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Autore: Sylvie91    08/10/2015    3 recensioni
-Perché il tuo libro ha il nome di Bilbo?-
-Non lo so, ti posso solo dire che il titolo non mi è nuovo… è come se l’avessi già letto, ma quando l’ho aperto ho scoperto che non vi è scritto nulla dentro-
Gandalf apre il libro con aria incuriosita, poi rialza lo sguardo verso di me e dice –C’è un capitolo-
-Cosa?-
- Si è scritto, c’è il racconto dell’incontro tra me e Bilbo, di te non c’è alcuna citazione al riguardo è come se non esistessi-
Gli prendo il libro dalle mani e comincio a sfogliarlo in maniera nervosa, leggendo a salti e in maniera incompleta; alla ricerca del mio nome, perché non è scritto? È come se non esistessi ed allora cosa sono in questo mondo?
... IN REVISIONE!!! MOLTI CAPITOLI CAMBIANO, ALTRI SONO RIVEDUTI E CORRETTI... vi auguro comunque una buona lettura se vi va! le recensioni vecchie non le ho cancellate ma saranno man mano spostate al capitolo corrispondente.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bilbo, Gandalf, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'angolo del nano.'
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Mi sento scuotere la spalla, stropiccio gli occhi stancamente e mi giro sbuffando verso lo sconosciuto disturbatore, trovando di nuovo lo sguardo azzurro di Fili –Anaïs, alzati stiamo per partire.-
-Ma io voglio dormire…- e mi rigiro nella posizione di prima –Voglio tornare nel mio bel sogno...-
Un altro insistente scossone, un borbottio seccato e ad un certo punto sento il mantello che mi faceva da coperta tirato via  –Muoviti, lo zio ti lascia qui: se non ti alzi subito.-
-Va bene, eccomi… c’è una spazzola? I capelli saranno un disastro.- affermo stiracchiandomi e sbadigliando.
-Non importa, sbrigati.- ribatte prendendomi la mano e tirandomi in malo modo verso la porta verde, mi rimangio quanto pensato ieri sera: è sgarbato, non si deve svegliare una persona in questo modo.
Mi sgancio dalla sua presa e ritorno verso il giaciglio su cui ho dormito per recuperare le mie poche cose, nascondendo accuratamente la sacca di iuta tra il mio corpo e la camicia; solo dopo mi incammino verso la porta di ingresso, tuttavia quando sento in fondo alla buca hobbit un lieve russare, mi giro e vedo Bilbo dormire beatamente; sto per andare a svegliarlo quando sempre Fili mi arpiona con forza il braccio.
-Andiamo.- sentenzia.
-E Bilbo? Dobbiamo svegliarlo! Deve venire con noi!-
-No, non ha firmato il contratto non è vincolato; può ancora scegliere comunque: Bofur gli ha scritto un biglietto dandogli appuntamento alla locanda Drago Verde a Lungacque alle undici esatte.- insiste tirandomi ancora, mentre mi aggancio allo stipite della porta per non essere portata via.
-Ma se non si sveglia per tempo?-
-Continueremo la missione senza Scassinatore.-
-No, devo svegliarlo! Bilb…mmm.- la sua mano mi copre la bocca mentre con l’altra Fili mi stringe la vita e mi porta fuori di peso, chiudendo il portoncino d’ingresso con un calcio.
-Mi dispiace, ordini dello zio.-
-Ti sei mai chiesto se i suoi ordini siano sbagliati o meno… o ti limiti a fare il bravo soldatino?- gli chiedo, sganciandomi dalla sua presa con una spinta che lo fa indietreggiare.
-Io ho qualcuno da seguire, contrariamente a te che ti sei aggiunta per non si sa quale motivo!- esclama inviperito, prendendomi di sorpresa: ieri mi aveva dato un impressione totalmente diversa da questa.
Mi sento male alle sue parole, se solo potessi spiegare il perché devo seguirli, se solo potessi far capire il mio punto di vista; tuttavia non lascerò che lui veda la mia debolezza, non se la merita… alzo lo sguardo e lo sfido –E’ vero, le apparenze ingannano. Sei solo un burattino nelle mani di tuo zio.-.
Detto ciò lo lascio davanti alla casa e vado verso il giardino in cui  ho lasciato il cavallo la sera prima, monto e mi dirigo verso il resto della compagnia seguendoli in coda alla fila… la giornata non è iniziata bene per fare amicizia.
Cavalchiamo lentamente e io spesso volto lo sguardo indietro sperando di vedere Bilbo correre giù dalla collina tutto trafelato e magari con il contratto finalmente firmato, i nani davanti a me montano dei piccoli pony su misura e vanno via dritti; nessuno di loro si è girato per vedere lo  hobbit scendere… però c’è qualcosa di strano: dov’è Gandalf?
