Libri > The Maze Runner
Segui la storia  |       
Autore: Kano_chan    09/10/2015    1 recensioni
Dal primo capitolo:
Occhi scuri, capelli biondi, un bel viso… per dirla tutta, un viso famigliare.
Il ragazzo si chinò verso di me mettendomi una mano calda sulla spalla.
- Ehi, tutto bene? -
La sua voce me lo rese ancora più conosciuto…
Alzai un braccio tremante e appoggiai il palmo della mano sulla sua guancia.
Un’immagine si era formata nella mia mente, troppo sfocata perché riuscissi a decifrarla, troppo sfuggente perché la potessi afferrare. Ma d'altronde, si possono afferrare i sogni?
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Newt, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
5.
5. Preoccupazione


La mattina successiva, contrariamente a quanto mi aspettassi, venne a prendermi Newt. Mi disse che Alby era uscito nel labirinto con Minho e che in sua assenza, il comando passava a lui. Non mi stupii granchè di scoprire che lui era il vice, gli sguardi che avevano gli altri ragazzi quando lui diceva qualcosa, erano più che eloquenti. Quando però mi avvisò dell’assenza di Alby, un lampo di preoccupazione gli oscurò il viso...

-    Allora? Cosa ti piacerebbe fare? – mi interrogò mentre uscivamo dalla mensa dove Frypan ci aveva appena servito la colazione.
-    Non pensavo di aver diritto di scelta... - risposi io rammentando la lezione impartitami il giorno precedente.
-    Non credo che qualcuno storcerà il naso se faccio scegliere un’attività all’unica fagio femmina della Radura – replicò lui con una scrollata di spalle.
-    Non so di nuovo se prenderlo come un complimento o meno... - dissi io.
-    Allora, scegli o no? – chiese lui spazientito.
-    Cosa mi consigli? – ribattei con un sorriso.

Avevo già capito che fargli perdere la pazienza mi divertiva da matti, cosa che andò ad alimentare quel senso di familiarità. Avrei quasi detto di averlo preso in giro a questo modo da sempre.


-    Beh.. di sicuro eviterei di farti fare la Spalatrice o l’Insaccatrice – rispose, dandomi una lunga occhiata da capo a piedi – non mi sembri molto prestante – aggiunse con un ghigno.

-    Sei una testa di sploff – sbuffai io dandogli una spinta con la spalla.
-    Impari in fretta – notò lui, riferendosi al gergo della Radura.
Io feci spallucce – devo inserirmi – risposi semplicemente.

-    Che ne dici allora della cucina? – propose, indicando con il pollice dietro di sé verso la mensa dalla quale eravamo appena usciti.

Io gli lanciai un’occhiata eloquente. Anche se ero donna non per forza la cucina doveva essere il mio posto!

-    Ok ok! - esclamò sconsolato alzando le mani in segno di resa – caspio che ragazza difficile! Che ne dici di provare con gli Scavatori? Si occupano... -
-    Dell’orto, lo so – lo anticipai io – sì, potrebbe essere un’idea – concordai.

Stare all'aria aperta mi rendeva già più allettante l'idea di dovermi abituare a stare chiusa lì dentro.

Newt allora mi fece un sorriso, poi si inchinò e con la testa mi indicò un gruppo di ragazzi già intenti a lavorare.


-    Molto spiritoso – replicai io dirigendomi verso di loro, mentre Newt si metteva a ridere.

A quando pareva, quel giorno non ero l’unica novellina a provare a lavorare con Zart; l’Intendente degli Scavatori. Anche Thomas infatti era stato destinato a quel ruolo.
Ci mettemmo a chiacchierare del più e del meno, finchè il fiato venne a mancare e la schiena a dolere.
Thomas era un ragazzo simpatico, un pò ingenuo a volte nei suoi ragionamenti, ma con cui mi trovavo bene a discorrere.
All'ora del pranzo staccammo, dirigendoci verso la mensa. Durante la mattinata avevo visto Newt passare più volte dall’orto a dare un’occhiata, o meglio, a controllare che nessuno dei ragazzi mi stesse dando fastidio. Un pensiero del tutto normale, considerato il fatto di essere l’unica ragazza (sveglia) che circolasse per la radura dall’inizio dei tempi.
Una volta recuperata la mia razione di cibo mi misi alla ricerca di Newt.
Lo trovai seduto ad un tavolo solitario in uno stato di estrema tensione. Aveva lo sguardo perso e si mangiava le unghie con voracità. Non si accorse di me, finchè non mi sedetti esattamente davanti a lui.


