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Autore: CandyLover03    09/10/2015    1 recensioni
Si respira amore nella bellissima New York City. Abitata da umani e mutanti che convivono pacificamente...e i giovani si innamorano.
Ma si sa che tutti hanno dei problemi di coppia. Sopratutto per chi di emozioni non ne capisce nulla o chissà chi ti attrae ma non potresti mai amare.
Ci saranno mille batticuori e incertezze.
Può cominciare tutto da un semplice incontro al lavoro? Magari si...magari no...Bho!
Questa è una omegaverse.
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Altri, Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Mpreg, Triangolo
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Leo POV.


Il dubbio di essere gravido sfiorò la mia mente una mattina, dopo aver rigettato un paio di volte, quindi chiesi a Leolance se fosse stato tanto gentile da comprare per me un test di gravidanza perché punto primo non volevo farmi scoprire da Raphie e punto secondo mi vergognavo come un ladro... Per fortuna Lancy non fece le sue solite battutine e senza dir niente mi comprò il test.

Dormire da Raphael era piacevolissimo e riuscii a malavoglia a staccarmi da quel corpo caldo che mi coccolava ogni giorno, rimanendo comunque attento a non fare rumore o gesti bruschi e così svegliarlo...

Dopo essere riuscito nell'impresa andai in bagno seguii con precisione la procedura ed attesi impaziente il responso...

Apparvero due lineette rosa...
Ero gravido!

Di colpo mi misi a piangere e ridacchiare, ero pieno di felicità e gioia ma ero anche terrorizzato a morte.
Provai gioia perchè il mio più grande sogno da piccino era avere un cucciolo tutto mio, terrore perchè forse Raph non lo avrebbe voluto ma, anche se il mio compagno non lo avesse voluto io non avrei rinunciato al cucciolo.

'Che lo voglia accettare o no, a me non interessa, Raphael potrà anche lasciarmi se vuole... Io non rinuncerò mai al sangue del mio sangue'

Nutrivo un grande timore

' E se mi lasciasse? Come potrei mantenere me e il mio piccolo?!' scacciai quel pensiero orribile dalla mia testa scuotendola come farebbe un cane bagnato ' No devo pensare positivo... Sì devo pensare positivo e non agitarmi ora che...' sorrisi e passai una mano sulla mia pancia ancora piatta ' Ci sei tu piccino mio'

Presi il test e lo avvolsi in un pezzo di carta, meglio dire che lo mummificai letteralmente con la carta igienica, e rapido andai in camera nascondendolo nella mia valigetta di lavoro, nn molto igienico ma, non potevo rischiare che Raphael lo vedesse e la mia valigetta lui la ignorava completamente, per essere un Alpha il mio Raphie era fin troppo curioso...

Avrei dovuto parlare con Lancy, quel diavolo tanto era già a conoscenza della mia condizione quindi non avrei dovuto annunciargli nulla, una volta parlato con lui avrei comunicato la lieta novella al mio Alpha.

Sì così poteva andare...
Rincuorato mi riavvolsi nelle coperte e feci finta di dormire.

Raphael si svegliò poco dopo.

Mi baciò la fronte posando poi una scia di baci per tutto il viso fino ad arrivare alle mie labbra che sfiorò lieve bisbigliando un dolce: "Buongiorno dormiglione"

"Giorno amore..."

" Ti fa ancora male la pancia o te la senti di fare colazione?!"

" Uhm... Colazione" mugugnai

Lui ridacchiò " Agli ordini babe volo a prepararti qualcosa..." si alzò dal letto stiracchiandosi, mi godetti la vista e afferrato il mio cellulare scattai una foto " Uhh cattivo non mi permetti nemmeno di mettermi in posa giusto..."

" Pfff... Come se tu avessi bisogno delle pose, ti basta startene seduto per essere sexy"

" Ma davvero?"

