Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Niley story    16/10/2015    4 recensioni
Suono delle onde. Questo era il significato del suo nome. Hanon. Lei è una ragazza forte, determinata, pronta a dare il tutto e per tutto, a mettersi in gioco senza rimuginare troppo sulle conseguenze. Lei stessa in fondo è un onda, un onda capace di travolgerti e sconvolgerti la vita.
Ma anche lei troverà quella roccia che le darà un freno, una roccia contro la quale sbattere e il suo nome sarà Ryan Carter. Ma a furia di provare, potrà mai quell'onda scaraventare una roccia?
Questa è una storia che parla di sogni, di passioni, di amore, di amicizia e di vita.
Ma soprattutto parla di rischiare, dare il tutto per tutto sempre e comunque senza condizioni e senza sicurezze. Quanta forza può avere una ragazza di 21 anni? E quanta ne puoi averne tu?
Forse e dico forse, più di quanta immagini.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





~~<< Hey sirenetta, sei pronta? >> mio zio bussò alla porta della mia stanza prima di entrarvi dentro. << Zio! Ho perso la collana >> dissi allarmata dirigendomi verso di lui. << Come hai perso la collana? Quale collana? >> << Quella di papà >> << Ma non può essere…stamattina l’avevi al collo >> << SÌ. So benissimo che stamattina ce l’avevo al collo! >> avevo alzato il tono di voce e mi rendevo perfettamente conto di essere alterata. << L’hai tolta quando ti sei buttata a mare per allenarti? >> << No… >> << Ah Hanon! Ma tu te le vai proprio a cercare però tesoro! >> << Ma non si è mai staccata! Era allacciata al mio collo con un nodo molto solido. Non l’ho mai tolta da quando papà me l’ha data! >> << Okay, tesoro sai cosa? Adesso è tardi e ci stanno aspettando. Domani, con la luce del sole proveremo a cercarla. Va bene? >> sospirai rassegnata << Va bene >> mio zio mi diede un bacio sulla fronte e poi mi invitò ad uscire dalla stanza. << Vedrai sarà una serata divertente >> disse una volta entrati nel pick up. Con la mano destra mi toccai il collo, senza quella collana era come se avessi perso una parte di me. Al falò sulla spiaggia c’erano un sacco di candele fatte con le canne di bambù, c’era tantissima gente che beveva, rideva, parlava. Molti ragazzi portavano ai polsi, al collo o anche alle caviglie delle collane o bracciali fosforescenti di vario colore, blu, fuxia, viola, giallo, verde, rosso. << Hey Zac! Siete arrivati finalmente! >> Colin ci venne incontro per salutarci e ci offrì immediatamente due tropical. Sorseggiai la mia bevanda ringraziandolo e mi guardai intorno. Sembrava che tutti si stessero divertendo molto. Non eravamo molto distanti del posto dov’ero andata a surfare la mattina. Decisi di avvicinarmi alla riva, un po’ sciocco da parte mia pretendere di trovare la collana in quelle condizioni direi…ma ci provai lo stesso. Vidi come le onde del mare arrivavano alla riva e mi tolsi le infradito per bagnare i piedi nell’acqua, era gelida. << Hey! Ciao >> mi voltai e riconobbi immediatamente la nipote di Bob e la sua amica, May e Lea. << Hey, ciao. Come va? >> << Bene, te? >> << Bene >> dissi annuendo col capo. << Che fai? >> questa volta a porre la domanda fu Lea << Ecco…stamattina ho perso la mia collana e…non so, speravo di trovarla qui >> << Davvero? Che coincidenza! Ryan ha trovato una collana stamattina. È bellissima e ha un delfino in madreperla troppo carino! >> alle parole di Lea sgranai gli occhi << Cosa?! Chi!? >> << Ryan Carter, non lo conosci? Lo conoscono tutti >> << Lea usa il cervello! È appena arrivata, è OVVIO che non lo conosce. >> intervenne May. Ryan Carter. È vero, non lo conoscevo ma avevo già sentito questo nome oggi. << Oh…vero >> la ragazza dai capelli lilla sembrava essere caduta dalle nubi << Comunque è meglio girargli a largo credimi. Ryan Carter è uno stronzo porta solo guai >> << Beh Stronzo ma bellissimooo >> Lea sorrise dicendo quella frase mentre May roteò gli occhi, facile capire che avevano due opinioni diverse di questo ragazzo. << In ogni caso è meglio non mettersi contro di lui, fidati e poi Lea non