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Autore: Sharon9395    10/10/2015    3 recensioni
La vita tra i Candidi non era male: tranquilla, dedita alla verità, all’onestà e alla giustizia.
Kat teneva sì alla giustizia e alla verità. Ma dentro di se sentiva la spinta verso una vita diversa. Una vita spericolata, una vita degna di essere vissuta.
Il test era stato chiaro. O meglio… inconcludente. Quindi doveva scegliere da sola. Magari tra i Candidi o tra gli Abneganti sarebbe stata al sicuro, la avrebbero aiutata. Ma quella, sapeva in cuor suo, non essere la sua strada.
Voleva sentirsi utile, completa e, soprattutto, libera. E tutto questo poteva trovarlo solo in una fazione: gli Intrepidi.
Afferrò con decisione il coltello, si procurò un piccolo taglio nella parte interna della mano e lasciò cadere il suo sangue sui carboni ardenti. Il suono prodotto, fece serpeggiare lungo la sua schiena un brivido freddo. Kat aveva scelto e, ormai, non poteva più tornare indietro.
“La fazione prima del sangue”.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric, Four/Quattro (Tobias), Tris, Un po' tutti, Zeke
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo IX
 
La sveglia suonò puntuale e Kat, lentamente senza far rumore si alzò dal letto e andò in bagno. Una volta sciacquata per bene la faccia per togliere i segni della stanchezza e del sonno, s’infilò i suoi jeans e la t-shirt nera e si recò alla palestra.
Era ancora presto, mancava un quarto d’ora all’arrivo delle ragazze, perciò iniziò a preparare i sacchi e un ring di fortuna.
Quando Tris e Christina arrivarono tutto era pronto. Aveva acceso solo due luci blu, in modo da non dare nell’occhio. 
<< Ciao, Kat >> la salutarono.
<< Ciao, ragazze. Tu sei Christina >> cominciò Kat che fu, però, interrotta dalla ragazza alta        << Christina Brown >>.
<< E tu Tris? >> chiese indicando la bionda.
<< Prior >> rispose lei.
Kat restò pensierosa per un po’, quel cognome le era famigliare, ma come poteva esserlo? Come poteva pensare di conoscere un’ abnegante? Lei non ci aveva mai avuto a che fare. Indugiò ancora un po’ e ritornò alla realtà.
<< Bene, io sono Kat Steevens. Iniziamo >>. Condusse le ragazze accanto ai sacchi e le fece posizionare.
<< Partiamo dalla base: come tirare un pugno. Allora, tenete una posizione comoda e stabile. Solo così riuscirete a sferrare pugni abbastanza forti e ad evitare i colpi. Il peso deve essere sostenuto sul piede posteriore. Gomiti verso l’interno, mani sollevate: sinistra sotto la guancia e destra sotto il mento. >>
Tris e Christina provavano ad imitarla senza successo.
<< Ah, e il viso sempre rivolto verso il basso >> precisò continuando a mostrare la corretta postura.
Si avvicinò a Christina e le sistemò le braccia.
<< Ora: la mano dominante portatela con un leggero movimento verso l’alto. La spalla vi aiuterà a dare forza al colpo – fece la mossa - Chiaro? >> chiese alle sue allieve. Loro annuirono e cominciarono a picchiare sul sacco.
Stavano facendo grossi progressi, anche se le nocche delle mani erano diventate rosse e doloranti.
Nel bel mezzo dell’addestramento, mentre erano totalmente concentrate, Kat sentì la porta aprirsi e chiudersi immediatamente. Corse per vedere chi fosse, ma affacciandosi e controllando a destra e a sinistra non trovò nessuno. Doveva essere stato il vento, pensò, e ritornò dalle ragazze che intanto si erano fermate.
<< Chi era? >> chiese Tris allarmata.
<< Il vento… spero >> rispose Kat. << Su, torniamo al lavoro >>.
Dopo una buona mezz’ora, si sentì nuovamente il rumore della porta. Questa volta Kat fu più veloce e correndo quasi non andò a sbattere contro Quattro.
<< Che ci fai qui? >> gli chiese spaventata.
<< Che fai tu qui? Con – guardò dietro di lei e notò due sagome – con loro? >> domandò di rimando l’amico avvicinandosi alle due ragazze.
Stupito chiese ancora << Le alleni? Sai che non potresti farlo? Se Eric lo scoprisse… a no, a te non direbbe nulla >>.
<< Non fare lo spiritoso. mi farei un altro giro in infermeria se lo scoprisse. Vuoi far vedere alle ragazze una dimostrazione pratica? >> rispose Kat.
<< Ti schiaccerò >> bofonchiò l’amico con un sorriso.
 I due si posizionarono al centro del ring improvvisato. Si fissavano girando su se stessi restando l’uno di fronte all’altra. Quattro sferrò un gancio che la ragazza evitò. Un ghigno compiaciuto si palesò sul volto di lei, che a sua volta gli si avvicinò velocemente e lo colpì sotto il mento.
Il ragazzo si fermò e disse sorridendo << Questa te l’ho lasciata fare >>.
Di nuovo si scagliò su di lei e le tirò un pugno sulla guancia che Kat massaggiò con la mano come a voler affievolire il dolore. Si avvicinò di nuovo e cercò di prenderlo per i fianchi per buttarlo a terra. Ma aveva previsto la mossa, così fu lui a farlo a lei.
<< Sei sicura di voler continuare? >> chiese porgendole il braccio per aiutarla a rialzarsi.
<< Si >> rispose con decisione. Kat violò regole: sfoderò un calcio basso con il dorso del piede facendo cadere l’amico.
<< Ehi! Non vale! Non stiamo facendo karate! >> la schernì.
<< Ti arrendi? >> lo punzecchiò parando i pugni davanti al viso.
<< Si, mi arrendo >> rispose lui che si alzò da terra passandosi una mano fra i capelli.
Misero a posto i sacchi e gli altri attrezzi, e tornarono ognuno a casa propria.
 
