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Autore: PaperHero    10/10/2015    1 recensioni
Tutti conoscono Chris McLean, il conduttore del famoso reality show A tutto reality. Era noto sopratutto per il suo carattere sadico, narcisista, dispostico, egoista e per come adorava torturare i concorrenti con sfide mortali e pericolose. Ma se non fosse stato sempre cosi?. In questa storia, percorrerò alcuni momenti della sua vita che l'hanno cambiato e fatto diventare cosi come lo conosciamo.
Se siete curiosi, leggete e lasciate una piccola recensione. Sono curiosa di sapere i vostri pareri su questo mio primo esperimento. Spero che vi piaccia e buona lettura.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chris McLean
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Orari Mia madre non mi ha mai dato un orario ben preciso per rientrare a casa. Mi lasciava abbastanza libero ma una sera…

-Hai capito, Chris? Dovete essere a casa per le dieci e mezzo. Domani, Honey ha la scuola mentre tu un provino.-.                       
-Si, mamma. Stai tranquilla, per quell’ora io e questa piccola peste saremmo a casa- la tranquillizzai, scompigliando i capelli a mia sorella.
– Io non sono una peste, fratellone. Mi hai rovinato i capelli- si lamentò lei, correndo in bagno per sistemarsi.
-Quanta tragedia per dei capelli-esclamai, roteando gli occhi al cielo 
-Disse quello che ha passato due ore in bagno solo perché aveva un capello fuori posto- ribattè mia sorella, ritornando in salotto
Mia madre sorrise e disse:-Va bene, ragazzi. Fate i bravi e vedete di ritornare per l’ora stabilita-.      
-Ok, ciao mamma. Andiamo, brontolone- salutò Honey, sorridendo e spingendomi letteralmente fuori dalla porta poiché stavo brontolando tra me e me.
– So camminare da solo, grazie-dissi, scrollandomi di dosso mia sorella in malo modo.                           

- Chris, che ti prende?-. mormorò lei, con voce dispiaciuta                                                                                                                  
Mi resi conto che mi ero comportato da stupido e cercai di rimediare:-Scusa, Honey. Sono solo nervoso. Dove vuoi andare?-  
Infatti, per quella sera avrei accompagnato mia sorella di diciotto anni a fare un giretto.                        

- Scusa accettate. Voglio andare al nuovo luna park che hanno appena inaugurato. Mi ci porti?- rispose lei, sorridendo e saltando da una parte all’altra con lo sguardo da cucciola, che aveva imparato dal sottoscritto quando era solo una bambina. 
– Tutto quello che vuoi, piccola. Stasera, puoi chiedermi qualsiasi cosa-                                                

- Grazie, fratellone. Sei il migliore- esultò lei                                                                                                        
- Lo so- concordai io, sorridendo e circondandole le spalle con un braccio                                                          
Fu una serata magnifica: scherzammo tutto il tempo, mangiando zucchero filato e salendo sulle varie attrazioni.              
Stavamo ridendo quando finimmo davanti al tiro al bersaglio.                                                                                                

- Buonasera, giovanotto. Vuoi provare a vincere il premio speciale per la ragazza?- chiese l’uomo della bancarella.      
Accettai e, pochi minuti dopo, io e mia sorella ci allontanavamo con lei che portava in mano il peluche di un koala.
–  Ehm, Chris….-iniziò mia sorella, dopo aver lanciato un’occhiata all’orologio che portavo al polso.   
- Si, Honey? Dimmi- la incitai io, sorridendole
- Sono le undici e mezzo-mi illuminò lei                                                                                                                                 

Ci guardammo negli occhi e, all’unisono, esclamammo:- Oh, cavolo….- prima di iniziare a correre verso casa.           
Quando ritornammo a casa, nostra madre, dopo averci una ramanzina con i fiocchi, ci spedi a letto e ci proibì di uscire la sera per una settimana.

Ah, quanto mi mancano quei momenti con mia sorella.
   
 
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