-    Com’è andata? – mi chiese distratto, ma si capiva perfettamente che era solo una domanda di cortesia.
-    Bene.. ma non sono convinta che sia il mio lavoro… - risposi.

Newt fece appena un cenno con la testa, prima di tornare nel suo stato di apprensione.
Mi stavo arrovellando il cervello alla ricerca di un modo non troppo diretto per chiedergli cosa gli stesse succedendo, quando Thomas e Chuck mi tolsero dall’impiccio facendosi sentire da Newt mentre si ponevano la mia stessa domanda.
Alla fine si scoprii che a preoccupare Newt, era il ritardo di Minho e Alby ancora nel Labirinto.
Ritardo che proseguì per tutto il pomeriggio, finchè,
ormai  quasi sera, gli altri Velocisti tornarono.. tutti tranne Alby e Minho.
Io avevo impiegato le ore pomeridiane ancora nell’orto, ma ero stata distratta per tutto il tempo. Per lo più ero preoccupata per Newt... andava da una porta all’altra in preda ad un’agitazione così profonda, da essere quasi palpabile e chiunque gli si avvicinasse veniva rimandato indietro in malo modo.
Non sapevo perché, ma ero sicura che avesse bisogno di un momento per sé stesso. Ero convinta che cercare di calmarlo ora, sarebbe stato un pessimo tentativo.

Quando spedì tutti quanti a mangiare senza deroghe, io presi la mia razione dall’ormai "mastro chef" Frypan, e mi diressi verso Newt seduto davanti alla porta occidentale.
Senza dire una parola mi misi vicino a lui, incrociando le gambe per poter appoggiare più comodamente il vassoio.

-    Avevo detto ai ragazzi di andare a mangiare, te compresa, anche se sei una ragazza in questo caso – borbottò senza staccare gli occhi dalla porta.
-    Hai detto di andare a mangiare, ma non hai precisato dove – replicai addentando un pezzo di pane dolce.

Newt non replicò, era troppo agitato perfino per una delle sue frecciatine in risposta.

-    E poi non potevo lasciarti qui da solo... – aggiunsi quando deglutii il boccone.
-    Perché? – domandò lui concedendomi finalmente uno sguardo.
-    Perché mi fa male vederti in questo stato – risposi con semplicità, portandomi il bicchiere d'acqua alle labbra.
-    Fa come credi… - replicò lui.

Non mi offesi per quella risposta, in una situazione del genere reputai che fosse del tutto normale.

-    Torneranno.. - dissi soltanto appoggiando la mia spalla contro la sua.

Newt non rispose e non si ritrasse.

Appena dopo aver finito la cena, venimmo raggiunti anche da Thomas e Chuck, entrambi in pensiero sia per il loro vice, che per la sorte degli altri due ragazzi. Thomas, agitato e non abituato alle regole della Radura, cominciò a insistere nel voler mandare un paio di squadre a cercarli, finchè Newt non andò in collera. Fu impressionante vederlo arrabbiarsi; nonostante il suo comportamento solitamente tranquillo, si incendiò all’istante, per poi calmarsi altrettanto rapidamente.
Anche Thomas capì che quell’ira improvvisa era tutta frustrazione e preoccupazione. Vedere gli occhi di Newt farsi lucidi e il suo sguardo desolato fu per me terribile.
Sapere di non poter fare niente, anche peggio…
Le speranze, intanto, si assottigliarono con lo scorrere del tempo e il calare inesorabile del sole. Alla fine, quando Newt voltò le spalle alla porta che iniziava a chiudersi per tornare verso il casolare, evitò apposta di incrociare il mio sguardo.
Contrariamente al mio desiderio, non lo seguii, restando a fissare assieme a Thomas la chiusura dell'uscita.
Quando ormai fu certo che era inutile continuare ad aspettare, Thomas cacciò un urlo improvviso, indicando un paio di figure che ci si stavano facendo incontro al di là delle mura. Minho e Alby, a rilento e zoppicando, stavano arrivando.. ma era chiaro che non sarebbero mai passati in tempo.
Vidi Thomas vicino a me tentennare sul posto, nel suo sguardo potevo leggere chiaro il desiderio ardente di corrergli incontro.
Sentii Newt urlargli di stare fermo mentre correva zoppicando verso di noi.


-    Rys fermalo! - gridò al mio indirizzo.
 
Thomas mi guardò.

-    Vai – gli dissi e lui partì di corsa, proprio un attimo prima che fosse impossibile uscire da lì.

Quando Newt arrivò, le immense pareti di pietra si erano già richiuse.