Il mattino seguente le due Intrepide, dopo essersi lavate e cambiate, andarono in mensa per la colazione. Al loro tavolo era seduto solo Zeke. Evidentemente Quattro era già al Pozzo.
Le salutò e chiese << Kat, cos’è quella faccia? >>. Il viso appariva stanco e segnato da profonde occhiaie violacee.
<< E’ andata di nascosto da qualche parte sta notte ed è tornata alle cinque. Si me ne sono accorta quando sei uscita di casa >> spiegò Clarke.
<< Ma davvero? E dove sei stata? Con Eric, vero? Dai, ammettilo. Stai arrossendo, come ogni volta che lo nominiamo >> la prese in giro Zeke, mentre Kat stava morendo dall’imbarazzo quando sbarrò gli occhi e vide che Eric era proprio dietro di lui.
<< Se fosse stata con me ci sarebbe qualche problema? >> tuonò il Capofazione.
Zeke fu preso alla sprovvista e rispose << Ciao, Eric. Non ti avevo sentito arrivare tutto bene? >>.
Kat voleva sparire in quello stesso istante. Non riusciva a sopportare la vergogna e l’imbarazzo. Era diventata paonazza.
<< Si. – rispose – Kat, vieni con me. E’ tardi. >>. La ragazza si alzò dal tavolo, mentre lui continuò beffardo << Ah, e si Zeke, è stata con me. E varrai anche sta sera, giusto? >>.
Se avesse potuto diventare ancora più rossa di sicuro lo sarebbe stata. << Ehm… E… Si? >> domandò esitante non sapendo esattamente cosa rispondere e perché lui la stesse coprendo.
Eric le appoggiò il braccio dietro la schiena e lei rabbrividì. La lasciò appena erano abbastanza lontani dai due amici.
<< Dove sei stata sta notte? >> chiese serio con fare sospettoso.
<< In giro. Non avevo sonno >> rispose.
Si fermarono per qualche momento e la fissò.
<< Mi stai mentendo >> sentenziò.
Kat ricambiò lo sguardo. Non poteva dirgli che aveva allenato in segreto due iniziate, le avrebbe torturate durante gli addestramenti.
<< Va bene. Sono stata in palestra, avevo voglia di tirare pugni a qualcosa >> confessò, sperando che se la bevesse.
Eric non era del tutto convinto di quella spiegazione, ma si accontentò e la prese per buona.
<< Perché hai detto che ero con te? >> chiese Kat.
<< Avevi bisogno di una scusa, no? >> rispose lui.
<< Okay… allora, grazie >>.
 
