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Autore: _ter87_    06/10/2015    1 recensioni
quella voce ormai le faceva venire i brividi. Non la associava più all'amore della sua vita, ma al suo incubo peggiore. Deglutì, girandosi lentamente dopo aver preso il contenitore per la torta e stringendolo al petto guardò verso il ragazzo.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Cheerilee, Discord, Fluttershy, Rainbow Dash, Un po' tutti
Note: AU, Lime, Otherverse | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate
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<< Zia?! Che cosa diamine ci fai lì dentro? >> leggero sbuffo.

<< Secondo te? Mi diverto? E' scappata, piccolo idiota >> poco mancò che il ragazzo diventasse rosso dalla rabbia. Fluttershy era ormai arrivata lontano, riuscendo a salvarsi con le sole proprie forze. È questo che una persona penserebbe no? E invece no. La povera ragazza completamente senza forze, era riuscita a compiere pochi passi distratti fuori della pasticceria finendo con l'accovacciarsi dopo un po' in un cespuglio sperando che qualcuno, che non fosse Discord o la zia, la trovasse prima che fosse troppo tardi. I minuti passarono, nessuno la trovò, e la ragazza perse completamente le forze fino ad addormentarsi tra le piante.

Quando si risvegliò solo dopo delle ore, almeno così parve a lei, si sorprese di essere ancora tra l'erba e di non essere stata trovata da nessuno. Tentò di alzarsi, ma era davvero troppo debole e nonostante si aggrappò ad un piccolo ramo che fuoriusciva dal cespuglio non riuscì a tenersi a lungo e cadde a terra con un tonfo, facendo cadere anche alcune foglie. << Ehi, chi è là? >> una voce improvvisa la fece bloccare sul posto. Chi poteva essere? Poteva fidarsi? L'istinto le suggerì che no, era meglio non farlo e allora restò nascosta in silenzio pregando che la persona andasse via. Ma ovviamente quella si avvicinò, sentiva i suoi passi Fluttershy ed iniziò a tremare stringendosi quanto più poteva su se stessa. Guardò poi in alto pronta a ricevere qualche botta, ma si sorprese quando due grossi occhi azzurri le si pararono avanti, fissandola con un sorriso.

<< Ciao! >> disse subito la ragazza piegando il viso sulla destra, come lo aveva Fluttershy, per guardarla meglio. << cosa ci fai nascosta lì, giochi a nascondino? >>

<< Oh, i-io veramente.. >>

<< Come dici? Non ti sento. Oh scusa non mi sono presentata, io mi chiamo Pinkie Pie e tu sei? >> e mentre diceva queste parole si piegò sempre più in avanti formando quasi un angolo di 90° e porgendole la mano per afferrare la sua. Fluttershy dal canto suo era leggermente preoccupata per l'entusiasmo mostrato da quella ragazza e dalle sue urla. Se l'avessero sentita? Afferrò però la sua mano stringendola a malapena e 'sono..sono Fluttershy' sussurrò, con la voce che andava sempre più scemando.

<< E no non ho sentito scusami, come hai detto di chiamarti? >> ripeté la ragazza non perdendo nemmeno per un istante il sorriso. L'altra deglutì invece prima di riprovare, e anche 'F-Fluttershy' sussurrò 'mi chiamo, Fluttershy'. Ora l'aveva sentita Pinkie che tutta allegra 'Fluttershy!' esclamò ma all'altra per poco non venne un colpo e saltò portando le proprie mani alla sua bocca e chiudendogliela con forza.

<< Shh..no, ti prego non urlare il mio nome >> disse con ancora la vocina bassa temendo quasi che qualcuno la potesse sentire da molto lontano. Pinkie non fece domande, solo la guardò per poi annuire e le tese la mano ora per aiutarla ad alzarsi. Un po' titubante la ragazza l'afferrò per scoprire..che non era poi così vicino alla pasticceria.

<< Dove..dove siamo qui? >> chiese curiosa, guardandosi intorno leggermente spaventata. Era una zona che non aveva mai visto, possibile avesse percorso tutta quella strada?

<< Siamo all'ingresso del parco sciocchina, non lo riconosci? >> la voce di quella ragazza, di Pinkie..era così allegra, sorridente. Lei lo era. E Fluttershy la invidiò per qualche secondo portandosi istintivamente una mano sul fianco dove troneggiavano alcuni dei suoi lividi migliori.

<< Oh si, certo io..come ho fatto a non riconoscere il posto >> disse, cercando di far assumere alla propria voce un tono normale, ma nulla..era ancora bassa. Intimidita al massimo. Pinkie le sorrise, saltellandole quasi intorno una volta che fu fuori da lì sulla strada e le avvolse poi un braccio intorno alle spalle, tirandosela al petto. Pinkie era sempre allegra, sorridente, mai arrabbiata o nervosa ma una cosa era certa, non era stupida. Aveva capito subito che quella ragazza aveva un problema e il sangue agglomerato sul suo viso e sul suo vestitino le davano la conferma. Ma spaventarsi sarebbe servito solo a peggiorare le cose..

