Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Tefnuth    09/10/2015    1 recensioni
Georg è sempre stato diverso dagli altri: ha potenti poteri psichici che ha dovuto imparare a controllare sin da piccolo. Come lui anche suo fratello minore, Gustav, ha una capacità particolare: il suo corpo genera elettricità. Sarebbe stato tutto perfetto se una sera un mostro non fosse entrato nella loro casa e non avesse ucciso i loro genitori,una rigida sera d'inverno in cui le loro vite si incrociano con quelle di Bill e Tom, due gemelli dotati anche loro di capacità particolari (per di più sono figli del leggendario Hellboy). Da quella sera la vita di Georg e Gustav non sarà più la stessa, si popolerà di cacce ai demoni in un mondo in cui loro non sono i personaggi più strani e nemmeno i più pericolosi.
Genere: Dark, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“E’ un telecineta. Non avrei mai pensato di poterne vedere uno in carne e ossa” esclamò tutto contento il gemello dai capelli corti “Già ma deve essere ancora un principiante, o non sarebbe scappato a gambe levate dalla Chimera” disse l’altro con i dread, il suo sguardo era più severo rispetto a quello del gemello “Principiante, io?” pensò Georg, se non avesse avuto un urgente bisogno di risposte lo avrebbe spedito subito sulla luna. “Calma ragazzi, è normale che siano scappati: non avranno mai visto mostri qua in giro” disse Hellboy, in bocca aveva un grosso sigaro acceso mentre con la mano di dimensioni normali impugnava una grossa pistola, la Samaritan.

“Mi volete rispondere?” domandò Georg, cominciava ad essere stufo di essere ignorato “C’è da spiegare qualcosa? Quella Chimera voleva uccidere e siamo intervenuti” il ragazzo con i dread era sempre più sfrontato, si vedeva dagli occhi che gli piaceva sentirsi superiore a lui “Grazie fin lì ci sono arrivato. Quella cosa ha ucciso i nostri genitori, e sembrava che ce l’avesse proprio con noi!” disse Georg indicando i resti della bestia “Per forza: con la vostra presenza stavate minacciando il suo territorio” disse l’altro gemello, sembrava stesse nascondendo qualcosa “Quello che i miei figli vogliono dire è che…la Chimera abitava sotto forme umane nel vostro quartiere. Deve avervi visto mentre esercitavate i vostri poteri e, sentendosi minacciata, ha deciso di agire” spiegò Hellboy; ai due fratelli vennero in mente i fruscii che avevano sentito quel pomeriggio tra le foglie mentre si stavano allenando, se era stata la Chimera doveva averli spiati chissà quante altre volte.

“Ma perché avete deciso di intervenire proprio ora? Come facevate a sapere che si sarebbe rivelata?” una giusta domanda da parte di Gustav “Ci sono stati altri omicidi, non qui ma nella città vicina. I segni sui corpi erano stati chiaramente fatti da una Chimera: prima della caccia grossa si divertono su animali…o umani, all’occorrenza. Voi eravate la caccia grossa” disse il demone rosso, non sembrava particolarmente interessato dalla cosa; Georg e Gustav invece si sentivano carne da macello.
“E’ ora di andare ragazzi, Johann non la smette di lamentarsi” Hellboy si avvicinò al corpo della bestia e se la mise su una delle grosse spalle, avrebbe levato subito i tacchi se non avesse notato lo sguardo che si stavano scambiando i gemelli “Qualcosa mi dice che state per chiedermi qualcosa” disse loro il gigante rosso “Loro possono venire con noi?” chiesero in coro i gemelli, la loro sincronia era perfetta “Non credo, avranno qualcuno che li aspetta” ipotizzò Hellboy, tuttavia venne subito smentito da Georg “In realtà…no” non sapeva perché ma gli era venuto spontaneo dirlo “Bhè, quand’è così… se vogliono, saranno i benvenuti”.

Georg e Gustav si presero qualche minuto, e qualche metro, per decidere sul da farsi; in realtà il più incerto dei due era proprio Georg mentre Gustav era entusiasta all’idea di andare ad abitare con persone più simili a loro “Avanti Hobbit, che abbiamo da perdere in fondo? Se anche riuscissimo a trovare alcuni dei nostri parenti non è sicuro che ci vogliano, e poi dovremmo comunque nasconderci per non rischiare di essere rinchiusi in chissà quale laboratorio di analisi che ci vivisezionerebbe. Io non voglio una vita così, preferisco che mi considerino morto o svanito chissà dove” a volte Gustav era capace di osservazioni veramente brillanti; la sua osservazione convinse il moro che la decisione più giusta era andare col bestione.

Non dovettero camminare molto dal punto in cui si erano incontrati, Schloss-platz, per raggiungere il furgone del BPRD, camuffato da camion dell’immondizia, in Alexander-platz. Giusto il tempo che occorse a Georg e Gustav per conoscere i nomi dei gemelli, Tom e Bill, e qualcosa sull’agenzia per cui lavoravano, il BPRD (bureau per la ricerca e la difesa del paranormale). Dalla piazza il furgone li condusse fino all’aeroporto Schonefeld dove, nascosto tra gli aerei sulla pista, c’era un jet grigio scuro che li avrebbe portati fino alla sede segreta del BPRD,in America.

Appena salito, Hellboy si diresse verso una donna esile dai capelli a caschetto, una fata in confronto al gigante rosso, e la baciò; un gesto semplice seppur insolito data la coppia, che confermò a Georg e Gustav che i gemelli erano figli biologici di Hellboy dal momento che nei tratti del viso e nella corporatura vedevano molto della donna (non potevano dire lo stesso per quanto riguardava il padre).
“Ciao Red” lo salutò lei con la sua voce leggera e un poco rauca, poi vide Georg e Gustav e domandò chi fossero; probabilmente se lo stava chiedendo anche il pilota del jet “Giusto, giusto. Loro erano inseguiti dalla Chimera, li abbiamo incontrati a Schloss-platz” disse Hellboy, non potè aggiungere altro dal momento che non conosceva i loro nomi. A quello ci pensò Georg presentando sé e il fratello, stava anche per dirgli delle loro abilità quando venne anticipato da Bill “Lui è un telecineta” aveva mantenuto lo stesso entusiasmo di prima “Tuo fratello invece che sa fare?” domandò Tom facendo finalmente trapelare un po’ di impaziente curiosità “Genero e controllo l’elettricità” rispose il biondo, gli sarebbe piaciuto usare un termine specifico, sarebbe stato più figo, ma non gli veniva in mente nessuna parola adeguata “Uao – esclamò entusiasta la fata - . Io sono Lyz, sono una pirocineta. Immagino che, se siete qua, verrete con noi” “Non abbiamo nessun altro” ripeterono insieme i fratelli, la sincronia non era stata perfetta come quella dei gemelli ma neanche da buttar via “Allora va bene; benvenuti nella nostra famiglia” il viso di Lyz era pieno di luce, era proprio una fata.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Tefnuth