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Autore: Mayo Samurai    06/10/2015    4 recensioni
Raccolta di One shot tutte BartNat, seguendo la traccia amorevolmente offerta da internet, alias la "100 word challenge".
Cento capitoli per cento prompt.
Sperando di riuscire a completare la sfida, vediamo almeno di iniziarla!
Buona lettura!
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bartimeus, Nathaniel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Rischio
 
 
 
 
“E tu che hai combinato?”
Nathaniel staccò la testa dal muro e guardò il ragazzo accanto a sé.
Aveva un occhio pesto che tendeva al nero, del sangue rappreso sotto il naso, e una guancia gonfia.
Tralasciando poi il disordine generale dei vestiti e dei capelli, compresi segni vari sulle braccia.
“Scusa?”
“Che hai combinato? Perché sei dal preside?”
La conversazione fatta poco prima gli picchiettò nel cranio.
“Affari miei.”
“Come sei simpatico…”
“E a te che è successo? Hai cercato di farti il tosaerba del giardiniere?” sbottò, lanciandogli un’occhiata in tralice.
“Ah arh. No. Una rissa.”
“Non l’avrei mai detto.”
“Come sei perspicace.”
“Con chi?”
Il ragazzo alzò le spalle, tirando su col naso:” Un simpaticone del terzo anno.”
“Uno del primo anno che va a cercarsi grane con uno di terza…”
“Carino, guarda che sono del terzo pure io.”
“Cosa? Non prendermi in giro.”
“Mica sto a raccontarti palle, sono del terzo anno. E tu invece?”
“Anch’io del terzo…”
“Uhm.
Ora che ci penso credo di averti già visto…” Si arrampicò sulla sedia in una posizione più eretta, poi il viso gli si illuminò:” Aspetta, tu sei Underwood! Lo studente più brillante della scuola! Sbaglio o frequenti il corso di lingue?”
Nathaniel arrossì, alzando le spalle:” Sì, più o meno.”
Il moro accanto a lui scoppiò a ridere:” Non ci credo! Underwood dal preside! Un giorno memorabile! Che cosa hai combinato? Ha consegnato un compito in bianco? Oppure non hai alzato la mano?”
“Smettila-“
“Dai, dimmelo!”
“Se la smetti- Rispondi prima a questo, perché non sei in infermeria? Diventerà giallo, dopo che avrà somigliato a una melanzana.” Agitò una mano in direzione dell’occhio leso.
“Cosa? Il mio occhio? Anche a metterci il ghiaccio diventerebbe giallo.
No, lo faccio per il mio pubblico.”
“…Qui?”
I due si guadarono attorno nell’ufficio vuoto, non c’era nemmeno la segretaria o qualche assistente.
“Mentre venivo qui c’era un sacco di gente.”
“Credici.”
“Sì ti dico. Comunque, ho risposto ben due volte alle tue domande, dimmi perché sei qui e ti lascerò in pace.”
Nathaniel sospirò, portandosi una ciocca ribelle dietro l’orecchio:” Ho insultato un professore.”
Il ragazzo scoppiò a ridere una seconda volta, più genuinamente, con la testa all’indietro.
“Chi, chi?”
“Lovelace.
Si crede chissà chi e non e’ in grado di capacitarsi che gli studenti possono saperne di più oppure aver ragione!” scoppiò, agitando rabbiosamente una mano di fronte a sé.
“Arrivare agli insulti, e che gli hai detto?” Soffiò l’altro tra le risate, tenendosi la guancia dolorante pur sorridendo come un beota.
Nathaniel si schiarì la gola, rosso di felicità per potersi sfogare con qualcuno:” Penso che lei sia solo uno stronzo pomposo e che non sappia assolutamente insegnare, oltre ad essere un perfetto ignorante in materia. E la smetta di toccarsi i capelli di continuo, credo che ogni suo collega o studente abbia schifo a stringerle la mano, se mai si abbassassero a tanto.”
Silenzio.
Il ragazzo iniziò a battere le mani, scuotendo la testa e sbattendo le palpebre ammirato:” Complimenti. Davvero complimenti. Che e’ successo poi, è esploso?”
“Più o meno.
E’ diventato color malva e mi ha praticamente preso a calci mentre mi portava qui. L’intera classe era uno stadio.”
Una mano si tese verso di lui.
“Devo stringertela, è un po’ sporca di sangue, ma i denti di Jabor non ci sono più, li ho tolti mentre venivo qui.”
Poi si toccò la tasca della felpa, che tintinnò:” Tutti qui.”
Nathaniel fece un mezzo sorriso, stringendogli la mano con gentilezza, sentendola salda nonostante tutti i graffi ed ematomi.
“Nathaniel Und-.”
“Lo so, damerino, tutti sanno chi sei.”
Nathaniel sbuffò: “E tu, guerriero così sagace e assolutamente inopportuno, come ti chiami?”
Il ragazzo sorrise, aveva denti bianchissimi: “Bartimeus.”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
AHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHA-coffcoff-argh-AHG-
 
 
 
No, nulla, non ho nulla da aggiungere e dire su questa fic, tanto si sa che le AU scolastiche solo le migliori e con più spunti, soprattutto perché è un intero mondo a parte.


Eeeeeh si.
 
 
Ah, no, qualcosa da dire c’è, le AU, a meno che non lo dica in modo esplicito, sono tutte OVVIAMENTE scollegate tra di loro.
 
 
AU, che magnifica invenzione.
 
 
Bha, torno a fare a maglia, cià cari, cià.
 
 
 
 
 
 
 
A SI GIUSTO, NATHANIEL PREDICA BENE MA RAZZOLA MALE PERCHE’ I CAPELLI SE LI STOCCACCIA IN CONTINUAZIONE PURE LUI-
BRUTTA MERDA-
 
 

Però gli voglio un mondo di bene lo stesso.
   
 
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