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Autore: darkwarrior    07/10/2015    0 recensioni
Un personaggio di nome Mr. Puppet conduce una normalissima vita, quando un giorno si ritrova a fare i conti con le sue emozioni; egli dovrà prepararsi ad una vera e propria guerra emotiva. Le emozioni mostreranno il loro lato peggiore cercando di riprendere il controllo sulla mente del protagonista che farà di tutto per non permetterlo.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le emozioni, che meraviglia, sono quella spezia,quel qualcosa in più che insaporisce il nostro essere, il nostro io ciò che ci rende persone e non semplici burattini manovrati da chissà quale entità. Molti poeti, contemporanei e non, hanno sempre parlato delle emozioni, dando ad esse una grande importanza ed un ruolo importante nelle loro e nelle nostre vite, circondandosi e circondandoci di un tornado di sensazioni raffiguranti le emozioni che provavano; felici o tristi essi fossero le emozioni hanno accompagnato la vita delle persone più importanti della storia. Ma cosa sono esattamente le emozioni? Sono quel piccolo brivido che provi nel tuo profondo dell’animo che poco dopo ti porterà a fare qualcosa magari di inaspettato, magari a piangere, magari ad urlare, magari a sorridere; le emozioni sono una grande parte del puzzle che va a comporre il tuo Io. Ma non sono qua per parlarvi delle definizione di emozioni ma per raccontarvi la storia di Mr. Puppet. Quel giorno Mr. Puppet camminava lungo la strada, era una soleggiata giornata di fine Novembre e da quel che ricordo lui era nato proprio in quel mese, il sole , nonostante il freddo piuttosto pungente, batteva sulla sua giacca in pelle e nelle sue orecchie come sempre vi era musica a tutto volume. Le foglie cadevano spinte da un vento leggero e lui nonostante tutto si sentiva felice, sul suo viso si poteva notare un sorriso appena accennato, ma proprio in quel momento quel sorriso fece succedere l’impensabile; divenne tutto nero, tutto ciò che stava intorno a lui sparì e rimase da solo in una stanza buia.
Mr. Puppet spaesato urlò”Ehilà, c’è qualcuno?”
Dietro di lui sentì una voce familiare rispondere”Ci sono io ma non urlare”, Mr. Puppet girandosi si trovò davanti l’ultima persona che si potesse immaginare.
Se stesso.
Avanzò lentamente verso il sosia e lo osservò da capo a piedi, non era esattamente uguale a lui, il colore dei suoi occhi era più acceso e tendeva al verde, un verde quasi ipnotico si potrebbe dire,e sulla sua faccia vi era stampato un sorriso malvagio, che era diverso da qualsiasi sorriso che Mr. Puppet avesse mai fatto; inoltre si potevano scorgere dei fili attaccati al corpo dell’individuo. In quel momento erano molte le domande che passavano nella sua mente, eppure l’unica cosa che riuscì a dire fu ”Perché è completamente buio?”. Il sosia ridacchiò qualche secondo, la sua risata celava cattiveria, e disse”Mi aspettavo molte domande ma questa proprio no, magari se tu avessi chiesto dove ci trovavamo sarebbe stato più consono, sei più stupido di quanto immaginassi” Mr. Puppet sgranò gli occhi”Ehi come ti perm”ma venne interrotto”Taci, risponderò alle tue domande quindi non agitarti; questa è la tua mente”disse sogghignando”Cosa!? La mia mente!? E tu chi diavolo saresti?” disse avvicinandosi minacciosamente al Sosia, che come vide Mr. Puppet avvicinarsi in quella manierà gli scagliò un pugno alla bocca dello stomaco”Ti avevo detto di non agitarti; comunque piacere io sono Invidia, per gli amici Envy, sono un burattino creato da te o meglio dalla tua mente”.
Mentre riprendeva fiato Mr. Puppet inveì contro l’individuo”Bastardo, come ti permetti! E poi se sei creato dalla mia mente perché non posso controllarti”ma la risposta la sapevano tutti e due”Non puoi comandare le tue emozioni, prima o poi esse avranno il sopravento, ed è proprio ciò che è accaduto”.
Il Mr ormai spaesato non sapeva cosa rispondere, l’unica cosa che riuscì, comunque a stento, a fare fu buttarsi a terra, incredulo di ciò che aveva sentito”Ma…..ma è impossibile io non sono una persona invidiosa, tendo a non esserlo almeno, è tutto così strano…..”Envy gli mise una mano sulla spalla”Io sono un burattino che ha preso il controllo, uno dei tanti, ti farò vedere perché sei in questa posizione.”
Nella stanza nera si aprì un varco, una sottospecie di finestra che dava verso il mondo esterno, e i due diedero un occhiata a ciò che accadeva all’esterno ed Envy indicò una coppia che stava tranquillamente camminando”Li riconosci?”Mr. Puppet controllò meglio”Aspetta……ma certo è la mia ex”affermò stupito”Ecco, questa è l’ultima cosa che stavi guardando prima che io prendessi il controllo”affermò Envy sogghignando come al solito”Certo, quella stronza mi ha lasciato per quello li, ma l’ha visto!?” esclamò lui, nel frattempo però si accorse della rapida crescita di Envy il quale era diventato enorme”Ehi, come diavolo sei diventato così grande?” domandò”Mi sto semplicemente nutrendo della tua invidia vederti rodere l’anima per questo spettacolo per me è un buffet di invidia, quindi grazie per il pasto, ora posso prendere le redini della mente se non ti dispiace.”All’improvviso tornò tutto buio ed Envy si avvicinò lentamente verso Mr. Puppet, l’aria era pesante e si sentiva l’invidia aleggiare nei dintorni”Sei proprio invidioso eh?”fece per istigare Envy che grondava gocce di uno stano liquido verde”Questa che vedi cadere dal mio corpo è tutta la tua invidia!”ma Mr. Puppet non si lasciò travolgere da quella che era la sua invidia e nonostante la paura gridò”Sappi che non provo invidia, ciò che è successo è successo, non vale la pena stare a crucciarsi per cose che non si possono riavere quando si potrebbe dare valore a ciò che si ha!” In quel momento l’attacco si fermò,l’enorme gigante cominciò a tremare ed Envy tornò improvvisamente allo stato base, era cambiata una cosa però, erano ricomparsi i fili e ciò significava che la mente aveva ripreso il controllo, l’ultima cosa che Envy riuscì a dire fu”riprenditi ciò che è tuo”. Che fine aveva fatto Mr. Puppet dite? Semplice,era svenuto dalla fifa.
  
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