ha una buona memoria, potrebbe anche averla comprata la collana. Inoltre non è amica di Ryan è solo un impicciona che ascolta che le conversazioni degli altri >> << Ma…May! Sei cattiva e poi sai che ho ragione io, lo abbiamo sentito poco fa mentre si vantava con i suoi amici! Forse è proprio la collana di… >> Lea sussultò guardando l’amica << Ahi! May! Tieni i tuoi piedoni lontano da me! Mi hai fatto male! >> << Forse dovresti imparare a stare zitta e farti i fatti tuoi Lea! >> prima che cominciassero a discutere richiamai la loro attenzione << HEY! >> funzionò, entrambe ritornarono a guardarmi. << Dov’è questo Ryan Carter adesso? >> chiesi rivolta a Lea. << È lì circondato dai suoi amici >> Lea mi indicò con l’indice destro un gruppo di ragazzi che si stavano divertendo ad accendere dei piccoli fuochi d’artificio come le farfalle e delle stelle filanti luminose. << Ryan è quello più bello, quello col costume blu, senza maglietta, fisico da paura, alto e biondo al centro >> una volta focalizzato il ragazzo di cui parlava Lea mi diressi spedita verso di lui ma May mi afferrò il polso in un vano tentativo di fermarmi << Hanon davvero, non immischiarti con quella gente, non ne vale la pene >> << May devo riavere assolutamente quella collana okay? >>. Rassegnata, la ragazza, si tolse dal mio cammino, osservai attentamente il collo del ragazzo prima di avvicinarmi del tutto e sì, aveva davvero la mia collana. Il suo sguardo era rivolto verso il cielo guardando i fuochi d’artificio, quando chinò il capo i suoi occhi azzurri si riflessero nei miei, il sorriso sulle sue labbra non scomparve quando mi vide, al contrario divenne ancora più ampio. << Quella è la mia collana >> dissi indicandola col dito, lui rise scuotendo il capo << Mi dispiace tesoro, l’ho trovata io e me la tengo >> << Ridammela! >> allungai la mano destra per afferrare la collana ma lui indietreggiò << Wuho! Calma carina, sta calma >> il suo tono di voce divertito era assolutamente irritante. Si tolse la collana e la fece penzolare davanti ai miei occhi << La rivuoi? >> << Sì! >> cercai nuovamente di riprenderla ma lui la scostò << Buona! Te la ridarò ad una sola condizione >> a quelle parole strinsi i denti << Quale? >> << Tra un mese ci sarà una gara di surf, è una gara a coppie. Tu parteciperai con me >> una ragazza bionda alla sua sinistra intervenne immediatamente << Ma Ryan! Io sono la tua compagna di… >> << Taci Courtney. Io miro a vincere okay? E tra te e lei c’è un vero divario. Con lei sono sicuro di vincere con te no >> spostai lo sguardo da Ryan alla ragazza per poi tornare su di lui. Courtney strinse i denti e mi guardò con disprezzo prima di allontanarsi. Onestamente non mi importava niente di lei, non sapevo chi fosse e non mi interessava, ciò che volevo era la mia collana, nulla di più, nulla di meno. << Tutto qui? Vuoi che partecipi con te ad una gara di surf? >> chiesi inarcando un sopracciglio << Tutto qui >> ripetette lui. << Ci sto >> allungai nuovamente la mano per prendere la colla e ancora una volta lui la tolse prima che potessi afferrarla << Ci vediamo domani all’alba, alle sei per allenarci >> << D’accordo! >> dissi irritata dal suo comportamento. Finalmente Ryan mi restituì la collana ed io gliela strappai letteralmente di mano. << Allora ti aspetto domani! Non mancare >> gridò ancora lui << Sì! Ho capito! >> urlai a mia volta ma senza voltarmi. Camminai dritta verso le due ragazze, May era con le braccia incrociate e mi fissava con aria di rimprovero negando col capo << Che c’è?! >> sbottai guardandola, lei sospirò e poi disse << Non è una buona idea, te l’ho detto finirà male >> invece Lea aveva un sorriso a trentadue denti stampato in faccia << Oddio che cosa bellissima! Sarà la storia d’amore più bella di tutti i tempi! State benissimo insieme! Vero che mi inviterai al matrimonio? >> sgranai gli occhi alle parole di Lea e poi la indicai con l’indice destro << Che problemi ha? >> chiesi guardando May, questa roteò gli occhi << Troppi per elencarli tutti in una sola notte >> << Okay…comunque non so