Film > Dragon trainer
Segui la storia  |       
Autore: katyjolinar    09/10/2015    5 recensioni
Seguito di "Il veleno del Pungolo Orrendo". Moccicoso ha 5 anni, ora, e vive una vita normale, esattamente come i suoi coetanei. Questa è la storia di come crescerà e diventerà un uomo, seguito e amato dai suoi vecchi amici e dalla sua famiglia, senza mai dimenticare le tradizioni vichinghe.
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Moccicoso, Testa Bruta, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Il veleno del Pungolo Orrendo'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gambedipesce balbettò qualcosa di incomprensibile, fissando gli occhi dell'amico, sotto shock, ma non ci fu bisogno che lui rispondesse, perché la porta della stanza, che era rimasta socchiusa, si spalancò, e Testa di Tufo fece il suo ingresso.
Il ragazzo teneva lo sguardo basso, fisso sul fagotto di abiti che teneva tra le braccia, gli occhi erano tristi, rassegnati, e una lacrima scendeva lungo la guancia. Gli abiti che teneva tra le braccia erano quelli della sorella, e dentro questi era stata avvolta una neonata.
Era pelata, tremante, sembrava addirittura spaventata, ma sembrava in salute. Hiccup e Astrid si fissarono per un momento; avevano capito tutto: quella bambina era Testa Bruta.
La donna fece avvicinare il marito, porgendogli il figlio neonato, per rimetterlo a dormire nella sua culla, poi si appoggiò a Moccicoso e si alzò a fatica, aiutata dal figlio maggiore, quindi si avvicinò all'amico appena arrivato.
"Testa di Tufo, passami Testa Bruta, per favore." disse, calma, facendosi passare la neonata "Fammi vedere come sta."
Il ragazzo esitò, ma alla fine cedette, lasciando la sorella alle cure dell'amica, e si mise in un angolo, continuando a tenere lo sguardo basso, mentre Astrid prendeva dei vecchi vestitini di Valka da un baule vicino al letto e vestiva Testa Bruta, che continuava a guardarsi intorno con aria confusa e spaventata.
"Tranquilla, tesoro." le sussurrò, tranquillizzante "Andrà tutto bene, sei al sicuro, ora."
Le fece una carezza, e la piccola le afferrò un dito, osservandolo, infine sembrò come rendersi conto di qualcosa e scoppiò a piangere, disperata. Hiccup si avvicinò alla moglie, mentre lei cullava la neonata, lasciandola sfogare; le fece una carezza e attese che si fosse calmata, infine aiutò la moglie a sedersi sul letto e fece uscire Valka e Hoffer a giocare, mentre trattenne Moccicoso.
Astrid non tolse gli occhi da Testa Bruta e quando questa si fu calmata le posò un bacio sulla fronte, materna e rassicurante.
"Hai fame, tesoro?" domandò, passandole, con delicatezza, un dito sulla guancia. Testa Bruta fece un verso lamentoso e si portò un pugnetto alle labbra, cosa che la bionda prese per un sì "Okay, piccola, ora ti do da mangiare, non c'è problema." alzò lo sguardo verso Hiccup, che teneva Moccicoso per mano, poi si girò verso gli altri due ragazzi "La allatterò io, così risparmiamo sul latte di yak."
Il marito annuì, ma Testa di Tufo fece un passo avanti, incerto.
"È mia sorella." disse "Voglio occuparmi io di lei."
"Tufo, un bambino non è uno scherzo..." obiettò Hiccup.
"Voi ne avete avuti quattro." lo interruppe il biondo, deciso "Lei è mia sorella, voglio crescerla io! Non lascerò che mi venga tolta!"
"Sì, ma tua sorella deve mangiare, se la allatto io sarà più facile." si intromise Astrid.
"Non è neanche detto che si attacchi." protestò Tufo.
"Beh, proviamoci." concluse la bionda, slacciandosi la camicia da notte e tornando a guardare Testa Bruta "Se non si attacca, allora troveremo un altro modo."
La piccola fissò la donna, dubbiosa. Era indecisa su cosa fare, ma alla fine, esitante, si attaccò al seno, poppando lentamente all'inizio, per poi dare sfogo alla sua fame quando ebbe preso confidenza con il... nuovo sistema di alimentazione.
Testa di Tufo le fissò, deluso, quindi fece per uscire, ma Hiccup lo fermò.
"Ti faccio preparare una stanza qui." disse "Se vuoi crescerla tu devi essere sempre presente."
"E poi ti potrebbe fare comodo stare con qualcuno con un po' di esperienza, come loro." ammise Gambedipesce, alzandosi "Vado ad avvertire il Consiglio. È meglio che sappiano anche loro della cosa."
Senza dire altro corse via, lasciando gli altri da soli.
Astrid si sistemò meglio sul letto, facendo spazio ai due ragazzi; Tufo si sedette su un lato, allungando, esitante, la mano verso quella della piccola Bruta, che ancora non si era staccata, e Hiccup si sedette sull'altro lato, dopo aver preso su anche il piccolo Stoick e facendo salire sul letto Moccicoso, che non toglieva gli occhi dalla neonata, incuriosito dal nuovo arrivo.
Quando Bruta ebbe finito di mangiare, la donna la passò al fratello, aiutandola a prenderla meglio per farle fare il ruttino, poi fece avvicinare il figlio maggiore e lo abbracciò stretto, stampandogli un bacio materno sulla guancia.
Testa di Tufo era un po' impacciato, ma riuscì nell'intento, quindi prese meglio la piccola e la cullò, lasciando che si guardasse intorno. Il sui sguardo incrociò quello del bambino più grande, che si rivolse subito allo "zio".
" Posso prenderla, zio Tufo?" chiese "Non le faccio nulla, poi te la lascio di nuovo."
Il ragazzo esitò, ma alla fine annuì, attese che Astrid prendesse meglio il bambino e gli mise in braccio la piccola, che venne sorretta anche dalle mani di Hiccup e della moglie.
Testa Bruta fece un verso curioso, afferrando un dito di Moccicoso, e rimase tranquilla, mentre lui la osservava, e alla fine si sorrisero.
"Moccicoso, c'è una cosa che devi fare." disse Hiccup, dopo un po' "È molto importante. Testa Bruta è una bambina molto speciale, come te. Quindi è importante che tu mi prometti che la proteggerai, okay?"
"Va bene, papà." acconsentì il bambino, abbassandosi sulla piccola e baciandole il nasino, provocandole, con quel gesto, una risata e un sospiro beato.
Hiccup gli fece una carezza e si voltò verso Tufo, sorridendo.
"Sarà una bella avventura, amico mio." lo informò "Sarà difficile, ma essere genitore è una delle cose più belle che possano capitare."
Il biondo annuì. Sapeva già che gli sarebbe mancata la sua sorella dispettosa, ma ora avrebbe avuto una figlia da tirare su, sarebbe stato diverso, ma forse anche migliore.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Dragon trainer / Vai alla pagina dell'autore: katyjolinar