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Autore: TiniValeStana    16/10/2015    4 recensioni
Martina è una ragazza di 18 anni,non prende troppo sul serio la vita,le piace divertirsi. A scuola è considerata 'la ragazza facile',ma forse ha un passato che gli altri non conoscono. Jorge Blanco è un ragazzo di 18 anni che possiede le stesse caratteristiche di Martina. I due si odiano,ma tra loro c'è da sempre molta attrazione. Come andrà a finire?
Può sembrare la solita trama,ma sono sicura che vi sorprenderà. Ero indecisa se mettere RATING ARANCIONE O RATING ROSSO,ho optato per quello arancione ma è bene dire che c'è un linguaggio a volte volgare e scene spinte.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Corro verso di lui circondando con un salto la sua vita con le mie gambe, avvolgo le mie braccia intorno al suo collo e lui mi stringe forte a sé..
“Amore mio..” lo sento sussurrare, sorrido. Delle lacrime rigano il mio viso senza che me ne accorga, inspiro profondamente : il suo profumo. Dio quanto mi mancava. Sposto  di poco il viso in modo tale da poterlo baciare. Quelle labbra, il suo sapore, come ho fatto a vivere senza questo per così tanto tempo?
Torno alla realtà. Mi stacco da lui poggiando nuovamente i piedi a terra, adesso non sorrido più. Non riesco a realizzare ciò che è appena successo. Sono di fronte a lui, muta, con le lacrime agli occhi. Lo guardo profondamente, anche lui sta piangendo. Mi volto verso i miei amici, noto che Jorge non c’è. Guardo Mer e lei mi fa segno come a dire ‘se n’è andato’. Mi volto nuovamente..
“Luca..che ci fai qui?” chiedo con la voce che trema, lui sorride
“Sono tornato.. sono tornato per restare” mi risponde lui. La sua voce. Credo che il mio cuore stia per avere un infarto.
“Perché? Perché qui? Perché adesso? Io.. io non capisco. Poi, Alba? Cosa c’entra con tutto questo?” si avvicina afferrandomi la mano destra, mi irrigidisco a quel tocco, il mio cuore batte all’impazzata
“Possiamo allontanarci da qui? Ti spiegherò tutto” mi dice lui, annuisco ed usciamo dalla villa.


“Come stai?” mi chiede mentre camminiamo lungo il marciapiede, sembra tutto così surreale
“Relativamente bene” rispondo
“Relativamente?” chiede lui ridendo, rido anch’io
“Quanto sei bella quando sorridi..” aggiunge, torno seria, i suoi complimenti. Possibile che mi facciano ancora lo stesso effetto?
“Perché sei tornato?” gli chiedo, lui sospira
“E’ una storia lunga” risponde
“Ho parecchio tempo” replico
“E’ cominciato tutto qualche mese fa.. Al contrario di ciò che tu possa pensare, non ti ho dimenticata. E non ho smesso di pensare a te neanche per un secondo. Sono riuscito a sopportare la situazione, sì, stavo male. Ma riuscivo ad andare avanti. Qualche mese fa ho ritrovato..ho ritrovato questo” dice prendendo dalla tasca un braccialetto.. o meglio, il nostro braccialetto. Sorrido nel vederlo, mi riporta alla mente così tanti ricordi.. “Quando l’ho visto, ho ripensato a tutto ciò che abbiamo vissuto insieme. E non sono più riuscito a reggere quella situazione.. avevo bisogno di vederti, di abbracciarti, di baciarti, di sentire il tuo profumo..” lo bacerei, ma non posso “però.. non volevo tornare. Avevo paura. Paura di come avresti reagito, di come l’avresti presa.. così.. ho mandato qui mia cugina, Alba”
“E’ tua cugina!?” lo interrompo, lui annuisce
“Parlavamo tutti i giorni, ogni secondo. Lei mi aggiornava su tutto..” su tutto? Quindi anche su Jorge?  “Mi ha detto che mi avevi dimenticato, che eri cambiata. Che andavi con uno diverso ogni settimana se non ogni giorno, che non ti importava più di niente e di nessuno se non dei tuoi amici di sempre, che rispondevi male ai professori, che marinavi la scuola..Giuro, ho pensato non parlasse di te.”
“Se ti ha detto tutte queste cose, perché sei tornato?” gli chiedo , lui mi guarda
“Perché qualche giorno fa, mi ha detto che ti ha rifatto quella domanda: l’hai dimenticato? Tu non le hai risposto, ha detto che ha visto qualcosa nei tuoi occhi, qualcosa che non riusciva a spiegarsi” abbasso lo sguardo “E ho pensato che tu puoi essere cambiata quanto vuoi, puoi essere andata con quanti ragazzi ti pare.. ma ciò che abbiamo vissuto io e te è troppo forte per essere dimenticato” aggiunge
“Quindi sei tornato solo perché avevi la certezza che io ci sarei stata? Se non l’avessi avuta non saresti tornato?” chiedo, lui nega con il capo
“No, sono tornato perché senza te era tutto una fottuta merda. Sono tornato perché ho bisogno di te.. perché ti amo” aggiunge fermandosi, facendo fermare anche me. Si avvicina per baciarmi ma giro la testa, le sue labbra si scontrano con la mia guancia, sospira.
“E’ troppo presto. Io.. ho bisogno di assimilare la cosa. Non ci sto capendo un cazzo” dico allontanandomi  “Ero appena riuscita ad andare avanti.. e poi.. e poi torni sconvolgendomi la vita” aggiungo
“Se te l’ho sconvolta è perché non ti sono proprio indifferente, no?” dice cercando il mio sguardo, lo trova. I suoi occhi.
“Devo.. devo andare” dico, scappo.

