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Autore: Anna2    16/10/2015    1 recensioni
Non avrei mai immaginato tutto questo.
Non avrei mai pensato tutto questo.
E, sono sicura sia solo un sogno, queste cose non esistono.
Non esiste che un mostro di non-so-quanti-metri ti rincorra presso delle collinette vicino a una delle spiagge di Long Island, per di più con una ragazzina alta quanto un puffo a tuo fianco.
Il petto mi faceva male, e il cuore batteva così forte che credevo che stesse per scappare dalla cassa toracica, e giuro su tutto quello che c’è di bello nel mondo che i polmoni bruciavano tantissimo – come cazzo ci sono finita, fra parentesi?
Ah, sì, giusto.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Gli Dèi, Nuova generazione di Semidei
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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-Chapter Eight.
«Leo e Flame mi spiegano
cos’è la Christanna
»

______________________
 
 
{anna soter; P.O.V.} 


Giornata perfetta. Sì, perfetta per fare almeno dieci giri di campo perché Nicholas all’improvviso mentre ci allenavamo con la spada ha avuto questa brillante idea. E io non mi sono potuta salvare.
“Ragazzi perché non facciamo dieci giri di campo? Eh come dite? Certo che lo volete? Allora andiamo” diceva tutto allegro almeno cinque giri fa.
Avrei voluto rispondergli: “Perché non te ne vai affanculo?” con lo stesso tono. Non l’ho fatto ovviamente, era abbastanza da maleducati. E avrei perso il titolo di “cocca dell’allenatore”, eh non si scherza su queste cose.
Ma, dopo aver fatto almeno cinque giri e mezzo sono sfinita. M’inizia a far male il fianco e sto ansimando in un modo innaturale secondo il mio modesto parere.
Poi come un pesce lesso inciampo e mi sorpassano tutti. Pensare che ero anche abbastanza  avanti, non quanto Nicholas e un ragazzo figlio di Athena, ma abbastanza. Ma mentre cerco di alzarmi inciampo nuovamente.
«A quanto pare la figlia di Zeus è fuori allenamento!» dice Sheen sorpassandomi ridacchiando. Avrei voluto lanciargli le All Star dietro, ma le avrei rovinate, è il mio unico paio di scarpe.
«Lasciala perdere».
Guardo accanto a me e trovo Christian, lo guardo sbigottita «Ma non eri più avanti?»
«Si ma mi sono accorto che non c’eri dietro quindi sono andato a controllare dov’eri, forza ci stanno superando tutti».
Sospiro alzandomi dal terreno a mala voglia. Se fosse stato per me, me ne sarei rimasta lì.
Comincio a correre assieme a Chris, e lui non ci mette troppo a superarmi. Sbuffo in cerca di tregua perché non ce la faccio davvero più a correre. Grazie alla mia innata grazia finisco di nuovo a terra.
Lancio un grido di frustrazione, il che richiama l’attenzione di Chris; e lui ritorna indietro.
«Perché ritorni? Tu vai pure avanti!»
«Non ti mollo qui, va bene?»
Alzo gli occhi al cielo. Dovrei essere lusingata o disgustata da questo gesto galante?
«Senti: o mi aspetti e andiamo piano o mi prendi per mano e mi trascini!»
Lui fa quello che non mi sarei mai aspettata: mi afferra la mano facendo un verso esasperato e mi trascina dietro.
Riusciamo a superare molti semidei, compresa Sheen. Quando l’ho guardata mentre la sorpassavamo, sembrava arrabbiata. Ammetto che mi sono sentita soddisfatta.
Ora però, concluso l’ultimo giro crollo a terra sfinita, io e il resto dei semidei che popolano il campo.
Sento Nich battere le mani e poi da una pacca sulla schiena a quel figlio di Athena –
mi sembra che si chiami Johnathan.
«Siete stati fantastici! E poiché siete i migliori, la prossima volta venti giri!» esclama felice lui; poi il campo emette gemiti di frustrazione. Nich poi aggiunge che abbiamo la giornata libera. E’ martedì, eppure ci ha dato il pomeriggio libero. Ma che ne so…!
«Vedi, ce l’abbiamo fatta», sento dire da Chris con il fiatone. Gli sorrido annuendo.
Mi rendo conto che lui stringe ancora la mia mano, così gliela lascio subito recuperando ancora il fiato che mi manca.
«Già, grazie per... beh hai capito» borbotto asciugandomi la fronte piena di sudore per poi alzarmi con le gambe leggermente tremolanti. Noto che Leo poco più lontano da noi ci guarda con uno strano sorriso sul volto, il che mi mette in agitazione.
«Allora, come va’?» dice poi avvicinandosi a noi in modo innocente, nascondendo le braccia dietro la schiena.
«Abbiamo appena fatto dieci giri di campo, come dovrebbe andare?» domanda sarcastico Chris.
«Oh beh non intendevo questo».
«Allora non lo so».
Chris mentre parla con Leo sembra nervoso e infastidito dal suo comportamento.
Prima che Leo ci illuminasse entrambi della situazione, Sheen ci viene vicino saltellando allegra con una bottiglia d’acqua in mano.
Incredibile il fatto che anche se è tutta sudata il suo trucco non è minimamente colato, anzi la fa apparire ancora più bella.
«Ehi ragazzi siete stati fantastici!» esclama con un sorriso raggiante, poi mi guarda e il suo volto cambia espressione «Oh Chris deve essere stata dura per te. Insomma avendo trascinato questo peso morto, ti meriti questa».
