Serie TV > NCIS
Segui la storia  |       
Autore: eLiSeTtA    16/02/2009    14 recensioni
Dovette fare appello a tutta la sua forza di volontà per staccarsi dall’abbraccio di Tony...
Un po’ per il proprio orgoglio...
Un po’ perché se fosse rimasta con lui un minuto in più era sicura che non sarebbe riuscita ad abbandonarlo...
Mettendo però a rischio la sua vita...
E questo lei non poteva permetterlo assolutamente...
Così si incamminò verso la porta.
Arrivata alla soglia mise una mano sullo stipite e si girò verso di lui.
- Addio Tony...- E, dopo averlo guardato negli occhi per l’ultima volta, sparì.
ff di elisa_93, a parere di eLiSeTtA uno dei suoi migliori lavori... sta a voi decidere, oh carissimi lettori!
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao ragazzi di nuovo in mezzo alle scatole col nuovo capitolo! Scusate se vi ho lasciato per la seconda volta col fiato sospeso... ma che volete farci... io sono cattiva e mi piace farvi stare sulle spine!! Muahahahah!

Siamo già arrivati al capitolo 15... wow!!

Beh... vi lascio con lui... e trattatelo bene perché è uno dei miei preferiti! XD

 

 

 

 

15. Gli agenti del Mossad non piangono

 

 

 

Tel Aviv 16:31 ora locale

Clinica privata “Meyudim”

 

- Dottore, come sta Tony?- chiese Ziva col cuore in gola.

L’uomo si passò nervosamente una mano tra i capelli.

- Beh... era una brutta ferita... il proiettile l’ha colpito nell’occhio sinistro... l’intervento era difficile... siamo riusciti a salvare il bulbo oculare e la cornea... ma il nervo ottico era troppo danneggiato... il cristallino bruciato...-

- Quindi?- chiese Ziva con il cuore in gola.

Sapeva già la risposta...

Ma non ci voleva credere...

Il medico fece un sospiro e abbassò la testa.

- Quindi... non potrà più vederci con l’occhio sinistro...-

Il mondo parve crollare sulle spalle della ragazza.

Tony aveva perso un occhio per colpa sua...

Afek le cinse le spalle con un braccio per darle coraggio.

Tremava come se avesse la febbre...

La donna abbassò gli occhi velati dalle lacrime un attimo, poi chiese con voce roca al dottore:

- Ma per il resto sta bene?-

Quello cercò di fare un sorriso rassicurante che però gli riuscì male...

- Si... è stato molto fortunato... il proiettile poteva anche arrivare al cervello... ma se supera la notte è fuori pericolo!-

“ Se passa la notte...”

Con l’enorme sfortuna che avevano probabilmente non l’avrebbe passata... Anzi!

SICURAMENTE!

- Possiamo vederlo?- domandò Afek.

- Penso di si... ma lui per adesso sta dormendo...-

Ziva ignorò le ultime parole pronunciate dall’uomo e gli disse:

- Grazie dottore...-

Lui le sorrise e indicò la camera dove era stato portato Tony e con estrema sorpresa, Ziva notò che era quella accanto alla stanza di suo padre...

Il padre che prima che succedesse tutto quel casino aveva deciso di perdonare...

- Vicedirettore David!- la chiamò una delle guardie.

Afek ebbe un sussulto udendo quelle parole...

Vicedirettore?!?

Quella ragazza era un Vicedirettore?!?

Lei si staccò da lui e raggiunse l’agente.

- Shalom Adam...-

- Shalom Vicedirettore...- fece il ragazzo confuso - Dove si era cacciata? Vi hanno cercata per tutto il giorno... e poi come abbiamo saputo dell’esplosione che c’è stata sull’autostrada qua vicino... il ritrovamento del corpo della signorina David... a proposito... condoglianze... abbiamo temuto il peggio per lei...-

- Beh... ora sono qui no?-

Si... era lì... ma quante persone avevano dovuto soffrire per farla arrivare, là?

E quante altre lo avrebbero fatto?

- Si sente bene?- le domandò preoccupato l’uomo notando che il suo pallore e gli occhi incavati.

- Si... sono solo molto stanca...-

Guardo la porta alle spalle dell’uomo e guardò per terra...

