo non riesco ad uscirne fuori.

Poco a poco una nuova scena si crea di fronte a me, è ancora sfocata ma posso notare dei palazzi semi distrutti circondare la strada dismessa gremita di persone. Tra i più vicini posso identificare Christian e Adrian, man mano che la vista si rimette a fuoco capisco che si tratta di tutti i presenti nell’aula, devono averli trasferiti qui dopo averli drogati ma mi chiedo come abbiano fatto ad allestire un set tanto realistico.

Lissa è ancora silenziosa, il che è strano visto che se fosse ancora addormentata non potrei vedere attraverso i suoi occhi; tutti i presenti si guardano intorno confusi e ho la certezza che qualcosa non va quando sono capace di cambiare la mia visuale come se avessi voltato la testa a sinistra.

Non sono mai stata capace di controllare direttamente Lissa, di solito sono una mera spettatrice, infatti lei non riesce nemmeno a sentire quando sono presente o meno. Fortunatamente il mio movimento sembra svegliarla e riesco a percepire i suoi pensieri che per lo più replicano i miei di poco prima, fino a quando una sirena fa sussultare entrambe riportandoci al mondo esterno. E’ notte, non mi ricordo se lo è sempre stato ma sento come se è un dettaglio importantissimo al momento, la strada è solo fiocamente illuminata e le domande dei moroi vengono sovrastate dall’incessante rumore della sirena.

All’improvviso un urlo si diffonde tra la folla, qualcuno indica dritto avanti a noi dove si può vedere un’orda di persone marciare verso di noi; il panico si diffonde e appena ci raggiungono è palese che si tratta di vampiri. Le prime due persone cadono vittima di quei mostri e il panico aumenta solamente, quando nessuno dei due si rialza, o sembra respirare per quel che conta.

Non è il momento di fare battute.

In realtà questi momenti sono i migliori per ironizzare se non vuoi che il panico si impossessi di te... ma aspetta. Da quando in qua tu puoi sentirmi?

Rose, sei tu?

Ovvio che sono io, come hai fatto esattamente a sentirmi?

Non lo so, fino a poco fa non riuscivo neanche a distinguerti dai miei stessi pensieri...

Non hai idea di quante volte ho desiderato che questo potesse accadere quando stavi per fare qualcosa di molto stupido.

Io direi che mi accontento di questa crisi, non capisco cosa sta succedendo.

Non chiederlo a me, non riesco a credere che si tratti del test: quando lo abbiamo fatto noi era improvviso, va bene, ma nessuno era veramente morto. Davanti ai miei occhi il caos si è scatenato, loro sono in netta inferiorità numerica ma i moroi sono per lo più incapaci di difendersi e il numero delle vittime è già raddoppiato.

-Dobbiamo unirci per cercare di combatterli, Christian hai visto Katya? - urla Lissa cercando di farsi sentire, in effetti la sua padronanza degli elementi ci sarebbe molto utile in questo momento.

Ricordami perché non ho approfondito lo studio degli elementi e mi sono concentrata solo sullo spirito?

Beh, non avresti mai potuto immaginare tutto questo; qualcuno deve aiutare Christian però, non può farcela da solo.

-Credo di aver visto Katya in prima fila, ne ha atterrato uno ma è comunque in difficoltà- interviene Adrian facendosi più vicino.

-Dovremmo andare ad aiutarla- non capisco come quello che era partito come un semplice pensiero si è tramutato in parole mantenendo però la voce di Lissa.

Credi che riusciresti a combattere attraverso me se ce ne fosse bisogno?

Ci penso un po’ mentre noi tre compatti ci avviciniamo alla prima linea, tutto questo è completamente nuovo per noi ma se riesco a parlare forse con un po’ di sforzo potrei controllare anche il resto del corpo.

Lo spettacolo da qui è terrificante, la massa disordinata di persone che avevamo davanti nascondeva il sangue e i corpi dei caduti e quei pochi che combattono si trovano in netto svantaggio. Christian si fa avanti per aiutarne un paio con il fuoco ma se inizierà a ucciderli così dopo due di loro sarà già esausto e non sappiamo quanti ancora ne verranno. Adrian e Lissa cercano di fare quello che possono ma mancando di disciplina i danni che infieriscono sono minimi, Katya è quella che se la cava meglio ed è già riuscita a farne fuori un paio, cerco di non pensare agli effetti collaterali che avrà un così intenso uso di poteri sia su lei che sugli altri.

Un picco di paura spropositato mi prende quando con la coda dell’occhio Lissa nota che tutti i vampiri si sono concentrati su Christian e che uno di loro ha puntato il suo collo; di istinto riesce a spingerlo via e a fare crollare il palazzo vicino su di loro prima di correre da lui.

In questo momento vorrei tanto poter uscire dalla sua testa perché le sensazioni e emozioni che sta provando mi mettono a disagio ma le emozioni forti non fanno che impedirmi ulteriormente di muovermi.

