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Autore: Sun Ivan    15/10/2015    2 recensioni
Calla all'apparenza è bella, intelligente e ricca.
Insomma è perfetta.
Peccato che la sua famiglia sia molto piu' complicata di quel che sembra e che la sua cotta delle medie, non che migliore amico di suo fratello, non abbia deciso di trasferirsi proprio nella porta accanto!!
Spero di avervi incuriositi!
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo XI- La donna dei tuoi sogni.

 

 

 

 

 

La sua presenza sembra vivere sotto la mia pelle. Il suo odore sta ballando dentro di me e il mio cuore ormai è partito per Mozambico.

I suoi occhi bruciano e i miei lo implorano di baciarmi. Le mie labbra bruciano di bisogno.

Voglio un contatto con lui, voglio sentire le sue mani sul mio corpo e il suo odore tatuato sulla mia pelle.

Ma lui resta immobile davanti a me. E io resto senza parole.

- Calla.. non mi hai ancora risposto.Vuoi che esca per sempre dalla tua vita? - Non capisco bene come dovrei prendere le sue parole. Sembra una domanda innocente, ma io e lui sappiamo bene che non è così. Sembra quasi che lui mi stia pregando di dire di sì e allo stesso tempo però non vorrebbe mai allontanarsi da me. Io non ci capisco più un cazzo. Il mio cervello ha smesso di funzionare nel momento nel quale mi ha detto che ad un certo punto non è più riuscito a smetterla di pensare a me. Non so descrivere i miei sentimenti. Potrei parlare per ore delle mie sensazioni, ma i sentimenti sono tutta un'altra storia.

So solo che quando sto con Felix un groviglio di emozioni e pensieri si insinua dentro di me. Mi sento bene, innamorata ma poi divento sempre incerta. Ho paura che lui in realtà stia solo giocando con me, ho paura che vada a letto con Sarah e ho paura di mio fratello. Perchè sotto molto punti di vista io e Felix non dovremmo stare insieme. Ma poi, Felix non mi ha nemmeno chiesto di stare insieme a me, lui per il momento vuole solo sapere se deve sparire dalla mia vita oppure no. Provo ad immaginarmi per un po' senza Felix. E il solo pensiero è insopportabile. Non voglio che lui se ne' vada ne' ora ne mai.

Gli circondo la vita con le mani e lo attiro a me, più vicino di quanto dovrebbe stare, petto contro petto. Calore contro calore, cuore contro cuore.

- Non voglio che tu te ne vada.- E dopo aver detto questo lo abbraccio forte. Lui rilascia di colpo tutta l'aria che ha nei polmoni, come se stesse trattenendo il fiato solo fino ad un attimo prima.

- Bene.- Risponde infine, trasmettendomi uno dei suoi sorrisi migliori. Uno di quei sorrisi che mi fanno sempre perdere la testa.

- Bene.- Dico anch'io di rimando.

Lui resta immobile fra le mie braccia. Fin quando non sento una leggera pressione sul piede, quando mi rendo conto di cosa sia quella pressione sul piede mi sento arrossire.

- Merda, Calla, ehm. Potresti andare a cambiarti per piacere? Vorrei limitare il numero di docce fredde al minore possibile. E finora non sta andando tanto bene.-

Il suo commento mi fa spuntare un sorriso. Quindi mi trova attraente come un maschio trova attraente una donna. Be' visti i suoi soliti commenti avrei già dovuto capirlo, ma cercate di mettervi nei miei panni. Felix mi ha sempre trattata come una bambina quindi io ho sempre pensato che mi vedesse come tale.

Sono tentata di dirgli che intendo restare così come sono, solo per provocarlo, ma poi mi dico che è meglio non tirare troppo la corda. Mi stacco da lui e vado in camera da letto.

Quando torno in salotto lo trovo seduto come una statua sul divano. Fa finta di guardare la televisione, ma c'è su mediashopping quindi non penso che lui stia veramente prestando attenzione.

- Ci sei?-

Lui gira di scatto lo sguardo nella mia direzione. Quando mi vede sgrana gli occhi in modo quasi impercettibile.

- Sei bellissima, lo sai vero?- Arrossisco fino alla punta dei capelli e mi siedo di fianco a lui. Indosso un vestito blu scuro. Uno dei tanti regali di Camille.

Stiamo in silenzio, in imbarazzo, a guardarci mediashopping. Al momento stanno facendo la pubblicità ad un paio di pantaloni con il push-up. Questi non sono sani di mente.

Ad interrompere il silenzio è Felix.

- Voglio provarci.- dice.