Non dovrei arrabbiarmi, che m’importa in fondo, è una cretina, ma davvero sta mettendo a dura prova la mia pazienza. Alla fine la ucciderò.
Consegna a Christian la bottiglietta d’acqua e poi dopo aver fatto gli occhi dolci sia a Leo sia a lui e se ne va.
«Για τους θεούς, Bro ma che ha quella?» biascica Leo guardandola parlare ora con Francis: è una mia impressione o ci sta provando con lui?
Christian guarda la bottiglia «Almeno si è resa utile», mi guarda e me la porge «Ne vuoi un po’?» chiede, ma io allontano la bottiglia con la mano.
Assumo un’espressione di disgusto «Non voglio niente da quella. E poi l’ha data a te».
«Amico se fossi in te non berrei, forse è avvelenata» interviene poi Leo e tutti e due scoppiamo a ridere.
«Che cosa fai oggi?» chiedo a Chris, tanto per cambiare argomento. Lui alza gli occhi al cielo.
«Davvero? Anche oggi vuoi perdere?»
Lo guardo male sentendomi offesa dentro «Che parolone. Io non perdo. Vinco in modo differente».
Occorrono spiegazioni: per tutta la settimana scorsa io non ho fatto altro che farmi allenare da Chris, e per tutta la settimana scorsa non ho fatto altro che perdere contro di lui. Vi risparmio le prese in giro da parte dei suoi fratelli. O di come ogni volta finivo a gambe all’aria quando mi faceva saltare via la spada di mano.
In quella settimana abbiamo anche bruciato il drappo di Nicole, la sorella gemella di Emily. E’ stata una cosa strana e triste, sopratutto perché ogni volta mi ricordavo quello che è successo… mi sono sentita malissimo.
I due scoppiano a ridere, dopo di che Chris mi da’ una pacca alle spalle per poi allontanarsi dicendo che ci vedremo verso le cinque.
Avverto la presenza di Leo accanto a me che sogghigna in modo abbastanza fastidioso. Mi giro e lo guardo incrociando le braccia «Cosa c’è?»
Finge di essere sorpreso dalla domanda «Io? Niente».
«Andiamo Valdez, sputa l’osso».
«Oh beh, niente… sono semplicemente felice che il mio caro amico si sia trovato qualcuno».
Sgrano gli occhi, a cosa allude? E poi Chris ha la ragazza, come? Chi mai s’innamorerebbe di lui?
«Cosa?!»
«Oh andiamo, tutto il campo se n’è accorto!»
«Non ti seguo...» dico con voce gracchiante iniziando a torturare il lembo della maglietta.
Lui rotea gli occhi «Pronto fulmine! Tu e Christian, vi piacete!»
Inizio a ridacchiare. Ma sto davvero sudando freddo, come potrebbe mai pensare una cosa simile? Non riesco a capire il perché le persone scambino l’amicizia per amore. E’ assurdo.
«Non dire sciocchezze... fiaccola. Io lo sfrutto per diventare brava a spada».
«Fiaccola?»
«Oh beh mi hai chiamato fulmine e quindi... lascia stare! E poi Chris non mi piace, ma l’hai visto? Cioè... insomma no che sia un cattivo ragazzo, anzi—»
Leo sorride malizioso quando mi sente dire quel “anzi”, dannazione, sto inciampando tra le parole.
Annuisce continuando a tenere quell’espressione «Oh che carina che sei mentre cerchi di mentire».
Respiro profondamente, cercando di mantenere il controllo, «Smettila Valdez, hai rotto, va’ a shippare Christian con un’altra persona. Io non sono interessata a lui. Ti saluto». Finisco allontanandomi infastidita.
Sento borbottare Leo dietro di me. Mi rifiuto di ascoltare anche per sbaglio. Lo avrei fulminato all’istante se avesse ancora delirato su di me e Chris!
Dire che sono in tensione è poco.
«Oh andiamo, tutto il campo se n’è accorto!»
Questa frase mi riecheggia nella mente.
Forse Leo mi ha persuaso senza che me ne accorgessi. , è proprio così.
Mi sento abbastanza confusa, basta dire che non so nemmeno dove sto andando, sto semplicemente girando a zonzo senza una meta.
E in tutto ciò penso al perché le persone credono che io e lui ci piacciamo. Non ha senso, avrebbe senso se io e lui flirtassimo, invece no! Almeno è quello che vedo io.
E poi non riesco a vedermi con lui, scherziamo? Ha una tale faccia tosta a volte.
Certo abbiamo cose in comune, quando non cerco di ammazzarlo con la spada (tanto sono io quella che si fa male) parliamo pure fra noi. Gli ho raccontato “la storia della mia vita”, è riuscito a rendere comico il fatto che mia madre sia morta, ma almeno l’ha fatto in modo che io non mi offendessi, anzi sono scoppiata ridere anch’io. Anche lui mi ha raccontato molto di lui: è nato in Arizona, ma sua madre non poteva mantenerlo così è andato a vivere dalla nonna. E’ in buoni rapporti con Ares, è il suo preferito! Dopo Clarisse. Non dico sul serio. Ares gliel’ha davvero detto in faccia.
Comunque, non mi ha voluto dire una cosa: com’era avvenuto il suo incontro con il Jabberwocky. Per il resto sa cucinare, suonare la chitarra, tutte cose che non potrei mai fare. Inoltre beh, è tranquillo, amico di tutti qui, ma poi mi viene da pensare alla caccia alla bandiera della settimana scorsa: ha spaccato una mazza di legno sulla schiena di un figlio di Eolo. Ma sì dai, per il resto è la persona più tranquilla del campo.
