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Autore: Art_must_be_Beautiful    16/10/2015    4 recensioni
A viso ( s ) coperto si è appena concluso questo sarà il seguito e vedrà le vicende avvenute dopo la fuga di Raphael e Leo: I due leader assieme sono alla ricerca dei piccoli di Leo ma alcuni piccini saranno difficilissimi da recuperare e forse impossibili perché i luoghi in cui si trovano e le situazioni in cui sono immischiati potrebbero causare guerre interne rivolte e perfino far infuriare divinità. Nel frattempo il fratello minore di Leo si trova da solo a palazzo ad affrontare il Rito riuscirà il povero piccino a sopravvivere o la prima volta gli sarà fatale? Riprendo a scrivere per cause "superiori"
Leo scopre due gemelli rinchiusi in un tempio di un clan particolarmente guerrafondaio sono figli suoi o del suo fratellino? Lui non li ha mai visti e quindi può solo fidarsi di quello che gli dice il cuore e Raphael? Raphael sarà tanto disponibile nell'accettare cuccioli non suoi o questa ricerca minerà il rapporto che ha instaurato con Leonardo?! Scopriamolo assieme con questa nuova storia...
A presto quindi il primo cap lo scriverò appena avrò tempo e leverò l'avviso presto molto presto ciaooo
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Mpreg, Non-con, PWP
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amare a viso ( s )coperto '
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Ying e Yang Il frutto del caco era stato colto 6 volte, sotto il suo scuro tronco dove giacevano ambrate le sue foglie morte una liscia lapide in pietra bianca nella sua nettezza e liscia perfezione, unico ricordo del leader deceduto 6 anni prima dando alla luce la manifestazione in terra dell'equilibro ed armonia, il caos e il disequilibrio, due gemelli la cui esistenza era fonte di gioia immensa...

Mentre il Portatore leader del loro clan si spegneva fievolmente, quasi timido, i sacerdoti annunciavano il lieto evento il miracolo di cui erano stati graziati la nascita della divinità: Lo Yin e lo Yang.
I due gemelli erano nati da un Omega vergine in quanto non aveva ancora affrontato il Rito ed era recluso in una parte del palazzo in cui solo le sacerdotesse avevano accesso...

Un giorno l'Omega si destò le lenzuola sporcate dal sangue che colava dalla sua parte più intima ed inviolata, venne subito esaminato dai sacerdoti più anziani e fu decretato che il piccolo leader era stato ingravidato da una divinità benevola, gli vennero poste domande di ogni sorta il povero piccino tremando narrò di una presenza che ogni sera lo veniva a trovare nelle sue stanze da circa un mese, la sera prima la stessa presenza gli aveva chiesto se voleva donarsi e lui si era concesso a questo essere fatto di pura luce...

I primi mesi denotarono fin da subito una sentenza di morte per il piccolo leader, se avesse protratto la gravidanza fino allo scadere del termine ne sarebbe morto, era comunque condannato in quanto i guaritori sapevano per certo che soffrisse di un male incurabile. Il poveretto una volta saputo il suo destino rifiutò di abortire ed affrontò con gran coraggio quel terribile viaggio che lo vedeva perdente sin dall'inizio, qualsiasi scelta  avesse preso...

Il giorno del parto lo passò tra atroci tormenti nel letto 22 ore in cui patì dolori indescrivibili solo gli ultimi minuti i guaritori ne videro il volto rilassato e sereno come se la pace della morte, vicina, gli avesse giovato e in meglio, gli venne concesso come ultimo desiderio prima di morire di vedere le due piccole creature che lo avevano ucciso si trattava di uova, due uova una bianca con striature argentee più minuta e una di maggiori dimensioni nera con striature ramate, non si era mai verificato un parto simile e quindi la natura divina di quei piccoli  non venne più contestata. Il portatore toccò con mano tremante quei lisci gusci ed insisté nel tenerli a se fino alla fine,li strinse a sè portandoseli vicino al petto dovettero strappare le uova dalle sue braccia rigide e gelate in pieno rigor mortis.

La triste storia dell'Omega morto per dare alla luce i due esseri divini non venne nemmeno divulgata il giovane leader venne dimenticato e il suo corpo non fu nemmeno seppellito nella cripta di famiglia ma, sotto quel albero di cachi nella parte più isolata dei giardini reali area tanto nascosta e segreta da non essere frequentata da nessuno a parte un ombra che fuggevole veniva ogni giorno alla stessa ora passava pochi istanti a rimirare la lapide e poi  così come era venuta svaniva lasciando un dono.

Quel giorno vicino alla lapide si trovava un giglio nato in pochi istanti la cui corolla splendeva perfino sul manto bianco della neve puro come lo era un tempo l'anima del piccolo leader.