" Davvero davvero"

" E tu invece..." mi saltò addosso " Sei sexy a qualsiasi ora del giorno e" abbassò la voce di un ottava " Della notte" mi fregò di mano il cellulare e scattò una foto a sua volta " Mmh questa sarà sicuramente la mia schermata del cellulare per i prossimi mesi" commentò ghignando " Fe...felice tu" borbottai " Me la fai vedere?" " Nope" " Cattivo" " Lo so sono terribile" " Terribilmente bello" " Terribilmente bello... E tu terribilmente adorabile"

Passammo quasi tutta la giornata a letto, a parte la mia corsa precipitosa al bagno per vomitare...




////


Lancy POV.


In casa di Leo ultimamente non ci viveva più nessuno, Donnie dormiva da me e Leo da Raphael...

La mattina mi svegliavo prima di Don, son sempre stato una persona mattiniera, fin da piccino, dormo poco mi sveglio presto...
Mi ero auto assegnato il compito di svegliare il mio compagno, anche se ad essere pignoli, ed io lo sono, non era ancora definitivamente il mio compagno.
Non ci eravamo ancora accopiatti e di conseguenza non mi aveva ancora morso, quindi non mi aveva rivendicato come SUO Omega ancora e dubitavo lo avrebbe fatto tanto presto, meglio così nemmeno io ero pronto ad unirmi definitivamente a lui...

Ogni mattina lo svegliavo con parole dolci non mancando di riempirlo di baci e carezze delicate, lui sorrideva, vederlo sorridere ad occhi chiusi mentre si godeva il mio trattamento speciale mi rendeva immensamente felice.

Non...

Non provavo queste emozioni da anni ormai...

Quando Donnie, dopo avermi rubato un bacio a fior di labbra, si decise a lasciare il mio appartamento per recarsi al lavoro, andai in mansarda, l'appartamento sarà anche stato piccolo ma la mansarda era il motivo principale per cui avevo pagavo l'affitto lì avevo allestito uno studio tutto mio, pieno di fogli, tempere, tele cavalletti scalpellini e molto altro materiale... Con tutta quel marasma di roba uno penserebbe che un ambiente sia un totale macello ma si sbaglierebbe di grosso, il mio studio era pulitissimo non un oggetto fuori posto tenevo assiduamente una sessione di pulizie e rinnovo, ogni 15 giorni quello era l rituale che si ripeteva, rispetto tabelle di marcia manco fossi un marines...

Con lo sguardo percorsi tutta la mansarda ed individuai fin da subito una tela non conclusa, per quel giorno provai una forte attrattiva per quel dipinto nemmeno finito, e i ricordi collegati ad essa riaffiorarono veloci, la presi e sistemai con cura sul mio cavalletto da en plein air, mi misi seduto per terra inclinando il capo...

' Parlami o mia musa... Per quale motivo oggi ti ho scelta?'

Alle volte prima di iniziare a dipingere mi mettevo ore ed ore ad osservare l'oggetto per cui provavo attrazione, sarebbe diventato la mia musa del giorno, mese, anno a seconda dell'intensità provata durante la fase contemplativa...

Ero un artista purtroppo fin troppo conosciuto in quanto unico rampollo di una ricca famiglia di galleristi e critici, le mie opere quindi venivano battute a prezzi d'asta da capogiro... Odiavo quell'ambiente e appena fui abbastanza grande da lasciare casa non ci pensai due volte raccattai le mie cose e mi trasferii abituandomi quasi subito allo sfratto, mi distraevo e perdevo la cognizione spazio tempo non pagando le bollette e la retta del mutuo, poco male avevo l'opportunità di farmi un giro per tutti i quartieri della grande America...
Viaggiavo e scrivevo delle mie avventure e disavventure, pubblicandolo con un omonimo, riscossero parecchio successo e pure i miei genitori grazie ad un detective vennero a sapere dove mi trovavo, a quei tempi giravo in Ohaio, erano disperati ma mi era stato detto da qualcuno che se io stavo bene con me stesso allora del giudizio degli altri potevo farne a meno, ed io ero felice quindi nonostante mi supplicassero di ritornare a casa io rifiutai convinto...

Quello era stato il mio 'anno' sabbatico lo avrei concluso solo quando ne fossi stato soddisfatto...

E poi non era neanche il primo...

Il primo me lo ricordo bene lo ebbi quando Donnie partì per la Francia, passai dallo sciopero della parola allo sciopero della fame, Leo poveretto tentò di farmi ragionare ma, a quei tempi e anche ora ero testardo come un mulo, lo allontanai sistematicamente e in malo modo...