Bah devo smettere di pensare a lui, non faccio altro che confermare le supposizioni di Leo. Tra un passo e l’altro miracolosamente mi ritrovo davanti alla mia cabina. Sì dai, ho tutto il tempo per dormire.

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Con estremo “piacere”, mi dirigo verso il solito posto in cui Christian ed io ci ammazziamo a vicenda con la spada, cioè l’arena. Non scherzo, mi sono ritrovata... non proprio sempre, alcuni graffi un po’ dappertutto. E può darsi che mi sia ritrovata a dargli dei calci sul petto in piena crisi isterica.
Ma ad ogni caso sono armata di tutto punto: ho lo zaino di Efesto sulle spalle, il cerchietto ora a forma di arco e la spada. Non capisco il motivo per cui continui ad usarla, non mi ci trovo bene.
Da quando sono uscita in giro, c’è una calma bestiale, davvero… forse, mentre stavo dormendo, è successa l’apocalisse e tutti sono morti. Probabilmente non sarebbe successo se avessero avuto una scatola d’emergenza come ce l’ho io a casa di Jeanluke con su scritto: Aprire In Caso Di Tornado Di Squali.
Le mie teorie vanno in fumo quando vedo Nich e Flame che con scatto felino e abile mossa cercano di coprire qualcuno, che da lontano non riesco a vedere. Jean ha ragione a ripetere sempre che prima o poi dovrò mettere gli occhiali, sono davvero cieca.
Incuriosita e divertita vado vicino, pronta chiedere cosa cacchio combinano.
«Ehi ragazzi!» saluto sventolando la mano. Nich non appena mi vede sbianca. Flame si mette la mano sulla faccia, la persona, che si rivela essere Christian, si gira di spalle.
«Oh ciao Anna!» dice Nich fissandomi in modo strano, per poi far allontanare i ragazzi camminando all’indietro.
«Che succede? Quello è Christian?» chiedo guardandoli male.
Le tre grazie s’irrigidiscono preoccupati «Perché, l’hai visto?» Nicholas interviene spaventato.
Adesso basta.
«Che cosa avete?! Chris se sei tu, ti voglio ricordare che dobbiamo andare a pestarci a sangue!».
«Non devi vedere Christian per nessun motivo al mondo!»
Inclino la testa, sto cercando di intravedere nel volto di Nich un qualcosa che potesse farmi capire che è tutto uno scherzo.
Ridacchio «Che stronzata!» dico raggiungendo Chris girato di spalle, curiosa di cosa gli fosse accaduto. Gli altri m’imprecano dietro cercando di fermarmi... ma ops troppo tardi.
Lo guardo e sul suo viso c’è un’espressione molto più che terrorizzata, si copre il viso spaventato a morte indietreggiando.
«Oh no, anche lei ora!» grida Flame, Nich è terrorizzato quanto Chris.
Si sono narcotizzati o cosa?
«Anche lei cosa Erriquez? Ed io che credevo che i ragazzi di Afrodite lo avessero truccato con del trucco permanente e waterproof, e invece! Niente è assolutamente normale. Peccato».
Non mi facevo così cattiva.
«Ehi!» protesta lui guardandomi male.
In seguito tutti e tre mi fissano in modo strano.
«Anna...» incalza Nicholas «Ti senti, ehm... bene?»
Aggrotto la fronte stringendo l’arco che ho tra le mani «Come dovrei sentirmi?»
Tutti sorpresi si guardano tra di loro.
«Cambio di programma! Andremo tutti nella Cabina 1!» grida Nich, per poi prendermi per il polso.
«Sicuro?!» obietta Flame, Nich annuisce e poi mi trascina con lui.
«Ehi! Non potete entrare nella mia Cabina!» protesto cercando di ritrarre il braccio.
«Abbi pazienza. Ora ti spiego tutto: in pratica è successo qualcosa a Chris, qualcuno gli ha fatto un sortilegio...»
Spalanco la bocca. Un sortilegio. Cosa? Non ci sto capendo più niente.
«Che genere di sortilegio?»
«Che ogni ragazza s’innamori di lui non appena lo si guarda, anche se più che innamorarsi si— lascia perdere, sei piccola».
Resto in silenzio mentre Nich mi fissa come per studiare il perché io non mi sia innamorata di lui. Ma... non capisco. Chi è stato? Perché? E sopratutto perché ora avverto questa sensazione strana allo stomaco come se dovessi vomitare... non sarò mica—
Che sciocchezze.
«Anna» Nich cattura di nuovo la mia attenzione «Senti è solo una supposizione, ma non è che tu sei già...»
«NO! Come diamine ti salta in testa!» lo interrompo con il viso rosso peggio dei miei capelli.
«Se lo dici tu».
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Non mi sarei mai immaginata di ritrovarmi Chris nella mia cabina, ma nemmeno Flame eh, ma, insomma è diverso con lui.
Oh divino Zeus, perché qualunque cosa che io dica sembra che abbia un doppio senso?
«Allora... hai idea del perché io... hai capito no?» biascico timidamente.
«Nich dice che sei troppo intelligente. Per questo non ti sei — ehm innamorata di me. E mi ha anche detto di stare lontano da te».
Annuisco fissando il pavimento, dove in un angolino c’è Flame che legge dei libri. Nicholas lo ha messo a fare delle ricerche per trovare una cura. Invece lui è andato nel suo ufficio, anche lui a cercare cure.
Di sottecchi guardo Chris che è seduto accanto a me sul letto, sulla sua guancia c’è un orribile segno di rossetto che prima non avevo notato. E’ sbiadito, probabilmente ha cercato di levarselo senza riuscirci.
