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Autore: effe_95    17/10/2015    1 recensioni
[Storia scritta a quattro mani da Effe_95 e Micio95 ]
Percy ed Harry hanno sempre pensato che i sogni non portino a nulla di buono, e in egual misura le profezie. Gea era appena stata sconfitta, Voldemort annientato. Si prospettavano anni di pace e tranquillità per i due mondi, ignari l'uno dell'esistenza dell'altro.
Era un giorno tranquillo al Campo Mezzosangue, quando venne pronunciata la Terza Grande Profezia.
Era anche il giorno che cambiò le loro vite e nacque una nuova minaccia.
"I maghi e i semidei si uniranno, la progenie del serpente fermare dovranno. A riparare tenteranno il patto della dea fedele infranto. La bacchetta custodita dovrà essere, il male piani terribili potrà tessere. Solo l’ unione una soluzione fornirà, e alle porte dei due mondi la fine decreterà."
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I sette della Profezia, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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11.
 
Percy

Nessuno di noi reggeva più quella situazione.
Da quando avevamo saputo di non poter tornare a casa perché era proprio quello che voleva la progenie, i nostri umori erano nettamente peggiorati.
Ormai era già arrivato Marzo, e con lui la primavera, ci trovavamo ad Hogwarts già da sette mesi, sette mesi lontani dal Campo e dalle nostre vite.
E per me si trattava di altri sette mesi persi, come quando non avevo più la memoria.
Avevamo scoperto che la progenie si trovava a scuola, che era figlia di Salazar Serpeverde e di una dea ancora sconosciuta che aveva infranto il voto nuziale, che voleva usare il ciondolo del padre per tornare al campo e distruggere l’Olimpo.
Ma non avevamo fatto alcun progresso sull’identità di questo tizio, e sinceramente ne avevo le tasche piede di osservare ragazzini del primo anno impauriti, nel tentativo di stanare il colpevole. Ero completamente immerso nei miei pensieri, stavamo facendo un’ora di Pozioni insieme ai Grifondoro, e sollevando distrattamente lo sguardo mi resi conto che Harry era sovrappensiero, piuttosto pallido e distratto.
_ Ehi, Harry! C è qualcosa che non va?_ Domandai picchiettandolo con il gomito, Harry sobbalzò leggermente, smise di girare la poltiglia marrone che si era creata nel suo pentolone e mi guardò con le sopracciglia aggrottate e gli occhi verdi confusi.
_ Non è niente Percy _ Si limitò a rispondere, sospirando pesantemente quando si accorse che la pozione era ormai inutilizzabile e avrebbe dovuto ricominciare da capo.
Io non mi preoccupavo troppo della mia, era diventata fangosa e puzzava, quindi l’avevo lasciata fumare nel calderone.
_ Harry, se è qualcosa di utile devi dirlo!_ Lo incalzai bisbigliando, Harry mi lanciò un’occhiata aggrottata, esitante. Il professor Lumacorno passò proprio in quel momento accanto al nostro tavolo, storcendo il naso per il cattivo odore.
_ Oh santo cielo ragazzi, cos’è successo qui? Signor Potter, non è da lei! _
_ Mi scusi professore, è colpa mia. Ho fatto finire per sbaglio una di queste nel calderone di Harry_ Mi affrettai a rispondere io, prendendo la prima cosa che mi capitò sotto mano tra l’intero arsenale di schifezze varie sistemate sul tavolo.
Lumacorno mi guardò come se fossi un brufolo fastidioso e proseguì oltre, stando bene attento a non toccare nulla che avessi toccato io, avevo notato che molti professori temevano me e i miei amici perché venivamo da un altro mondo.
Harry mi scoccò un’occhiata un po’ obliqua, che io ricambiai, poi sospirò pesantemente.
_ E va bene, lo comunicherò a tutti una volta che saremo in Sala Grande per il pranzo_
 