Poi fece la domanda che più le stava a cuore in quel momento...

- Come sta mio padre?-

- Bene... diciamo... beh... è stazionario! Lei è sicura di stare bene?-

Lei non rispose e si diresse verso la camera accanto, cioè quella di Tony...

Non era ancora pronta per affrontare suo padre dopo gli eventi degli ultimi giorni...

Aveva bisogno di una persona per potercela fare...

E quella persona ora dormiva beatamente sul suo lettino ospedaliero, con l’occhio sinistro fasciato e con la mascherina per l’ossigeno...

Ziva non ricordava di averlo mai visto conciato così male...

Certo quella volta che l’avevano colpito a una gamba era stato terribile...

Ma niente in confronto a quello...

Ed era stata colpa sua...

La donna si sedette nella sedia accanto al letto e lo osservò...

Pareva così tranquillo...

Mentre lei si disperava...

- Hai visto? Avevo ragione io...- disse Afek entrando nella stanza.

- Su cosa?- gli chiese alzando la testa.

- Sul fatto che si sarebbe salvato! Guarda come dorme tranquillo questo disgraziato mentre noi ci peniamo per lui!-

Ziva fece un mezzo sorriso.

Afek si sedette accanto a lei.

- Quindi tu sei un Vicedirettore...-

- Si...-

- Di che ente se mi è consentito saperlo?-

La ragazza sospirò.

- Mossad...-

L’ex medico rimase un po’ sorpreso...

- Wow... quindi ora sto parlando con il Vicedirettore del Mossad... wow...- Lei sorrise incontrando gli occhi del vecchio.

- Da quanto è che nominano alte cariche così giovani? Mi sono perso qualcosa negli ultimi dieci anni?-

Lei smise di sorridere e in breve gli raccontò tutta la storia...

Che lei era stata costretta a diventare il Vicedirettore contro la sua volontà... di come Hazif avesse fatto attentare alla vita di suo padre... della delirante “Operazione Messiada”... di come Tony l’avesse protetta e le avesse salvato la vita...

- Tu lo ami vero?- la interruppe l’uomo.

Lei si lasciò scappare un sorriso e abbassò la testa...

- Non fartelo scappare... Anthony è uno dei pochi bravi ragazzi rimasti sulla faccia della terra...- e dicendo così si stiracchio e si alzò dalla sedia imprecando sottovoce.

- Credo che andrò a vedere come sta Badir... l’ho lasciato tutto solo in furgone...-

Lei annuì e lo guardò andare via.

Non appena uscito dalla stanza Afek osservò i due ragazzi attraverso il vetro...

Lei gli stringeva la mano come se in quel modo Tony non la potesse abbandonare...

Capiva perfettamente cosa stava provando la ragazza...

Lo stesso senso di colpa e impotenza che aveva provato lui quando era venuto a sapere  della morte di suo figlio da uno stupido agente dello Shin Beth...

Sua moglie si era suicidata per il dolore...

Lui aveva cominciato a bere per lenire il dolore di quelle due perdite...

Lo avevano licenziato e lui si era ritrovato disoccupato, senza amici e senza famiglia...

Finché non aveva incontrato Badir...

Era solo un cucciolo appena nato quando lo aveva salvato da due ragazzini palestinesi che gli lanciavano contro delle pietre...

Grazie a lui la sua vita era migliorata...

Aveva avuto di nuovo qualcuno da amare...

Aveva venduto la sua vecchia casa e si era stabilito nel vecchio aranceto di suo padre...

E da allora viveva in pace e armonia con se stesso e con il mondo...

Sorridendo, sperò che le cose si risolvessero per il meglio...

Il sentimento che percepiva ci fosse tra i due giovani era troppo bello e tormentato per poter finire in quel modo...

Scrollò le spalle e si diresse verso il parcheggio dove aveva posteggiato il suo furgone, e dove Badir lo aspettava affamato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tel Aviv 9:07 ora locale

Stanza di Anthony DiNozzo

 

Quando Tony si svegliò la prima cosa che vide fu Ziva accucciata su una poltrona che lo teneva per mano...

Stava dormendo...

Aveva un sorriso sulle labbra... forse stava sognando qualcosa di bello...