Quel segno mi disgusta così tanto che, davvero, ho voglia di prenderlo a calci, anche se non è colpa sua.
«Non bisogna avvertire Anna? Insomma—»
«Oh non ce n’è bisogno. Ho detto a Leo di rinchiuderla nella cabina 9, e di fargli da baby-sitter è tutto a posto» mi interrompe Flame per poi chiudere il libro che stava leggendo.
Si alza da terra «Soter, potrei parlarti un attimo fuori?»
Lo guardo confusa annuendo per poi alzarmi, ma prima do’ un altra occhiata a Chris, confuso quanto me.
Attraversato l’enorme porta della mia cabina, Flame inizia a guardarmi con la stessa espressione di Leo poche ore fa.
Lo guardo male «Cosa c’è?»
«Ehi, calmati fulmine! Non avevamo fatto una tregua?»
«Flame...» riprendo incrociando le braccia «Davvero?»
Sorride beffardo con una strana luce negli occhi «Andiamo, lo sai. Ti ho chiesto di uscire solo perché se ne avessimo parlato davanti a lui, ti saresti vergognata a morte».
Mi sento male improvvisamente, con il battito irregolare e una strana voglia di prenderlo a calci.
«Io non so davvero cosa vi prende oggi! Prima Leo ora tu!» intervengo per poi stringere i pugni, dall’evitare di prenderlo a cazzotti.
«Non fare la finta tonta. Quello che è successo è la conferma: tu e Chris vi piacete!»
Ancora? Oh no! E io che speravo di aver preso un abbaglio.
Lo guardo facendo diventare i miei occhi due fessure infuriate «Dovete finirla con questa storia! Cosa vi da il diritto di spettegolare?»
Flame annuisce «Hai ragione, non abbiamo diritto. Ma a nessuno importa di questo. Il mondo gira così, benvenuta. E poi vorrei porti una domanda. Davvero pensi che tu non ti sia innamorata di Chris solo perché, a detta di Nicholas, sei intelligente?»
Ovviamente no. Avrei voluto rispondergli invece gli ho detto solo: «Forse...»
«Mi dispiace deluderti ma anche le figlie di Miner— scusa, Atena hanno sbavato dietro Chris, è ovvio che loro sono più intelligenti di te. Tu non ti sei innamorata di Christian, perché lo sei già!»
Oh beh non so che dire. Le mie certezze cadono come un castello di carte. Mi sento improvvisamente succube di Flame e, per dire, è anche più basso di me.
Resto in silenzio, e fisso il vuoto, non riuscendo a digerire la notizia. Non volendo digerire la notizia. Perchè queste sono soltanto sciocchezze vomitate da una persona che crede di conoscere i miei sentimenti.
«Avevo detto a Leo che a te serviva che dicessero tutto in faccia. Comunque sia, spero che tu sappia che la Christanna ormai è canon».
Sgrano gli occhi, ora ho una terribile voglia di nascondermi sotto il mio letto «Christanna? Cos’è?» anche se sono sicura di saperlo, una piccola parte di me spera che sia la marca di un nuovo deodorante. O qualcosa del genere.
«L’unione dei vostri nomi, ovvio, cervellona. Senti, te la faccio semplice: se vi guardate negli occhi è Christanna. Se vi pensate a vicenda, è Christanna. Se lui fa qualcosa di carino per te e tu non lo insulti o cerchi di uccidere con la spada è Christanna. Se vi prendete per mano è Christanna. Tutto chiaro?»
Sento che la rabbia mi si annoda allo stomaco.
Guardo male il figlio di Vulcano: credo che in questo momento io faccia davvero tanta paura, lo capisco da come indietreggia mettendosi le mani davanti come per difendersi.
Mi avvicino sempre di più a lui, il vento inizia a soffiare forte scompigliandomi gli stupidi boccoli che mi ritrovo.
«Ora ascoltami bene Flame Erriquez! Io non sono assolutamente innamorata di Christian. E se ti sento ancora blaterare queste stronzate allora non avrò pietà nel fulminarti!» gli ringhio contro come se fossi una specie di animale.
Lui annuisce «Okay. Continua a negare pure la realtà»
Il cielo è sul punto di piovere, e avverto che sto mandando elettricità dal mio corpo.
Ma purtroppo quando io ero sul punto di fulminarlo davvero, la porta della mia cabina si apre, mostrando Christian.
«Ma perché gridate così tanto! Che vi succede?»
Mi avvicino a lui passo pesante e minaccioso puntandogli il dito contro: Chris assume subito una espressione spaventata.
«TU! E’ TUTTA COLPA TUA! HAI INVASO LA MIA CABINA? BENE, ORA VADO NELLA TUA! VOGLIO VEDERE COME TI SENTI!»
Mentre con i nervi a mille mi allontano, sento Chris borbottare.
«Per me va bene, ma non so come la prenderanno gli altri».
Lo ignoro, perché davvero c’è il rischio che io faccia scoppiare una tempesta.
E mentre mi allontano, cerco di calmare i bollenti spiriti.
E mentre serro la mandibola con un’espressione ribelle tutta presa a decidere se entrare nella Cabina 5 per davvero o mollare, Anna mi compare a pochi centimetri davanti con il viaggio nell’ombra.
«Quanto mi diverto!» esclama felice per poi girarsi sorridendomi, ma quando mi esamina meglio inclina la testa confusa.
«Ehi Anna! Sembri leggermente... ehm...»