La Sala Grande quel giorno era proprio chiassosa.
Eravamo radunati ancora una volta intorno al nostro solito tavolo e aspettavamo tutti con ansia che Harry ci comunicasse cosa lo turbava, gli unici calmi sembravano Hermione e Ron, che probabilmente sapevano già tutto.
_ Come ben sapete, il preside mi ha fatto chiamare nella sua stanza qualche giorno fa_
Noi annuimmo contemporaneamente, concentrati nella conversazione, dovevamo assolutamente sapere cosa ci stesse nascondendo, con la progenie nel castello dovevamo essere uniti ancora più di prima, le menzogne avrebbero fatto solo il suo gioco.
_ E … mi ha comunicato che ha trovato un modo per far funzionare il ciondolo_ Il cuore mi saltò inevitabilmente nel petto alla notizia di essere così vicini alla soluzione dei nostri problemi, al pensiero che eravamo vicinissimi dal poter tornare a casa.
_ Che aspettiamo allora?_ Sbottò infastidito Nico, battendo un pugno sul tavolo.
_ Calmati Nico_ Intervenne Annabeth, aveva le sopracciglia contratte, sembrava già aver capito qualcosa che invece a noi sfuggiva. _ Non è finita qui vero?_
Harry, Ron ed Hermione si scambiarono un’occhiata che non mi piacque per nulla.
_ Ha qualcosa a che fare con il fatto che non possiamo allontanarci da qui, vero?_ Chiesa Calypso, aveva le braccia incrociate al petto e sembrava sovrappensiero, seduto accanto a lei, Leo stava montando dei pezzi di ingranaggi vari, e non aveva la solita aria spensierata.
_ In parte si … ma la situazione è ben peggiore_ Replicò Harry.
_ Insomma, che vuol dire?!_ Mi lasciai scappare con un certo ardore, la metà dei miei compagni apprezzò il mio intervento un po’ irruento.
_ Per far funzionare il ciondolo, ci vuole la Bacchetta di Sambuco_
Rispose Hermione, giocherellando distrattamente con la forchetta nel cibo. Ricordavo la storia che Harry mi aveva raccontato su quella bacchetta, uno dei tre doni della morte che avevano contribuito alla disfatta totale del mago oscuro chiamato Voldemort.
_ E non sapete dove si trova vero? E’ questo il problema_ Intervenne Piper incrociando le braccia al petto e lasciandosi cadere con la schiena contro la sedia.
_ No_ Rispose Ron.
_ Sappiamo dove si trova la bacchetta_
Ci girammo tutti a guardare Harry, che aveva appena ripreso la parola, lo sguardo ancora pallido e preoccupato. _ L’ho messa io personalmente nella tomba di Silente_
_ E’ allora qual è il problema, scusa?!_ Intervenne bruscamente Nico, ancora più arcigno del solito. Io osservavo la scena aggrottato, Harry mi sembrava essere piuttosto provato.
_ La bacchetta custodita dovrà essere, il male piani terribili potrà tessere_ Bisbigliò lentamente Hermione_ Questo è un verso della profezia_
Sul tavolo cadde un improvviso silenzio, mentre venivamo tutti travolti dalla consapevolezza di cosa volessero dire quelle parole.
_ E’ la bacchetta della profezia, e quindi … _ Mormorò Jason con gli occhi spalancati.
_ E dunque non possiamo usarla_ Leo terminò la frase per lui, mettendo finalmente via i bulloni.
_ Chi ti ha chiesto la bacchetta, Harry?_ Domandai, anche se in cuor mio già sapevo la risposta. Harry mi guardò un attimo negli occhi, poi rispose:
_ Il preside_ Calò un silenzio mortale sull’intero tavolo.
_ Si, ma sarà una coincidenza. Insomma … ha sempre cercato di aiutarci! Da quando siamo arrivati, è un brav’uomo! Probabilmente non lo sa, non conosce la profezia!_
Intervenni io calorosamente, infervorandomi completamente, il preside era dalla nostra parte, non avevo dubbi al riguardo, probabilmente qualcuno si stava servendo di lui per incastrarlo.
_ Si … sarà così _ Replicò Harry, e la conversazione si interruppe lì.
 