perché non vuoi che “entri in contatto” con Ryan Carter, ma ti assicuro che so badare a me stessa, okay May? >> feci le virgolette in aria con le ditta alla frase “entri in contatto”, May fece un cenno col capo non molto convinta << Okay >>. << Hey che sta succedendo qui? >> chiese mio zio guardando prima me e poi le ragazze. Mi affretta a rispondere << Ho ritrovato la mia collana! Ce l’aveva un tizio…l’ha trovata lui >> non so perché ma evitai di dire il nome, semplicemente mi avvicinai a mio zio mostrandogli la collana. << Ryan Carter, l’ha trovata Ryan Carter >> ovviamente May doveva dirlo per forza. << Siii! È stata una scena come quella dei libri, hai presente quando tutto comincia e poi si innamorano? È stato tutto così romantico! I loro occhi si sono incrociati e…e…è nato l’amore!!! >> sul serio, Lea mi preoccupava non poco. << Che cosa?! Ryan Carter? Ehm… >> prima che mio zio cominciasse il suo discorso paterno lo interruppi << Non dire niente okay? Non mi importa chi sia! E non dare ascolto a Lea. Insomma mi sembra evidente che ha qualche rotella fuori posto, si fa film mentali 24 ore su 24, anche quando dorme. Capisci?! >> << Okay, tesoro, non ho nulla contro Ryan Carter ma lui è…tipo me. >> << Tipo te? >> chiesi confusa << Esatto. Mi sta simpatico, ci parlo, ci scherzo ma non vorrei mai che mia figlia o mia nipote uscisse con uno come me, come lui…sì insomma hai capito. Siamo una specie >> inarcai un sopracciglio ed esasperata sospirai alzando gli occhi al cielo << Zio non mi immischierò con lui okay?...non avrò nulla a che farci…tranne che per la gara di surf… >> l’ultima parte la sussurrai sperando che non mi sentisse, guardando i miei piedi nella sabbia. << CHE COSA?! QUALE GARA?! >> << La gara di surf a coppie che si terrà tra un mese. Sarà anche un ottimo allenamento per le regionali di surf, non credi anche tu? >> alle mie parole mio zio sospirò rassegnato, sapeva che anche se avesse voluto impedirmelo non ci sarebbe riuscito perché se mi metto in testa una cosa la faccio. << E va bene sirenetta, come vuoi >> sorrisi guardandolo e poi gli tesi la collana << Ora me la metti? >> mio zio la prese e io gli diedi le spalle alzando i capelli, poi gli schioccai un bacio sulla guancia e mi avvicinai di nuovo alle due ragazze << Facciamo una passeggiata? >> chiesi indicando la spiaggia col mento << Siii! Dai che bello! >> rispose subito Lea e prese sotto braccio sia me che May. << Okay, May perché ce l’hai così tanto con quel ragazzo? Insomma che è uno sbruffone l’ho capito ma che altro? >> chiesi curiosa di sentire la risposta. May scrollò le spalle prima di rispondermi << Ecco…lui gioca solo con le ragazze, le fa cadere ai suoi piedi e poi le tratta come se fossero stracci. Tempo fa è successo ad una mia amica, ora lei si è trasferita ma ti assicuro che era distrutta. Ci ha messo un po’ per riprendersi, tu mi stai simpatica quindi non vorrei che facessi la stessa fine >>. Annuii alle sue parole << Io però non sono la tua amica, quindi sta tranquilla okay? >> << Mh… >> non sembrava molto convinta. << Bene, bene, tutto molto bello. Ora che siamo diventate grandi amiche, Hanon è vero che Ryan è bellissimo? >> questa volta a roteare gli occhi alle parole di Lea non fu solo May ma anche io. << Lea, se vuoi ti ci faccio sposare >> << Ma no! Voi due siete ufficialmente diventati la mia ship! >> << La tua cosa?! >> chiesi confusa, May mi gettò il capo indietro apparentemente esasperata << Non chiederglielo, ti prego >> << Ritiro subito la domanda! >> risposi prontamente sollevando le mani. << Mm…okay, ma sappi che è una cosa bella. Come ti chiami su instagram? Così ti seguo, dimmi anche il nome di twitter >> Lea tirò fuori il suo IPhone 6 bianco con una cover che rappresentava Hogwarts mi pare e la scritta “Always”. Ci scambiammo i contatti e i numeri di telefono << Vero che adesso metti il like alla mia ultima foto su insta? >> e sì, Lea era abbastanza attaccata ai social…e ad Harry Potter, lo dimostrava anche la collana lunga in metallo che portava al collo con i doni della morte.
