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Autore: Chintuia    15/10/2015    1 recensioni
[Jared/OC]
Cynthia è una venticinquenne che da diversi anni vive in Norvegia.
Quando torna a casa per il compleanno del padre viene a sapere che il suo amico d'infanzia Jared è ormai un attore famoso.
Cynthia e Jared finalmente si rivedranno dopo anni?
«Hei, ho degli orsetti se vuoi!» grido al bambino che se ne sta andando per il vialetto.
Si gira verso di me e mi sorride.
«Bene! Come ti chiami?» mi chiede mentre torna indietro.
«Cynthia»
«Che bel nome. Io sono Jared.»
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Falling in love with you

2. Meet & Greet

Il trentuno mattina vengo svegliata dalla luce che filtra dalle finestre. Controllo l'ora sul piccolo orologio digitale posato sul comodino e scopro che sono ormai le undici. Sollevo lo sguardo e lo rivolgo verso la mia scrivania. Niente di strano. Alzo lo sguardo e fisso il soffitto, mezza addormentata. 

La cosa che mi sveglia pienamente è il poster di Jared/Sam. Jack lo ha appeso sul soffitto, sopra il mio letto e ora Sammy mi sta osservando. Complimenti, lo ammetto. Io non ce l'avrei mai fatta. 

Dopo aver fatto una doccia rapida scendo per pranzo, dove a tavola mi ritrovo un Jack ghignante. 

«Devo farti i miei complimenti Jack, per aver appeso quel poster al soffitto.» Mi complimento con un mezzo inchino, togliendomi un cappello immaginario.

«Grazie sorellina. Per fortuna hai un sonno pesante come al solito. Comunque Simon ha detto di andare in fumetteria per le due, quindi muoviti.» Mi risponde con la bocca piena di polpettone.

«Come mai?» Chiedo confusa. Ore di serie tv mi scombussolano il cervello. Non credo neanche di saper bene che giorno è, se per questo.

«Te lo sei giá dimenticata? Ci saranno gli attori di Supernatural!» Mi ricorda, roteando gli occhi. Lo fisso confusa.

«Così rivedrai Jared!» esclama felice mia madre, che si è inserita nella nostra conversazione.

Alzo gli occhi al cielo e continuo a mangiare. Non ci tengo a vedere Jared in carne e ossa dopo averlo visto per due giorni in tv e commentato sia lui che Dean insieme a Jack.

*** 

Sono le due e io e Jack, puntuali come un orologio svizzero, siamo davanti alla fumetteria. Alla fine abbiamo deciso di farci firmare i dvd, oltre ad una dedica su carta. 

Dobbiamo entrare e prendere il numerino, in modo da procedere in ordine. Davanti a noi c'è una folla di persone enorme. Riconosco i capelli azzurri di Simon e trascino Jack con me. 

«Simon!» grido, per attirare la sua attenzione. 

«Cynthia, Jack! Ciao! Ecco i vostri numeri» ci saluta, per poi porgerci due fogliettini di carta con su scritto "45" e "46". «Mi hanno appena riferito che se volete sarà anche possibile scattare una foto con loro. Anche se ciò farà sicuramente dilatare i tempi di attesa.» continua, prima di lasciarci, per dare inizio all'evento. 

Io e Jack cerchiamo un angolo in cui sederci. Riusciamo a trovarlo a fatica, e dopo esserci seduti guardiamo la folla di gente, divertendoci a commentare tutti i tipi di persone presenti. In particolare le folle di ragazzine presenti per vedere "quello alto e carino", "quello con gli occhi verdi" e "l'angelo dagli occhi blu". Presa da un attacco di fame, apro la borsa e ne tiro fuori un pacchetto di orsetti gommosi presi da casa per casi come questo. Ne prendo una manciata e la ficco in bocca, senza badare alle buone maniere e uccidendo una mezza dozzina di orsetti gommosi.

«Ne vuoi una?» chiedo a Jack, porgendogli il pacchetto, mentre pesco un'altra delle mie zuccherose vittime. Annuisce e infila la mano nel pacchetto, prendendone una manciata. 

Quando sentiamo chiamare i nostri numeri ci alziamo e ci dirigiamo verso l'entrata, continuando a mangiare caramelle. Ne offro una persino a Simon, che accetta volentieri con un sorriso mentre ci apre la porta della saletta. Senza rendermene conto vengo spinta all'interno mentre tengo ancora il pacchetto di orsetti in mano. 

Siamo in una saletta della fumetteria, che di solito usano per i tornei di carte o di giochi di ruolo. Al tavolo sono seduti tre uomini sorridenti, che scherzano tra di loro mentre aspettano i fan. Io e Jack ci avviciniamo al tavolo con un misto tra eccitazione e imbarazzo. Lo ammetto, sono in preda all'ansia. E di sicuro Jared non si ricorderà di me. Quindi sotto questo punto di vista posso farmi qualsiasi figuraccia. Su Cyn, fatti coraggio e saluta! Sei una tra centinaia, mica ti ricorderanno, no?!

«Su Cyn, muoviti» mi intima Jack, avvicinandosi al tavolo. Lo seguo e ci ritroviamo faccia a faccia con i tre. 