Quella sera andai a dormire più agitato del solito.
E non appena sprofondai tra le braccia di Morfeo, mi ritrovai infondo al mare nel vecchio castello di mio padre, e lui era lì, seduto sul trono, con aria pensierosa che mi fissava.
_ Ciao figliolo_ Mi salutò sollevando una mano, ma non sorrise come faceva di solito.
_ Papà, cosa succede?_ Mi affrettai a domandare, nuotando velocemente verso di lui, il mio corpo era completamente asciutto e anche attraverso il sogno potevo sentire la potenza del mare scorrermi nelle vene.
_ E’ stato molto faticoso mettermi in contatto con te, è da quattro notti che ci provo. Il mondo dei maghi e quello dei semidei non coincidono, è pieno di interferenze_
Spiegò mio padre, e nell’istante esatto in cui lo disse, la sua figura ebbe un guizzo, come se fosse attraversata da numerose interferenze.
_ Accidenti, non abbiamo molto tempo Percy!_ Mi feci più vicino alla sua sedia, non ci stavo capendo niente e non sapevo perché mio padre mi avesse cercato così intensamente, ma sentivo che si trattava di qualcosa di molto importante, qualcosa che ci avrebbe aiutato.
_ Cosa succede papà?_ Chiesi frettolosamente, lui esitò leggermente prima di parlare.
_ Non posso essere troppo diretto Percy, come sai a noi divinità non è consentito aiutare i nostri figli durante un’impresa o interferire con le Profezie ma …_
_ Cosa stai cercando di dirmi!?_ Lo incalzai io, probabilmente non fu proprio una mossa molto intelligente, mio padre era un uomo paziente e allegro, ma era pur sempre una divinità, e le divinità sono molto spesso incline ad un cambio repentino d’umore.
Vidi un lampo nero oscurare per un momento gli occhi di mio padre, ma tornarono frettolosamente normali, sotto controllo.
_ So che avete scoperto che la progenie è figlio di Salazar Serpeverde, un grande mago del passato, e di una divinità che ha infranto il patto coniugale _ Cominciò a spiegare mio padre, io non replicai nulla, per paura che si irritasse definitivamente e smettesse di aiutarci interrompendo la connessione già così precaria del sogno_ Ovviamente non so chi sia la progenie … ma so chi è la madre!_ Rimasi fulminato sul posto, e così finalmente stavamo per scoprire chi era la dea che aveva fatto nascere quel mostro e che aveva manomesso la macchina del tempo spedendoci tutti nel mondo dei maghi a fare il lavoro sporco per lei.
_ L’ho scoperto per caso, nessun’altra divinità ne è a conoscenza. L’ho sentita parlare con il fantasma di Salazar, Percy … _ Quando mi richiamò sollevai prontamente lo sguardo verso di lui, pronto a farmi dare finalmente la risposta _ … non posso dirti il suo nome diretto_
Il mondo mi sprofondò da sotto i piedi, che senso aveva chiamarmi in sogno, se poi non poteva darmi il nome della dea, come credeva che avremmo fatto a scoprirlo in quel modo?
_ E allora … _ Cominciai a parlare, ma Poseidone mi interruppe.
_ Dobbiamo fare attenzione Percy, qualcuno potrebbe intercettare il sogno!_
Imprecai tra i denti, ero impaziente di scoprire tutto, ma lui non mi aiutava!
_ Ti darò un indizio, starà a voi capire di cosa si tratta. Questa dea … è la terza ad essere nata per la seconda volta da Crono e Rea in senso inverso_
Quella frase … non aveva il minimo senso!
_ Mi raccomando Percy, dovete fare attenzione! _
_ Papà ma cosa …_
_ Va Percy, sento che qualcuno sta per scoprire il sogno. Fa attenzione!_
_ Aspetta!_ Sollevai frettolosamente una mano in direzione di mio padre, mi mossi verso di lui ma fu del tutto inutile, in un secondo mi ritrovai grondante nel mio letto, con gli occhi spalancati e lo sguardo fisso sulla tenda che incorniciava il mio letto.
Con una frase senza senso che mi ronzava in testa.
 
