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Autore: Mia ilsoleesistepertutti    09/10/2015    0 recensioni
la vita di Renesmee,dalle emozioni di Bella durante la sua gravidanza,alla vita di una bambina che si ritrova ragazza e donna,raccontata attraverso i suoi occhi e quelli di chi la ama,costantemente,giorno dopo giorno,attimo dopo attimo,nel tempo,così effimero e significativo per tutti loro. Istanti immemori nella mente e parole per descrivere una quotidianità così paradossalmente normale e inusuale,fatta di novità,sfide e nuove emozioni.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emily/Sam, Emmett/Rosalie, Jacob/Renesmee
Note: Missing Moments, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Breaking Dawn, Successivo alla saga
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~~Ricordo il test di gravidanza tra le mani,io e Edward ci guardiamo e in quell’istante,ci amiamo come mai prima. Due interminabili secondi,lunghi e carichi di aspettative come la notte in cui,guardando negli occhi l’uomo che si celava dietro il mio vampiro,dissi: “vorrei un piccolo "noi” per la casa,un dono concreto del nostro amore” .
Mi aspettavo paura e sgomento nei suoi occhi,non era nei suoi piani.Il suo mondo ero io,non che lui non fosse l’altra metà della mia anima,ma sentivo qualcosa dentro me che mi spingeva a dare a quel cuore glaciale tutta me stessa e a ricevere il medesimo amore. Io sono ancora il suo mondo,lui è il mio e insieme,abbiamo dato vita al nostro universo,in cui brilla,il nostro miracolo. Renesmee.
Mi aspettavo mille reazioni,circoscritte tra paura,rabbia e incredulità ma lui mi sorprese ancora una volta,mi cinse i fianchi e guardandomi fissa negli occhi,sottovoce,mi disse : “Ora ti ho qui,vicino a me e so che niente e nessuno potrà mai portarti via,abbiamo stipulato una promessa silenziosa,in virtù della quale,io ti appartengo e tu appartieni a me.I tuoi sogni sono i miei sogni,le tue paure sono le mie catene mentali,il tuo respiro sono io e tu,sei il mio. Noi viviamo all’unisono,vorrei potessimo anche pensare allo stesso modo…. Ma non sarebbe divertente ! non avremmo più modo di litigare e non ti vedrei più lanciare cose a casaccio e vedere me schivarle ed arrabbiarti ancor di più,ma ancor più importante, non potresti spiazzarmi chiedendomi cose folli,come fare un bambino. Insomma.......un piccolo noi,una piccola parte di te e me fuse in una persona,un cuore plasmato da noi…nostro figlio. Non so se sarò capace di essere un genitore,a stento riesco ad impedirti di cadere ogni qual volta metti un piede d’avanti all’altro ma so che ti amo, amo quel che siamo e amerò qualsiasi cosa il nostro amore ci donerà. Tu sei un dono Bella e anche lui lo sarà”.

Aspettarla  è stata la sfida più bella e intrigante della mia vita,più di diventare una vampira. È stata una sensazione che ora a parole non riesco a descrivere,una lotta continua e dolorosa,resa dolce dall’idea di poter stringere al mio petto,il nostro miracolo. Non sono mai stata sola in questo percorso,per certi versi in salita,devo tutto in primis ad Edward,alla sua tenacia e alla sua capacità di prendere le nostre paure e mandarle lontano,dove non potessero farmi alcun male. Nessuno ha lasciato che io rimanessi sola. Carlise e Rosalie mi hanno assistita dal primo istante,le visite,i troppi aghi,le rassicurazioni …ricordo quando Rosalie mi fece ascoltare il suono del suo battito…ci guardammo,versando milioni di lacrime,per motivi differenti. La mia era pura gioia,la sua un misto di felicità e tristezza,non ha mai superato l’idea di non poter avere un bambino ma,con tutta la forza che ha in corpo,non mi ha mai fatto pesare la cosa e ha sempre messo al primo posto,la mia salute e quella della piccola.  Ogni visita era costellata di mille preoccupazioni, alleggerite dalla mia piccola Esmee,si perché per me lei è “piccola”,sempre presente nella nostra vita,ma con una leggerezza tale da essere quasi impercettibile. Esmee è l’anello di congiunzione di tutti noi e seppur porta sulle sue spalle  un peso così gravoso,lo fa con una naturalezza tale,da non concedersi neppur per un istante,un momento per se,l'attenzione sempre rivolta a me e alla pancia che cresce.  Per quanto riguarda Alice,non posso far altro che ridere al pensiero di lei che tentava di rallegrare le mie cupe giornate con le più disparate attività,penso di non averla mia vista ferma in realtà…mi ha portata ovunque,con tutta la cautela del mondo,considerando il mio pancione di una certa importanza,ed ogni volta,nel corso delle nostre piccole fughe,mi lasciavo andare in un pianto liberatorio per cacciar via tutte le paure che attanagliavano la mia testa .. sarò una buona madre ? sarò capace di far tutto ciò che serve per la SUA serenità ? che fine farò? Sparirà Isabella e subentrerà il prototipo “mamma”? Alice lasciava che io mi sfogassi  tra le sue braccia e con il tocco di Jasper,piano piano tutto si assopiva e io mi sentivo meglio. Penso di avercela avuta un po’ con Alice per tutto il carico ormonale che mi ha fatto sopportare ma ora,col segno di poi,penso mi abbia fatto bene. Se mi fossi tenuta tutto dentro,sarei esplosa e non era il caso,dato che da lì a poco,Jasper avrebbe dovuto contenere le urla e i capricci della mia creature. Dovrei rigraziare Jas per tutta la pazienza e l’accondiscendenza silenziosa con la quale,fuori dal palco delle nostre vite,ha aiutato tutti noi. Menzione particolare devo fare per Emmett che dalla mia maternità,gia pensava a come rendere la mia creatura,una macchina da guerra. Intere discussioni fatte tra lui e Rosalie per la SUA educazione. Erano incorreggibili e esilaranti. Emmett fomentava la discussione perché,sapava che Rosali avesse bisogno di dare voce ai sui sogni irrealizzabili. Non c’era mia stato n’è ci sarebbe stato un bambino per cui scegliere scuola o inegnanti,ma il mio miracolo stava arrivando,ance per Rosalie.Emmett sapeva alleviare il dolore che Rosalie portava dentro se  ed entrambi,silenziosamente,si tenevano in piedi, l’uno nelle mani dell’altra.
Arrivò in un modo burrascoso e confusionario,ho pochi ricordi a riguardo,per lo più sono i racconti di Jake e Carlise a farmi vivere il momento.Aprì i miei occhi da vampira e La vidi, “la nostra Renesmee”,disse Edward con gli occhi colmi di gioia,così grandi e innamorati,da essere colmi di lacrime invisibili.  La prima cosa a cui pensai fu che,Ed. dovesse essere davvero pazzo per aver messo a quella fragile creatura un nome così articolato e particolare che avevo “ingegnato” in un lontano pomeriggio mentre mi interrogavo sul sesso del bambino e poi mi soffermai a guardarla,Renesmee era lì,davanti ai miei occhi,piccola e bellissima. Non ho mai visto niente di più bello e più luminoso. Si, la mia bambina irradiava felicità e gioia,il solo stringerla tra le braccia era ossigeno per i miei polmoni e sentirla ridere oh,non ho mai udito un suono più dolce e particolare di quello. Il tempo volò proprio come quella piccola prima risata e mentre mi abituavo alla mia nuova realtà di vampira,quella da mamma emerse con naturalezza,attimo dopo attimo,istante dopo istante.

   
 
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