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Autore: LilyOok_    08/10/2015    4 recensioni
2929 T.E. - Ered Lûin.
Emyrin è una giovane cameriera dai capelli ribelli color carota.
In una serata come le altre, si presentano alla locanda della vecchia Dhelia Thorin, Fili e Kili e...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kili, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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26.Capitolo ventisei.
 
Ered Lûin – 7 Yavannië 2941, Terza Era.
 
Emyrin era stanca.
Stanca del silenzio opprimente che la circondava quando Dìs non c’era.
Stanca di passare le notti da sola, nel letto, senza l’abbraccio del suo Kili a scaldarla e confortarla.
Stanca di aspettare il loro ritorno...
...Stanca di ripetersi che lo avrebbe rivisto.
Ma chi voleva prendere in giro?
Era sempre sorridente, incoraggiava le altre a continuare a sperare quando lei non ci credeva più.
“Tua madre è un’ipocrita.” Mormorò al pancione, senza far nulla per fermare le lacrime che scendevano copiose, bagnando il cuscino.
Adesso che il parto era sempre più vicino, si sentiva più sola che mai, seppur ci fossero Dìs, Lirys e Hirina con lei.
C’era sempre il suo volto a tormentarla.
Sì, oramai era diventato un tormento più che un felice ricordo; rivedere quel sorriso nella sua mente e sapere che non sarebbe più entrato da quella dannatissima porta le dava fastidio, la irritava a tal punto quasi da odiarlo.
Ma lo amava, lo amava da morire.
Ce l’aveva tuttavia a morte con lui, per essersene andato. Ora come ora, vedeva le cose da una prospettiva ben diversa e non poteva non essere irata con Thorin, unico vero responsabile della loro separazione.
Non lo avrebbe mai perdonato per questo.
 
Si asciugò le lacrime con le dita e tirò su col naso.
Iniziava ad albeggiare e come al solito Dìs sarebbe arrivata per chiederle come stava e se le servisse qualcosa e non voleva farsi trovare con i lacrimoni.
Si sarebbe preoccupata di un’altra crisi e non voleva questo.
Dìs, poi, cercava di camuffare i suoi sentimenti ma il nervosismo era ben evidente.
Non poteva essere velato ed Emyrin era stanca anche di questo.
 
 
Esgaroth – 7 Yavannië 2941, Terza Era.
 
Dopo essere stati sballottati di qui e di lì dentro quelle maledette botti, erano giunti infine a città del Lago, oltremodo detta Esgaroth.
Dapprima, gli abitanti si erano spaventati, poi, una volta appurata la loro provenienza e solo dopo che Thorin ebbe promesso loro una parte del Tesoro di Erebor, si erano mostrati più ospitali, perfino contenti di averli lì con loro.
Avevano poi dato loro una casa dove passare la notte e quante altre notti avrebbero voluto, ma i Nani avrebbero soggiornato in città soltanto fino al giorno dopo.
Poi sarebbero ripartiti per la Montagna Solitaria, che si ergeva in tutta la sua maestosità al di là del lago.
 
Dopo tanto tempo, la Compagnia cedette ad un buon riposo e del buon cibo.
La sensazione di poggiarsi su un letto, con un materasso morbido e calde coperte, fu qualcosa di paradisiaco, tant’è che crollarono in un men che non si dica.
 
Nella stanza che condividevano, i due fratelli si erano addormentati appena avevano poggiato la testa sul cuscino.
Ora, però, entrambi svegli, sfruttavano quel piccolo ritaglio di tempo solo per loro, confidandosi, come non facevano da tanto.
“Hei, Fili, vuoi smetterla di sospirare come una femminuccia?” Disse il moro, scherzosamente, dando una bottarella sulla coscia dell’altro.
“C’è una cosa di cui vorrei parlare e so che soltanto tu potrai capirmi.” Esordì Fili, con tutt’altro che lo scherzo negli occhi.
Allora Kili si fece serio: “Ti ascolto.”
“Ecco... forse è una cosa ridicola ma... sta sfumando dai miei ricordi, Kili! Lentamente, sento che la sto dimenticando.”
“Fratello...”
“Mahal solo sa quanto io la ami, tuttavia...”
“Fili, lo so anch’io e credimi, non sei affatto ridicolo. È normale, tutta questa situazione, la foresta, la prigionia, il viaggio... siamo lontani da casa da mesi e come per te, anche per me sta diventando difficile ricordare alcuni sciocchi particolari di Emy. Non ti devi crucciare, insomma, voglio dire, il Dì di Durin è dietro l’angolo presto saremo alla Montagna. Le rivedremo, Fili, non devi dubitarne.”
Il biondo guardò suo fratello con rabbia: “E il Drago? Ti sei forse dimenticato di Smaug?
“Certo che no. Ma, hei, non ci siamo allenati una vita intera per farci abbrustolire da una lucertola troppo cresciuta!” Ridacchiò Kili.
L’altro sospirò.
“Non ti devi abbattere, okay?” Dov’è finito mio fratello? Rivoglio indietro il mio Fili, io questo tipo moscio qui di fronte a me non lo conosco e non mi piace affatto.”
Infine, il giovane riuscì a far sorridere suo fratello che lo abbracciò ringraziandolo della sua quanto mai rara saggezza che preservava sempre per lui.
 