«Si lo so!» la interrompo guardando in giro con la fronte aggrottata. «Leo non ti stava facendo da baby-sitter?» riprendo con un tono isterico incrociando le braccia.
«Si ma ho evocato un paio di morti, l’hanno distratto e sono scappata con il viaggio nell’ombra».
Oh per i carciofini! Dice quelle cose in un modo così normale.
«Sembri appena uscita da uno scontro. E poi come facevi a sapere di Leo?» aggiunge scrutandomi con lo sguardo.
«Ho incontrato Flame e me lo ha detto! Okay?!» la mia voce è così gracchiante e isterica che sembro sul punto di piangere.
Lei sgrana gli occhi irrigidendosi «Sì, non arrabbiarti! Hai il ciclo?»
Sbuffo «Magari».
«...ma tu perché sei davanti alla cabina di Ares? Aspettavi Chris?»
Quasi mi strozzo con la mia saliva «N— no!» mi affretto a dire «Che ne dici se andiamo ad allenarci?» termino guardandola disperata. Cercando di farle capire che io ho davvero bisogno di allontanarmi.
«Si, dai magari mi dai altre dritte sul tiro con l’arco»
«Ma non ho lo zaino, e lì dentro c’è la faretra» esclamo delusa, dovrei cominciare a portarmi lo zaino dappertutto.
«Posso sempre usare il viaggio dell’ombra e prendertelo dimmi dov’è—»
«NO!» intervengo prima che potesse finire la frase «Cioè... ho l’arco in testa, hai presente no, il cerchietto che si trasforma in arco?» dico ridacchiando in modo isterico alla fine, come se fosse divertente.
«Quindi sì, insomma. Posso sempre usare quelle dell’armeria» la voce mi esce un po’ incerta. Ma almeno l’ho fatta rimanere senza parole.
Annuisce confusa dicendo cose che sinceramente non sento. Anche se penso che non abbia detto nulla di speciale.
 
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Arriviamo all’arena, passando prima per l’armeria, perché figuriamoci se faccio innamorare la mia migliore amica di quel sudicio infame!
E’ completamente libera, eccezion fatta per Emily, che sola e sconsolata, tira le frecce a un fantoccio. Per essere qui da solo una settimana se la cava bene con l’arco. D’altro canto suo padre è Apollo, dio arciere, non dovrei essere sorpresa.
«Ciao Emily!» la chiama Anna.
Deve essersi presa un infarto, a giudicare dalla faccia preoccupata che ha fatto quando ha sentito la voce di Anna. Ci ha salutato svoltolando la mano.
«Che fai qui tutta da sola?» le chiedo.
Lei s’incupisce iniziando a dondolarsi su un piede e l’altro «Fracis ha detto che dovevo rimare qui finché non fossi diventata brava con l’arco come lui. Ha portato Gigi a fare giri con la canoa. Ma a giudicare dal tempaccio credo che torneranno in dietro».
M’irrigidisco sapendo che è colpa mia. Ma faccio un respiro profondo calmandomi.
«Allora!» intervengo chiamando l’attenzione delle due «Vogliamo allenarci? Non abbiamo tempo da perdere».
Loro con riluttanza annuiscono.
Le faccio allenare per un po’. Cerco di fare del mio meglio per far prendere la mira a Anna, ma dopo un po’ mi ha pregato di finirla ed è passata alla spada che le ha fatto Flame.
Sospiro sentendo che non sono in vena di fare niente, neanche allenarmi.
Poi dalla entrata dell’arena vedo delle figure avvicinarsi.
Riconosco quella di Nich «Andiamo Sheen smettila di trovare scuse!» grida contro Sheen, mentre lei annoiata si guarda le unghie, si avvicinano a noi.
«Non sto trovando scuse. Ma sai Nichy! Dovresti fare qualcosa per quei capelli, e anche l’abbigliamento...»
Nich sembra ribollire dalla rabbia, con le orecchie rosse come delle fragole.
Tutte e tre li fissiamo in silenzio mentre litigando si avvicinano, probabilmente senza neanche accorgesi della nostra presenza.
«Hai combinato tutto questo casino. E ora tu lo rimetti a posto!!» ordina per poi accorgersi di noi guardandoci con occhi sgranati «Che fate qui ragazze?» chiede. Sheen sbadiglia, guadagnandosi un’occhiataccia da parte di Nich.
«Oh beh, ci stiamo allenando» dice Anna.
Aspetta, aspetta! Quindi è stata Sheen?!
Non ci credo, anzi sì che ci credo! Farebbe qualsiasi cosa quella per darmi fastidio. Infatti, quando per un attimo incontro i suoi occhi verdi, mi si gelano le vene. Avvertendo una sensazione di rancore.
Nich ridacchia, ma quelle risate sembrano piene di preoccupazioni «Fantastico!»  esclama lui, per poi guardandosi in dietro. Sbianca.
E poi capisco in perché: Flame e Chris con sopra un sacchetto di carta con due buchi all’altezza degli occhi. Peccato che la busta non era di plastica, così soffocava.
«Ehi!! Ti sei fatto dare l’antidoto?» ruggisce Chris indicandola, non saprei dire se in modo arrabbiato. Ma suo tono è estremamente frustrato.
«Non darmi ordini!» interviene Nich.
«Anna che ci fai qui!?» aggiunge Flame correndole dietro.
La mia amica alza gli occhi al cielo, sorridendo però.
Emily in un angolo abbraccia l’arco e faretra spaventata.
Sheen e Nich iniziano a litigare. Lui esasperato e sull’orlo di una crisi isterica, lei che gli sorride ingenua facendo la finta tonta.
