Libri > Trilogia di Bartimeus
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Autore: Mayo Samurai    13/10/2015    3 recensioni
Raccolta di One shot tutte BartNat, seguendo la traccia amorevolmente offerta da internet, alias la "100 word challenge".
Cento capitoli per cento prompt.
Sperando di riuscire a completare la sfida, vediamo almeno di iniziarla!
Buona lettura!
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bartimeus, Nathaniel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Crimine
 
 
 
“Secondo me finisce male.”
“Secondo me finisci nel canale, se non la pianti.”
“Secondo me finisce con i vostri sederi pieni di sale, se non abbassate la voce!”
Le due piccole figure borbottarono qualcosa, ma si zittirono.
Una leggera brezza iniziò a tirare, facendo ondeggiare l’erba alta e le chiome rigogliose sopra di loro.
Cheti e acquattati nell’erba come tigri, sette bambini tramavano all’ombra di grandi alberi frondosi.
“Secondo me non se n’è ancora andato.”
“Sì, sì, l’ho visto scendere.”
“E il campo è libero?”
“Aspetta che guardo.”
Il più minuto di tutti alzò la testa, mentre gli altri trattennero il respiro.
Poi si mise in piedi, allarmando il resto della comitiva.
“Via libera.” Disse con un sorriso.
Tirarono tutti un enorme sospiro di sollievo.
 
 
 
