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Autore: Lodd Fantasy Factory    13/10/2015    0 recensioni
“La libertà non è un diritto, ma una capacità di espressione. Non tutti gli uomini la possiedono.”
Il pianeta si è ammalato, e con esso anche gli uomini che lo popolavano. Alcuni, però, conoscono un modo per vivere in eterno, ed abusano dei loro poteri per preservare i propri privilegi. Ma qualcuno conosce il loro segreto, ed è pronto a rivelarlo. La rivoluzione è inevitabile per ottenere la libertà!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Rimpianti



L'impeto delle onde che s'infrangevano sulla barriera di cemento lo teneva ancora legato alla putrida realtà, destinata a sgretolarsi ad una ventina di metri di caduta libera dalla libertà. La fortuna era venuta meno nel momento sbagliato.
Nei quartieri bassi si era sparsa la voce che molti fossero morti nel tentativo di raggiungere il mare, seppur nessuno avesse mai conosciuto in quali circostanze. Si diceva anche i pochi riusciti nell'impresa erano stati inghiottiti dagli abissi, e divorati dalle immense e truci bestie che li popolavano. Oppure, che erano deceduti nell'impatto con le onde, o ancora, si erano infranti contro gli scogli.

Quel che James aveva potuto scoprire, suo malgrado, era che i fuggitivi fossero incappati in un fitto campo minato. L'ennesima trappola.

Vi era un recondito terrore nei confronti del mare, da sempre latente negli animi dei cittadini di Arcadia. Lo società lo aveva gradualmente instillato nelle menti dei civili, divulgando inquietanti storie, giustificando le sparizioni di importanti esponenti, ed alimentando i focolai dei miti popolari, che volevano l'immensa distesa d'acqua popolata da creature mitologiche.

James lo aveva da sempre ritenuto un timore infondato.

Si chiese a più riprese perché fosse ancora tanto lucido: aveva una gamba mozzata, e l'altra lo era per metà. Il braccio sinistro, sostituito anzitempo da una protesi meccanica, dotata di particolari nanocellule in grado di ripristinare i tessuti e la cute, continuava a schioccare, contorcendosi convulsamente su se stesso.

I proiettili, rivestiti di Acidorosso – una sostanza capace di mandare in tilt gli obsoleti meccanismi metallici – lo avevano danneggiato gravemente. Inoltre, aveva affilati frammenti di metallo sparsi in tutto il corpo, a causa della mina su cui aveva sfortunatamente posato il proprio piede. L'urto, oltre ai brandelli delle sue gambe, avevano scatenato altre esplosioni nei dintorni. Perlomeno, erano servite a far perdere le sue tracce.

Portava in corpo parecchia ferraglia, vecchia di almeno cent'anni. Il sistema che la collegava ai suoi nervi, per consentirgli di muoversi, era stato sciolto.

Le sue funzioni motorie erano irrimediabilmente compromesse.

La protesi sbatteva sul freddo pavimento, contorcendosi fra spasmi irregolari, e provocando un raschio tanto fastidioso quanto deprimente. Pulsava al ritmo del proprio battito, che calava d'intensità ad ogni secondo che trascorreva.

Odiava ciò che era divenuto, benché quella strumentazione gli avesse più volte salvato la vita. Si considerava un uomo per metà, nonostante egli non fosse diverso dalla maggior parte degli abitanti di Arcadia. Tutti avevano perso una parte naturale del proprio corpo, acquistata dal primo offerente per pochi spiccioli, e l'avevano rimpiazzata con una protesi meccanica.

Gli organi cibernetici avevano lo scopo di stabilizzare le funzioni vitali del soggetto, affinché i soccorsi potessero giungere in tempo, e salvargli la vita. O per, come James aveva recentemente scoperto, salvaguardare la tecnologia, ed impedire che si arrestassero. Ciò poteva danneggiarli, e renderli quindi inutilizzabili.