May e Lea mi sembravano simpatiche, un po’ strane, certo, ma erano due potenziali amiche qui.
Per il giorno seguente impostai la sveglia alle 5:00. Andai a lavarmi e poi mi precipitai in spiaggia con la mia tavola da surf. Il ragazzo della sera precedente mi stava aspettando con le braccia consorte << Sei in ritardo! >> << Per due minuti?! Se serio?! >> chiesi scioccata, poi osservai attentamente il suo volto con la luce del sole, fu allora che lo riconobbi. << Tu sei il ragazzo che mi è venuto addosso da Bob >> << TU mi sei venuta addosso mocciosa >> << E va bene! Hai ragione, sta calmo >> dissi alzando le mani. Era alto 1,78 più o meno, aveva i capelli biondi ma era un biondo più scuro del mio, andava nel castano, occhi azzurri come l’oceano, anche questi più scuri dei miei, era abbastanza palestrato ma considerando che è un surfista è scontato che si tenga in allenamento da anni. Ha le labbra carnose anche se un po’ meno delle mie, senza ombra di dubbio il classico “figo” che ha tutte le ragazze senza cervello ai suoi piedi, ma devo dire che il carattere lascia molto a desiderare. << Okay, allora hai mai partecipato ad una gara a coppie? >> chiese guardandomi << Certo! So già come funziona >> << Bene, allora inizierai tu, poi verrai, mi darai la mano e toccherò a me, il tutto per tre volte okay? >> chiese lui guardandomi << Okay, ah e per la cronaca, io mi chiamo Hanon >> dissi tendendogli la mano. << So già come ti chiami, me lo ha detto tuo zio ieri >> irritante, Ryan Carter era assolutamente irritante. << Beh però io potrei non sapere come ti chiami tu >> gli ricordai infastidita, lui rise << Tutti sanno chi sono e poi ieri ti ho visto con May e Lea, quindi sai sicuramente chi sono, ti avranno già parlato della mia pessima fama >> stanca di aspettare ritrassi la mano << Okay, va bene. Procediamo con l’allenamento >> << Ora paliamo la stessa lingua! Ah ieri sei stata fortunata, ho ritrovato la collana prima che il mare la portasse via ma dubito che potrai esserlo di nuovo, quindi se ci tieni così tanto ti conviene toglierla >> odiavo ammetterlo ma sì, aveva ragione lui, così tolsi la collana e la misi nel taschino della mia borsa prima di gettarmi in mare. Mi distesi a pancia in giù sulla tavola e cominciai a nuotare verso il largo; di prima mattina le onde non erano così alte, non oggi almeno.