Non è ancora finita, dobbiamo ancora andarcene da qui.

Come darle torto, anche se siamo sopravvissuti a questa ondata nulla ci dice che non ne verranno altri e questo punto è troppo esposto a nostro sfavore.

Dopo esserci assicurati che tutti stiamo bene, cercando di non pensare troppo a lungo ai quattro cadaveri per terra, impedendo così alla disperazione di prendere il sopravvento, continuiamo a camminare sperando di trovare un rifugio sicuro o un mezzo di trasporto che ci permetta di andarcene, anche se al momento mi accontenterei anche di un qualcosa che mi faccia capire dove ci troviamo.

Più andiamo avanti e più ci rendiamo conto che lo scenario non cambia più di tanto, improvvisamente sento qualcosa di strano: come una presenza dietro di me. Lissa si gira ma non vede nessuno e vedo che non condivide questa sensazione, anche se preferirei pensare di stare impazzendo non riesco ad ignorare quello che ho sentito, come se una mano stesse cercando di carpire qualcosa al buio.

Sei sicura che non sia latmosfera che ti stia giocando un brutto scherzo?

Mi sembra strano, dobbiamo trovare un modo per andarcene da qui. Se solo riuscissi a tornare nel mio corpo potrei avvertire gli altri e chiamare aiuto.

Non prendertela con te stessa, credo che sia colpa mia se non riesci ad andartene.

-Guardate lì, c’è del fumo- esclama Alexandra distraendoci dal nostro monologo interiore. Corriamo verso quella direzione e troviamo Tatiana ammucchiare legna per poi accenderla per tenere lontani tre di loro creando come una barriera.

Le fiamme sono però troppo flebili per essere efficaci e il forte vento non aiuta per niente e dopo non molto il fuoco si spegne del tutto; ad accorrere in suo aiuto sono Katya e Christian che in pochi minuti si liberano dei tre vampiri.

-E’ cosi che si usa il fuoco, non per accendere dei falò- commenta Katya sprezzante.

-Dovrai scusarmi se non ho mai usato la magia per uccidere e minacciare persone visto che tale pratica è illegale- si difende la regina dopo essersi ripresa dallo spavento di essere stata quasi sbranata, non riesco a credere che in questo momento riesca a pensare a questo.

-D’accordo allora la prossima volta la lascerò morire dissanguata, non sia mai che infranga la legge- risponde lei evidentemente godendo di questa situazione.

-Zia stai bene? – interviene Adrian frapponendosi tra lei e Katya. La regina risponde mentre lei ci sussurra, a voce però abbastanza alta da farsi sentire: -ecco da dove ha preso tanto stronzaggine, immagino che sia una cosa di famiglia-. Io scoppio a ridere influenzando ancora una volta Lissa, che fatica a riprendere il controllo e ottiene un occhiataccia da Adrian.

-Dovremmo pensare a come andarcene da qui- esclama uno dei moroi, di cui mi ero quasi dimenticata l’esistenza, e il concetto diventa ancora più palese quando altri due vampiri si avvicinano con l’intenzione di attaccarci.

Cerchiamo di coordinarci come gruppo e riusciamo a sconfiggerli ma appena l’ultimo cade a terra incenerito altri quattro ne arrivano e così via raddoppiando ogni volta. Siamo arrivati al punto di combattere con 16 di loro, uno dei nostri è appena morto e la speranza di uscire di qui vivi si affievolisce sempre di più.

Improvvisamente tutto si ferma e in un battito di ciglia ci ritroviamo nella stessa aula di prima ancora attaccati ai macchinari. Riesco a sentire vagamente voci e tocchi che cercano di riportarmi nel mio corpo e prima di perdere del tutto il contatto riesco a notare che l’onda disegnata nel foglio di carta in alcuni punti è più fitta e ripenso alla mia sensazione, qualcuno era veramente lì con noi.

Note autrice:

Come al solito mi dispiace per il ritardo, so che non sono affatto una persona affidabile quando si tratta di aggiornamenti. Ma non vi annoio oltre con le mie scuse e passo a commentare questo capitolo, intanto mi sembra d'obbligo che se questa scena esiste devo ringraziare la serie tv Fringe e gli esperimenti fantascentifici di Walter Bishop, mi sono ispirata molto a quello anche se ho fatto diverse modifiche da adattare a questa storia. Spero che abbia un senso per voi il fatto che la presenza di Rose o qualcun altro nella mente di Lissa alteri la lettura delle sue onde celebrali, ovviamente è tutto basato sulla mia fantasia quindi non mi picchiate se è completamente inesatto.
Spero che questo capitolo vi piaccia e aspetto, come sempre, i vostri commenti e consigli che mi ispirano a continuare e migliorare questa storia.
Alla prossima :D
VampireAddicted


   
 
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