Supero dei nani per avvicinarmi a Balin e al nano dal cappello strano –Scusatemi mastro Balin, ma dov’è Gandalf?-
-Buongiorno Anaïs, non lo so… ma non ti preoccupare è uno stregone e loro vanno e vengono come vogliono, vedrai che ci raggiungerà alla locanda.-
-E secondo me ci sarà anche il nostro Scassinatore con lui.- aggiunge l’altro nano rivolgendomi un solare sorriso.
Mi volto verso di lui e ricambio con cordialità, sono contenta che ci sia un altro che abbia fiducia in Bilbo – Scusatemi, ieri non mi sono presentata a nessuno di voi, sono stata proprio maleducata, voi siete?-
-Bofur e non ti preoccupare, avrai tempo per conoscerci meglio; ma come facevi invece a conoscere Thorin?- chiede fissandomi con uno sguardo che, a primo avviso, direi malizioso tanto da farmi lievemente arrossire.
-Lunga storia.- alludo grattandomi la testa imbarazzata – Mi potresti fare conoscere gli altri nani?-
-Certo volentieri! Allora quello a fianco a Thorin all’inizio della fila è Dwalin il fratello di Balin; poi dietro a loro ci sono Gloin e Oin.-
-Gloin ha la barba rossa e Oin è quello che ha letto i presagi giusto?-
- Si, brava… poi dietro a noi c’è mio fratello Bombur e mio cugino Bifur, Bombur lo riconosci subito è quello un po’ più grosso; poi  Nori, Dori e Ori : sono tre fratelli, ma con Nori devi nascondere le cose preziose ha le mani un po’ lunghe, Ori è il più piccolo e la sua “balia” è Dori il maggiore.-
-Mi ci vorrà una vita per imparare i nomi… voi altri partite avvantaggiati dovete memorizzare solo quello mio e di Bilbo.-
-Giusto! Ed infine a chiudere la fila ci sono i nipoti di Thorin: Fili e Kili, sono i nani più giovani della compagnia oltre a Ori, hanno rispettivamente solo 82 e 77 anni.-
-Giovani? Nel mio mond… cioè paese sarebbero considerati come anziani.- affermo davvero sorpresa dalla reale età dei nani più giovani, non voglio nemmeno pensare a quanti anni può avere Balin che sembra il più anziano.
-I nani raggiungono una certa maturità sui cento anni, anno in più o in meno; prima vengono considerati come adolescenti.- m’informa, facendomi rimanere ancora più di sasso.
-Ahn capisco… grazie Bofur, sei stato molto gentile.-
-Figurati, ho visto che parlavi con Fili prima avete già stretto amicizia?- mi domanda impostando ancora il suo sguardo malizioso, forse è meglio mettere in chiaro che io sono leggermente occupata.
-No… non direi proprio amicizia, abbiamo solo scambiato due  parole di cortesia.- gli rispondo cercando di nascondere il mio sarcasmo latente –Quanto è lontana Erebor? Ci arriveremo presto, vero?- chiedo curiosa per cambiare un po’ il discorso.
-Oh bambina, siamo appena all’inizio!- afferma Balin, guardandomi in maniera che direi strana –Non hai mai visto una mappa della Terra di Mezzo?- mi chiede sospettoso.
Accidenti… devo essere meno ingenua, probabilmente pensano che io sia di questa terra e che un minimo la conosca, tranquilla Anaïs sei brava ad arrampicarti sugli specchi –In verità so appena leggere.- mento spudoratamente cercando di infondere un po’ di tristezza nella mia voce –Quello che so l’ho imparato da sola, essendo senza genitori. Ora sto solo cercando dei miei parenti per chiedere un minimo d’aiuto.- continuo, guardando Balin sempre un po’ dubbioso, ma meno accigliato di prima.
-Povera ragazza.- sussurra, mentre io mi sento un po’ male per avergli mentito –Devi sapere che con tutta probabilità arriveremo ad Erebor in pieno autunno, se non ci sono troppi imprevisti.-
-Com’è Erebor?- chiedo sempre più incuriosita, notando gli occhi di Balin brillare e Bofur che si tira il cappello quasi a coprirsi gli occhi.
-Erebor, è la nostra patria. La Montagna Solitaria era ricca ed accogliente prima dell’arrivo di Smaug, tanti piccoli nani si divertivano a scendere sui corrimani dorati, vero Bofur?- lo richiama Balin, e io noto un suo sorriso triste comparire sul volto –Lì vivevamo tutti assieme, trovandoci nella locanda tenuta dalla vecchia Lina o al mercato dove partecipavano anche gli uomini di Dale; niente può sostituire la nostra Montagna, Anaïs.- conclude Balin, soffocando un singhiozzo di commozione.