Presi la prima onda che avevo individuato all’orizzonte, non era un granché ma decisi che avrei provato a prenderne il numero maggiore. Ryan sollevò la mano, segno che il mio tempo era finito, così mi affrettai a tornare alla riva per dargli la mano e fare il cambio. << Non male Lee Taylor, tra qualche ora le onde saranno più alte >> disse dopo aver battuto la mano con me per darmi il cambio << Cosa?! Vuoi tenermi occupata tutta la giornata!? >> gridai incredula mentre lui correva verso il mare << Solo il minimo indispensabile! Fammi segno con la mano allo scadere del tempo >>. Osservai come su muoveva tra le onde, era bravo nulla da ridire su questo anche se sembrava avere un po’ di difficoltà sul take off. Dopo circa un’ora decidemmo di prenderci una pausa << Io vado a fare colazione, vuoi venire? >> chiese indicandomi un ristorante-bar poco distante dalla spiaggia. Il mio stomaco implorava pietà così decisi di accettare << Sì andiamo >>. Ryan era un tipo abbastanza silenzioso e poco socievole, facevo davvero fatica a capire come mai fosse circondato da così tanti amici come quelli di ieri. Io presi un cornetto al cioccolato e una tazza di cappuccino, lui due cornetti e un bicchiere di succo di frutta all’arancia. << Ti mantieni leggero >> dissi indicando i due cornetti con lo sguardo << Mi aiuteranno a caricarmi! >>. Sorseggiai la mia tazza di cappuccino, il silenzio era calato su di noi, la cosa non mi faceva sentire molto a mio agio, al contrario a lui sembrava non interessare, non mi guardava nemmeno. << Sei bravo…con il surf intendo >> azzardai un dialogo << Lo so, lo sei anche tu, soprattutto per essere una ragazza >> quasi mi andava di traverso il cappuccino << Scusa, che vorresti dire con “soprattutto per essere una ragazza”? >>. Lui scrollò le spalle << Beh è raro vedere una ragazza che surfa bene tanto quanto un ragazzo o anche meglio >> << Ah ma davvero? Bethany Hamilton? Alana Blanchard? >> dissi sgranando gli occhi << Se uno squalo non avesse mangiato il braccio di Bethany nessuno l’avrebbe conosciuta e se lei ed Alana hanno avuto così tanto successo è solo grazie al film “soul surfer” >> << Ma sei serio?! Loro erano famose da prima del film! Prima che Bethany perdesse un braccio le era stato offerto di sponsorizzare un importante marca di surf insieme ad Alana e per tua informazione il film riporta cose successe veramente! Quella donna ha davvero dato una speranza a tantissime persone! >> << Robert Kelly Slater campione del mondo di surf per ben nove volte, Andy Irons tre titoli mondiali e due riconoscimenti dalla Rip Curl Pro Search. E la storia del surf chi l’ha fatta? Duke Kahanamoku! È il padre del surf >> restai a bocca aperta, sul serio? Voleva provocare la mia ira o cosa? << Lisa Anderson quattro campionati del mondo vinti la madre dell’impennata del surf femminile >> << E allora? Tom Curren?! >> sembrava ci trovasse piacere nel contraddirmi. << Okay! Il punto è che una donna può essere allo stesso livello di un uomo e anche superiore okay?! >> << Sì, infatti io ho detto che tu ne sei la prova vivente >> sospirai esasperata, era meglio lasciar cadere la discussione o sarebbe riuscito a farmi venire mal di testa. << Accetti consigli Mr. Maschilismo? >> << Sì se ritengo che vengano da una persona importante >> << Bene, allora… >> mi interruppe << Scusa? Quale parte di “se vengono da una persona importante” non hai capito? >> uccidere. Sì in quel momento lo volevo uccidere. O strangolarlo…sarebbe dispiaciuto a qualcuno? << Dai scherzo, se si tratta di surf ti ritengo abbastanza esperta nel campo quindi spara >> << Ti ringrazio! >> dissi ironica << Comunque, per quanto riguarda il take off ti butti troppo prima così quando ti dai lo slancio non sei a tempo quando “decolli” prova a contare fino a tre, tre secondi più tardi di come ti tuffi di solito >> << Mmm…okay ci proverò >> << Bene >>. D’un tratto notai Lea che camminava con un libro in mano, andò a sbattere conto uno degli stipiti del ristorante e si fece cadere il libro di mano << Ahi!!! Che male! Male! Male! >> esclamò toccandosi la fronte, una ragazza si parò di fronte a lei, la riconobbi soprattutto per