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Autore: Neferikare    07/10/2015    2 recensioni
Quando Jack Frost vede i suoi compagni cadere uno dopo l'altro per mano di Pitch Black capisce che anche per lui è finita, che opporre resistenza è inutile: ormai è destinato a sparire dalla Terra, dal mondo dei guardiani, dalla mente dei bambini.
Smetterà di esistere, è questa la verità.
Perché la Morte non fa favoritismi, non ha preferenze, non concede pietà né agli uomini né ai guardiani: la Morte non guarda in faccia a nessuno.
Nemmeno al proprio fratello.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma Frost, Jack Frost, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era finita, finita.
Per Calmoniglio, per Sandman, per Dentolina, per Nord, per sé stesso: era finita, finita per tutti.
Pitch non aveva solo vinto la battaglia, non aveva nemmeno vinto la guerra: Pitch Black aveva vinto la fiducia dei bambini, le loro speranze, la loro voglia di credere in qualcosa che non fosse il mondo malato dove si trovavano a vivere.
E ci era riuscito, eccome se lo aveva fatto: fra tutti i guardiani Sandy era stato il primo a cadere, trafitto alle spalle da quella maledetta freccia di sabbia nera che lo aveva consumato poco per volta e che aveva lasciato gli altri in uno stato di profondo stato di confusione mista a rabbia e rassegnazione; poi era venuto il turno di Dentolina, troppo sconvolta e disperata per accorgersi dell’Incubo che le era passato attraverso lasciandosi dietro solo una nuvola di piume variopinte che pian piano erano state consumate da quegli artigli neri dissolvendosi nel vento.
La conseguente furia di Calmoniglio a poco era servita: aveva cercato di combattere quei dannati cavalli con quel suo boomerang fino a quando aveva potuto, ma nel momento in cui quello non era più tornato indietro si era trovato travolto da un’onda di corpi neri e sinuosi che lo avevano circondato per poi avventarsi su di lui in una danza mortale, ed era stato allora che del coniglio pasquale tanto amato ai bambini erano rimasti solamente ciuffi di pelo argenteo che Nord aveva raccolto stringendoli nel palmo della mano.
Jack ci aveva quasi creduto all’inizio, si era illuso che Nord era il guardiano che fra tutti avrebbe dato una lezione all’uomo nero, quello che avrebbe rispedito Pitch nel buco di nascondiglio trenta metri sotto terra che era la sua dimora.
E invece no, non c’era stato nulla di tutto ciò.
Nord si era arreso, aveva lasciato cadere le proprie armi a terra ed aveva abbandonato le braccia lungo i fianchi con l'espressione di chi non aveva più nulla per cui combattere: una frazione di secondo era il tempo trascorso da quando Jack aveva elaborato la situazione a quando aveva visto la pelle dell'uomo passare da un colorito rosa acceso ad un malsano grigio granitico che, esattamente al pari della roccia stessa, si era aperta in sottili crepe nerastre dalle quali erano fuoriuscite fiammelle danzanti dello stesso colore che secondo dopo secondo erano parse bruciare il corpo di Nord in un baluginare di oscure lingue di fuoco.
Era stato solo un attimo, poi l'oscurità lo aveva avvolto.

Jack.
Jack.
Ehi Jack, cosa si prova a morire per la seconda volta?
Cosa vedi Jack, vedi davvero tutta la vita scorrerti davanti prima di morire?
Ma quale vita vedi tu, quella umana forse? Quella da guardiano?
Cosa vedi prima di morire, prima di morire ancora?
Lei ti aspettava, ti aspettava la tua piccola sorellina.
Vedi ancora lo sguardo confuso di tua sorella?
Emma la vedi, Jack?
Cosa vedi, Jack Frost?

Una ragazza poco più grande di lui, ecco cosa vedeva Jack Frost: la pelle diafana bianco latte che si dissolveva verso le estremità sostituita da sottili ossa biancastre, il capo adornato da una corona di rose color avorio ormai appassite, i lunghi capelli di un giallo spento che si diramavano nello spazio che la circondava che sembravano fondersi con il velo quasi invisibile che portava sul capo, il corpo esile e scheletrico che lasciava intravedere qua e là i pezzi di un pallido costato coperto solamente da una veste di altri tempi di un marrone cadaverico sgualcita e consumata dall'inesorabile scorrere dell'orologio della vita, esattamente come il volto segnato da profonde crepe come di terra arida.
E poi quegli occhi: due grandi occhi di ghiaccio che ben poco di umano lasciavano trasparire da quella pupilla bianca e vuota, così acquosi e vitrei che al giovane guardiano era sembrato di potercisi specchiare dentro.
Jack non sentiva niente, non provava niente, d'altronde non poteva farlo: era morto, morto esattamente al pari di tutti gli altri guardiani, e questa volta Manny non lo avrebbe portato indietro, questa volta non ci sarebbe stato un nuovo inizio come era successo trecento anni prima.
Proprio questo era il peggio, sapere che non ci sarebbe stato nulla, nulla a parte quella creatura dallo sguardo assente che aveva allungato la propria mano scheletrica allo sventurato spirito dell'inverno che si era trovato ad affrontare la morte per la seconda volta.
Ed era allora che lo aveva visto: quei tre piccoli nei sotto l'occhio destro della ragazza.
Gli stessi di sua sorella.
Gli stessi di Emma.

Vedi ancora lo sguardo confuso di tua sorella?
Emma la vedi, Jack?
Cosa vedi, Jack Frost?

“Vedo la Morte” sussurrò a sé stesso in modo quasi inconscio “Vedo la morte, la morte che ha i suoi stessi occhi.”



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Angolino dell'autrice

Buongiorno a tutti :D
Anche se non sono nuova di Efp, ma lo sono di questo fandom, mi presento: il mio nome, almeno qui, è Rising Phoenix e sono arrivata su questo sito dal tramite la conoscenza di _Dracarys_ nel fandom di Kinnikuman, che è tutt'ora quello dove scrivo di più.
In realtà avrei anche una long sulle Cinque Leggende ma è anche vero che prima di pubblicare qualcosa di lungo preferisco conoscere meglio le persone di un singolo fandom per capire un po' come muovermi al suo interno, e questa one shot (nata come una drabble troppo cresciuta alla quale non volevo cancellare nulla) credo sia il modo migliore di farlo: spero di darvi un'idea del mio modo di scrivere e di trattare i personaggi che, come probabilmente di vedrà, sono soprattutto miei oc.
Premetto che fra i guardiani non faccio il tifo per nessuno, con un particolare odio per Jack Frost, ma non mi piace nemmeno Pitch: diciamo che quella per lui è più pietà e compassione nata da improbabili conversazioni su WhatsApp con la mia fedele sterminatrice di Pitchoni (perdonatemi il disagio ma nei messaggi fuoriescono discorsi improbabili ahahaha) già citata.
Niente, non so cosa aggiungere: buona (si spera) lettura, se volete esprimere la vostra impressione è più che gradita :D
Intanto vi lascio l'immagine da dove è nata la “nuova” sorella di Jack, che sarebbe tipo la personificazione della Morte :'D

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