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Autore: PattaTina    07/10/2015    0 recensioni
Sono parole che non riesco a togliermi dalla testa, non un racconto.
Io ero lì nel 1565 ad ammirare per la prima volta la Cappella Sistina, e sentivo l'amore per l'arte e il braccio stretto dalle guardie svizzere che volevano impedirmi di darle fuoco.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io ho dentro di me la luce di Dio, il fuoco del demonio e il vento che trasporta il polline dei fiori. Ho dentro di me i racconti di Omero, le gesta di Alessandro e le conquiste di Cesare. Nel mio sangue scorre lo stesso sangue che scorre in quello del mio vicino, proprio come nel corpo del soldato delle SS scorreva lo stesso sangue dell'ebreo morto accanto a lui. Allo specchio non vedo solo la mia immagine, è sfumata, sovrapposto vi è il volto della Gioconda. Io non sono nessuno, il mio nome non è scritto che da qualche parte all'anagrafe, eppure ho vissuto milioni di anni e milioni di vite, sono una persona qualunque che può essere niente come tutto. Questa mattina ho preso un caffè al bar sotto casa, ieri sera ero davanti ad una donna pronta a bruciare sul rogo. Dalla finestra posso vedere il sole sorgere dietro alle piramidi di Giza, e vederlo tramontare tre le macerie delle Torri Gemelle.

Ho solcato i mari cantando inni a Freya sulle Drakkar, e ho fatto il giro del mondo su una mongolfiera. C'ero nel 1503 quando si sollevò nei cieli del North Carolina il primo grande uccello meccanico, e c'ero anche io quando mezzo mondo è rimasto incollato allo schermo del televisore per vedere l'ultima puntata di Lost. Io ero lì nel 1565 ad ammirare per la prima volta la Cappella Sistina, e sentivo l'amore per l'arte e il braccio stretto dalle guardie svizzere che volevano impedirmi di darle fuoco.
Io c'ero, io ero al vostro battesimo e al funerale dei vostri padri, passeggiavo accanto a voi quando avete dato il primo bacio per le vie di Verona.
Non dite mai che non siete nessuno, perché voi non solo potete essere tutto che volete, ma voi siete già esattamente tutto quello a cui aspirate essere. Ce lo avete nel DNA, siete santi ed assassini, siete mogli e puttane, siete filosofi e vegetali. Ovunque vi troviate, dietro o davanti alle sbarre, sulla cima di un monte e in un letto di ospedale, e che stiate muovendo i primi passi o gli ultimi, o stiate semplicemente inciampando a metà del sentiero, ovunque e comunque.. Voi potete chiudere gli occhi e riaprirli come chiunque altro, con la consapevolezza di essere parte di un mondo che non è solo quello del presente e del paese dove vi trovate, ma un mondo gigantesco, con una lunga storia alle spalle ed un'altrettanto lunga lista di occasioni davanti. 
Vivete il vostro tempo, non sprecatelo. Scavate a fondo nella storia della vostra città, siate affamati di conoscenza. Imparate la lingua dell'uomo, imparate anche a giocarci. Conoscete voi stessi e conoscerete il mondo, conoscete il mondo e scoprirete di avere ancora molto da scoprire di voi stessi.

 

 

   
 
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