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Autore: frivolippa    08/10/2015    3 recensioni
Ciao a tutti, sono tornata con una nuova storia sempre sulle nostre due amate Callie e Arizona..
Di solito le mie storie iniziano sempre con una tragedia perché penso che è proprio dopo la tempesta che ti accorgi che la vita forse ti sta dando una seconda possibilità e sta a noi saperla sfruttare al massimo. Spero vi piaccia 😊
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres, Un po' tutti
Note: Lime, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più stagioni
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Callie andò a cambiarsi in fretta e in furia e raggiunse il laboratorio dove ad aspettarla c'erano Amelia e Dan, entrò e subito si scusò:
-Lo so, lo so scusatemi ma è il mio primo giorno di lavoro e mi sento come una bambina alle prime armi – sorrise e si guardò intorno.
-Dottoressa Torres, che piacere rivederla – Dan si alzò dalla sua sedia e le si avvicinò, la baciò sulle guance,l'abbracciò e inspirò il suo profumo, non era cambiata per nulla pensò tra se e se. Callie rimase di stucco nel vedere il comportamento di quell'uomo, era così come dire intimo, per un attimo aveva sentito come se lui stesse inspirando il suo profumo, si era sentita il suo naso nell'incavo del collo mentre l'abbracciava, ma forse si era solo sbagliata.
Fu riportata dalla realtà da Amelia:
-Voi due avete intenzione di guardarvi così ancora per molto o volgiamo iniziare il nostro controllo? Potete continuare a filtrare dopo, visto che io tra mezz'ora devo essere in sala operatoria-
Callie arrosì, mentre Dan si scusò:
-Mi scusi dottoressa Shepherd, ma non capita tutti i giorni di vedere tali bellezze in giro per posti così brutti e infelici come gli ospedali – sorrise e si sedette.
Callie diventò color rosso vivo, Amelia la guardò e rise:
-Torres hai fatto colpo, dai vieniti a sedere e diamo una controllata a questo fusto -
Incominciarono i soliti esami di routine, Amelia controllò i sensori, Callie gli fece fare delle prove sotto sforzo, Dan si sentiva bene, aveva ripreso appieno la sua vita e anche il lavoro andava benone.
-Dan, i risultati sono ottimi, puoi andare a casa e ci rivediamo qui il mese prossimo per il solito controllo – gli disse Amelia mentre gli sorrideva.
-Grazie grazie e ancora grazie dottoresse, siete state la mia salvezza -
-La dottoressa Torres e mio fratello lo sono stati Dan, io proprio non ho fatto nulla – sorrise, poi continuò: - scusatemi ma ho un intervento e devo proprio andare -
-Dan, per qualsiasi cosa chiamami, non devi sottovalutare nessun segnale, anche il più piccolo accenno che senti che qualcosa non va corri qui oppure chiamami, non possiamo permettere che tutti questi sacrifici vadano in fumo -
-Davvero grazie infinite dottoressa Torres, senza di lei ora non so davvero cosa farei -
Dan era proprio un bel ragazzo costatò Callie, i suoi occhi, il suo corpo, le sue labbra era così stramaledettamente perfetto ed eccitante. Dan si era accorto che la mora lo guardava in modo malizioso e così non perse tempo e le disse:
-Dottoressa Torres, le va se stasera usciamo insieme come ai vecchi tempi? -
Callie rimase spiazzata, lo guardò con fare interrogativo e lui rendendosene conto riprese:
-Ehm si, dottoressa Torres o se posso permettermi Callie, io e lei o meglio ancora io e te uscivamo insieme, eravamo anche abbastanza intimi – gli si avvicinò ad un centimetro dalla sua bocca e posò le sue labbra sulle labbra carnose della latina che non fece obbiezioni e si lasciò baciare.
Un bacio casto che piano piano diventava sempre più intenso.
Mentre lo baciava Callie pensava alle sue colleghe e al fatto che gli avevano tenuto nascosto che lei e Dan si frequentavano, dio come era maledettamente sexy, gli accarezzò i capelli e lui la strinse ancora più a se, quando furono interrotti dalla porta che si apriva e da una voce che entrambi conoscevano:
-Calliope io avrei bisog – le parole gli morirono in gola, il cuore iniziò a batterle nel petto, guardò verso Callie e poi Dan, lui sorrideva beffardo, i nervi gli salirono alle stelle, voleva corrergli incontro e spaccargli la faccia, ma respirò:
-Ops scusatemi, non volevo interrompervi, dovevo bussare ma credevo che fossi sola, io avrei bisogno di un consulto, ma non fa nulla, possiamo farlo dopo – abbassò lo sguardo e uscì dalla stanza senza dare tempo a Callie di rispondere.
-Arizona aspetta – provò invano Callie, ma Arizona aveva già chiuso la porta ed era andata via, Dan che si sentiva vincitore in quel momento, gli si avvicinò di nuovo e l'abbracciò da dietro, Callie si sentiva strana, ogni volta che Arizona e lei entravano in contatto in qualche modo in lei succedeva qualcosa e non riusciva a capire il perchè, eppure nessuno gli aveva parlato della pediatra, nessuna delle sue colleghe aveva detto nulla, forse era solo la sua mente che faceva ancora dei brutti scherzi.
-Dottoressa Torres – le sussurrò Dan vicino il suo orecchio mordicchiando il lobo e provocando un fremito in Callie: - allora stasera viene a cena con me? - e le baciò il collo.
Callie sorrise e girandosi verso di lui annuì stampandogli un bacio a fior di labbra poi aggiunse:
-Allora io e te ci frequentiamo giusto? -
Dan annuì e lei continuò:
-Mi ero accorta che tra noi c'era qualcosa, l'ho notato stamattina quando mi hai abbracciato -
Lui sorrise e aggiunse:
-E' nato tutto dopo il mio secondo incidente, ma ti racconterò tutto questa sera, ti vengo a prendere qui fuori? A che ora finisci? -
-Ok, ti aspetto per le 20 – sorrise e baciandolo nuovamente si staccò da quell'abbraccio e aggiunse:
-Devo andare a trovare la Robbins per quel consulto -
Dan annuì e lui aggiunse prima che uscisse dalla stanza:
-Callie, tu e la Robbins vi odiate -
Callie rimase di stucco alle parole dell'uomo e così lui caricò ancora di più la dose:
-E' una persona odiosa, spesso ti sei trovata a discutere con lei e poi la sera quando tornavi a casa piangevi, ha un caratteraccio, in pochi la sopportano in ospedale.. Mi raccomando piccola, occhi aperti e dalle poca confidenza così da subito delimiti i confini -
Callie ascoltò le parole di Dan e si limitò ad annuire e a chiudere la porta, Dan sorrise, questa volta avrebbe vinto lui, gliela avrebbe portata via per sempre.