Con l’altra mano si tolse la mascherina per l’ossigeno, cosa che risultò più difficile del previsto a causa dei farmaci che gli avevano somministrato e dal fatto che ci vedeva poco bene...

Perché non ci vedeva bene?

Si passò una mano sulla garza che gli ricopriva l’occhio sinistro...

Ecco perché...

Per il resto sembrava essere tutto a posto...

Gli avevano dato i punti alla ferita al fianco, avevano fasciato meglio quella alla spalla e quella alla mano era guarita del tutto...

Dopo essersi accertato di essere tutto intero tornò a guardare Ziva...

Gli piaceva guardarla dormire...

Era uno dei pochi momenti in cui non aveva difese e si abbandonava completamente...

Sorrise e strinse di più la sua mano...

- Ciao...- le sussurrò infine.

La ragazza sebbene DiNozzo avesse parlato pianissimo aprì gli occhi di scatto e gli lasciò la mano mettendosi in piedi e puntandogli addosso una pistola...

Il ragazzo vide gioia nei suoi occhi quando si rese conto che a parlare era stato lui...

- Tony...- sussurrò abbassando la pistola e facendo ricadere le braccia lungo il corpo.

I loro sguardi si incontrarono felici...

Si fissarono solo pochi secondi ma a loro parvero lunghi una vita...

A loro bastava uno sguardo per capirsi...

E spesso uno sguardo valeva più di mille parole...

Poi lei non resistette più e gli si lanciò addosso circondandogli la testa con le braccia...

Al diavolo il mondo... al diavolo il folle piano di Hazif... al diavolo il dolore... al diavolo la morte... al diavolo tutto e tutti!

Ora era finalmente con lui e nulla li avrebbe più separati...

- Wow... che accoglienza...- sussurrò lui accarezzandole i capelli e sorridendo.

Lei si staccò dall’abbraccio imbarazzata a causa della propria inaspettata reazione...

- Come ti senti?- gli chiese lei ancora imbarazzata avvicinandosi abbastanza da poterlo guardare bene in viso.

Aveva davvero un bellissimo sorriso...

Il più bello che avesse mai visto...

- Mi fa male la testa e mi sento una mummia a causa di tutte queste bende... ma niente di più... e tu?-

- Io non ho niente... sto benissimo...- disse rispondendo al sorriso.

- Sei sicura? Devi aver dovuto passare dei momenti terribili... a giudicare dall’accoglienza che mi hai dato eri davvero preoccupata per me...- fece lui allusivo.

Lei si sentì colpita in pieno...

Cavolo... questa volta che si sarebbe inventata?

- Non ero preoccupata per te...-

- Certo... certo... quell’ abbraccio per cosa era?-

Lei fece ruotare gli occhi infastidita dalle domande del ragazzo...

- Beh... forse ero un po’ preoccupata...-

- Un po’?- chiese Tony malizioso facendola imbestialire.

Perché stava cercando di farle dire cose che era meglio che non sapesse?

- E va bene... MOLTO...- ammise sconfitta.

Un sorrisino sornione si dipinse sul volto di DiNozzo.

- Lo avevo immaginato...-

- Beh... sai non succede tutti i giorni che ti sparano...- fece lei cercando di minimizzare la cosa - e poi io sono viva solo grazie a te... e quindi...-

I ruoli si invertirono e lei giurò di vedere arrossire Tony...

Il grande “Casanova” Anthony DiNozzo che arrossiva?

Si sbagliava di sicuro!

- Dai non esagerare... non ho fatto niente di speciale...- si schiarì rumorosamente la voce - piuttosto... come ho fatto ad arrivare qui?-

No... non si sbagliava...

DiNozzo era veramente imbarazzato...

Un piccolo sorrisino compiaciuto le si disegnò in volto...

- Afek ci ha dato un passaggio...- rispose tranquillamente.

- L’hai conosciuto quindi...- fece lui un po’ sorpreso - E come ti sembra?-

- Vecchio... un po’ strano... anche se da giovane non doveva essere stato male...- fece finta di pensarci su - Anzi... ne sono sicura!-

- Ti piace Afek?!?-

- Perché non mi dovrebbe piacere?-

- Potrebbe essere tuo padre!- esclamò Tony.

