Tutti noi utilizziamo una maschera: lo facciamo per proteggerci o per necessità come nel mio caso.
Durante la mia carriera, ho capito che per far successo
in quel mondo di vipere, bisogna essere crudeli e menefreghisti.
Nel reality, uso la maschera di un conduttore
sadico, vanitoso, egoista, narcisista e d’ideatore di torture
Per me non fu difficile indossare quella maschera d’indifferenza: dopo tutto
quello che avevo passato, era il minimo
Ci
riuscì benissimo perché tutti mi conoscono per la cattiveria che ho mostrato nel
reality e sono felice cosi. Non rinuncerei mai al lusso, la fama e ai soldi che
ricevo con questo lavoro
Con
il passare del tempo, quella maschera divenne la mia vera faccia.
Solo
poche persone conoscono il vero Chris McLean.
Se
la gente non si fermasse alla sola apparenza e scavava a fondo, poteva
conoscere il vero me stesso: una persona che, dopo tutte le delusioni e le difficoltà
affrontate, è riuscita ad andare avanti e a trovare il suo posto: condurre
reality e torturare dei poveri ragazzi.
Ma
questa non è una bella cosa, direste voi
Ma, nel mondo della televisione, la prima regola è che
devi fingere se vuoi ottenere qualcosa, altrimenti sei fuori dai giochi
L’ho imparato a mie spese: prima due programmi
infruttuosi e, alla fine, sostituito il buonismo con la cattiveria, è arrivato
il successo tanto atteso.