<< Allora Fluttershy, ti va di venire a fare colazione con me in un posto bellissimo? >> la ragazza la guardò per qualche secondo in silenzio come se stesse pesando per bene le parole da dirle. Se avesse detto di no quella ragazza ci sarebbe sicuramente rimasta male ma se avesse detto di si, molto più sicuramente si sarebbero ritrovate nelle vicinanze della pasticceria. E allora che fare?

<< Ecco, io..veramente.. >> ma era nel carattere di Pinkie cercare sempre di coinvolgere le persone e allora 'niente obiezioni' disse, bloccando l'altra da ogni tentativo di fuga.

<< Andiamo, offro io! >> e come poteva rifiutare ancora? Decise allora di seguirla cercando di fidarsi di lei per quanto il proprio cervello glielo permettesse. La guardò per tutto il tempo durante il tragitto cercando di cogliere qualche suo passo falso o altro, cosa che non avvenne. Quella ragazza era veramente a posto. Iniziò allora a prestare attenzione alla strada intorno a loro interessata ora a scoprire dove quella camminata le avrebbe portate. Intravide poi lungo la strada una grossa insegna sicuramente appartenente a qualche grosso bar o pasticceria ma fu sorpresa quando scoprì che si trattava solo di una palestra.

Ed a quel punto qualcosa le si accese nella testa. Si ricordò di qualche tempo prima, quando quella ragazza venne a comprarle quella torta. Il giorno dell'inizio del suo incubo insomma, -non che prima fosse meglio comunque-. Che fosse quella la palestra? Come nei suoi pensieri precedenti, capì di essere troppo vicina alla tana del lupo ed iniziò ad agitarsi. Notandolo, Pinkie tornò ad avvolgerle un braccio intorno alle spalle indicandole l'edificio con un cenno del capo. Era un palazzo non troppo alto ma di almeno tre piani nel quale al piano terra spiccava in tutta la sua bellezza un giardino curato nei minimi particolari con vari cespugli di rose e denti di leone.

<< Ti piace? >> le chiese la ragazza dai capelli fucsia, notando il suo interesse. << lo curo io, i fiori e le piante sono la mia passione dopo il fare dolci! >> le rivelò, e allora non sarebbero andate in nessun bar probabilmente, ma avrebbe fatto tutto lei. E infatti;

<< Cosa vorresti mangiare? >> le chiese, chiarendole ogni dubbio. E cosa voleva mangiare? In realtà lei non mangiava molto la mattina, ricordava bene cosa succedeva quando ci provava...

 

---- << Ehi, Shy..cosa fai, colazione? >>

<< Si, Dis, perché? >>

<< No, nulla. Sicura di voler mangiare tutta quella roba? Sai, potresti ingrassare e dopo.. >> ---

 

Quel pensiero l'aveva sempre costretta a mangiare poco, fino a diventare 39kg per 1,70 di altezza e ragazzi, non andava mica bene. Ma era diventato ormai più forte di lei, un boccone in più la faceva star male e pian piano aveva perso ogni abitudine tra le quali la colazione.

<< Mi basterà un bicchiere di latte, grazie >> rispose allora, sorridendo alla ragazza che non fu affatto felice della risposta dell'altra e con il broncio sparì all'interno dell'edificio. Subito Fluttershy la seguì, rimanendo a bocca aperta di fronte all'immensa grandezza del suo interno. Poteva mai una palestra essere così bella? Evidentemente si, i soldi facevano miracoli questo lo sapeva. Lo aveva imparato nel corso degli anni anche grazie a Cherilee che aveva trasformato una semplice stanzetta in una mega pasticceria con angolo caffè. Sentì dei rumori provenire da una stanza -forse la cucina- e rumori di pentole. Pensando la ragazza stesse armeggiando restò fuori dalla porta attenta al minimo rumore e facendo quasi come se non si trovasse lì ma pronta comunque a correre in suo aiuto. E successe prima di quello che pensava quando 'accidenti!' sentì, seguito da un rumore di pentola caduta volò letteralmente in cucina preoccupata per il cibo da buttare ma anche per la salute della strana ragazza.

<< Ehi, tutto bene? >> le chiese subito, avvicinandosi ed inginocchiandosi accanto a lei iniziando a raccogliere ogni traccia di cioccolato. E che profumo che emanava!

Si sentì poi bloccare le mani da qualcuno, sicuramente Pinkie e la guardò. 'Cosa fai?' le chiese, non capendo il perché di quella reazione.