Cammino per strada da sola. Non riesco a credere a ciò che è appena successo. Il mio primo amore, colui che mi ha distrutta ma allo stesso tempo l’unico che è riuscito a farmi sentire viva.. pensavo di averlo perso per sempre, ero riuscita ad accettarlo, stavo provando ad andare avanti. E adesso torna facendo crollare tutto ciò che avevo costruito. Tutta la forza, il coraggio.. mi sento di nuovo quella ragazza fragile e vulnerabile di una volta.
Suono a casa di Mer, mi apre..
“Tini è tardissimo, dove eri finita?” mi chiede
“Posso entrare?” le chiedo a mia volta, annuisce lasciandomi passare. Salgo in camera sua, mi siedo sul suo letto, ci guardiamo. Sto per aprire bocca ma Mer si getta su di me abbracciandomi. Ricambio immediatamente l’abbraccio, ne avevo tanto bisogno. Rimaniamo così per qualche minuto, non ho la forza di staccarmi; è lei a farlo..
“Non oso nemmeno immaginare come ti senti in questo momento” dice, non riesco a parlare. So che se anche solo ci provassi, scoppierei a piangere e non posso, non posso essere debole.
“Quel grandissimo figlio di puttana. Ma che è tornato a fare? Pensa che tu possa dimenticare tutto il male che ti ha fatto!?”
“Mer.. hai visto la mia reazione quando l’ho visto.. non.. non so come gestire questa situazione” balbetto
“Tesoro, la tua reazione è stata più che normale. Luca è stato il tuo primo amore, solo Dio sa quanto tu abbia sofferto per lui. Piuttosto, cosa ti ha detto?” mi chiede
“Che è tornato per restare, che mi ama, che non mi ha mai dimenticato..”
“E se lo ricorda dopo tutto questo tempo!?” sbotta
“Mer, calmati..” la tranquillizzo
“Non posso! Quel pezzo di merda! Perché !? Proprio adesso che stavi voltando pagina!”
“A proposito.. Jorge?” chiedo quasi come se fossi spaventata dalla risposta della mia migliore amica
“Jorge .. Jorge vi ha visti ed è andato via con un’espressione che sinceramente non riesco neanche a descriverti” mi risponde, mi sento terribilmente in colpa
“In fondo.. ci stavamo solo frequentando, no?” , la bionda ride
“No, Tini.. io credo che lui provasse dei sentimenti per te” mi risponde
“Ma va. Comunque sia devo parlargli, sono.. sono stata una stronza” dico
“Vorrei poterti dire il contrario ma sì, sei stata una stronza” replica “Ma hai solo fatto ciò che ti diceva il cuore, hai reagito d’istinto, non devi fartene una colpa” aggiunge
“Posso rimanere qui a dormire?” le chiedo, lei sorride
“Ma certo, scema” risponde.