 
Ered Lûin – 8 Yavannië 2941, Terza Era.
 
“Ti ho portato della bella frutta fresca e un pezzo di crostata e qui” Disse Lirys, poggiando il cestino sul tavolo e tirandone fuori una bottiglia scura “c’è il tea alle more di mia nonna. Lo ha fatto apposta per te.”
Era andata a trovarla e a tenerle compagnia mentre Dìs era fuori per delle commissioni.
“Grazie, Lirys.” Sorrise Emy.
Non era uno dei suoi sorrisi luminosi, anzi, sembrava quasi irritata.
La bionda non disse nulla e le sedette accanto.
“Allora...” Era la prima volta che si sentiva in imbarazzo con la sua migliore amica, quasi sorella, e non sapeva davvero cosa dire.
Di solito straparlava, anche di cose futili, pur di tenerle compagnia, ma questa volta non aveva visto gli occhi di lei brillare come sempre.
C’era qualcosa che non andava e...
“Ti chiedo scusa.” Fu inaspettatamente Emyrin a rompere lo strato di freddo che si era creato fra loro in quel lungo di silenzio, interrompendo il filo dei suoi pensieri.
“E per cosa?”
“Lo sai. Non voglio che tu pensi che non ti voglia bene, Lirys, è che sono solo tanto stanca. Non è una bella cosa da dire, lo so, ma non vedo l’ora che sia tutto finito.” Confessò la rossa.
Lirys abbassò lo sguardo ma poi lo rialzò fissandolo in quello di lei.
“Una volta una persona speciale mi disse: non posso illuderti dicendo che andrà tutto bene, ma non dovrai mai perdere la speranza. Io non l’ho fatto, e tu?”
Emyrin riconobbe le sue parole e nel sentirle rivolte a sé si scoprì sorpresa del suo comportamento.
Aveva giurato a se stessa che non avrebbe mai perso la speranza, ma ora? Cosa stava facendo?
Le vennero le lacrime agli occhi.
“Hai ragione, sono stata una sciocca!” Affermò, abbracciando l’amica.
“Finalmente sei tornata, Emy. Mi sei mancata tanto.”
 
Dopo un paio d’ore, Dìs tornò a casa, si tolse la sciarpa e la mantella ed entrò in cucina.
Non appena le due la videro, si alzarono per salutarla.
Emyrin sentì subito le gambe molli e la stanza prese a vorticarle intorno.
Lirys e Dìs accorsero dubito in suo aiuto, ma la giovane non riuscì a sentire cosa stessero dicendo; vedeva le loro labbra muoversi ma non udiva le loro voci.
L’ultima cosa che vide prima di perdere i sensi fu la bottiglia di tea alle more che cadeva dal tavolo e si frantumava a terra.
 
 
Erebor – 11 Yavannië 2941, Terza Era.
 
Avevano raggiunto la Montagna Solitaria.
Avevano individuato la porta e seppur con qualche difficoltà, avevano trovato il buco della serratura.
Dopo, Bilbo era stato mandato in avanscoperta e in qualche modo aveva fatto infuriare il Drago, così quest’ultimo, sentendo odore di Uomo addosso allo Hobbit, era volato via verso Esgaroth.
I Nani erano fuggiti a Collecorvo, un’antica piazzaforte non molto lontano dalla Montagna dove il giorno dopo furono raggiunti da un Corvo Reale, Roäc, che li informò della caduta di Smaug per mano di Bard l’Arciere.
Allora Thorin aveva dato disposizioni di tornare ad Erebor  per cercare il Gioiello del Re, l’Arkengemma, e si era infuriato a morte scoprendo che nessuno di loro era ancora riuscito a trovarla.
 
La situazione era quella che era, l’animo dei Nani era per metà esultante per la conquista e per metà a pezzi per il comportamento che il loro Re aveva assunto non appena appresa la notizia della morte di Smaug.
C’era aria di malattia e si prospettava un periodo per niente semplice.
E non avevano idea che a miglia e miglia di distanza, la giovane Emyrin stava passando un brutto momento.














































-Angolino autrice-

CUCU'...
Salve a tutti...
Lo so, non mi uccidete, questo capitolo è in ritardo e fa schifo.
Vi prego, non trucidatemi ç_ç
Questa parte si sta rivelando un parto da scrivere, forse più difficile di quello che avrà Emy D:
Sono inoltre stravolta dallo studio - già carichissima di verifiche e interrogazioni che solo i Valar sanno come farò a studiare tutto insieme! -  e dal fatto che mi sono presa un cagnolino (un incrocio tra un Coker e un Border Collie) che mi sta facendo dannare!
Ad ogni modo.... 
Fatemi sapere... 
SCUSATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE ç_____________________________ç

LilyOok_/Juls ç_ç
   
 
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