<< No, tu cosa fai >> rispose invece l'altra, lasciandola andare poi e portandosi le mani sui fianchi. << tu sei mia ospite, non esiste che ti metti a pulire! >>.

Ma Fluttershy sorrise e senza mostrare la minima emozione tornò a pulire 'sono abituata, non c'è problema' sussurrando con voce flebile e sorridendo appena appena, il giusto per farla stare tranquilla. Ma Pinkie Pie non era ragazza da poter prendere in giro facilmente. Aggrottò le sopracciglia guardandola in tralice, cercando di capire cosa stesse passando per il cervello di quella piccola ragazza dai capelli rosa e vestito a fiori ma non voleva sembrarle troppo invadente o rompiscatole e così la lasciò stare osservandola pulire il pavimento ed allontanandosi poco dopo per riprendere la preparazione. Iniziò a pensare ad alcune cose mentre mescolava il latte che cercava di trasformare in cioccolato con dei cubetti di fondente ma quando capì che non sarebbe arrivata a nessuna conclusione si bloccò, girandosi verso la ragazza.

<< Ehi, come mai sei piena di lividi? >> era una ragazza decisamente con poco tatto Pinkie Pie e non le piaceva non poter essere se stessa con le persone. Appunto, non ci riuscì nemmeno con Fluttershy e finì con l'immischiarsi nella sua vita -cosa certamente non voluta dalla ragazza- facendole domande forse troppo personali. Infatti lei arrossì, si portò istintivamente le mani sulle braccia come a volersi stringere da sola e la guardò, mormorando 'quali lividi?' facendo quasi passare la povera Pinkie per una visionaria. Non voleva aprirsi con lei era comprensibile, una persona appena conosciuta, e decise per il momento di lasciar perdere. Ma sarebbe presto tornata sui suoi passi lo sapeva, era solo questione di tempo. O di giorni. Magari di ore, quando si trattava della ragazza dai lunghi ricci fucsia. Calò un silenzio tombale tra loro e quasi sentendosi in dovere di farlo, la più grande -anche se di poco visto che si passavano solo un anno- guardò l'altra.

<< Scusa >> iniziò, non riuscendo però ancora a trovare abbastanza coraggio per guardarla negli occhi. << non è che non mi fidi di te. Sei una ragazza davvero simpatica Pinkie, è solo che..magari più in la, ok? >> e le sorrise. Un sorriso alla Fluttershy da far sciogliere ogni cosa e ci riuscì anche con Pinkie che annuì subito, per niente offesa dal suo comportamento, indicandole poi la cucina come nulla fosse successo.

<< Vieni dai, aiutami.. >> decise di iniziare da lì a conoscerla, voleva diventasse una sua nuova amica e per farlo doveva partire dalle basi. Amava farsi dei nuovi amici ma quando questi riusciva anche ad aiutarli, beh, cosa ci poteva essere di meglio? E poi secondo lei non c'era modo più bello per conoscere una persona, di cucinarci insieme. Partirono dall'inizio. Farina, uova, burro, zucchero. Tutti ingredienti necessari per una colazione da favola a base di pancake con nutella. Non era a conoscenza Pinkie del fatto che la ragazza al suo fianco era la proprietaria di una delle più famose pasticcerie della zona tanto meno lei lo disse lasciandosi guidare dall'altra nelle dosi, che lei sapeva a memoria, e nei procedimenti. Le veniva da ridere, seriamente! Ma in fondo era da tanto che non si sentiva così..le sembrava quasi un sogno. Perché mai rovinarlo? Come una brava scolara seguì ogni consiglio stando attenta a non sgarrare nemmeno di una virgola iniziando a fare di testa sua. Ad opera completata non poteva essere più felice! Due enormi torri di pancake troneggiavano sull'unico ripiano della cucina, affiancate da un barattolo di nutella che, ragazzi, solo a guardarlo faceva ingrassare a dismisura!

<< Sono bellissimi >> la voce di Pinkie ruppe il silenzio, seguita subito dopo da quella di Fluttershy che 'si' rispose, guardando sorridente la loro creazione 'sembrano così gustosi anche! Ma..quella lì' aggiunse anche, indicando il barattolo.

<< Quella lì >> si intromise Pinkie << ora la scioglieremo, così la lasceremo scivolare sui nostri pancake cosa ne dici? >> e decisamente quella scena le sembrava invitante. Le venne l'acquolina in bocca al solo pensiero e contro ogni suo principio; 'la panna montata ce l'hai?' chiese, stupendosi essa stessa per quella domanda. Era proprio vero che la compagnia influenzava molto le scelte di una persona e lo stava provando sulla propria pelle. Solo fino a qualche ora prima era rinchiusa in uno scantinato senza poter nemmeno immaginare un piatto di pancake nutella e panna montata ed ora..ora era lì con quella ragazza, che se li preparava. Che assurdità, vero?