Callie si stava dirigendo da Arizona, le parole di Dan gli risuonavano in testa, ma come era possibile una cosa del genere, quel viso così angelico e quegli occhi azzurri come il mare, come potevano celare una persona malvagia?! Forse Dan aveva esagerato, forse lui non si ricordava bene, era impossibile, quella mattina in caffetteria era stata benissimo con lei e poi il suo chiamarla “ Calliope” la mandava ogni volta in confusione, provocava in lei un non so che di strano.
Arizona nel frattempo era nel suo ufficio, era rientrata praticamente correndo e aveva sbattuto la porta dietro di lei, il viso gli stava andando in fiamma, i suoi occhi erano rossi come il sangue, quel fottuto bastardo ci era già riuscito, se l'era già ripresa e lei che stava a programmare anche il millesimo di secondo si trovava con un pugno di mosche in mano. I nervi gli percossero il corpo, sbattè i pugni sulla sua scrivania e come una furia buttò per terra tutte le cartelle, Callie era sua moglie e lei se la stava di nuovo facendo portare via da quel bastardo che stava per far morire lei e Sofia, ripensando a questa Arizona si innervosì ancora di più e decise che doveva andare a cercare Callie, lei doveva farla innamorare di nuovo e ci sarebbe riuscita o almeno ci sperava.
Uscì dal suo ufficio, chiuse la porta quando si sentì chiamare:
-Arizona -
La bionda chiuse gli occhi per un attimo, il modo in cui Callie pronunciava il suo nome le faceva venire le farfalle nello stomaco e il cuore le prese a battere più forte del normale, inspirò e poi si girò e la fissò nei suoi occhi:
-Dimmi Calliope – le sorrise, regalandole uno dei suoi migliori sorrisi.
Callie la guardò e di rimando le sorrise, il sorriso della bionda fu disarmante per la mora che a fatica le rispose:
-Sono qui per quel consulto - 

   
 
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