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Autore: Strange_Guy99    12/10/2015    3 recensioni
C'è Hunter, un cacciatore di mostri orgoglioso di sé e di ciò che fa, le cui certezze verranno demolite dopo un fatale incontro.
C'è Soraya, una strega chiusa in sé stessa che non teme niente e nessuno mentre, in realtà, vuole solamente essere amata.
E poi gli immancabili angeli caduti, portatori di sventura, che cambieranno per sempre la vita dei nostri carissimi amici.
Genere: Avventura, Horror, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Andy Biersack, Ashley Purdy, Jinxx, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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La situazione è diventata gelida e tra noi è calato il silenzio.
Gli angeli si sono presentati, Melanie si è presentata e non abbiamo argomenti di cui parlare.
Ancora non ho capito perché ho sei persone conosciute da un giorno in casa mia.
Tutto questo è semplicemente assurdo.
«Beh.»esclamo io, rompendo questo assurdo silenzio.«Dovremmo avvisare Soraya, non credete?»
Agguanto Melanie per un polso, cercando di essere delicato.
Ho seriamente paura che questa tizia possa rompersi, come una bambola di porcellana.
«Soraya?»domanda la bizzarra strega, assumendo una espressione interrogativa.«Si chiama così la strega che mi ha aiutata? Che bel nome, è così esotico...»
«Non potete andare da Soraya!»replica bruscamente Ashley, scattando in piedi.«È fuori discussione.»
Una reazione spropositata, tipica di Ash. 
Da quel poco di tempo in cui ci conosciamo ha sempre avuto reazioni spropositate.
«Effettivamente è da molto tempo che quei due se ne sono andati.»interviene Jake con fare pensoso, tamburellandosi le labbra con le dita.
«Cosa mi state nascondendo?»domando io, scrutando con fare circospetto ogni singolo angelo.
«Jeremy e Soraya!»risponde Jake come se fosse la cosa più ovvia al mondo.«Chissà cosa staranno facendo...»
«Te lo spiegherò quando sarai più grande.»replica beffardo Ashley, con un sorriso malizioso stampato in volto.
A quel punto non posso fare a meno di scoppiare a ridere.
Se Soraya si trova da sola con un ragazzo e quest'ultimo prova semplicemente a rivolgerle parola, egli verrà pestato violentemente.
È un teorema scientificamente dimostrato.
«Fidati Ash.»rispondo io, aprendo la porta e trascinandomi dietro Melanie.«Soraya è la miglior ragazza che si possa trovare.»
Usciamo rapidamente dall'appartamento mentre la porta si richiuse con delicatezza.
«Ugh, che puzza di umido.»annuncia la strega mentre il suo viso si piega in una smorfia di disgusto.
«Ti abituerai.»le rispondo seccamente io, incamminandosi verso l'appartamento della strega.«Immagino che tu ti stia chiedendo dove ti trovi.»
«Effettivamente...»replica lei mentre muove rapidamente le gambe snelle per stare al mio passo.
«Beh, periferia di Los Angeles. Più precisamente in un quartiere non lontano dalla Cattedrale della Nostra signora Degli angeli.»inizio io, sentendomi una specie di Virgilio che guida il suo Dante.«una chiesa di merda che non si caga nessuno.»*
La strega sogghigna allegramente, rivolgendomi un rapido sguardo.
«Quindi siamo a Los Angeles. Non mi piacciono le città.»dice lei. 
Credo che si stia rivolgendo più a sé stessa che a me.
Saliamo la rampa di scale ed arriviamo in un batter d'occhio davanti all'appartamento di Soraya.
Un dettaglio mi colpisce immediatamente. 
La porta è aperta.
Fidatevi, Soraya non è il tipo che si dimentica di queste cose.
Spingo la porta in legno, cercando di non farla cigolare e sgattaiolo dentro l'appartamento della strega.
Faccio cenno a Melanie di seguirmi e di fare piano.
Non credo sia in pericolo, in effetti non lo è mai, ma non sono convinto che tutto sia in regola.
«Prova un'altra volta, idiota!»grida la voce di Soraya da dietro la porta serrata del suo studio.
«Ti ho già detto che è inutile.»replica con calma una voce maschile familiare.
Jeremy. A quanto pare Ashley non ha detto solamente stronzate.
«È alla base di ogni magia.»dice seccamente la strega.«Se non riesci a fare questo, sei veramente un incapace.»
Apro la porta dello studio, entrando senza il minimo ritegno.
I due si voltano di scatto, evidentemente spaventati e sorpresi.
Jeremy reagisce rapidamente.
Scatta con una rapidità sorprendente, agguantandone per il colletto della maglia ed alzando il braccio destro.
Poi, da un polsino borchiato in cuoio nero che prima non portava, scatta qualcosa.
Un pugnale.
O almeno, dovrebbe esserlo. È di una materia informe, sembrerebbe qualcosa tipo plasma.
«Wow.»esclama Jeremy che osserva esterrefatto i polsini.
«Ce l'hai fatta, finalmente!»Soraya applaude con soddisfazione, guardando l'angelo con un certo orgoglio.«E tu, Hunter, non azzardarti mai più ad entrare in casa mia senza bussare.»
Sbuffo, alzando gli occhi al cielo. Non cambierà mai.
Difende i suoi spazi con le unghie e con i denti.
«Come ti pare.»replico io, per poi rivolgermi a Jeremy«E tu, bel fusto, hai intenzione di baciarmi o mi mi mollerai?!.»
Odio che si invada il mio spazio vitale.
Avvicinati troppo e perderai la testa.
Jeremy indietreggia imbarazzato, spostando lo sguardo su Soraya che sta sghignazzando allegramente.
«Beh, Soraya aveva visto che non avevo nessuna arma.»spiega l'angelo.«E, mossa dalla pietà, ha deciso di fabbricarmene una con le sue manine.»
L'angelo rivolge un sorriso da ebete alla strega che tiene gli occhi puntati a terra.
Incredibile, non si era mai comportata così con una persona pressoché sconosciuta.
Ci è voluto più di un mese affinché uscisse dalla mia camera per rivolgermi parola. E l'ho ospitata a casa mia, curandomi di lei, quando ha ucciso per sbaglio quattro cacciatori di streghe in una volta.
A quanto pare avere qui degli angeli sta avendo effetti positivi su tutti noi.
«Tu gli avresti incantato quei polsini?»domando io, sorpreso.«Senza chiedere nulla in cambio?»
«Ehy, non sono io quella che chiede favori in cambio per ogni cosa.»risponde seccamente Soraya.«Mi sentivo in debito. Infondo lui mi ha aiutato così tanto.»
E così i loro occhi si incrociarono. Uno sguardo profondo, intenso, che riporta alla luce dei ricordi oscuri e seppelliti in chissà quale angolo remoto della mente della strega.
Il sorriso dell'angelo si spegne; evidentemente non si aspettava una reazione così grande.
Fidati, Jeremy, nessuno se lo sarebbe mai aspettato.
«Ops.»la voce di Melanie si fa sentire dal salotto, seguita da un oggetto di vetro che si frantuma a terra.
«CHI HAI PORTATO IN CASA MIA, HUNTER?!»grida Soraya, spingendomi via e dirigendosi con passo pesante verso la fonte del suono.
«Ti ho solamente portato ciò che era tuo.»replico io con calma, seguendola.
Melanie è davanti ad una provetta distrutta e si tiene la faccia nascosta tra le mani.
Come una bambina che cerca di sparire.
«Lei è...»Soraya guarda la bizzarra strega con uno sguardo misto a stupore e meraviglia, con una puntina di antipatia.
Io annuisco, spostando a mia volta lo sguardo verso Melanie.
«Mi dispiace.»sussurra quest'ultima, incomprensibilmente, non accennando a togliersi le mani dalla faccia.
Soraya caccia un sospiro, iniziando a raccogliere i cocci di vetro.
«Non fa niente, per tua fortuna era vuota.»risponde lei con il tono di una mamma affranta.
«Soraya, ti presento Melanie.»annuncio infine io.«La necromante.»
Melanie crea uno spiraglio con le dita, quanto basta per osservare la strega che pulisce la sua casa.
«D'accordo, lei posso ospitarla.»Soraya si alza da terra, poggiandosi le mani sui fianchi.«Ma agli angeli ci pensi tu. Non voglio cinque sudici ragazzi in casa mia.»
«Vedo che mi hai letto nel pensiero.»rispondo io mentre un ricordo totalmente fuori luogo spunta nella mia mente.
Prima di andarmene rivisto nella saccoccia, tirando fuori due di quelle inutili collane che Andy ha preso come simbolo del nostro "team" e le porgo alle streghe.
«Tenete.»dico io fermamente mentre le due le prendono con aria perplessa.«Andy ci teneva.»
E me ne vado, seguito a ruota da Jeremy.
 