 
Quella mattina era libera, perciò decise di restare in palestra con Quattro ed Eric e aiutarli con gli addestramenti. Era il giorno del “corpo a corpo”. Avevano formato le coppie, solo Tris era rimasta fuori.
Christina doveva confrontarsi sul ring contro la ragazza-armadio, Molly.
Le due ragazze si posizionarono l’una di fronte all’altro e il combattimento cominciò. Il risultato era palese: Christina sarebbe stata sopraffatta, nonostante fosse alta e agile, Molly era davvero forte ed era il doppio di lei.
L’aveva buttata a terra più volte consecutivamente. Era stremata, non riusciva più a resistere ai colpi. Respirando affannosamente e ripiegata su se stessa chiese di potersi fermare. Aveva il sangue che le gocciolava da naso. Eric, stranamente, le concesse di arrendersi e addirittura la aiutò ad alzarsi. << Facciamo tutti una pausa >> annunciò il Capofazione.
Stava conducendo Christina fuori dalla palestra sul ponte che faceva da collegamento da un lato all’altro dello Strapiombo. Kat li seguì sospettosa insieme a Tris.
<< Stai meglio? >> le chiese lui con preoccupazione. La trasfazione annuì.
<< Bene >> disse e all’improvviso le prese il braccio e la scaraventò giù dal ponte facendola aggrappare.
Con un sorriso beffardo e sprezzante intimò << Se vuoi vivere e rimanere tra gli Intrepidi tieniti forte e resisti. Altrimenti arrenditi e vai tra gli Esclusi >>.
Kat restò senza parole, era spaventata per la ragazza. Dopo qualche minuto Eric ordinò di aiutarla a salire. L’istruttrice e Tris la presero al volo, prima che cadesse nel vuoto e la ragazzina si appoggiò alla spalla dell’amica.
<< Abbiamo finito per oggi >> li congedò il Capofazione sprezzante.
 
Kat era stufa di quei comportamenti da bullo che persisteva a mantenere. Rientrando nella palestra lo afferrò per il braccio con un stretta forte e violenta. Si girò e disse << Ah sei tu, che c’è? >>.
<< Cosa diavolo ti è venuto in mente? >> sbraitò.
<< Faccio il mio dovere. Tu dovresti fare il tuo >> rispose lui.
<< Tu li ammazzi così! >> disse con tono esasperato.
La fissò << So che stanotte hai aiutato le due iniziate! >>.
Kat lasciò la presa.
<< Cosa? Chi te l’ha detto? >> chiese nervosamente.
<< Sta mattina i  tuoi amichetti ti stavano tartassando di domande su dove tu fossi stata questa notte e, guarda il caso com’è strano, dopo un ragazzo viene a dirmi che avevi allenato di nascosto due iniziate! L’abnegante e la candida >> replicò, ormai furioso.
<< Quindi è per questo che hai quasi ammazzato quella ragazzina, prima? >> . Eric non rispose, ma si girò su se stesso e si allontanò dalla ragazza.
 