Mia madre si vide costretta a prendere provvedimenti...


#Flash-Back# 10 anni prima#


"Leolance. Tu sai chi sono io?" mi chiese un uomo cioè una tataruga mutante, piuttosto giovane.

Io negai col capo.

"Io sono il tuo psicologo, aiuto sopratutto i bambini come te a superare i problemi" continuò dolcemente.

Io non dissi nulla.

"Sai...io so tutto di te quindi non ti devi presentare, ma tu non sai chi sono io...quindi mi presento"

Mi porse la mano.

"Ciao mi chiamo Daniel Cooper...Ho appena finito l'università...Non sono sposato...Ho un cane di nome Rocky...Adoro il mio lavoro e... Tu cos'altro vuoi sapere su di me?"

Feci spallucce classificando il tipo come noioso e per nulla interessante...

"Tu sei bravo a scuola?"

Annuii.

"Quanto bravo?"

"Abbastanza..." dissi timidamente poi mi tappai la bocca fulmineo...

Avevo parlato?!

Perchè Perchè?!

Lo avevo fatto senza pensare, era così facile aprirmi con lui ma...PER QUALE MOTIVO CON GLI ALTRI NO!!?

"Oooooh allora il gatto non ti ha mangiato la lingua... e comunque sei un bugiardo"

"Come scusa?!"

"Sei un bugiardo! Tu non sei ABBASTANZA bravo, tu sei il PRIMO della classe! E forse anche della scuola!"

Annuii di nuovo distogliendo lo sguardo

"Perchè non parli più con gli altri Leolance? Cosa ti turba?" prese un quaderno e cominciò a scrivere qualcosa.

"Nulla..."

"Bugiardo"

"Non sono un bugiardo"

"Siamo quì da quasi un quarto d'ora e fin'ora mi hai solo detto bugie... Non è bello essere un bugiardo"

Sbuffai

"Leolance quanti anni hai?"

"Quattordici" io non capivo perchè mi faceva tutte queste domande! Poco fa se non sbaglio aveva detto che sapeva tutto di me!

Fece una faccia sorpresa. Ooops, allora non l'ho pensato, l'ho detto.

"Io sto solo cercando di capirti. Quattro fogli di carta non dimostrano nulla. Voglio sentire di persona con le mie orecchie"

"Dimmi cosa ti turba?" continuò.

"Un mio amico se n'è andato e..."

"Ti manca?"

"Moltissimo" fece un gesto che mi sorprese tantissimo: mi abbracciò.

"Gli amici non durano per sempre. Alcuni si ma la maggior parte vedrai che ti dimenticherai di loro"

"Non voglio dimenticarmi di lui" lo strinsi più forte.

Lui mi alzò il mento.

"Lo sai che i dottori non devono abbracciare i pazienti?"

Aveva ragione ma ora era un' eccezzione.

Lui riprese un quadernino e cominciò a scriverci sù.

"Ora parlerai anche con gli altri?"

"No"

"Allora perchè con me parli?"

"Non lo so, lo faccio senza accorgermene ma...per favore non dirlo alla mamma che parlo con te e con lei no"

Mi accarezzò una guancia "Tanquillo"

Io annuii.

Una signora bionda entrò nella stanza "La mezz ora è finita e la madre è arrivata" disse.

"Allora ci vediamo la prossima settimana alla stessa ora Leolance" mi strinse la mano e me ne andai.



ANGOLO DELL'AUTRICE.
Mi scuso per il superritardo ma purtroppo ho avuto dei problemi con la pubblicazione, ora sono in biblioteca, perché? PERCHé NON HO PIU INTERNEEEET! Sono finiti anche i giga sul tablet! T.T
Il Flash-Back di Leolance continuerà anche nel prossimo capitolo e ci sarà una piccola sorpresina.
Ovviamente non posso chiudere senza aver ringraziato(per la milionesima volta) Il_dis_ordine sovrano. Se non ci fosse lei sicuramente questa storia sarebbe stata una cacca vivente XD.

K byeeee!
   
 
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