“Vedetta, avvisti la bandiera nemica?”
Asmina fece dondolare una gamba verso il vuoto, portandosi una mano al viso per schermarsi gli occhi.
“Nulla mio capitano!”
Kitty annuì seria:” Cambusiere! A quanto ammontano le nostre provviste?”
“Più o meno dovrebbero durare per il viaggio di ritorno, ma dico più o meno perché il pirata semplice Tolomeo riesce a mangiarne cinque in un colpo solo!”
“Tu sei qui per scroccare! E poi non esiste il pirata semplice, sei solo un pirata, poi c’è il nostromo, il capitano, il vice-capitano…” e si infilò due ciliegie in bocca, borbottando altri ruoli e nomi.
“E il cambusiere! Che però non deve mangiarsi tutte le provviste!” protestò Bartimeus, togliendo di mano il sacchetto che Tolomeo portava in grembo.
“Capitano, quest’albero ci offrirà ben poco se lo spogliamo in questo modo, e in più il nostro nemico capirà che lo stiamo alleggerendo del carico!”
Kitty annuì di nuovo:” Il nostromo Nathaniel ha ragione, Asmina, controlla ancora un po’ e poi scendi, se il cambusiere non ha divorato la tua ricompensa, ne avrai una!”
La ragazzina scrutò l’orizzonte ancora un poco, poi scese con la grazia di un gatto.
“Il vice capitano e il nocchiere dove sono?”
“Li ho mandati in avanscoperta alla ricerca di un albero migliore.”
“L’hanno trovato?”
“Dicono che hanno scoperto qualcosa in fondo al campo.”
“Saremo scoperti lì, però, diamo sugli altri campi!” Nathaniel guardò apprensivo l’orizzonte:” Non sarebbe meglio rimanere più interni?”
“Quegli alberi hanno qualche trappola, le ho viste io.” Borbottò Bartimeus, appendendo momentaneamente il sacchetto ad un ramo, fuori dalla portata di Tolomeo.
“Trappole? Tipo quelle per orsi?”
“Bhè, ne sarebbe capace, però no, sono solo sonore, fanno un gran rumore se ci passi sopra. Le ha nascoste bene e non saprei disattivarle.”
Kitty soppesò la cosa, rimuginando.
Tutta la banda aspettò le direttive del capitano.
In lontananza giunsero le figure di Jakob e Quezlee, che arrancavano nelle sterpaglie e nei fili di ferro.
“Tutto a posto laggiù, vice?”
I due ragazzini fecero un buffo saluto militare, tirando grandi sospiri:” Tutto pulito! Le case vicine sembrano vuote per ora!” Rispose Jakob, allungando la mano verso le ciliegie.
“Rischiamo lo stesso…”
“Un po’ di rischio non ci ha mai fatto male.”
“Parla per te, io mi sono graffiato tutte le gambe l’ultima volta, e mi si sono rotti i pantaloni, la mamma era furiosa.”
Tutti rabbrividirono, la signora Hyrnek era tanto buona quando si trattava di ospiti, quanto severa in fatto di punizioni.
Si zittirono, dondolandosi sui piedi e valutando la cosa.
Kitty sapeva che l’avrebbero seguita, ma non voleva che gli altri finissero nei guai per colpa sua.
Il padre adottivo di Nathaniel era terribile.
“Credo che l’unica cosa da f-“
“Nemico in vista, ritirata, ritirata!”
Lo strillo di Asmina destò i presenti, che dopo essersi guardati attorno freneticamente si precipitarono lungo il campo, correndo nella direzione in cui Jakob e Quezlee erano appena giunti.
Non rimasero a chiedersi se Asmina si fosse sbagliata, oltre ad essere una cosa poco probabile vista la sua vista da aquila, l’ultima volta che s’erano attardati Bartimeus ci aveva rimesso un polpaccio.
Lui mostrava le cicatrici tondeggianti con orgoglio, e se glielo chiedevi, te le lasciava anche toccare, ma la ramanzina e i castighi della madre preferì gettarli nel dimenticatoio.
“Dividiamoci! Solita formazione, avanti!”
Kitty e Jakob schizzarono sulla destra, e quando il campo si aprì in un nuovo filare, Quezlee e Tolomeo ci si infilarono, lasciando Nathaniel, Bartimeus e Asmina a sprintare giù per la collinetta, gettarsi a capofitto in un terzo filare, parallelo agli altri, incespicando nei rami secchi di anni prima e terra smossa.
Sentirono delle imprecazioni adulte alle loro spalle e accelerarono, frustandosi con i rami dei ciliegi e l’erba alta.
“Almeno Jakob non verrà strigliato!”
“Toccherà a noi se non ci spicciamo, correte!”
Tolomeo correva agitando le magre braccia in modo circolare, quasi saltellando: ”Elendil! Elendil!” strillò ridendo.
Nathaniel scoppiò a ridere, quasi inciampando nei suoi stessi piedi:” Cavalcate! Cavalcate! Cavalcate verso Gondor!”
Bartimeus lanciò un grido esasperato:” Non mettetevi a citare il Signore degli Anelli adesso! E’ il Signore degli Anelli vero? Stupidi fanatici!”
Fuggite sciocchi!” urlarono i due in risposta, ridendo come campanelli al vento.
Anche Asmina si mise a ridere, galoppando veloce nei campi.
“Se non la piantate giuro che non vi mollerò una ciliegia che una!”
“Tu pensa a non farle cadere, polveriere!” Urlò Kitty da qualche filare più in là, saltando agilmente i rami più grossi.
“E’ difficile correre con un sacchetto pieno in braccio!” protestò il ragazzino, stringendosi un poco al petto la busta di plastica che ancora portava.
Urlanti e veloci come lampi, la mandria di ragazzini si dileguò nel campo, lasciandosi alle spalle un grande nemico, che forse un giorno avrebbero trovato il coraggio di affrontare a viso aperto.
Asmina affiancò Bartimeus quando il terreno si fece più sgombro, e lo aiutò a portare il sacchetto, afferrandolo per una maniglia.
Gli altri avanzavano veloci per i filari, e Bartimeus diede un’occhiata in giro, per controllare come stessero gli altri.
Intravedeva Tolomeo e Quezlee due filari più in là, e sentiva le voci di Kitty e Jakob.
Nathaniel correva alla sua sinistra, coi capelli sciolti al vento e la bocca spalancata, ridente.
Il vento tra i capelli, il viso solitamente teso e pallido, finalmente illuminato da un sorriso genuino e dal rossore dello sforzo, le lunghe gambe che saettavano veloci nell’erba alta… l’adrenalina, il rischio incombente.
Vedendolo, Bartimeus fece un gran sorriso, sentendosi rinvigorito, scoppiante di energia e felicità.
Calzava tutto a pennello.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Bho, non è nemmeno così BartNat.
 
 
 
Però avevo voglia di scrivere di bambini che fanno cose che facevo io.
Eh si, sono anche fuggita a gambe levate dal contadino, non dico che ci avesse visto, ma di certo non sono stata lì a scoprirlo.
E non dico che i contadini avessero i fucili a sale, ma come prima, non sono rimasta lì a scoprirlo.
E le trappole sonore esistono per davvero.
 
 
 
W I BAMBINI CHE SONO TUTTI BELLI-
 
 
Mi piacciono i bambini-
 
 
 
Prrrrr-




E RIBADISCO CHE NATHANIEL E TOLOMEO SONO DUE NERD-
 
 
E per Dest, io ho letto il Signore degli Anelli giusto quest’estate, dopo anni in cui mi ero detta “e’ noioso e pesante”, e bho, l’ho preso convincendomi di almeno riprovare e mi è piaciuto tanto.
Però ti capisco, quindi pat pat e continua per la tua strada, vecio.
 
 
 
 

E tutti si dimenticano di Jakob, a cui io voglio un mondo di bene-
   
 
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