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Autore: gilroyal    06/10/2015    0 recensioni
DAL PROLOGO
Quello era stato il giorno più bello della mia vita.
Avevo passato tutto il giorno su una scomodissimo treno, Bhè non è questa la parte bella, però dovete ascoltarla lo stesso, allora . . .
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[Sirius/oc]
spero che vi piaccia :)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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~~CAPITOLO 1
ODIO ALZARMI PRESTO.
Questo era il primo pensiero che ogni mattina mi assillava prima di dovermi preparare per le lezioni. Ormai ero in Sala Grande e fare colazione, ero l’unica dei Grifondoro a stare già al tavolo oltre a Piton dei Serpeverde , stavo bevendo il mio the quando entrarono i malandrini, era strano per loro essere già in piedi, ma mi sorpresi ancora di più quando James e Sirius si misero di fianco a me, uno da una parte e uno dall’altra.
Feci finta di non averli notati e presi una bomba alla crema, in quel momento i due mi misero le braccia intorno alle spalle e poi Sirius mi tolse la ciambella dalle mani, buttandola per terra, stavo per protestare quando un botto si sentì dall’altra parte della sala, Piton era ricoperto di crema dalla testa ai piedi.
-Non c’è bisogno che ci ringrazi, Anthea- dissero Sirius e James in coro, mi chiesi se si preparassero le battute prima di parlare con qualsiasi persona, ma evitai di chiederglielo veramente. Prima che potessi fare qualcosa si erano già dileguati.
***
La mattinata passò lentissima, le lezioni erano state noiose, persino per chi, come me, non aveva ascoltato una parola, probabilmente non era stata una buona idea, visto che quell’anno mi aspettavano i G.U.F.O.
Stavo pranzando e chiacchierando con Alice, quando il professor Silente si alzò e prese parola, ci disse che quella domenica ci sarebbe stata la prima uscita ad Hogsmade, per la felicità di tutti gli studenti.
-lo inviterai ad uscire?- mi chiese Alice.
-chi?- chiesi con l’aria più distaccata del mondo.
-Sirius, naturalmente- Alice sapeva che mi piaceva da secoli, ma ero troppo orgogliosa, o timida, per chiederglielo.
-No, assolutamente- risposi secca, abbassando la testa per non far vedere che ero arrossita.
-Guarda che se non lo fai tu, ci penserà qualcun’altra- mi avvisò
-Non mi importa, sul serio- Alice mi guardò, ma poi passò sopra all’argomento.
Iniziarono le lezioni pomeridiane e ancora una volta non ascoltai niente, non per pigrizia ma solo perché ero immersa nei miei pensieri. Forse avrei dovuto davvero invitare Sirius, ma non ne avevo il coraggio, e meno male che sono una Grifondoro, dopo le ore di lezione mi decisi, appena lo avrei visto, lo avrei invitato.
Sembrava così facile dirglielo, ma ora che mi stava davanti, non riuscivo ad avvicinarmi, Alice mi spinse costringendomi a fare qualche passò, mi convinsi e mi avvicinai.
-Black- lo chiamai, si girò verso di me e io sobbalzai –Posso parlarti un attimo?- ora avevo seriamente paura.
Lui fece segno agli amici di andare avanti e mi si mise davanti, in confronto a me era davvero altissimo.
-Dimmi, Anthea- mi disse con un sorrisino malizioso.
-Non è che… cioè, io ti volevo…- tentennai, presi un respiro profondo e dissi tutto ad un fiato – Ti andrebbe di venire ad Hogsmade con me?- ora mi sarebbe scoppiato a ridere in faccia e se ne sarebbe andato.
-Ti aspetto nella sala comune alle 10- e se ne andò con un saluto.
Aspettai che scomparisse in un corridoio, prima di girarmi e correre tra le braccia di Alice, iniziammo a correre, saltare e urlare, ignare che appoggiato alla parete di un corridoio vicino a noi, un ragazzo dagli occhi neri sorridesse.
Dopo la cena corsi nel mio dormitorio, che condividevo con Alice e altre due ragazze con cui non ero mai andata molto d’accordo, ma in quel momento non mi importava di niente, ero troppo felice per pensare a quelle ochette.
Orami era notte fonda, tutte nel dormitorio dormivano, tranne me, stavo leggendo quando qualcosa picchiettò alla finestra, scostai le tende e mi avvicinai, fuori c’era un gufo reale con un biglietto nel becco, mi guardava scocciato, ma aprii lo stesso, il pennuto lasciò cadere il biglietto ai miei piedi e si dileguò.
Mi chinai per raccoglierlo e lessi le poche parole, scritte velocemente:
“sono in sala comune, sbrigati.     
                            S.B.”
Non poteva essere che una persona, senza pensare che indossavo una maglietta larga e degli shorts mi affrettai per andare da Sirius.
Fu un vero miracolo che non caddi per le scale, quando arrivai lo vidi, seduto sul divano  davanti al camino e con i piedi sul tavolino, aveva gli occhi chiusi, ma li aprì non appena mi sentì sedermi accanto a lui, non avevo pensato a quanto sarebbe stato imbarazzante scendere.
Mi raggomitolai su me stessa e iniziai a guardare le fiamme del camino che danzavano. -Non pensavo saresti venuta veramente- ancora non mi guardava.
-perché non sarei dovuta venire? –
-Sai le persone normali dormono alle due di notte- disse sorridendo -o magari non riuscivi a dormire, pensando a me- rise.
-o magari, tu sei troppo egocentrico- sbuffai.
 -perché? - mi chiese, era tornato serio, il ché era davvero un evento.
 -perché sei egocentrico? Vediamo ...-
-perché mi hai chiesto di uscire- ora ero fregata, nella mia mente iniziarono a formularsi un sacco di scuse. Qualcosa del tipo: ero sotto imperius, volevo ucciderti e vendere i tuoi organi...
-Così, mi andava- wow che risposta brillante, davvero davvero geniale.
Sirius rise apertamente, ero davvero in imbarazzo, nascosi la testa sulle ginocchia, o almeno finché lui non mi prese il mento fra le dita e non mi sfiorò le labbra con le sue, non fu un vero bacio, il contatto era stato minimo, ma bastò per farmi andare a fuoco le guance, Sirius rise di nuovo.
-Buonanotte, Anthea- e mi lasciò un lieve bacio sulla fronte, prima di lasciarmi da sola davanti al camino .
Quello era stato il più bel giorno della mia vita.




***
Ciao volevo ringraziare che ha recensito e messo la storia tra le preferite o le seguite. un bacione :)
   
 
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