Ma le assurdità per lei non erano finite. Fu proprio in quella palestra che la sua vita iniziò a cambiare senza che lei se ne rendesse conto, quando dal nulla sentì il rumore di una porta che si apriva e due voci che parlottavano tra loro.

<< Deve essere David >> disse Pinkie saltando quasi in aria e precipitandosi a ripulire ogni cosa. Allo sguardo confuso di Fluttershy rispose con 'è il mio ragazzo, e il padrone della..' ma non finì mai perché in quel momento, la porta della cucina si aprì.

Quando Rainbow rivide per la prima volta Fluttershy quasi non poté credere ai propri occhi. Era..cambiata. Dimagrita quasi fino all'inverosimile, occhi e guance scavate e fianchi con le ossa praticamente da fuori. Se ne stava lì in piedi nel suo vestitino a fiori sporco e la guardava con i suoi occhioni verde mare quasi impaurita. In realtà la ragazza era sorpresa quasi quanto lei.

Ricordava della tuta e della torta per il capo di una palestra, ma non poteva immaginare fosse proprio quella! E le dispiaceva essere sparita nel nulla senza lasciar traccia soprattutto dopo che lei l'aveva aiutata, e poi..poi..ma non c'erano altri poi o se o ma. Era successo, non era dipeso da lei. Ma ora erano entrambe lì e avrebbero potuto spiegarsi e chiarire il malinteso sempre che lei fosse stata d'accordo..

 

<< E-ehi.. >> fu la più piccola a parlare per prima. Alzò la piccola mano destra in segno di saluto ed arrossendo poi la porto alle labbra, chiudendola a pugno. Improvvisamente il pavimento divenne la cosa più interessante nella stanza e così non poté vedere lo scambio di sguardi che ci fu tra Pinkie, David e Rainbow Dash che 'la torta l'avevo presa nella sua pasticceria' disse, costringendo la piccola a rialzare lo sguardo per guardarla proprio nel momento in cui 'coooooooosa?' urlò Pinkie con tono quasi offeso. Si girò verso Fluttershy con le braccia sui fianchi, sguardo imbronciato.

<< Tu hai una pasticceria? >> e ormai il danno era fatto, non poteva che annuire. << e perché non me lo hai detto subito? >> lei la guardò senza rispondere scegliendo con cura le parole da dire. In realtà non ce n'erano così semplicemente alzò le spalle, sorridendo appena, colpevole.

<< Tu non me lo hai chiesto.. >> era un'ottima risposta, decisamente. E lo pensò anche Rainbow che sorrise appena ma si bloccò, praticamente nello stesso momento. Ripensò agli ultimi mesi. Ai km che aveva percorso alla ricerca della ragazza, a quello che era successo invece con la sua fidanzata e aveva capito che la ragazza dai capelli rosa era stata solo una sbandata momentanea. Una persona che voleva aiutare e per questo si era tanto attaccata a lei, niente di più.

Aveva Applejack lei, avevano deciso di fare le cose per bene e non poteva certo permettersi di tornare a pensare a quella ragazzina che veniva maltrattata!

A quella ragazzina dagli occhi come il mare e i capelli come zucchero filato.

A quella ragazzina minuta stretta in vestitini a fiori e scarpette aperte.

A quella..a quella..sospirò. Accidenti..la pensava ancora. Scosse però il capo e tornò a rivolgere la propria attenzione a David. Erano nel bel mezzo di una conversazione seria riguardante la palestra, non poteva e non voleva distrarsi. Era il suo lavoro dopotutto!

<< Beh David, dicevi riguardo le nuove attrezzature? >> ci mise un po' lui a rispondere, impegnato a guardare le due ragazze che erano ormai impegnate in un'accesa conversazione riguardante pasticcerie e dolci vari. Sorrise, la sua Pinkie era davvero bellissima e quando iniziava a parlare di dolci lo diventava ancora di più perché era una delle poche cose che veramente amava fare. Aveva pensato tempo prima di comprarle una pasticceria tutta sua ma la ragazza non aveva accettato perché 'dopo ci vedremmo pochissimo, David' aveva detto, ed era rimasta al suo lavoro solito, aiutarlo in palestra. Ma non era portata per sollevare pesi o saltellare su uno scalino. No, lei era fatta per far stare bene la gente, farla divertire e renderla allegra con la sua dolcezza e bravura nel preparare squisitezze. Lui avrebbe sperato per sempre in un suo cambiamento, ma Pinkie era anche molto dura di testa. Se decideva per il no su una cosa, per lei era no. Non c'erano alternative. Ed ora era lì a parlare di una pasticceria con una gioia che forse non le aveva mai visto dipinta in viso. Poteva chiedere alla sua nuova amica se magari poteva..ma la voce di Rainbow lo riportò alla realtà.

   
 
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