 
 
Arriviamo poco dopo alla locanda e lì aspettiamo Bilbo, molti di loro affermano che attenderlo sia solo una perdita di tempo; all’improvviso una voce squillante che riconosco come quella di Bofur esclama – Scommetto 10 pezzi di rame, che Bilbo arriva qui alle 11 esatte!-
-Guarda che perderai i tuoi soldi, è un coniglio non arriverà mai.- afferma quello che credo che sia Dwalin seguito da un altro paio di nani, tra cui Gloin e Nori.
-Io sono con Bofur! Ma purtroppo non punterò, non ho denaro con me… al massimo laverò i vostri vestiti per la prossima settimana.- intervengo sicura di vincere; sarei contenta di vedere un paio di questi nani lavare i miei capi.
-Se perdi accetto volentieri i tuoi servigi.- s’intromette Fili che fino a quel momento era stato in disparte con suo zio, lanciandomi uno sguardo sprezzante ed arrogante.
- Contaci.- affermo ironica, non ho affatto intenzione di lavare i capi di quel pomposo nano biondo dalla tripla personalità: gentile e simpatico la sera, acido come un limone rancido poi ed infine arrogante; finita questa avventura gli consiglierò un buon psicologo.
-Io scommetto che lo hobbit arriverà ed in questo caso sarà Fili a fare da lavandaia!- esclama scherzando Kili, – Quasi quasi ti compro un grembiulino, ti piace il colore rosa?-
Rumorose risate si levano a questa battuta, e perfino Thorin accenna un piccolo sorriso… mentre Kili si prende solo uno scappellotto dal maggiore che poco dopo si risiede confabulando con Dwalin e guardandomi sottecchi; probabilmente mi studiano perché non si fidano di me.
La cosa non mi preoccupa molto; il viaggio è lungo e magari con il tempo riuscirò a dimostrare che ci si può fidare di me, tuttavia anche loro devono cominciare a trattarmi un poco meglio: di loro solo Balin e Bofur mi hanno rivolto la parola, il resto ha fatto finta di niente.
Mi guardo in giro studiando ogni nano: con Thorin è una battaglia persa in partenza, probabilmente dovrò togliermi un rene per ispirargli un po’ di fiducia; Dwalin continua a fissarmi come se fossi un chissà quale nemico da uccidere; Fili e Kili, il primo mi guarda spesso mentre il secondo ridacchia e sgomita il fratello non mi sembra un buon segno; Gloin e Oin parlano fra di loro, brontolando completamente disinteressati di conoscermi.
Bombur non mi ha neanche fatto vedere la cucina da campo, credo che sia molto geloso del suo lavoro; Bifur ha cercato di dirmi qualcosa, ma non ho capito niente; Dori, fa sempre un lieve inchino quando entro nel suo raggio visivo; Nori invece sta sulle sue, probabilmente ha visto che non ho niente da rubare addosso, tenendo conto quanto mi ha riferito Bofur; e infine Ori che per il momento non ha staccato gli occhi dal suo taccuino.
Le risate e gli scherzi continuano accompagnati da boccali di birra mattutina, mentre il tempo passa e le undici si avvicinano… guardo l’orologio della locanda notando che mancano solo pochi minuti  e di Bilbo, purtroppo,  non c’è nemmeno l’ombra.
-Io vado fuori ad aspettarlo.- si alza improvvisamente Balin, ed io a ruota lo seguo sperando di vederlo arrivare; infatti  poco prima dello scoccare della undicesima ora si vede in lontananza un esserino correre giù da una collina, tagliando dritto quello che è un tortuoso sentiero, con un foglio svolazzante in una mano e con un bastone in un'altra; per poi fermarsi davanti alla locanda tutto trafelato.
-Bravo!- dice Balin dandogli una pacca sulla spalla che per poco non lo stende per terra, mentre io gli procuro dell’acqua in modo da rinfrescarlo dalla lunga corsa.
–Ma quando ti sei svegliato?- gli chiedo.
-Dieci… dieci minuti fa.- mi risponde con il respiro corto.
Gli altri nani escono man mano dalla locanda e vanno diretti ai pony portandone uno anche Bilbo; -Montate su, voi tre, e partiamo!- esclama Thorin rivolto a Balin, Bilbo e me.
-Mi dispiace.- dice Bilbo, mentre l’aiuto a salire sul pony –Ma sono venuto via senza cappello, e ho dimenticato il fazzoletto e sono senza soldi. Ho ricevuto il vostro biglietto piuttosto tardi.-
-Non preoccuparti.- borbotta Dwalin –Dovrai fare a meno di fazzoletti e un po’ d’altre cose, prima di arrivare alla fine del viaggio. Per quanto riguardo il cappello, ho un cappuccio in più nel mio bagaglio.-
Io, invece, prendendo la mia borsetta di iuta gli passo uno dei tre oggetti contenenti -Tieni Bilbo, questi sono dei fazzoletti di carta; per il momento ti vanno bene finché non troviamo qualcosa di meglio?-
-E’ la prima volta che vedo questo tipo di fazzoletti… comunque sì, grazie.-
-Non c’è di che.-
   
 
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