- Beh... forse è anche questo che lo rende attraente... e poi ha un fascino tutto suo... misterioso... un po’ scontroso... non ti ricorda nessuno?-

- Non mi dire che ti piace pure Gibbs!- disse DiNozzo visibilmente sconvolto.

- Si... non c’è nulla di male in fondo...-

- Credo che vomiterò...-

- Oh! Ma come fai l’esagerato! E comunque stavo scherzando... Afek è un bravo uomo... proprio come dicevi tu... ma non è il mio tipo...-

Lui tirò un sospiro di sollievo...

Ziva decise di farlo penare ancora un po’...

- Però Gibbs lo è... -

- Mi sfotti vero?- fece lui sgranando gli occhi orripilato.

- Si... ma solo un po’...- rispose lei ridendo e abbassando lo sguardo.

Non riusciva a guardarlo in faccia...

Non dopo quello che era successo...

Tony in quel momento parve cogliere qualcosa negli occhi scuri della donna...

Come un ombra... di dolore e tristezza...

E senso di colpa...

Sentimenti che lei nel corso degli anni aveva imparato a nascondere per evitare di sembrare debole...

Ma che lui aveva pazientemente imparato ad individuare... sebbene con qualche sforzo...

- Sei sicura di stare bene?- le domandò passandole una mano sulla guancia e accarezzando delicatamente il taglio provocato dal proiettile che l’aveva sfiorata.

- Si...- continuò a mentire lei.

Lui rimase impassibile.

Perché lei continuava a mentirgli?

Non era bastato beccarsi un proiettile al posto suo per guadagnarsi la sua fiducia?

Lei affondò di nuovo faccia nella sua spalla, aspirando quel profumo che tanto le era mancato...

“ No...” avrebbe voluto dirgli “ no... non sto bene... è stato terribile... tu non ti muovevi e io... io non sapevo che fare! Credevo di averti perso... proprio come Sara...”

Ma non lo fece...

Avrebbe voluto sfogarsi... lasciarsi andare tra le sue braccia...

Ma il suo orgoglio e lo stare troppo tempo lontana dai propri sentimenti glielo impedirono...

Lui la strinse di più tra le braccia per rassicurarla.

- E’ stata tutta colpa mia...- disse infine Ziva tra i singhiozzi lasciandosi travolgere dai sentimenti.

Non le capitava di piangere in quel modo disperato per qualcuno da quando sua madre e Tali erano morte...

- No... non è vero... smettila di accusare te stessa... e poi io sto bene...- fece lui sorridendo tranquillo.

Ziva staccò di nuovo la faccia dalla spalla e riprese a guardarlo con gli occhi lucidi...

Un solo occhio rispondeva al suo sguardo...

- Il... il tuo occhio però...-

- Cosa ha il mio occhio che non va?- domandò preoccupato.

Con il cuore in mano, Ziva, raccontò a Tony quello che le aveva riferito il dottore.

Lui rimase impassibile... assorto nei suoi pensieri e dopo una manciata di secondi di silenzio disse sorridendo:

- Avrei dovuto capirlo dal fatto che era fasciato... va beh!-

Ziva rimase estremamente sconvolta...

Aveva detto davvero “va beh”?!?

Aveva perso un occhio e tutto quello che sapeva dire era “va beh”?!?

- Che significa “va beh”?!?-

- Ho sempre l’altro no?- continuò scostandole dal viso una ciocca di capelli neri - E lui ti vede piuttosto stanca... da quanto è che non ti riposi?-

Tutto quello che lei seppe fare fu rimanere a guardare un punto indefinito dietro di lui con gli occhi lucidi...

- Su dai! Non piangere! Gli agenti del Mossad non piangono! Me lo hai detto tu, ricordi?-

Era vero... glielo aveva detto...

Una volta...

Quella sera...

Quella sera in cui lui aveva dato buca alla sua adorata Jeanne per rimanere con lei...

La cosa più sorprendente era che lui se lo ricordava!

Ricordava quella frase così semplice... così profonda... ma che riusciva a colpire lo stesso...

Quella frase che le era uscita spontaneamente mentre un sorriso amaro le si era disegnato sul volto...

Quella frase che suo padre le aveva detto con tanta durezza e che lei odiava... ma che ora, pronunciata da quell’uomo... dall’uomo che ama... sembrava essere la frase più bella del mondo...