-    Perché non lo hai fermato? – mi aggredì.

Io non risposi e Newt ruggendo esasperato, si allontanò di nuovo rispondendo malamente agli altri Radurai che gli chiedevano cosa fosse accaduto.
Non sapendo cosa fare, rimasi seduta davanti alla porta mentre la notte si infittiva. Stupidamente, forse, speravo di vedere magicamente riaprirsi la porta e di vedere Alby, Minho e Thomas in perfetta salute fare il loro ingresso nella Radura.
Quando trovai insostenibile restare lì a chiedermi se avessi fatto bene o no a lasciare andare Thomas, mi diressi verso la solita torretta di guardia, decisa a starmene per i fatti miei. Solo che il mio nascondiglio era già occupato...
Quando sbucai con la testa dalla scala, gli occhi neri di Newt mi sorpresero.

-    Scusami..- dissi, ricordandomi il tono furente con il quale mi si era rivolto poco tempo prima.

Feci per tornare sui miei passi ma la sua voce mi bloccò.

-    Resta se vuoi, non mi dai fastidio… - disse

Io allora mi andai a sedere vicino a lui, appoggiandomi con la schiena contro il bordo di legno della torretta.

-    Mi spiace di averti urlato contro prima… è... è una situazione di sploff, ma caspio se anche tu hai la testa dura! – disse.
-    Mi avevi detto di fermare Thomas e non l’ho fatto, è giusto che tu ti sia arrabbiato – replicai io intrecciando le dita tra loro.
-    Sapevo che quel fagio non mi avrebbe dato retta maledizione! Così ne abbiamo persi tre stanotte - disse frustrato.
-    Cosa c’è in quel labirinto quando fa buio? – domandai.

Prima di rispondere, Newt sospirò profondamente e si passò una mano tra i capelli biondi.

-    Li chiamiamo Dolenti.. sono dei mostri, a metà tra un essere vivente simile ad una lumaca e ad una macchina. Hanno protuberanze metalliche piene di ogni sorta di arnese pericoloso, tipo lame e spuntoni. Hanno anche delle siringhe con le quali ti iniettano un veleno... - spiegò in soldoni.
-    Un veleno? - esclamai scioccata.
-    Sì, ti fa venire una sorta di febbre... l’abbiamo chiamata Mutazione.. chi ci manda le scorte ci procura anche l’antidoto, ma durante la Mutazione si soffre terribilmente e si arriva ad uno stato febbrile.. quando passa non ci si riprende mai del tutto – disse con sguardo serio e triste al tempo stesso.
-    È quello che è successo a Ben vero? – dissi

Newt annuì. 

-    Ho fatto male a lasciarlo andare secondo te? – chiesi titubante.
-    Nessuno è mai sopravvissuto lì dentro… - rispose Newt.  

Restai qualche momento in silenzio in preda a mille dubbi, osservando il ragazzo massaggiarsi distrattamente la caviglia destra; quella che lo faceva zoppicare

-    Se vuoi saperlo sì… - disse all'improvviso.

-    Cosa? – domandai senza capire, poi vidi che guardava anche lui la sua caviglia.
-    È stato per un Dolente se zoppico… ero nel labirinto con Alby quando ci hanno attaccato un paio di mesi fa e sono rimasto ferito. È stato lui a riportarmi qui sano e salvo – rispose alla mia domanda inespressa.

Newt tornò a guardare di fronte a sé la Radura illuminata dalle torce e il via vai dei Radurai ancora svegli.

-    Ci tieni molto ad Alby… - la mia non era una domanda ma una constatazione.
-    Già… - rispose lui.

Lasciai scivolare la testa sulla sua spalla e dopo un attimo anche quella di Newt si posò sulla mia.
Restammo in silenzio a guardare la porta occidentale finchè il cielo non si rischiarò.




La stanza delle mappe:

Ed eccoci qui con il quinto capitolo!  Del quale, come al solito, ho poco da dire ^^" Spero solo che il personaggio di Carys, inteso come personalità, vi stia piacendo. Il particolare di non aver mai fatto menzione del suo aspetto fisico è del tutto voluto, preferisco che ognuno se la immagini come preferisce. Sarei molto curiosa di sapere come ve la siete immaginata in effetti ^^
Grazie a tutti i lettori che mi seguono, a Baddbblood per aver recensito lo scorso capitolo e a Kat_A2 per averla aggiunta tra le seguite.

Alla prossima,
Marta


  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > The Maze Runner / Vai alla pagina dell'autore: Kano_chan