Leo camminò chino per gli infiniti corridoi del suo nuovo palazzo un piccolo di sei anni circa ne trascinava impaziente la lunga veste di seta: " Mamma... andiamo andiamo papà ha detto che la mia sorpresa mi attende in cortile! Veloce veloce" Leo sorrise e si lasciò portare dal piccino fino ai giardini interni " Rallenta mio piccolo Kèoto sei troppo svelto la tua mamma non riesce a starti appresso" " Va bene tanto siamo arrivati... Ecco papà! " di fatti ecco arrivare Raphael in sella ad un superbo destriero palomino  " Papà papà!!" il cucciolo si mise a saltellare qui e lì come una cavalletta il secondo genitore lo vide e fece impennare il cavallo proprio di fronte ai componenti della sua famiglia agilmente balzò a terra, tosto dei servitori accorsero a trattenere il destriero per le briglie " Ehi pulce come stai oggi?" Raph posò una mano sul capino del piccolo " Molto molto bene papà" " Scommetto che vuoi vedere il tuo regalo vero pulce?" " Sì papà!" " Bene allora guarda alle  mie spalle che cosa vedi?" Kèoto corse dietro al padre e fissò con sguardo attento dietro le sue spalle ma non vide nulla " Ma papà non vedo niente" si lagnò " Oh eppure mi pare che ci sia qualcosa di grosso alle mie spalle... Bah strano che tu non lo veda..." mormorò il leader pensieroso " Eppure ti dico che io non vedo niente" il piccolo vide le mani giunte del padre emise uno strillo gioioso e si impegnò ad aprirgliele " Dai papà... dammelo e basta" " Ma io ti dico che nelle mie mani non troverai nulla guarda meglio alle mie spalle" sbuffò Kèoto ma si sforzò di guardare " Vedo i due servi con il tuo cavallo per le briglie"  "Sbagliato pulce... Volevi dire i servi che tengono per le briglie il tuo cavallo Kèoto..." ridacchiò Raphael quando vide il piccino sgranare gli occhi di meraviglia e abbracciare di slancio la sue gambe, rischiando pure di farlo cadere " Okay okay sei felice... ah ah lascia andare il tuo vecchio ora e va a conoscerlo si chiama Inazuma mi hanno detto che è il più veloce del mondo" si inginocchiò Raphael per sussurrarglielo all'orecchio " Davvero?!" " Davvero" " Che meraviglia grazie papà" " Di nulla pulce ora va non ti trattengo oltre" " Sììì" il cucciolo lo lasciò andare ed allegro si diresse verso il destriero.

Raphael guardò con affetto suo figlio interagire con la splendida bestia una mano delicata gli si posò sulla spalla " Ahah mi sembra entusiasta del tuo regalo" " Già in fondo gli ho donato quanto più desiderava al mondo" Leo rise sereno Raphael amava la sua risata si girò prendendoli le mani con le sue baciandogli amorevolmente la fronte ora sempre ornata da una semplice tiara d'oro " E a me cosa regali?" chiese Leonardo l'Alpha sorrise " Oh vedrai per te ho un regalo speciale" lo attirò a se e lo baciò con passione " Ohhh chissà che mai mi hai preso" " Vedrai tesoro ti lascerà a bocca aperta" Leo lo abbracciò stringendosi ancor più al suo amore e stettero lì in piedi cinti l'uno all'altro osservando la propria creatura felice e serena ogni cosa pareva scorrere in modo pacifico e piacevole fino a quando Leonardo si incupì in viso Raphael lo notò subito e ne volle sapere la ragione...

" Amore... Perché ti sei rattristato di colpo?"

" Penso..." sospiro " Penso agli altri miei piccoli... saranno così felici dove sono?"

" Leo amore io non so dove siano non so nulla... Posso solo sperare con te che stiano bene e al sicuro come il nostro piccolo Kèoto"

" E se così non fosse?!" Leo si allontanò gentilmente da lui le lacrime che già copiose colavano sulle sue guance " Scusami Raphael io...io desidererei ritirarmi se non ti spiace..."

Il primo leader sospirò lasciandolo andare ' Come posso alleviare il tuo tormento amore mio? Come posso aiutarti?! Mi spezza il cuore vederti in balia di questi sentimenti tanto negativi...'

Scesa la sera e Raphael ebbe finalmente modo di coricarsi Kèoto si era addormentato tardi forse per via delle forti emozioni provate in quel singolo giorno fattostà che fece dannare non poco il genitore che giunto a letto si fece vicino al coniuge soffiò soffici parole nel suo orecchio provocandogli un piacevole solletico lungo la colonna vertebrale " Sai ho pensato una cosa..." " Cosa?" " E se noi due andassimo a riprenderci i tuoi piccoli? Sai il nostro palzzo è grande e credo che a Kèoto potrebbe far piacere una sorellina o un fratellino con cui giocare..." "Raphie...saresti disposto ad accetare cuccioli miei ma non tuoi? " domandò timoroso Leo cercandone gli occhi nel buio " Per te amore qualsiasi cosa" ne baciò la fronte " E poi possiao sempre farne di nostri" propose con malizia l'Alpha " Nostri dici?" l'Omega stette al gioco " Nostri nostri" sussurrò Raphael appropriandosi delle labbra del suo amato " Nostri... Solo nostri" bisbigliò senza fiato per via della troppa passione che li univa Leo...
   
 
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