«Sei ridicolo con quella busta in testa!» intervengo gridando guardandolo male.
Senza volerlo richiamo l’attenzione di tutti quanti, che mi fissano. Mantenendo il viso serio, se pur arrossita per tutti quegli occhi puntati a me, mi dirigo verso Chris, l’arco inizia a emanare elettricità.
«Si può sapere che ti prende?» mi chiede il ragazzo-busta con tono abbastanza offeso.
Avanzo fino a fronteggiarlo «Non mi prende niente!» gli rispondo con lo stesso tono che ha usato.
«Allora perché ti comporti peggio del solito?»
«Non sono tenuta a dirti niente!»
Nich ci viene vicino cercando di allontanarci «Sentite, ho quasi risolto la situazione. Sheen Johnson! Vuoi sì o no collaborare?!»
«Ma che succede?» biascica Anna confusa.
«Mi piacerebbe saperlo anch’io!» aggiunge Emily affiancandosi ad Anna. Era così silenziosa prima che mi ero dimeticata della sua presenza.
«Ve lo spiegheremo presto! Figlia di Venere! Vuoi darci quello che ci spetta?» interviene Flame per poi regalare un sorriso nervoso alle due e un’occhiataccia a quella vipera.
Sheen alza gli occhi al cielo, poi dalla borsetta rosa che ha a tracollo con dei fronzoli decorati sopra, tira fuori una fiala a forma di cuore.
Tutti quanti rimaniamo atterriti.
«Allora ce l’avevi tu! In tutto questo tempo! Avevi detto che era in arena!!» Chris ribollire di rabbia, riesco quasi a vedere il fumo che esce dalla busta che ha in testa.
«Daccelo subito Johnson!» ordina Nich ormai stufo di tutto, immagino.
Lei sbuffa, ma si avvicina a me e Christian porgendogli delicatamente la bottiglia.
Mi regala un altro sguardo tutt’altro che rassicurante, e il trucco che ha sugli occhi non ha fatto altro che caricare lo sguardo assassino che si ritrova.
Ho cercato con tutta me stessa di non vomitare.
Lei non si allontana, restando davanti a Chris. Mentre Flame e Nich fanno girare Emily e Anna da un’altra parte, per evitare che si innamorino di Chris.
«Perchè?» protestano, ma si girano comunque.
Quando Christian si è assicurato che anche Sheen si sia girata, si leva la busta mostrando il suo viso: con quell’ombra di barba e le basette che— NO! Devo finirla. Cosa cacchio mi prende?
Chris stappa la fiala, e ne beve come se fosse acqua.
«Come va’ coso?» chiede Flame non appena lui svuota la fiala.
«Amico non lo so» dice Chris asciugandosi il mento bagnato dalla pozione.
«Facciamo una prova?» interviene Nich mangiucchiandosi le unghie «Sheen girati!» ordina.
«Cosa, ma siete pazzi?!» grido isterica sgranando gli occhi.
Ma troppo tardi Sheen si gira, e sorride. Oh carciofini speriamo che non si sia...
«Nah, non mi sono innamorata».
Tutti – compresa me, ed escluse Emily e Anna – tirano un sospiro di sollievo.
Flame le fa girare, poi inizia a raccontare il fattaccio. Tralasciando però la mia situazione. Grazie all’Olimpo!
Anna fa di tutto per non ridere – Emily sembra leggermente spaventata e in balia di attacchi di pianto.
Ma poi senza che qualcuno potesse prevederlo, senza che io potessi mai prevederlo… Sheen prende per il colletto della maglia dei Green Day di Christian e lo... bacia!
Mi sento le gambe molleggianti e deboli. Il respiro mi manca per tutto il tempo in cui quei due rimangono attaccati per le labbra.
Subito non riesco a trattenere i poteri una scarica di fulmini e pioggia avvolge il campo. Tutti fissano me.
Lui la spinge via, in malo modo, per poi pulirsi le labbra con il polso. La sento ridacchiare diabolicamente.
Si gira frettolosamente verso di me, con i suoi occhi verde chiaro e dalla sua espressione sembra essere dispiaciuto e arrabbiato. Io lo fisso a bocca aperta emanando scintille, e ancora una volta dei fulmini spaccano il cielo.
Abbasso gli occhi, sono imbarazzata e arrabbiata. Non capisco più niente. Li guardo tutti quanti – semplicemente sono sconvolti.
NO NO NO NO!
Inizio a indietreggiare a passi lenti, mentre mi giro, la mano di Chris mi afferra il polso, ma me la lascia subito rischiando una scossa orribile.
«ANNA! ASPETTA!» grida Anna, ma io senza girarmi inizio a correre.
Mentre corro con il cuore che sembra scoppiare, riesco con la mia inettitudine a cadere a faccia a terra.
La terra mi sporca in viso, e l’impatto mi sbuccia le ginocchia e le mani.
Questo non ha fatto altro che provocare più fulmini e pioggia.
Mi alzo barcollando dandomi dell’imbranata incompetente. Dopo aver corso e zoppicando m’imbatto nella Cabina 9. Forse nessuno penserà di venirmi a cercare lì. E avrei dato un ottimo motivo ai figli di Efesto di farmi rimanere lì.
Vado sulla porta nel retro e invece di bussare, mi metto a tirarle calci.
«LEO! Apri questa porta!» ordino cercando di trattenere le lacrime.
«Mi piacerebbe! Ma vedi sono leggermente occupato...» mi risponde dall’altra parte.
«Giuro su mio padre che se non apri la sfondo!»
