Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: _Ash    06/10/2015    1 recensioni
FF scritta con una mia amica.
Apro la posta, notando alcune E-mail di lavoro e decido di ignorarle bellatamente, aprendo il sito della chat a cui mi ero iscritto tempo fa.
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Solitamente la musica mi aiuta a concentrarmi, a mettere a fuoco quelle lettere cariche di noia. Eppure continuo a voltarmi verso il muro, disinteressato. È strano come possa essere tanto attraente; sicuramente più di Carlomagno e le sue guerre fottute.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eren Jaeger, Rivaille, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, Movieverse | Avvertimenti: PWP
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CI PRESENTIAMO...



[LEVI POVS]

Sono le sei e mezza precise quando varco la soglia del mio appartamento, apro la porta e richiudo, sentendo un miagolio e subito guardo in basso, vedendo il piccolo Titan strusciarsi contro le mie gambe.

Devo ammettere che questa piccola palla di pelo non è male, a modo suo sa come farsi apprezzare.

Mi chino per accarezzarlo e appoggio il cappotto sull'attaccapanni all'ingresso e mi avvio in cucina, allentando leggermente la cravatta che indosso; prendo la mia solita tazza riempiendola d'acqua e la metto nel microonde, e mentre aspetto che quella si scaldi, scelgo uno dei tanti tipi ti Tè che possiedo e quando opto per vaniglia e arancia, tiro fuori la tazza e immergo la bustina.

Vado in camera per cambiarmi, togliendomi la mia divisa da lavoro e otpo per una semplice maglia nera e pantaloni da tuta bianchi.

Controllo che sullo specchio non si sia già formata polvere e ci passo un dito, studiandolo attentamente e noto con soddisfazione che è pulito perfettamente.

Mi sciacquo la faccia per poi guardarmi allo specchio, notando immediatamente le occhiaie sotto i miei occhi, ringraziando sarcasticamente le troppi notti insonni e il mio poco dormire.

I miei capelli neri sembrano essere a posto, non un ciuffo fuori posto, ci tengo ad essere ordinato e pulito.

Mi avvio in camera prendendo la valigetta con il computer e lo appoggio sulla scrivania accendendolo, quando sento squillare il cellulare.

-E adesso chi cazzo è?-

lo prendo dalla valigetta guardando il display luminoso che segnava il nome di “Hanji”.

Pensai davvero di non rispondere, ma sapevo che mi sarei trovato almeno una cinquantina di chiamate e un terribile mal di testa, (quello lo metto gia in preventivo) cosi risposi.

-Che vuoi?-

-Buonasera anche a te, Levi caro!-

feci il mio solito verso di disapprovazione che la divertiva sempre cosi tanto, mentre vado in cucina a prendermi la mia tazza bollente.

-Oh sei cosi spassoso, come un piccolo animale bisognoso di coccole!-

inarco un sopraciglio e mi siedo di fronte al computer.

-Guarda che riattacco.-

la minaccio e lei subito si affretta a fermarmi, sempre con la sua risata poi...

-D'accordo vecchio noioso, stasera sei libero?-

-Impegnato.-

-Ah, si capisco!...Eddai Levi, esci un po' con noi! Ti scongiuro!-

Inizio ad irritarmi.

-Buonanotte.-

sento le sue ultime urla da disperata pazzoide prima di riattaccare e posare il cellulare sulla scrivania.

Apro la posta, notando alcune E-mail di lavoro e decido di ignorarle bellatamente, aprendo il sito della chat a cui mi ero iscritto tempo fa.

Mi chiedo davvero perchè diamine l'ho fatto. Non sono certo un tipo da cazzate simili, ma la vita a volte è imprevedibile e tra una cosa e l'altra, ti vedi in qualche modo costretto a trovare delle scorciatoie o ti aggrappi a qualsiasi cosa pur di sopravvivere.

