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Autore: FlowerS666    15/10/2015    0 recensioni
"Per la prima volta, avevo perso il controllo degli avvenimenti a me circostanti; era come se mi stessi svegliando da un sogno"
"Ho sempre e solo giocato con tutti, perché stavolta dovrebbe essere diverso?"
"L'amore fa parte della vita", oppure "L'amore è un sentimento umano e normale che prima o poi sboccia nel cuore di tutti i nobili d'animo" , saranno aforismi noiosi che avrò sentito almeno un centinaio di volte.
Mi chiamo Darin, ho 19 anni, una vita quasi del tutto normale, e non mi sono mai innamorato ne vorrei mai che succedesse.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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1 Giugno, 2015 La scuola era finalmente terminata, e finalmente si respira l'estate al di fuori di quei freddi banchi di scuola. Ero con Ruby, ed eravamo impazienti di tuffarci tra le onde del mare di Thorsad, l'unica cosa davvero spettacolare della zona. Ruby: << Oggi verranno anche Randy, Paul e Jhonathan >> Darin: << Ah fantastico.. lo sai che tutti e tre ci provano con me, vero? >> dissi con aria maliziosa Ruby: << Ti divertirai. >> Esclamò Ruby facendomi l'occhiolino Darin: << Ti adoro. >> risposi. Arrivati a destinazione, entrambi gli invitati erano presenti.. cioè.. entrambi.. e non solo Darin:<< Ehy Randy, Ciao Paul! Holà Jhon! E... tu.. >> Eric: << Piacere, Eric >> In quel momento non ero più me stesso, una reazione folle mi suscitò il solo guardarlo negli occhi: trattenni il respiro, la situazione attorno a me era confusa e disorientata e.. per la prima volta nella vita avevo perso il controllo degli avvenimenti a me circostanti; era come se mi stessi svegliando da un sogno. Il tutto durò almeno una decina di secondi, quando ripresi i sensi volevo morire per l'imbarazzo. Eric: << Tutto apposto? >> Eric mi strinse il polso per controllare se stessi per svenire, e il suo tocco ruscì ad imbarazzarmi il triplo. Darin: << S-Sto bene.. credo.. non lo so? Me lo dici tu? >> Deliravo, balbettando. Eric: << Ahaha? >> Rise Eric stranito dalla mia reazione. Eric: << Ruby credo sia tardi, torno a casa >> dissi con una fretta tale che subito dopo scappai senza nemmeno ascoltare la sua risposta Ruby: << Aspet.. vabbene.. siamo rimasti solo noi a quanto pare.. >> disse Ruby sospirando Correvo verso casa, cercando di non pensare a niente. Una volta arrivato, mi infilai sotto le coperte, anche se faceva caldo. Fuori c'erano almeno 30 gradi, ma.. credo che in quel momento ce ne fossero di più nel mio battito cardiaco. Dopo dieci secondi mi sentii soffocare, buttai violentemente giù le coperte e corsi a prendermi un bicchiere d'acqua ghiacciata. Finalmente ero calmo, ma la quiete durò un minuto contato, perchè subito dopo c'era lui: migliaia di diapositive nella mia mente di ogni suo singolo movimento, espressione, parola pronunciata ma subito dopo ho pensato: TI PREGO, SCOPAMI. Eggià, sembrerà assurdo e bizzarro che dopo una reazione del genere abbia fatto pensieri sconci su di lui, però non sono mai stato tipo da cotte, mi sono sempre divertito a "giocare" con tutti, perché stavolta doveva essere diverso? Ammetto che io non abbia mai provato mai niente del genere in tutta la vita, sarà che mi attrae di più fisicamente? D'altronde era bellissimo.. biondo.. occhi marroni.. slanciato e con delle labbra grosse e carnose, che si abbinano perfettamente con i suoi occhi e la sua forma del viso come il nero e il bianco si abbinano perfettamente insieme in ogni capo d'abbigliamento. Lo aggiungo agli amici, non parliamo molto, in dieci minuti sono riuscito ad ottenere un appuntamento insieme a Ruby e gli altri. La luna era calata in cielo, ma non riuscii a prendere sonno. << Lo contatto o non lo contatto? >> mi chiedevo ripetutamente nonostante fossero le tre di notte. Mi sono alzato, preparato una camomilla e rimesso a letto << Con un pò di fortuna riuscirò a dormire prima o poi >> Volete sapere se ci sono riuscito? Ma certo che ci sono riuscito! All'incirca alle 6 di mattina, e quattro ore dopo è suonata la sveglia. Mamma: << Darin alzati, sono le 10 >> Darin: << Cinque minuti mamma.. >> La mamma mi tira giù le coperte e dopo inizia a passare quell'aggeggio infernale (detto anche aspirapolvere) nella mia camera. Mi alzo e con rabbia sbatto la porta della camera. Lei si arrabbia, ma per stavolta non mi dice nulla. Faccio colazione, e mentre inzuppavo il terzo biscotto mi torna in mente tutta la giornata di ieri come fosse un film proiettato alla velocità della luce: oggi era il grande giorno Il biscotto stava per andarmi di traverso, ma per fortuna ero ancora vivo. << Oggi è il grande giorno.. cosa indosserò? Cosa gli dirò appena lo rivedrò? >> Queste e tante altre domande mi stavo ponendo, ma ho messo un freno e sono corso a prepararmi. E questa.. è stata la prima volta che ti ho incontrato.
   
 
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