_ Ma questo … non ha il minimo senso?!_
Non biasimavo affatto Leo, perché la pensavo esattamente come lui.
Avevo riferito tutto il sogno ai miei amici, ma nemmeno loro sapevano dare una spiegazione decente per quella frase assurda sparata da mio padre.
_ Certo che ha senso invece!_ Intervenne Annabeth, facendo spalancare la bocca a tutti tranne che ad Hermione, che ovviamente la pensava come lei_ Poseidone non è certo uno sciocco, quella frase significa qualcosa! Bisogna solo capire cosa_
_ E ti sembra una cosa semplice?_ Domandò Ron, incrociando le braccia al petto.
_ Riflettiamo con calma!_
Sbottò Hermione, appoggiandosi sul tavolo come per schiarire le idee.
_ Prima di tutto Percy, ripetici la frase_ Sbuffai forse un po’ troppo sonoramente, ma era la millesima volta che mi toccava ripete quella frase, e più la ripetevo, meno senso assumeva per me.
_  … è la terza ad essere nata per la seconda volta da Crono e Rea in senso inverso_
_ Da Corno e Rea … se non sbaglio, i due titani hanno dato alla luce cinque divinità!_
Intervenne Jason non appena ebbi terminato di ripetere la frase, era concentrato e la cicatrice che aveva sul viso era leggermente contratta.
_ Esatto … in ordine di nascita sono Estia, Demetra, Era, Ade, Poseidone e Zeus_
Continuò Annabeth, elencando le divinità sulle cinque dita di una sola mano.
_ Ma … cosa significa essere nati per la seconda volta in senso inverso?_
Domando Harry incrociano le braccia al petto, per alcuni istanti nessuno parlò più, così cadde un greve silenzio sul nostro tavolo, in contrasto con le voci chiassose nella sala e le forchette e i coltelli che cozzavano sui piatti dorati.
_ Avrei una domanda … _ Intervenne dopo un po’ Ron, facendoci sobbalzare tutti _ … perché Zeus è considerato il re degli dei se è il figlio più piccolo?_.
Annabeth ed Hermione trasalirono come se qualcuno le avesse improvvisamente fulminate, si presero inconsciamente la mano e guardarono Ron con gli occhi spalancati dallo stupore.
Avevano i nostri occhi puntati contro, conoscevo abbastanza bene la mia ragazza da sapere che aveva intuito qualcosa tramite le parole di Ron, qualcosa di importante.
_ Ecco cosa significa essere nati in senso inverso! _ Mormorò Hermione.
_ Cosa intendi? Sii più chiara!_ Sbottai io, facendomi attento, Annabeth mi prese una mano.
_ Ti ricordi la maledizione che Urano scagliò su Crono … che sarebbe stato spodestato da uno dei suoi figli? Cos’ha fatto dopo Crono, quando sono nati gli dei?_ Avevo le sopracciglia contratte, non capivo dove Annabeth volesse andare a parare.
_ Li ha divorati_ Mormorò Piper, spalancando gli occhi, come se anche lei avesse finalmente trovato la chiave per risolvere l’enigma.
_ Esatto!_ Continuò Hermione, riprendendo il discorso di Annabeth come se fosse stata lei ad iniziarlo_ E dopo … cos’ha fatto Zeus?_
Venni come fulminato sul posto mentre la consapevolezza mi schiacciava.
_ Glieli ha fatti vomitare …_ Mormorai, gli altri mi guardarono.
_ Si … ecco cosa intendeva tuo padre per: “ nati una seconda volta in senso inverso”. Quando sono stati rigettati da Crono, Zeus, che era il figlio più piccolo, è diventato il più grande_
Hermione completò il discorso e tacemmo tutti di nuovo.
Avevamo finalmente capito, dunque, la dea colpevole, la madre della progenie, era la terza rigettata dallo stomaco di Crono se non si contava Zeus che non era mai stato divorato.
_ Ma allora, la dea è … _ Harry mi guardava con gli occhi spalancati, io mi rabbuiai.
_ La peggiore di tutte_ Intervenne Annabeth, stringendo maggiormente la presa sulla mia mano, sentivo le tempie vibrare pericolosamente dalla rabbia.
Lei … lei che già una volta mi aveva rovinato la vita.
_ La signora dell’Olimpo_ Mormorò Jason.
_ Era_ Ringhiò Leo.
 

Angolo delle autrici:
 
Effe_95: Buonsalve!
Micio95: Ehilà!
Effe-95 e Micio95: Prima di cominciare, vorremo ringraziare di tutto cuore Gio_mezzosangue01 per la recensione lasciata allo scorso capitolo. Ci ha fatto un grandissimo piacere! :)
Effe_95: Allora, cosa ne pensi di questo capitolo?
Micio95: Semplicemente fantastico :)
Effe_95: Certo che Poseidone s’è fatto desiderare xD
Micio95: Si però intanto sembra che abbia dato una mano ai nostri ragazzi …
Effe_95: Una mano poco chiara direi xD
Micio05: E si, ma è già qualcosa … ;)
Effe_95: E adesso sappiamo anche chi è la madre della progenie.
Micio95: Spero che il prossimo capitolo soddisfi le tue aspettative ;)
 
Effe_95 e Micio95: Vi aspettiamo al prossimo capitolo!
 
Micio95: Vi aspetto al prossimo capitolo con il Pov di Harry.
 
Anticipazione:
 
_ Bene, finalmente arriva un’ anima viva, benvenuti_ Seguimmo il suono della voce che ci condusse ad una figura sbiadita al centro della piscina.
Pian piano la figura si fece più chiara e delineata; non potrete mai nemmeno immaginare chi ci trovammo di fronte! Sbalorditi e un po’scossi, guardammo la figura che si avvicinava con fare elegante e sicuro fino a noi.”
  
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