Inoltre, la capacità di ripristino dei tessuti non era stata estesa a tutto il corpo, affinché i feriti fossero sempre recuperabili, ma impossibilitati a tramutarsi in ostili e pericolose macchine da guerra, qualora avessero deciso di ribellarsi. Il sistema poteva essere arrestato facilmente; e, quando si rimaneva gravemente danneggiati, andava autonomamente in sospensione.

Insomma, la società imponeva che fossero controllabili, qualora vi fosse un cattivo utilizzo della tecnologia.

In passato, c'erano stati dei gruppi che si erano ribellati alla volontà di Arcadia, e che giuravano di aver raggiunto il mare, e di aver contemplato ciò che vi era oltre. Dissero di aver visto altre terre, e che si trattasse di luoghi naturali, probabilmente fertili. Si trattava di un manipolo di costruttori, programmatori e medici che avevano sfruttato le proprie conoscenze per offrire ad un discreto numero di volontari l'attrezzatura necessaria per fronteggiare le forze militari schierate a protezione del centro del potere.

Volevano ribaltare i vertici, per rendere pubbliche le preziose e vitali conoscenze che i ricchi stavano utilizzando per soggiogare i poveri. Ma i disordini vennero messi a tacere in breve, in seguito all'improvvisa morte del leader della fazione, ed i ribelli dispersi. Il nome dell'uomo che li aveva guidati venne bandito dalla società, e chiunque fosse stato udito pronunciarlo, avrebbe dovuto rispondere del reato di terrorismo e tradimento. La pena era la morte, per mezzo di un'iniezione letale. Oramai, non lo ricordava più nessuno.

Da allora, nessun altro aveva più avuto il coraggio di opporsi, o di far aprire gli occhi ai cittadini; perlomeno, sino a quell'ultimo, folle – o eroico – gesto di James. Era stato estremamente efficace, fintanto che era passato inosservato all'attenzione delle forze dell'ordine. Ora, però, pagava a caro prezzo gli errori che aveva commesso nell'esecuzione del proprio piano.

Se solo fosse stato appena più accorto, sarebbe sicuramente riuscito a completare l'incarico.

Si maledì.

Per sua immensa sfortuna, poi, gran parte dei proiettili rivestiti di Acidorosso erano stati arrestati dalle fasce imbottite del giubbotto antiproiettile; la sostanza non era così riuscita a penetrare sotto pelle, in modo da danneggiare gli organi interni.

Comprese che la sua agonia sarebbe durata ancora a lungo, forse abbastanza da consentire ai cani da guardia della N.I.D.A (Nanomachines Intelligence Department of Arcadia) di trovarlo, interrogarlo e poi dissezionarlo senza pietà alcuna.

Gli avrebbero estorto ogni minima informazione utile.

Tutto quel che restava della silenziosa resistenza, che si era egregiamente nascosta sino alla prima occasione propizia, sarebbe stato spazzato via in poche ore. Gli uomini sarebbero rimasti imprigionati nel loro vuoto oblio mascherato da paradiso.

In seguito, dopo averlo probabilmente utilizzato per attirare allo scoperto i restanti ribelli, avrebbero recuperato dal suo cadavere tutti i pezzi ancora funzionanti, ed avrebbero provveduto a riciclare quanto di integro restava della sua struttura. Sarebbe stato smantellato e rottamato, così come si faceva per le cose inutili.

Non sarebbe rimasta alcuna traccia di lui. Nessun funerale, nessuna bara. Sarebbe stato come se non fosse mai esistito.

Poi, un fastidioso ronzio gli rivelò l'imminente arrivo di un piccolo drone. Volava basso, grazie all'ausilio di quattro eliche circolari. Da un occhio posto al centro della struttura, dotato di campo visivo a 360°, fuoriuscì una cascata di luce rossa che investì l'inerme profilo di James; serviva a comunicare la sua posizione, mutando gradazione, sino a raggiungere un blu acceso, alle torrette di guardia. Puntarono immediatamente i propri fari nei dintorni.

Lo avevano trovato!

 

Continua...

 
   
 
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