Apro gli occhi, guardo l’ora : le 05:30. Mer, ovviamente, sta dormendo. Mi alzo, mi lavo, mi vesto ed esco di casa. Credo che quest’ora sia fantastica. Il sole sta sorgendo, le strade sono deserte e l’aria non è né troppo fredda né troppo calda. Cammino continuando a pensare a tutto ciò che sta succedendo, non riesco a crederci, a realizzare. C’è un’unica persona con cui voglio parlare in questo momento.
Busso alla porta rendendomi conto solo dopo che sono le sei del mattino. Passa un po’ di tempo ma la porta si apre..
“Stoessel, che ci fai qui?” chiede Jorge con un’espressione e una voce da –masonoleseidelmattino-
“Io.. volevo parlarti” rispondo
“Non abbiamo niente da dirci” replica freddamente, è arrabbiato
“Beh forse tu no, ma io sì” dico
“In tal caso non ho voglia di ascoltarti” risponde mettendomi in difficoltà
“Ma Jorge..”
“Torna a casa Stoessel” mi interrompe per poi chiudermi la porta in faccia.

Sono a casa, nel mio letto. Sto pensando. Jorge era così arrabbiato, ma perché? Capisco che ci stavamo frequentando ma.. non era nato niente di ancora così forte. Ma soprattutto sto pensando a Luca, a questa situazione, non so come comportarmi. E’ ora di andare a lavoro così mi vesto ed esco nuovamente di casa.

“Buongiorno” dico ai genitori di Cande
“Buongiorno cara” mi rispondo all’unisono
“Il tuo collega di lavoro sta per arrivare” aggiunge sua madre. Oh già, quasi dimenticavo. Il nuovo arrivato.
“Va bene” rispondo sorridendo. Sto sistemando le cose quando..
“Che coincidenza” , quella voce è inconfondibile. Mi volto..
“Luca.. che ci fai qui?”chiedo
“Lavoro” risponde
“Dimmi che stai scherzando” dico, lui ride
“No piccola” al sentire quel nome il mio cuore perde un battito, mi irrigidisco, lui se ne rende conto
“Tutto bene?” mi chiede avvicinandosi, indietreggio
“Non toccarmi” dico fissando il vuoto, i miei occhi si riempiono di lacrime. Non riesco più a trattenermi. Mi sento impazzire.
Mi slaccio con foga il grembiule e scappo via, Luca mi chiama ma continuo a correre. Voglio andare via di qui.
Cammino mentre le lacrime mi rigano il viso, i pensieri mi uccidono. Mi tocco nervosamente i capelli, sento mille voci nella mia testa. Le cicatrici sul mio polso sembrano essersi riaperte. E’ tutto così irreale. Dev’essere un incubo. Non riesco a reggere tutto questo. Di nuovo.
Sento delle mani afferrare i miei polsi. Mi volto di scatto incrociando degli occhi verdi. La mia vista è offuscata dalle lacrime, ma so perfettamente di chi si tratta. Sto tremando, faccio fatica a respirare. Provo a dire qualcosa, ma non ci riesco. Jorge mi attira a sé stringendomi forte, cerca di tranquillizzarmi ma è come se non riuscissi a sentire le sue parole. E’ tutto così confuso. Tremo tra le sue braccia.






*ANGOLO DELL’AUTRICE*
E adesso tutte direte “lo sapevoooooooooooooo”. Ebbene sì, molte di voi lo avevano immaginato come è ovvio che sia ahah So che per il momento è tutto molto confuso, ovvero non state capendo quasi nulla, ma ovviamente ci vuole tempo per sviluppare al meglio anche questa parte della storia ahah Lascio a voi i commenti, per favore non odiatemi troppo. Un bacione enormeeee!

   
 
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