«Okay, tanto peggio di così non si puo’!»
Carico le mie mani di elettricità, per poi spingere contro la porta di legno.
Essa si disintegra dopo vari secondi. Poi vedo Leo sdraiato per terra con tre zombie che lo abbracciano... che cosa ambigua.
Apro la bocca per un secondo «Senti non lo voglio nemmeno sapere!» sbotto esasperata. Individuo un angolino nella cabina, e vado a sedermi per terra abbracciando le gambe nascondendo la faccia sulle ginocchia.
Sento Leo trascinarsi fino a dove ci sono io. Non alzo lo sguardo, trattengo ancora le lacrime, ma non ci riuscirò per molto.
«Ehi fulmine! Fai proprio scintille» dice, alzo gli occhi e lui è a faccia in su sorridendomi, mentre gli zombie lo abbracciano sempre di più.
«Non ti fanno schifo?» chiedo disgustata dalle facce deformi dei morti viventi.
«Nah sono simpatici», vedo il suo sorriso malizioso, riesce a farmi sorridere per un secondo. Ma poi l’immagine di quei due mi ritorna in testa.
«E’ colpa tua!» lo accuso puntandogli il dito contro furiosa «Se tu e Flame non aveste iniziato a blaterare sulla Christanna», pronuncio l’ultima parola neanche fosse una bestemmia, «probabilmente ora non me ne fregerebbe niente!»
Leo sembra essere dispiaciuto, mentre io lo fisso con rabbia.
Prima che riuscisse a parlare, compare Anna dietro di lui, amala pena riesce a girare il collo e guardare Anna.
«Oh ciao dolcezza, sei tornata eh? Potresti aiutarmi?»
Lei schiocca le dita, i zombie smettono di abbracciare Leo, poi si precipita da me, con il mio cerchietto in mano.
«Hai scordato questo» dice porgendomelo, io lo prendo per poi posarlo accanto a me e nascondere di nuovo la faccia. La sento sospirare.
«Ehm, scusatemi, ma cosa è successo in tutto questo tempo?» si intromette la fiaccola.
Alzo gli occhi e Anna lo porta in disparte poco lontano da me. Gli sussurra all’orecchio facendo attenzione a non farmi sentire nulla. A volte Leo mi lancia occhiate strane, ma io cerco di starmene buona senza scappare via di nuovo.
«Quindi Leo» riprende lei alzando la voce «Perché non vai a costruire qualcosa?»
«Certo, chiedi ai tuoi amichetti morti se posso aiutarmi», poi sento lui camminare fino al tavolino con gli attrezzi, ma mi concentro su Anna che arriva verso di me.
«Come sapevi che ero qui?» le chiedo prima che potesse farmi la predica.
«Ti ho seguito con il viaggio nell’ombra».
Annuisco piano, poi lei s’inginocchia davanti a me.
«Avanti, vai, raccontami le tue preoccupazioni».
Cos’è? Mi tratta come una cretina?
«Lo sai!» sbotto «Senti: io non voglio davvero parlare di questo... ma, fanculo... lo sai! Posso solo... solo ti prego—»
Non faccio tempo per finire la frase che mi pungono gli occhi «Non sto piangendo!» riprendo coprendomi gli occhi.
«Dai calmati. E’ capitato a tutti di innam—»
«NON finire quella frase! A me Chris non piace!» la interrompo puntandogli il dito contro.
Incrocia le braccia alzando un sopracciglio «Ah. Non si direbbe dalla tempesta lì fuori».
Le guance mi si avvampano ancora di più. E senza volerlo faccio scattare un fulmine che rimbomba nell’aria.
«Anna», riprende con tono più comprensivo «è la vita. E poi lo sai. A Chris non piace Sheen, non hai da preoccuparti».
Dalla tasca dei suoi jeans tira fuori un fazzoletto di carta, piano lo appoggia al mio viso, pulendomi la faccia dalla terra.
«Io... non so che mi è preso, non ci sto con la testa».
«Si chiama gelosia», dice finendo di pulire per poi sorridermi «E so come rimediare in questi casi. Leo! Portaci due Diet-Coke! Con limone!»
«Si signora!» esclama facendo il saluto militare. Per poi uscire con un zombie abraccetto e un sorriso da ebete.
 
o 0 O 0 o
 
“Perché, dov’è andato?”
“E che ne so. Tanto quando torna, la punizione è garantita. E se qualcuno si azzarda a cercarlo farà la sua fine!”
 
Queste parole mi fanno eco nella mente, facendomi salire i sensi di colpa.
No ma lo sto facendo davvero?
Finalmente mi sono ripresa, il cielo è diventato di nuovo sereno – anche se ormai è sera – vengo a scoprire questo!
L’idiota è scomparso da quando sono scappata via. Ed è stato il minimo a mio parere, ma io... non lo so. Ho questa sensazione strana. No, non è panico! Non è istinto di sopravvivenza. E’... come se una voce avesse strisciato nella testa dicendomi che Chris è in pericolo. Letteralmente. Esatto sto mettendo repentaglio il nomignolo affettuoso di: “La cocca dell’allenatore” per una voce.
Sono un’idiota.
Nella foresta la mia unica luce è quella dell’arco d’argento e bronzo celeste, e la luna. Per il resto è buio pesto, riesco a orientarmi solo grazie ai ruggiti dei mostri che regnano qui dentro.
“Avanti piccola semidea ci sei quasi...” la voce metallica maschile mi guida verso la mia destinazione.
E quando raggiungo il traguardo noto giustamente che le cose non vanno molto bene: Chris inveisce in greco cercando di far fuori quell’armadio con le zampe.