l’abbigliamento, era una delle cameriere << Ben ti sta! La prossima volta guardi dove metti i piedi >> << Gne >> rispose lei facendole la linguaccia. << La tua amica è proprio strana >> disse Ryan guardandola, << Beh…vorrei poterla difendere ma non so che dire anche perché lo penso anche io >>. D’un tratto il telefono di lui emise un suono, doveva essere arrivato un messaggio << Ehm…senti possiamo vederci oggi verso le cinque? È sorto un problema >> disse alzandosi in piedi << Qualcosa di grave? >> << Nulla che ti riguardi, ci vediamo alle cinque >> non mi diede neanche il tempo di rispondere, posò la sua parte di soldi sul tavolo, andò via e basta. Era assolutamente insopportabile, non lo avevo chiesto per farmi i fatti suoi ma solo per gentilezza. Vidi Lea raccogliere il libro da terra e in quell’istante mi notò << Hanon! Ciao! >> disse avvicinandosi a me << Yey…ti sei fatta male? >> chiesi indicando la fronte, lei si sedette di fronte a me << No…sono abituata >> << Conosci la cameriera? >> << Quella rompi scatole di mia sorella maggiore? Sì, lei ed il marito gestiscono questo posto che appartiene alla nostra famiglia da anni, anni e anni >> << Quindi ci lavori anche tu >> osservai << Ehm…sì…più o meno...stavo andando da May, vieni o hai da fare? >> << No, nulla da fare >> << Grande! Allora andiamo! Svelta! >> la velocità con cui si alzò dalla sedie mi lasciò confusa per qualche secondo << O-okay >> presi i soldi per pagare ciò che avevo consumato e li lasciai sul tavolo. La cameriera da dietro al bancone ci vide << Lea! Dove pensi di andare! Hai detto che avresti dato una mano oggi >> << Sì sì, oggi pomeriggio. Ciao! >> Lea mi spinse letteralmente fuori dal posto con gran velocità e poi mi prese sotto braccio. << Allora, com’è andato l’appuntamento con Ryan? >> << Non era un appuntamento Lea! Ci dovevamo allenare per la gara di surf nulla di più >> << Aha, hai visto quanto è bello? >> << Non è così bello Lea… >> Lea si fermò di colpo e poi sgranò gli occhi guardandomi << Mi stai prendendo in giro?! Lui è…è…cioè tutto! >> << Aha >> risposi annuendo col capo. << Mhm…ha provato a baciarti? >> << Cosa…NO! Lea!!! >> << Cosa?!?! Devo sapere” >> << Okay, sai una cosa? Trovo che Ryan sia solo un maschilista, pallone gonfiato okay? È bello ma senza cervello e con la mente chiusa, il tipo di ragazzi che odio >> << Uffa, sembri May >> << Si chiama avere cervello Lea >> << Gne >>. Arrivammo finalmente al negozio di Bob, May era dietro al bancone e fare dei conti con i soldi. << Buongiorno >> dicemmo all’unisono io e Lea << Giorno, Lea non dovresti tipo…non so, lavorare? >> << Uffa ma che barba che sei! Io sono occupata okay? Lavoro tutti i giorni facendo cose! >> Lea passò dietro al bancone come se nulla fosse e si sedette sullo sgabello. << E tu? Ti dovevi allenare con Ryan no? >> disse guardando me << Sì e ci siamo allenati ma continuiamo oggi pomeriggio. Tuo zio non c’è? >> chiesi guardandomi intorno << No, è andato dal rifornitore. Ti serviva qualcosa? >> << No, cioè…in realtà sì. Pensi che tuo zio mi assumerebbe? >> << A lavorare nel negozio dici? >> << Sì! Sarebbe fantastico, non voglio stare sulle spalle di mio zio capisci? E lavorare qui sarebbe perfetto insomma potrei consigliare gli acquirenti senza nessuna difficoltà, questo è il mio territorio >> dall’espressione dispiaciuta di May capii subito che la risposta sarebbe stata negativa << Mi dispiace ma non credo che mio zio assuma del personale, insomma io lavoro gratis qui dentro solo per dare una mano, ma posso fare un tentativo. Oggi glielo chiedo d’accordo? >> << Sul serio?! Grazie May! Mi faresti un’enorme favore! >> << Se vuoi posso provare a chiedere anche io a mia sorella >> disse Lea guardandomi << Ovviamente se ti interessa >> << Sì certo! Qualsiasi cosa è ben accetta ve l’ho detto, mi importa solo di non stare troppo a scrocco da mio zio >> << Okay >> rispose la ragazza dai capelli lilla. Restai qualche oretta a parlare con May e Lea del più e del meno fino a quando non ricevetti un sms da mio zio “Devo chiamare chi l’ha visto?” risi leggendolo e subito dopo aver salutato le ragazze mi diressi verso casa. << Era ora! Non