Distolse lo sguardo dal vuoto e lo fissò...

Stava sorridendo dolcemente...

Decise di fare la domanda a cui non era riuscita a dare una risposta e che la stava tormentando in quel momento...

- Come fai a non essere arrabbiato con me?-

Lui la guardò confuso.

- Perché dovrei esserlo?-

- Per colpa mia hai perso il tuo occhio sinistro!-

- Non è stato per colpa tua! Sei stata tu a sparare?-

- Ma...-

- Sei stata tu a sparare?- la interruppe lui.

- No... però...-

- Hai visto? Non è colpa tua! E’ colpa di quel bastardo... non tua! E poi per dirla tutta non me ne frega niente del mio occhio! A me basta sapere che sono vivo... e che tu sei viva...-

La strinse più forte a se...

- Lo sai che sei un imbecille incosciente?- gli sussurrò Ziva all’orecchio.

- Si, ma sono anche un imbecille sexy ed estremamente affascinante... ahi! Guarda che sono ancora convalescente...-

Lei per tutta risposta posò le proprie labbra su quelle di lui sorridendo...

Un bacio dolce e tranquillo...

Il pericolo di non poterlo mai più vedere... di non poterlo più abbracciare... di non poterlo più fissare negli occhi...

Tutto questo le aveva fatto capire che senza di Tony non sarebbe riuscita ad andare avanti...

Era innamorata di lui...

Anche se era troppo orgogliosa e la loro storia era troppo complicata per ammetterlo...

E aveva bisogno di Tony in quel momento quasi quanto lui aveva bisogno di lei...

- Ciao Anthony...- disse una voce dal ciglio della porta riportandoli alla realtà.

I due si affrettarono a separarsi e a fare come se non fosse successo nulla.

Lei di nuovo seduta sulla poltrona e lui tranquillamente sdraiato nel suo letto...

Quanto erano infantili quei due...

- Ciao Afek! Come stai? Ziva mi ha raccontato del tuo eroico salvataggio...-

- E a quanto pare non ha fatto solo questo...- ribattè malizioso l’uomo facendo arrossire entrambi.

- Ma cosa vai a pensare! Siamo solo amici...- fece Tony guardando in direzione di Ziva e chiedendole aiuto.

- Già! Vero! Siamo solo ottimi amici...-

Afek li guardò sorridendo furbo.

- In senso biblico?-

- Ok! Stendiamo un velo pietoso...- fece Tony cercando disperatamente di uscire fuori da quella spiacevole situazione - Quindi... dicevamo del tuo eroico salvataggio...-

- Veramente dicevamo che voi...- cercò di contraddirlo il vecchio.

- DICEVAMO DEL TUO EROICO SALVATAGGIO!- disse Tony con un tono a cui non si poteva ribattere.

- Beh... io non ho fatto nessun eroico salvataggio... devi ringraziare Badir... l’ha mangiucchiato per bene quel bastardo...-

Tony sospirò deluso e con aria sognante.

- Peccato... mi sarebbe piaciuto vedere quella scena... quel tipo mangiucchiato da Badir...-

- Era uguale al “documentario su mamma orsa”...- lo informò Ziva.

- Quello in cui mamma orsa...-

- Già... proprio quello...-

Lui fece un faccia triste da bambino viziato.

- Non è giusto! Volevo vederlo!-

Tutti e tre si misero a ridere scaricando la tensione accumulata...

Tony e Ziva fissandosi complici e Afek guardandoli divertito e contento per loro...

Sebbene fosse la prima volta che li vedeva insieme poteva tranquillamente affermare che erano fatti l’uno per l’altra...

Quel magico momento però fu interrotto da una fastidiosa voce sull’uscio della porta...

- Buongiorno signori...  scusate il disturbo... ma sono qui per una questione estremamente delicata...-

- E cioè?- chiese Afek minaccioso girandosi verso il nuovo arrivato.

Quello sorrise furbo...

- Beh... sono qua per arrestare un terrorista...-

- Bene... e noi che c’entriamo?- stavolta a fare la domanda fu Ziva, che nel frattempo si era alzata e messa accanto a Afek con le braccia incrociate sul petto.

La ragazza aveva un aria per niente amichevole...