- Provarci? E a fare cosa? -

- Ad infrangere tutte le regole.- Risponde come se nulla fosse. So benissimo quello che intende dire. Infrangere tutte le regole significa provare a stare con me. Non nel vero e proprio senso della parola. Non intende chiedermi di diventare una coppia. Vuole solo provare a frequentarmi, a starmi vicino. Il che mi spiazza. Anzi mi sorprende proprio, tanto che rimango senza parole. Un germoglio di speranza e ottimismo inizia a crescermi dentro.

- Usciamo. Andiamo a farci una passeggiata.

 

Venti minuti più tardi stiamo camminando uno di fianco all'altro nel parco dietro casa mia. Per fortuna è un parco enorme nel quale non viene quasi mai nessuno.

- Ti manca correre? - Chiede dopo un po' Felix. Non posso fare a meno di rabbuiarmi. Se mi mancano le corse? Sì. Mi manca premere l'acceleratore, guardare la strada, immaginare come dovrei prendere la prossima curva, scalare la marcia. Mi manca il rombo del motore, le risate, le sfide. Dio, mi manca un sacco quel mondo.

- Dipende da giorni e giorni. Ci sono giorni nei quali farei di tutto per poter risalire su un'auto da corsa e altri nei quali non voglio saperne nulla. Alec corre. A volte è difficile stargli vicino e sentirlo parlare di un mondo che non mi appartiene più.-

Eh già, Alec corre, una settimana fa mi ha portata ad una corsa e ho sentito qualcosa al mio interno rompersi di nuovo. Felix mi ascolta attentamente mentre gli racconto i miei aneddoti sulle corse, e sulle mie gare preferite. Non mi interrompe mai. A volte mi fa delle domande specifiche e io gli rispondo sempre piena di entusiasmo. Quando finisco di parlare noto che è ancora incantato a fissarmi.

- Hai sentito almeno una parola di quello che ho detto?- Gli chiedo scettica. Lui scoppia a ridere.

- Nemmeno una parola, ti ho persa appena hai detto che ti eri eccitata una sacco dopo aver vinto la tua prima gara contro Gabriel.- Ha un tono birichino che mi strappa una piccola risata.

- Sei pessimo- gli faccio la linguaccia e lui mi tira i capelli, senza però farmi male.

- Tu sei pessima. Hai la minima idea dell'effetto che fai ai ragazzi? O dell'effetto che fai ai me?-

Mi fermo ad un passo da lui e lo fisso sconcertata. Che effetto gli faccio? Lui mi fa la linguaccia ma non si lascia scappare più niente.

- Che effetto ti faccio?- Chiedo allora per riprendere il discorso. Lui fischietta allegramente ignorando la domanda. Che tipo.

Mi viene in mente una domanda che ho sempre voluto fargli.

- Felix, perché sei diventato un avvocato? - Lui tace per qualche secondo, sembra in imbarazzo.

Camminiamo ancora per un paio di metri prima che lui si prenda la briga di rispondere.

- Per tuo fratello.-

Non aggiunge nient'altro e nemmeno io. La sua risposta mi lascia interdetta. Ancora una volta la loro amicizia mi sorprende. Mark si farebbe accoltellare per lui, e lui , sono sicura ora, farebbe lo stesso.

- Gichiamo al gioco “preferiresti”?-

Fisso Felix sbigottita. Che gioco è?

- Solo se mi spieghi le regole.- Acconsento.

- Non ci hai mai giocato? Ma come passavi il tempo quando eri piccola?!-

Mi mordo la lingua perché stavo giusto per rispondergli che passavo il mio tempo a sbavargli addosso. Non proprio la risposta giusta da dare ecco. Alzo gli occhi al cielo quando si schiarisce la gola con fare teatrale prima di spiegarmi le regole.

- Devi scegliere uno degli scenari che ti propongo e spiegarti.-

Ah, capito. Sembra facile.

- Va bene, inizia tu.- Lo esorto. Lui ci pensa qualche secondo e poi inizia con la domanda più strana che io abbia mai sentito.

- Preferiresti essere uno scarafaggio con i super poteri oppure un leone. E quando dico leone intendo un vero e proprio alfa, insomma il re del branco.-

Malgrado mi fossi preparata a delle domande assurde questa ha superato ogni mia aspettativa. Però finisco per pensarci sul serio.

- Uno scarafaggio con i super poteri.-

- Lo sospettavo. E perché?-

- In questo modo potrei volare fino alla Francia, intrufolarmi nel letto di Xander la mattina presto e mettermi ad urlare con tutta me stessa. Perchè se fossi uno scarafaggio con i super poteri ovviamente sarei in grado di parlare. E forse, lui capirebbe come ci sente a svegliarsi così.- Sono convinta della mia risposta. Dopotutto ci ho pensato qualche secondo, e quando la sente, Felix non fa una piega. Anzi sembra perfino apprezzare la mia pazzia oltre che a darmi corda.