posso credere che tu sia andata ad allenarti senza di me! >> mio zio faceva la parte dell’offeso << Oh andiamo zio Zac, sono solo le 13:00 e ho già avuto una giornata movimentata per via di quel bifolco sessista! >> << Il bifolco sessista sarebbe Ryan? >> << Sì! Puoi credere che ha osato affermare che i grandi surfisti sono solo uomini? >> esclamai ancora irritata per la conversazione di quella mattina << Eee…beh… >> a quelle parole uccisi mio zio con lo sguardo << Non provarci nemmeno. Non dirmi che la pensi allo stesso modo! >> << Nooo…no, NO! Senza ombra di dubbio ci sono delle grandi surfiste nel mondo femminile come…come… >> << Gisele Bündchen! Hanalei Reponty! >> << Giusto! Loro! >> scossi il capo scioccata e mi diressi in cucina per andare a mangiare << Comunque alle cinque andrò di nuovo in spiaggia ad allenarmi con Ryan >> << Non vuoi che venga anche io? >> << No zio, davvero voglio che tu continui la tua vita come hai sempre fatto. Non devi smettere fare quello che facevi prima che io venissi qui okay? >> << Okay >> e il suo “okay” non suonava molto convincente, gli diedi un bacio sulla guancia e preparai i panini per il pranzo. Questa volta decisi di presentarmi all’appuntamento in anticipo, in modo che quel rompiscatole non potesse rimproverarmi nulla. In spiaggia come mia sorpresa vi trovai May con una tavola da surf sotto al braccio << Hey! May! >> la richiamai andandole incontro, lei sollevò il capo e mi fece un cenno con la mano per salutarmi << Ciao Hanon, puoi prendere l’asciugamano dalla borsa visto che sei asciutta? >> << Certo! >> incastrai la tavola nella sabbia e poi presi l’asciugamano da dare a May. << Non sapevo che anche tu surfassi >> dissi guardando la tavola << Sì beh…è una cosa di famiglia…e poi qui se non sai surfare sei fuori dal mondo >> << Capito, quindi anche Lea surfa? >> << Sì anche se ha un po’ paura del mare aperto, sai la fauna marina la terrorizza…e anche la flora >>. May si tolse l’asciugamano riponendola nella borsa per asciugarsi al sole << Allora magari qualche volta surfiamo tutte e tre insieme >> << Sì perché no…anche se preferisco cavalcare i cavalli piuttosto che le onde >> disse lei scrollando le spalle << Oh, allora magari qualche volta ci andiamo >> << Sul serio? >> chiese stranita << Sì certo, perché no >> non capivo perché ciò che dicevo le sembrava alieno << Grande! >> << Sì, senti non voglio metterti fretta ma non è che per caso hai parlato con tuo zio…. >> ero davvero speranzosa per quel lavoro. << Sì, l’ho fatto, mi dispiace ma come ho già detto non cerca personale ma ha detto che in caso di necessità sarai la prima ad essere chiamata >> non riuscii a nascondere un briciolo di delusione << Okay…grazie lo stesso >> << Hey puoi sempre sperare in Lea no? >> << Sì! Giusto >> mi ripresi subito sorridendo. << E così cerchi un lavoro… >> quella voce…ero qui da meno di una settimana ma mi snervava così tanto che avevo imparato a riconoscerla alla perfezione. << Adesso ascolti anche le conversazioni altrui? >> domandai irritata, Ryan sollevo le mani come in segno di difesa << Wuho sta calma, sono venuto qui per allenarmi con te e vi ho sentito, tutto qui >> << Aha >> << Comunque se ti interessa forse potrei avercelo io un lavoro per te >> << Tu?! >> << Sì, IO >> inarcai un sopracciglio guardandolo e posai le mani sui fianchi << E che lavoro potresti offrirmi tu? >> vidi un sorriso formassi sulle sue labbra, un sorriso compiaciuto che non mi convinceva per nulla. Qualcosa mi diceva che qualsiasi cosa avesse da offrirmi quel ragazzo, mi avrebbe portato ad avere solo guai.




*Angolo autrice*
Bene...ecco qui il secondo capitolo. Abbiamo conosciuto un po' meglio i personaggi di May e Lea e inoltre finalmente abbiamo incontrato Ryan Carter...O quasi lol. Beh sono curiosa di sapere cosa ne pensate dei vari personaggi ma soprattutto vorrei ringraziare tutte le lettrice che ancora mi seguono qui, su twitter e su instagram, davvero grazie mille per le vostre recensioni, i vostri commenti ed il vostro supporto. Spero di essere sempre all'altezza delle vostre aspettatie
Besos 👄❤💕💗💟
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Niley story