 
Tornò a casa sfinita: poteva rilassarsi e leggere un po’ per distrarsi dai mille pensieri.
Fece una doccia veloce, prese un succo dal frigo e poi si sedette in salotto sulla sua poltrona preferita e iniziò la lettura.
Passò un’ora prima che anche l’amica arrivasse. Aveva gli occhi violacei e i muscoli doloranti: dovevano aver avuto problemi con i soliti esclusi che tentavano di oltrepassare la recinzione nella speranza che una volta fuori dalla città potessero finalmente avere una vera vita.
Di certo non li si poteva biasimare: essere un escluso era una condanna vera e propria.
<< Com’è andata oggi all’addestramento? >> domandò gettandosi sul divano a Kat.
<<  Eric ha quasi ucciso Christina perché qualcuno gli ha detto che io ho allenato di nascosto le ragazze >> rispose nervosamente.
Clarke per un momento rimase spiazzata << Allenamento di nascosto? Scusa quando le avresti allenate sta notte eri co… ma certo! Era una bugia! Grazie al cielo non eri con lui! >> esclamò sospirando sollevata da quella notizia.
<< Ti dico che ha quasi ammazzato una ragazza per colpa mia e tu ti senti sollevata perché non ero con lui?! >> fece Kat.
L’amica le sorrise e socchiuse gli occhi.
Più tardi andarono a fare un giro al Pozzo. Entrarono in un piccolo locale e ordinarono da bere. A loro si aggiunsero Quattro e Zeke.
<< Il cognome Prior, ti dice qualcosa? >> chiese sottovoce Kat rivolta a Quattro.
Lui restò per un attimo in silenzio cercando di pensare a dove potesse aver sentito quel nome. Poi, come un’illuminazione, capì: Prior era il cognome del padre di Tris.
<< Si. Il padre di Tris che lavora nella gestione del governo della città. Perché mi fai questa domanda? >> rispose, non riuscendo a capire perché Kat gli avesse fatto quella domanda. Si allontanarono dagli altri due per poter parlare.
<< Questo cognome mi è famigliare. Io l’ho già sentito. Ma come posso conoscerlo se non ho mai avuto niente a che fare con gli Abneganti? >> disse la ragazza.
Il silenziò calò, mentre entrambi pensavano.
<< In realtà, una volta hai avuto a che fare con gli Abneganti: il giorno del test attitudinale >>. A quelle parole, Kat spalancò gli occhi dalla incredulità.
<< Come si chiama la madre di Tris? >> chiese.
<< Natalie Prior…>> rispose Quattro.
 

<< Ciao, Kathleen. Io sono Natalie… Natalie Prior >> chiese dolcemente una donna vestita di grigio facendola accomodare sulla poltrona.
<< Salve >> rispose la ragazza esitante..
L’Abnegante prese una siringa dal tavolo e si avvicinò alla giovane Kat.
<< Non ti farà male, tranquilla >> la rassicurò inserendo la siringa nel suo collo.
Chiuse gli occhi e sentì la voce della donna che la invitava a scegliere tra un cesto con del formaggio e uno con un coltello.
Kat non capiva perché doveva scegliere fra quei due oggetti così diversi. Afferrò il coltello e i cesti sparirono.
Si aprì una porta alle sue spalle dalla quale uscì un cane. Sembrava innocuo. Gli si avvicinò e lo accarezzò. Ma il cane cambiò repentinamente espressione. Cominciò a ringhiare e a mostrare i denti.
Dietro della ragazza c’era una bambina. Il cane le si stava scaraventando contro, allora prontamente si gettò davanti alla piccola e saltando sul cane lo bloccò. Non voleva ucciderlo.
All’improvviso aprì gli occhi e si ritrovò nella saletta. Era sudata e spaventata.
Natalie aveva il volto preoccupato. Si avvicinò lentamente alla candida e le disse << Il tuo risultato è… inconcludente >>
“Inconcludente? Sono un’Esclusa?” pensò Kat.
<< Sei Intrepida… ma anche Abnegante >>.
<< Cosa? E’ impossibile. Non si può essere due cose! >> rispose incredula.
La donna la guardò e disse << Kathleen… sei una Divergente. E non è una buona cosa. E’ pericoloso esserlo. Non dovrai dirlo a nessuno, neanche ai tuoi genitori. Ti consiglio di scegliere gli Abneganti, con noi sarai al sicuro >>.
<< Io… grazie >>.
<< Vai via. Dici che non sei stata bene, io penserò al resto. Okay? >> disse Natalie. La ragazza annuì e uscì dalla saletta, dirigendosi verso casa.

 
<< Perché quella faccia? >> chiese Quattro.
Kat abbassò lo sguardo e poi disse << Natalie Prior è la donna che mi ha aiutata il giorno del test attitudinale >>.
 
 
 
Angolo autrice:
Salve! Sono ritornata con un nuovo, seppure breve, capitolo dopo una pausa abbastanza lunga e per questo mi scuso, ma purtroppo il tempo è poco e lo studio è tanto xD
Ringrazio quanti leggono, recensiscono e seguono la storia.
Ebbene si, Kat conosce la madre di Tris. Questo legame tra le due porterà a degli sviluppi, spero, interessanti.
Aggiornerò il più presto possibile.
Grazie ancora, alla prossima :)
  
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