- Non ci avevo pensato. Ma ora che ci penso probabilmente anch'io sceglierei lo scarafaggio. Potrei passare inosservato mentre ti spio quando fai la doccia.-

- Spiarmi quando mi cambio in camera mia non ti basta?-

- Non potrebbe mai bastarmi. Sei una droga-

E quando lo dice percepisco nel suo tono di voce una certa seriosità. Divento rossa per l'ennesima volta e faccio un respiro profondo per cercare di calmarmi. Se continuerò a stare di fianco a Felix non raggiungerò i vent'anni.

- Ok,- mi schiarisco la voce, ancora agitata per la sua risposta di prima- tocca a me, preferiresti mangiare per tutta la vita delle patatine fritte al formaggio oppure le gelatine a forma di coccodrillo?-

Lui si prende il suo tempo prima di rispondermi.

- Dipende- dice infine.

- Da cosa?-

- Dalla persona con la quale passerò il resto della mia vita. Se la passassi con te ad esempio sceglierei le patatine fritte al formaggio, perché so che ti fanno impazzire e quando le mangi sorridi sempre. Io sono pazzo dei tuoi sorrisi ,quindi saremmo entrambi felici e soddisfatti.- È serio quando finisce di parlare.

Ok cuore. Calmati, lo sta facendo apposta. Le sta provando tutte per farti crepare, tu però sei più forte di quanto lui creda. Respira profondamente Calla. Ma dico questo ragazzo si è bevuto il cervello? E io dovrei passare tutta la giornata con lui?

Rettifico, se continua così io non arrivo nemmeno a stasera.

- Tocca a me, preferiresti passare il resto della tua vita insieme a Robert Downey Jr. Oppure preferiresti passare una notte bollente insieme ad Adam Levine?-

Questa è facile.

- Scelgo Benedict Cumberbatch!- E quando lo dico uso un tono innamorato.

- Risposta sbagliata, la risposta giusta è: Scelgo te Felix. Voglio passare la mia vita e le mie notti bollenti solo insieme a te.- Prova a scimmiottare il mio tono di voce e per ripicca gli calpesto il piede.

- Non eri tra le opzioni!.- urlo per difendermi.

- Be' se per questo nemmeno Benedict Cumbercoso! -

Sbuffo e gli tiro una gomitata amichevole.

Scherziamo così per qualche ora. Non mi sono resa conto del passare del tempo. Ovviamente il tempo è ancora il mio accerrimo nemico. Quando ci sono le lezioni della professoressa Giova si blocca e quando sono con Felix decide di correre più veloce di Flash.

- Felix, ehm, ti dispiacerebbe se andassimo al Coffee Rest? Inizierei ad avere un po' di fame. -

- Scusami Calla! Non mi sono reso conto del passare del tempo. Dai, andiamo a mangiare qualcosa. Potremmo passare a prendere Manuel se andiamo al Coffee Rest.-

Divento subito diffedente e guardinga. Chiamare Manuel?

- Non sono sicura di seguirti.-

- Manuel, ecco diciamo che gli manca la tua amica Greg.-

Non riesco a trattenermi e mi apro in un sorriso sghembo. Felix mi segue a ruota scuotendo la testa.

Quando arriviamo alla macchina Felix mi apre la portiera. Io lo ringrazio timida e mi siedo nell'abitacolo.

Quando si mette al volante mi guarda serio.

- Non iniziare, la musica la scelgo io oggi-

Io metto su un'espressione impassibile.

- Prima posso farti un'ultima domanda?- Gli chiedo innocente. Lui acconsente guardingo.

- Preferiresti ascoltare la mia musica, oppure far andare la ragazza dei tuoi sogni a piedi fino al Coffee Rest?-

Gli faccio gli occhioni da cucciolo. All'inizio cerca di restare neutro, poi però capisco da suo sguardo che sta per cedere e rincaro la dose sporgendomi verso di lui e sfiorandoli “casualmente” la gamba con la mano. Sono pur sempre una donna. Devo o non devo approffittarne?

Lui si ritira e mi guarda irato. - Sei una piccola manipolatrice.-

Io batto le mani contenta e metto su' Katy Perry.

 

Quando arriviamo al Coffee Rest Greg è già sulla porta che ci aspetta. Sa che c'è anche Manuel con noi perché le ho mandato un messaggio tra una canzone di Katy Perry e l'altra.

La vedo agitata, per fortuna però me ne rendo conto solo io. Quando scende dalla macchina Felix viene ad aprirmi e appena lo raggiungo mi mette una mano intorno alle spalle.

Il mio stomaco si contrae dalla felicità e il mio respiro inizia ad incespicarsi. Sento le guance andare a fuoco e so che lo ha notato anche lui. Infatti quando alzo lo sguardo verso di lui lo vedo sorridere compiaciuto. Bastardo.

Mi divincolo dalla sua presa e vado ad abbracciare Gregorie che ricambia il mio abbraccio. È un fascio di nervi.

