-Amore, sono tornato!- urlai, entrando in casa sua con in mano dei cioccolatini e dei fiori.
I suoi genitori erano in viaggio di lavoro ed io mi ero quasi trasferito lì per non lasciarla da sola in quella grande casa su due piani.
– Elena, dove sei?- urlai ancora, cercandola da tutte le parti ma non la trovai.
“Dove si è cacciata?” pensai, salendo le scale a chiocciola e in legno.
Avvicinandomi alla sua camera, senti dei rumori strani come se ci fosse qualcuno lì con lei. Senza pensarci due volte, apri la porta e mi bloccai. Di certo, non mi aspettavo una scena simile: William ed Elena si stavano baciando, coperti solo da un lenzuolo. I vestiti sparsi sul pavimento non lasciavano alcun dubbio…
Lasciai cadere i cioccolatini e i fiori a terra, attirando la loro attenzione.
-Chris, non è come sembra…- mormorò Elena, guardandomi dispiaciuta.
Io non provavo niente: era come se ogni emozione mi avesse abbandonato nello stesso momento in cui avevo scoperto quei due insieme… il mio migliore amico e la mia ragazza…
Però alla frase di Elena, qualcosa nel mio animo si accese e provai rabbia mista a dolore.
– Ah, si? Allora, spiegami perché proprio non capisco-, ribattei, incrociando le braccia al petto – Anzi, non dire niente. Tu ed io faremo i conti dopo. Adesso, voglio parlare con William- aggiunsi, guardandolo.
Ci ritrovammo in salotto e l’aria tra noi era carica di tensione. Era la prima volta in sedici anni di amicizia che ci ritrovavamo in questa situazione.