Penso tra me e me, che se sulla mia strada io non avessi incontrato Hanji ed Erwin, miei fidati colleghi di lavoro e rompi cazzo a manetta, sarei in qualche squallido buco di questa merdosa di città a marcire.

Ovviamente non ammetterò mai con loro che in qualche modo io possa provare una qualsivoglia forma di affetto, comunemente detto “ti voglio bene”

Ah no, neanche se dovessi crepare domani stesso.

Titan mi sale sulle gambe richiedendomi attenzioni e io lo accontento; sapete come sono i gatti, quando vogliono le coccole, trovano qualsiasi mezzo per romperti le palle e Titan ha capito molto bene che con me questi mezzucci non attaccano ma anzi, mi irritano non poco.

Quindi ha capito che gli basta starsene seduto sulle mie gambe e lasciarmi fare le mie cose.

Con le buone si ottiene sempre tutto, vero?

 

[EREN' POVS]

Detesto studiare. Forse è l’unica cosa per cui pagherei con lo scopo di non farla.

Nemmeno inserire il mio brano preferito serve a qualcosa.

Solitamente la musica mi aiuta a concentrarmi, a mettere a fuoco quelle lettere cariche di noia. Eppure continuo a voltarmi verso il muro, disinteressato. È strano come possa essere tanto attraente; sicuramente più di Carlomagno e le sue guerre fottute.

Mi appoggiò alla sedia rinunciando definitivamente e prendo il mio cellulare, deciso a cazzeggiare fino in fondo.

Non mi azzardo a togliere le cuffie e mettere fine a quelle note che continuano a rimbombarmi in testa così metto un semplice e stupido giochino.

Sapete quelli che non si fila nessuno, quelli che vanno di moda per un paio di mesi e poi finiscono nel dimenticatoio. In realtà non so nemmeno come si chiama, è giusto per passare il tempo.

Sento un tonfo strano. Forte e un urlo soffocato subito dopo, poi la musica continua a scorrere come al solito. Mi guardo bene da non togliere le cuffie e reprimo il pensiero di andare a vedere. I miei genitori litigano di nuovo. Mia madre deve aver lanciato qualcosa a terra dalla frustrazione. Succede spesso ormai. Una volta non era così, cercavano di trattenersi almeno. Ero da quando ho memoria che fanno così. Credo che sia degenerato quando ho iniziato a capire che dovevo andarmene durante le loro discussioni e lasciarli soli. Non so se sia stato un bene o un male farlo.

Sicuramente per la quiete dell’intero vicinato è stato un duro colpo basso.

Ringrazio per essere nato in una famiglia riservata e non dover subire logorroiche domande da parte di vicini curiosi. Anche se so che gli mentirei spudoratamente. Sospiro quando la canzone finisce e sento una sonora imprecazione da parte di mio padre e una porta chiusa rumorosamente. Ma davvero credono che io non senta nulla? Per puro caso, lo sguardo si posa sull’orologio del cellulare. Le dieci e mezza di sera. Nessun riguardo proprio… So che è presto, in realtà non nemmeno sonno, in più dovrei studiare per quella stupida verifica di Storia. Ma non lo farò. So che non lo farò. Ho perso interesse per qualsiasi cosa ormai e non saranno due pagine di libro a cambiare questa prospettiva. Armin avrà il buon cuore di farmi copiare, conoscendolo lo farà sicuramente. Infondo sono il suo migliore amico, non mi rifiuterebbe mai un favore simile… spero. Senza cambiarmi, m’infilo sotto le coperte con i vestiti della giornata ancora addosso. La musica ancora nelle orecchie. Imposto la ripetizione automatica delle playlist, più orecchiabili del litigio che si sta consumando al piano di sotto. Chiudo gli occhi. Almeno i sogni non sono rumorosi…

 

 

Salveeeee!! ebbene si, son tornata con una Ereri! =3 ma attenzione, è scritta assieme ad una mia amica, vi linko il suo sito su wattapad:https://www.wattpad.com/user/RiyuSaotome

   
 
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