 
 
«Io non ci posso credere!»grido io all'unisono con l'angelo.
Vorrei seriamente picchiare violentemente questi quattro coglioni ma, purtroppo, devo trattenermi.
Io e Jeremy siamo rientrati in casa, senza alcuna preoccupazione per la testa ed, inizialmente, sembrava tutto tranquillo.
L'unica cosa che mi aveva leggermente lasciato perplesso era il fatto che gli angeli fossero allegri, troppo allegri.
Mi sono avvicinato al divano, messo completamente in disordine, ed ho notato la mia bottiglia di vodka per terra, in mezzo al gruppo.
Vuota.
Questi quattro imbecilli si sono scolati da soli  un'intera bottiglia di vodka liscia.
Ed in quanto?! Dieci minuti?!
«Siete degli esseri decerebrati!»urlo io, dando una decisa botta in testa ad Ashley che perde l'equilibrio e cade rovinosamente a terra.
Idiota.
«E datti una calmata.»Andy barcolla verso di me per poi appoggiarsi a me, chiudendo gli occhi.
Lanciò uno sguardo sconvolto a Jeremy che si limita ad alzare le spalle ridacchiando.
Devo spingerlo via e farlo cadere sopra Ash? 
Il lato positivo è che tra poco cadranno addormentati tutti.
È il magico effetto della sbronza.
 
 
 
 
 
 
 
*So che è un'incongruenza e, fidatevi, non sarà l'ultima. Perdonatemi ma altrimenti la storia non avrebbe senso.
 
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Okay, so che probabilmente è pieno di errori ma avevo voglia di aggiornare e non volevo rileggerlo. 
Scusate guyz.
  
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