Però ehi, dai poteva andare peggio.
Schiocco una freccia dritta verso quel coso, che si disintegra dopo poco. Corro verso Christian, sono decisa a lanciargli addosso l’arco, ma invece mi fermo a fissarlo con rabbia.
«Che...? Perché sei qui?» mi chiede col fiatone, la lancia nella mano diventa la sua solita penna.
«Ah! Dovrei chiedertelo io! Cosa ti è saltato in testa!» e con un coraggio che credevo di aver perso mi avvicino a lui minacciosa.
«Vorrei farti notare che sei qui anche tu!»
Smetto di puntargli il dito contro, per poi stringere i pugni. Cavolo vorrei dirgli qualcosa ma... le parole mi muoiono in bocca. Mi limito a fissare con rabbia una roccia lì vicina.
«Ascolta», dice. Non dico nulla, ma mi degno di guardarlo «non ho idea del perché io sia venuto qua. Cioè una voce mi ha detto di venire qui—»
«Anche tu!» lo interrompo, ma mi maledico subito dopo.
«Ah allora tu—»                                                                       
«Shh! Te lo spiego dopo tu— tu continua a parlare».
Lui sospira grattandosi la nuca «Okay, ma tanto dopo me lo dici. Comunque era... era come se quella voce avesse la lingua ammaliatrice—»
«Cos’è?» chiedo inclinando la testa.
«E’ una particolarità che hanno i figli di Afrodite la maggior parte delle volte. Quella ti obbliga a fare quello che vuole».
Uno scatto d’ira mi si aggrappa alla gola «Ah, quindi è stata Sheen!» gli grido contro.
«No, no, no!» si affretta a dire «Se Sheen avesse la lingua ammaliatrice, il mondo sarebbe già nelle sue mani. No? E poi, non tutti i figli di Afrodite ce l’hanno, tranquilla».
Faccio un respiro profondo lasciandolo parlare.
«E questa voce mi diceva che dovevo venire qua. Non potevo oppormi, ci provavo, ma non ci sono riuscito. Mi ha condotto qui, ero circondato da mostri, e poi beh sei arrivata tu a dare il ben servito all’ultimo». Conclude sospirando.
«Era una voce maschile?» chiedo stringendo l’arco fra la mia mano destra.
«No no, anzi. Era da donna, si sentiva».
«Ma io... la voce che sentivo io era da uomo. Diceva che eri qui, e...» sbotto, ma poi lascio perdere scuotendo la testa «Lasciamo perdere. Ritorniamo. Nich ci metterà in punizione a vita».
Mentre l’arco si trasforma nel cerchietto e mi volto dall’altra parte, Chris mi afferra il polso.
Scatto la testa guardandolo minacciosa, lui mi molla subito.
«Scusa, solo che volevo parlare ancora, vorrei capire quello che è successo».
Dice, per poi allontanarsi e aspettare che io esploda da un momento all’altro.
Non ha tutti i torti «Io...», i miei occhi iniziano a sudare (sì sto piangendo!) e indietreggio lentamente.
«Cos’hai?» mi chiede avvicinandosi a sua volta, riesco a vedere a malapena il viso con smorfie di preoccupazione.
«Niente».
«E’ quel “niente” che mi preoccupa».
Allargo gli occhi sorpresi. Mi ha lasciato di nuovo senza parole. Perché deve essere così?
«Sei un’idiota! Ecco che c’è!»
Cazzo se sembro io l’idiota qui. Ero riuscita a non piangere davanti a Leo e Anna, ora compare lui e rovina tutto.
Abbasso gli occhi nascondendo il volto con i capelli, ma sento comunque che mi fissa.
Alzo gli occhi un attimo e lo vedo sorridermi tranquillo mentre mi porge la mano.
«Senti, a me Sheen non interessa. All’inizio pensavo: “Cavolo, una figlia di Afrodite che mi bacia?” ma poi ecco mi sono accorto che c’eri tu a guardare, non mi sembrava giusto. E poi quella la conosco da due anni e non mi ha mai rivolto la parola se non era strettamente necessario».
Non so se me lo sta dicendo solo per cercare un motivo stupido per consolarmi. E non credo di aver forza per ribattere o picchiarlo. Mi limito a prendergli la mano.
«Se vi prendete per mano è Christanna».
Sento continuamente la voce di Flame che dice quelle parole in testa.
Sorrido un attimo voltandomi verso di lui «Sai? Penso di aver capito».
Si volta anche lui rispondendo al mio sorriso «Io no!»
E per me va bene. Davvero, preferisco senz’altro questo.



 
:.:..angolo delle due A..:.:
 
«Coshai?» [...]
«Niente».
«E quel niente che mi preoccupa».
...
Tratto da una storia vera.


Hola mishamigos! 
Iniziamo col dire col dire - o meglio Soter inizia col dire, cioè io... spero abbiate capito hahahah - che il capitolo è uno dei più orribili che io abbia mai scritto. A Stygeros piace, a Gigi bho, alla signora mamma di Gigi diciamo di sì ma ha trovato più interessanti le voci nell'ultima parte. Non so guys vi aggrada? A colei che l'ha scritta, fa cagare.

Anyway malgrado tutto speriamo vi sia piaciuto, e non vi abbia fatto girare le noccioline perchè la trama non va molto avanti ma dal prossimo capitolo le cose si fanno serie per davvero.
La chiudiamo qui, grazie a tutti quanti e alla prossima! Che non è nemmeno tanto lontana!

-Anna
   
 
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