Ci squadrano dalla testa ai piedi sorridendo. Misha alza il braccio e muove la mano in segno di saluto. Jared mi osserva inclinando la testa e Jensen ci rivolge un sorriso a trentadue denti.

«Piacere io sono Misha Collins, loro due sono Jensen Ackles e Jared Padalecki.» Misha introduce il gruppo. Non so perché si stiano presentando, ma forse è per rompere l'imbarazzo. 

«Io sono Jack.» Se ne esce mio fratello, agitando la mano.

«Io sono Cynthia» presa dal panico inizio a parlare in norvegese. Bene Cyn, figuraccia fatta! «Scusate. Io sono Cynthia» ripeto, stavolta in inglese. 

Tutti mi guardano con aria confusa. Quello che vorrei adesso è scomparire sotto terra, come uno struzzo, ma l'unica cosa che riesco a fare e prendere un altro orsetto gommoso e mangiarlo per tenere la bocca impegnata e evitare altre figure di merda. «Ne volete uno?» chiedo ai tre uomini di fronte a me con non poco imbarazzo, per non essere scortese. Jared annuisce felice e io gli porgo il pacchetto. "Non cambia mai..." penso tra me e me. 

Jack intanto ha aperto la mia borsa e tirato fuori i dvd, per porgerli ai tre. Misha, Jensen e Jared li autografano sorridenti. 

«Volete anche una foto?» chiede Jensen, con un sorriso stampato in volto. Poverino, secondo me stasera gli farà male la faccia a forza di sorridere a tutti.

«Certo!» rispondiamo io e Jack all'unisono. Tiro fuori la macchina foto dalla borsa e nel farlo poso gli orsetti e il mio smartphone sul tavolo, dopodiché mi preparo a scattare le foto per Jack. Poi lascio che lui scatti le mie. Dopo una serie di foto con facce buffe e una normale dove ci siamo tutti e cinque salutiamo i ragazzi, lasciando loro il pacchetto di orsetti mezzo vuoto. 

*** 

Metto una mano in tasca e cerco il telefono. Non lo trovo! Dove cazzo l'ho messo? Mi ricordo di un flash di averlo posato per fare le foto e di averlo lasciato sul tavolo insieme alle caramelle. 

Torno indietro per recuperarlo e finisco contro una persona. La sensazione è familiare. Alzo la testa e incontro gli occhi di Jared Padalecki. 

«Scusa...» Dico, allontanandomi dal suo petto.

«Di niente, ti stavo riportando questo.» Mi risponde, con un tono che sembra imbarazzato ma al tempo stesso familiare. Certo Cyn, hai sentito la sua voce per i due giorni interi in cui hai visto Supernatural!

«Grazie mille e scusami ancora.» Gli sorrido, prima di raggiungere Jack e tornare a casa. 

Arrivata, vado a dare una mano a mia madre per preparare i dolcetti da dare ai bambini stasera. 

*** 

Decido di rintanarmi in camera mia per la serata, intenzionata a passarla davanti al pc. Ma ovviamente deve esserci mia madre a sconvolge i piani. 

«Sai tesoro, siamo stati invitati ad una festa stasera. Il tuo vestito è nell'armadio.» dice prima di chiudere la porta della mia camera e avvisandomi di fare in fretta, lasciandomi in un misto di rabbia e curiosità. 

Apro l'armadio e trovo un abito che non ho mai visto prima: è nero, mezza gamba, con una leggera scollatura e senza maniche. Lo provo e devo ammettere che mi sta piuttosto bene. Mamma ha ancora un buon occhio per i vestiti e per individuare la mia taglia. Dopo aver raccolto i capelli metto un velo di trucco e dei tacchi neri, pronta per la festa. 

Scendo le scale e trovo ad attendermi la mia famiglia, tutti eleganti come me. 

«Era ora!» esclama Jack vedendomi scendere. Appena lo raggiungo alzo gli occhi al cielo e gli rifilo un gentile pugno in testa. 

Afferro il cappotto dall'appendiabiti e seguo i miei fuori casa, per salire in macchina. Giungiamo di fronte a una villa elegante e parcheggiamo lì vicino, dove noto esserci un pienone di macchine.

La mamma attraversa il vialetto con familiarità, quasi venisse tutti i giorni, e suona il campanello - devo ammettere che la casa mia sembra di averla già vista, ma non collego i proprietari -. Viene ad aprirci una signora di mezza età, abbigliata di tutto punto. Appena nota mia madre sul suo volto si apre un sorriso. «Caroline!» 

«Sherri! Quanto tempo..!» Esclama mia madre abbracciandola.

Appena Sherri finisce di salutare mia madre si sposta dall'entrata per farci accomodare. Siamo a una festicciola tranquilla, con poche ma eleganti persone che conversano e ridacchiano sottovoce. Io e Jack ci guardiamo confusi. Poi lui con un'alzata di spalle si dirige verso un buffet e inizia a servirsi. 

Mi guardo intorno, confusa. Mi sento fuori posto. Decido di seguire l'esempio di  Jack e mi dirigo verso il buffet. Almeno se ho la bocca piena non sono obbligata a parlare con nessuno.

Sto per servirmi quando una voce richiama la mia attenzione.

«Ehi cosa ci fai tu qui?»


 

  
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