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Autore: Demj_    07/10/2015    2 recensioni
Ragazzi..salve.. questa è la mia prima storia romantica. Vi p rego di essere clementi. Volevo avvisarvi che dal 4 capitolo il modo di scrivere la storia cambierà leggermente. Quindi vi prego di non soffermarvi ai primi 3. La vera storia inzia nel 4.
Jade è una ragazza di 17 come le altre , non è una gran strafica , e non ha tremila ragazzi che le sbavano , bionda e occhi verdi, passa tranquillamente inosservata. Cambiata a causa di alcuni eventi ha fatto alcuni errori . Cercando sempre di rimettersi in carreggiata. Si nasconde ella danza e nel disegno ,che sono le uniche cose in cui riesce ad essere se stessa. Perché nonostante il suo aspetto e la faccia tosta ,dietro quella maschera che si è costruita si nasconde una persona tanto bisognosa di affetto e con tanto affetto da dare. Ma a causa del suo comportamento tende sempre ad allontanare le persone che le si avvicinano Ma arrivata al quarto anno di superiori cosa succederà? Riuscirà a far sgretolare il muro che si è costruita intorno? E un incontro inaspettato, cambierà tutto? Se volete scoprirlo dovete leggere ..spero vi piaccia..se così vi prego di lasciare un recensione e magri aggiungermi tra le storie che vi aggradano
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Spazio autrice: ciao ragazzi, inanzitutto grazie mille ai lettori. Vorrei scusarmi, perchè premetto che questa è la prima volta che mi cimento nel genere romantico, quindi non credendo di avere molto successo ,ammetto di non essermi ci molto impegnata, ma ora la storia sta prendendo anche me, per cui mi impegnerò  di più iniziando da questo capitolo. spero sinceramente che apprezziate i cambiamenti. Comunque se siete curiosi di scoprire il mio vero stile e cioè il fantasy , potete andare sulla mia pagina e magari leggere il mio libro. e se non è troppo magari lasciare qualche commento .Sia positivo che negativo. Beh buona lettura :*




Dopo che la terminammo la lezione di hip hop, io e il resto del gruppo ci fermammo al bar ,che ormai era diventato un nostro ritrovo , a prendere un estathè e ci sedemmo ad un tavolo. Chiacchierammo del più e del meno e tra un discorso e l'altro , ci ritrovammo a parlare anche dell'audizione, che offriva l'opportunità di studiare in America, con una borsa di studio.  La prima audizione, per passare al secondo turno si sarebbe tenuta tra circa due mesi. Io, sinceramente, ero molto indecisa se presentarmi o meno. 
- Jade, tu parteciperai ,vero?- mi chiese Marco, il nostro breaker, era un mostro nelle acrobazie.
- Si Jade! Devi assolutamente!- ribattè Alice ,la ragazza mora,al posto mio. A vederla com'era vestita con i suoi percing e tatuaggi vari non si sarebbe mai detto che era una ragazza dolcissima e affettuosa. Andava pazza per il tatting e il popping, ed era davvero brava.
Gli altri annuirono, concordi della sua affermazione. Erano una decina,e avevano tutti più o meno la mia stessa età, 17, fatta eccezione per qualcuno che frequentava già l' università, come Giorgio, un ragazzo davvero simpatico ,capelli raccolti in un codino ,palesemente omosessuale era eccezionale nel voguing. Al quarto anno come me c'erano Andrea ,Giulia , Debora, maghi dell'old school , Paolo freestyler  e così via .Io dal conto mio, non avevo uno stile preferito. Amavo l'hip hop, e quindi, anche tutte le sue sfumature.
Li conoscevo da una vita ormai, e insieme avevamo condiviso di tutto, dal panico che ti fa scordare i passi prima di un saggio o una gara, a quello che ti fa venir da rigurgitare mentre stai ballando ( chissà come sta quel poveraccio che si era messo sul strada tra me e il bagno) , dalla gioia per i trofei vinti alla tristezza per quelli persi.
Comunque andare in America sarebbe stato il mio sogno, anche un modo per evadere da quel posto che iniziava a starmi troppo stretto, tanto che alle volte , mi sentivo soffocare. Ma il fatto è che avevo paura. L'ignoto mi spaventava e attirava al tempo stesso. Sarebbe stato un salto enorme, e non ero sicura di esserne in grado. Ci riflettei un po' su  osservando i miei compagni, la mia quasi "crew". Non fare l'audizione avrebbe significato non provarci affatto, e io non ero di certo il tipo che molla.
- Non so se mi sento all'altezza- ammisi alla fine - andiamo ragazzi! E' della Millennium Complex di Los Angeles , che stiamo parlando! Li ci sono i migliori ballerini. Io non c'entro nulla con loro.- conclusi. Non è che credessi di fare propriamente schifo, o meglio non riuscivo a capire se mi piacessi o meno. Perchè quando ballavo spegnevo il cervello lasciavo che il mio corpo si facesse guidare dalla musica. Per questo non mi ero mai soffermata più di tanto a osservarmi. 
- Smettila! Jade, lo sai che sei fantastica, sei la migliore tra di noi! E lo sappiamo tutti qui- esordì Eleonora, gli altri annuirono.
- Esatto ! Sei una forza della natura! Quando balli non si può fare a meno che guardarti ammirati!- continuò Debora con gli occhi che scintillavano. Era la tipica ragazza che si agita per tutto.