- Calmati.-

- Calmarmi? Scusa mi porti in caffetteria l'unico ragazzo che abbia mai amato e mi dici di calmarmi?-

Faccio spallucce e lei alza gli occhi al cielo, esasperata. Prima che arrivino i ragazzi le stringo la mano trasmettendole tutta la mia solidarietà.

Quando Manuel e Greg hanno smesso di parlare l'anno scorso era evidente che avrei dovuto scegliere da che parte stare.

Ho scelto Gregorie. Ho scelto lei, perché sapevo che ne avea molto più bisogno lei che di Manuel. Anche se so che il mio amico ne ha sofferto parecchio.

Non so perché Manuel abbia deciso di rompere i ponti con Greg, ma so solo che ci deve essere stato qualcosa sotto.

Anche perché li conosco entrambi e so bene che si amavano come pazzi.

Manuel arriva vicino a noi e saluta Gregorie con una stretta di mano. Cerco di trasmettergli i miei rimproveri con gli occhi.

Ma quanto è scemo? Cosa significa la stretta di mano al posto del saluto. La mini Calla che è in me sbuffa e rotea gli occhi disgustata. Che imbecille.

Noto anche che Felix sta per scoppiare a ridere. Gli tiro una gomitata di ammonimento.

Entriamo al Coffee Rest e ci sediamo al primo tavolo libero. Questo posto è sempre pieno intorno all'ora di pranzo.

Pina arriva dopo qualche minuto e appena vede Manuel strabuzza gli occhi e corre ad abbracciarlo. Manuel per fortuna non le offre una stupida stretta di mano ma si lascia trasportare tra le braccia della mamma della mia migliore amica.

Ordiniamo da mangiare ed iniziamo a chiacchierare di cose innocenti come gli ultimi film che abbiamo visto al cinema, cosa abbiamo fatto ultimamente eccetera.

Ma se conosco bene la mia migliore amica so bene che non intende rendere la vita facile a Manu.

Infatti mi invia un messaggio di nascosto.

“ Prendi Felix e andate a farvi un giro. Devo parlare con Manuel da sola e dirgli che è un cretino”

inviato alle 13.48

“ Grazie, ti voglio bene :)”

inviato alle 13.49

Sospiro.

- Felix? Potresti venire fuori un attimo? - Gli chiedo sottovoce, e con un'occhiata verso Greg e Manu gli faccio capire che vorrei lasciargli da soli. Lui annuisce e mi prende per mano portandomi fuori.

Prima di uscire incrocio lo sguardo di Manuel che sembra un povero, piccolo cerbiatto. Perfetto.

- Sai, non l'avrei mai detto ma.. mi piace stare con te- dico tutto d'un fiato, per arrossire violentemente l'attimo dopo.

Lui mette su un'espressione imperturbabile. - Sono sbagliato per te sotto moltissimi punti di vista- sospira.

Io faccio spallucce. - Non esistono persone giuste e sbagliate.- Cerco di sembrare dura, fredda ma la verità è che ho paura che lui possa aver già cambiato idea. Forse ora non è più disposto ad infrangere le regole.

Per fortuna si apre in un sorriso e io rilascio al volo la tensione.

- Anche a me piace stare con te- e mi scompiglia i capelli. Non è la prima volta che ci faccio caso ma Felix sembra avere un'attrazione particolare per la mio chioma. Ogni qualvolta che siamo insieme finisce sempre con le mani ingarbugliate tra le mie ciocche di capelli.

- Naturale, sono la donna dei tuoi sogni dopo tutto!- Gli faccio la linguaccia e lui ride sarcastico.

- Non tirare troppo la corda fiore, o non solo metterò la mia musica nel viaggio di ritorno, ma metterò una di quelle canzoni che tu proprio non riesci a sopportare!-

Ci guardiamo complici e quello che succede tra di noi, me ne rendo conto solo adesso, è magia pura.

 

Il mio angolo:

Scusatemi davvero per il ritardo. Questa volta c'è stato un motivo..

Ho avuto un lutto in famiglia.

Per quanto riguarda la storia, spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Se ci sono stati dei frammenti poco chiari, o che non vi sono piaciuti vi prego di farmelo sapere. Per me è importante il vostro parere.

Se desiderate che io approfondisca alcune cose, non esitate a chiedere.

Nonostante stia passando una situazione abbastanza brutta spero di riuscire ad essere meno scostante nella scrittura.

Devo anche confessare che al momento è un modo per evadere.

Grazie mille a tutti coloro che hanno messo la storia tra le seguite/ricordate/preferite.

Un grazie mille anche a tutti coloro che lasciano le recensioni. Mi risollevano sempre il morale.

E un grazie mille anche a tutti coloro che leggono e basta.

Vi saluto,

Sun

 

  
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