Tony sperò per il bene del nuovo arrivato che non la facesse arrabbiare...

Altrimenti...

Rabbrividì e preferì non pensare a quello che avrebbe potuto fargli Ziva...

Il sorriso dello sconosciuto si allargò...

- Il terrorista è quest’uomo...- disse indicando il letto - Anthony DiNozzo!-

Bene... era condannato a morte...

Lei lo avrebbe SICURAMENTE fatto fuori dopo una affermazione del genere...

- Io non sono un terrorista!- ribattè il ragazzo cercandola con lo sguardo per controllare la sua reazione - E poi lei chi è?-

Pareva tranquilla...

L’uomo si gonfiò il petto e disse orgoglioso:

- Sono Amin Azzam... il Direttore dello Shin Beth...-

- Ah! Lei è il famoso Azzam...- disse Ziva girandogli intorno e squadrandolo da capo a piedi...

Era quello che le mandava tutti quegli interminabili rapporti da firmare... Era davvero paranoico... qualsiasi cosa succedesse si trasformava in un attentato terroristico ai suoi occhi...

Azzam era più basso di lei, magrissimo, ormai doveva aver superato la cinquantina come stavano a testimoniare le sue rughe e i radi capelli grigi...

Sicuramente in campo non sarebbe stato un buon agente... sia per la conformazione fisica... sia per il fatto che era un tipo nervoso...

Però per essere il Direttore dello Shin Beth doveva essere molto intelligente quantomeno...

Ricordando quello che l’uomo aveva appena affermato riguardo a Tony, però, cambiò idea...

Non riusciva a capire come quell’uomo fosse diventato il capo dell’organizzazione di sicurezza interna israeliana!

- Mi dispiace... ma non lo può arrestare...- disse lei sorridendo.

Era ora di usare la sua arma segreta...

- E perché, signorina?- fece lui con tono di sfida.

- Perché io sono il Vicedirettore del Mossad, Ziva David, e Anthony DiNozzo è sotto la mia protezione!-

- Lei?!? Vicedirettore del Mossad... ma mi faccia il piacere!- disse Azzam quasi ridendo.

- Chi è che urla?!?- gridò un soldato entrando nella stanza - C’è un paziente grave nella stanza accanto e...- l’uomo si bloccò e guardò Ziva - Oh! Vicedirettore David! Mi scusi per il disturbo! Non sapevo ci fosse lei qui...-

“Oh! Che tempismo... devo fargli avere un aumento...” pensò gongolante.

- Ciao Adam... non ti preoccupare!- rispose la ragazza fissando con aria di sfida Azzam - Il signore se ne stava andando... vero Amin?-

Il sorriso sulla faccia di quest’ultimo scomparve.

Sapeva benissimo che in gerarchia Ziva veniva sicuramente prima di lui... molto prima di lui... probabilmente anche prima del Primo Ministro stesso: era risaputo che era il Mossad a tenere le redini del paese...

Arrabbiato girò sui tacchi e si diresse a grandi passi fuori dalla stanza, insieme ad un estremamente confuso Adam.

- Allora... cosa stavamo dicendo?- fece Ziva tranquilla.

Tony la fissò raggiante e disse:

- E’ anche per questo che adoro questa donna...-

 

 

 

 

 

* Ecco che il mio lato più oscuro e nascosto ha preso il sopravvento: il mio lato ROMANTICO! Si! Avete indovinato anche io ne ho uno!  Sarà uscito fuori a causa di San Valentino... diciamo che non succede spesso quindi scusatemi se il capitolo è noioso/monotono/sdolcinato/patetico/da tagliarsi le vene è che non sono molto pratica di... QUESTE COSE...

* Scusatemi se ho fatto perdere un occhio al nostro povero Tony (se le informazioni mediche sono sbagliate vi pregherei di comunicarmelo, anche se non dovrebbero esserlo secondo le mie ricerche)... ma era in programma che lui perdesse ben più di questo... dovete ringraziare una certa persona se è ancora vivo, la stessa che ha riempito di spoiler su questa fic internet che poi in fondo non è così stupida... certo un po’ lo è...  però... ora sto divagando... alla prossima settimana... forse.

  
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS / Vai alla pagina dell'autore: eLiSeTtA