- E se passerai,cosa quasi certa- concluse Giorgio ,mettendomi una mano sulla testa - Non avrai nulla da invidiare agli altri!-  Passai in rassegnazione ognuno dei loro volti, e mi venne un'idea.
- .. Ok ..Ok, mi avete convinto - e faci una linguaccia alla quale tutti sorrisero. - Però ho una condizione, dovrete partecipare con me, come una crew!-  mi guardarono stupiti ma poi  - D'accordo - risposero all'unisono.  E brindammo con i nostri estathè. 
- Basta  che non mi fate fare troppi giri sulla testa- si lamento Marco imbronciato- Non ci tengo a rimanere calvo!- 
Scoppiamo a ridere tutti all'idea di lui senza la sua folta chioma. Dapprima offeso, poco dopo ,si unì anche lui alle risate.
-Ok ora devo andare alla toilette - annunciai asciugandomi le lacrime.
Mi alzai dal tavolo , e mi avviai verso il bagno delle donne, con loro che continuavano a sbellicarsi , a furia di prendere in iro il povero Marco, vittima di turno . 
Dopo aver "soddisfatto" i miei bisogni,mi sciacquai le mani e uscii. Mentre tornavo verso i miei amici avevo la testa bassa e non mi accorsi che dall'angolo sbucò un ragazzo e per poco gli finii addosso.
-Oddio, mi dispiace!- dissi alzando mortificata lo sguardo sul poverino contro cui era sbattuta. Ma le parole mi morirono in bocca  non appena vidi chi era. Portava i capelli neri più corti, ed era più muscoloso, ma aveva gli stessi occhi scuri come la pece con quel suo solito sguardo strafottente. Un misto tra rabbia e dolore si scatenò in me, quando mi ritrovai il volto di quel coglione di Vincent Maccagno a qualche centimetro del mio. Anche lui era sorpreso nel vedermi, lo sapevo, conoscevo tutte le sue espressioni, e sapevo meglio di lui cosa pensava  quando lo faceva,molto di rado. Ma come al solito, mascherò subito i suoi sentimenti sotto quella faccia insofferente, che avrei volentieri preso a sberle .
-Cia..- "Sbam". Non fece in tempo a finire la frase che gliela mollai sul serio, la sberla. Dritta su quel suo bel faccino del cavolo . Mi salirono le lacrime  agli occhi, lui era scioccato da quel gesto, e anche io lo ero. Avevo agito senza pensarci, e sinceramente mi aveva fatto bene. Insomma non è che fosse tutta colpa sua ciò che era accaduto tra di noi, ma lui mi aveva usato , spezzato e poi mandata a fanculo.
- Beh , forse me lo meritavo- ammise con un sorrisetto divertito. 
- Và al diavolo, coglione!  Mi fai schifo!- gli sputai contro il mio disprezzo, e a quel punto girai i tacchi e me ne andai. Raccolsi le mie cose, pagai e salutai in fretta i miei compagni, che mi guardavano preoccupati, forse avevano visto tutto. Ma dovevo andarmene  alla svelta, non sapevo per quanto ancora sarei riuscita a trattenere le lacrime, così uscii di corsa dal bar e mi incamminai verso il luogo dove avevo parcheggiato lo scooter.
Dio se lo odiavo! "Jade, cazzo! Ripigliati! Smettila di fare la femminuccia! Non sei più così, ricordi? "pensai cercando di darmi una svegliata. 
Arrivata al motorino , tolsi il blocca sterzo, ci salii su e continuando ad incitarmi interiormente feci retromarcia per uscire dal posto di posteggio. Tanto ero persa nei miei pensieri non mi accorsi di essere andata addosso a qualcuno. " Cristo! Non è giornata!"  Scesi velocemente dal motorino per accettarmi che il tizio stesse bene, e i miei occhi si incollarono in quei magnifici occhi verdi che avevo già incrociato. Era caduto, ma stava bene, niente sangue. 
- Scus-sa - balbettai - Ero distratta , e non ti ho visto, perdonami. Ti sei fatto male - parlai velocemente tutta agitata. 
Lui mi guardò , e dopo un secondo  mi sfoggiò un sorriso , che mi fece sciogliere , era così rassicurante. - Tranquilla, Ci vuole bene altro per ammaccarmi.- la sua voce era un suono meraviglioso, profonda e seducente. - Piuttosto , controlla come sta il tuo motorino - scherzò . Wow era davvero fico! 
Rimasi come un pesce lesso con la bocca aperta.
- Comunque mi chiamo Stefan -  si presentò dopo essersi alzato e porgendomi la mano.
 - Io sono Jade - stringendola timidamente. Era calda.
- Bel nome - disse inchiodando i suoi occhi nei miei. -Anche il tuo non è male- ironizzai. 
- Beh, Jade tra le nuvole, ci vediamo. A presto - mi salutò.
- A presto - dissi , forse delusa,mentre si allontanava. Mi fece ciao con la mano mentre voltava l'angolo. Ripresi a respirare,  perchè solo allora mi accorsi che ero rimasta in apnea per tutto il tempo .Ci mancava solo lui. E ,si ora potevo dire con certezza che era stata una giornata di merda. O almeno è quello che pensavo.
   
 
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