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Autore: Bad Bionda Bana    17/10/2015    2 recensioni
Taei, una normale ragazza interessata di giornalismo, porta sulle sue spalle il peso di un passato difficile e doloroso. Spinta dal dovere di scoprire la verità sul suo passato, si ritroverà a fare i conti con un segreto ancora più grande.
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Possono dirmi tutto quello che vogliono, ma ormai la pensavo anche io come gli anziani del paese. C’era qualcosa, è stato un mostro ad uccidere Yoona, ed io lo avrei trovato. Ora è diventata ancora più personale, sento che quella cosa si era imbattuta in Yoona, ma che la sua vera preda sarei dovuta essere io. Torno il più in fretta possibile a casa a recuperare gli appunti sulla mia ricerca e cerco velocemente il nome di Kang Pyongga sull’elenco telefonico e lo chiamo chiedendogli se era possibile un incontro per un’intervista. Mi scrivo l’indirizzo e torno in strada sulla mia moto in cerca della sua casa. Avendo scritto un libro sulle leggende di questo paesino sperduto, Kang Pyongga mi avrebbe aiutato a capire quale genere di creatura minacciava le giovani ragazze del paese.
Una volta arrivata a casa sua, un signore abbastanza anziano gentilmente mi fa entrare e mi offre qualcosa da bere.
-Per prima cosa voglio scusarmi con lei, probabilmente il motivo per il quale l’ho chiamata non è lo stesso che pensa lei.- chiarisco subito abbassando il capo.
-Sei qui per l’incidente della ragazza, non è vero?- alzo lo sguardò con aria sorpresa –Probabilmente avendo letto il mio libro hai pensato che io potessi saperne qualcosa, ma quelle che ho scritto erano solo leggende, non c’era nulla di vero.-
-Ma io l’ho visto.- e in un secondo, con quelle poche e semplici parole riesco ad ottenere la sua completa attenzione –Io ero lì quando la ragazza è stata uccisa, ho visto il suo corpo senza vita. Ho intravisto colui il quale ha commesso l’omicidio, e non era umano. La prego di non credermi pazza, la supplico di aiutarmi.- mi inginocchio davanti a lui. So che la probabilità che chiami la polizia e mi faccia rinchiudere in qualche manicomio è alta, ma una volta nella vita bisogna rischiare.
-Ragazza, alzati. Non so cosa tu abbia visto- stringo i pugni sapendo di aver azzardato troppo –perché io non sono mai riuscito a vederlo chiaramente.- alzo di nuovo lo sguardo –Se ho scritto quel libro era solo perché so bene che se avessi denunciato l’esistenza di un mostro che viveva nel bosco mi avrebbero preso per matto, allora ho scritto tutto sotto forma di leggenda. Posso dirti con certezza che un mostro c’è, e si nasconde nell’oscurità. Molti anni fa lo stesso incidente che è capitato alla tua amica è accaduto anche alla mia giovane moglie. Quando la trovai nel nostro letto con la gola squarciata ormai priva di vita, ricordo di aver sentito qualcosa muoversi alle mie spalle nell’ombra.-
-Proprio come me, quando ho sentito l’urlo della mia amica sono corsa da lei e dopo aver visto il cadavere ho visto questa figura nera. Anche se non sembrava nascondersi, anzi, sembrava avanzare verso di me.-
-Molti dicono che la storia della famiglia nobile della casa nel bosco sia stata creata solo per attirare turisti interessati alle leggende macabre e vicende del genere, ma se ci pensi bene la leggenda dice che il fratello maggiore non era morto, si era tramutato nella bestia che era.-
-Lei crede che possano essere collegate?- chiedo non credendo al fatto che finalmente ho trovato una pista e non un vicolo cieco.
-Questo non posso dirlo con sicurezza, qualsiasi documento riguardante tale casa è andato perduto, non si sa se ci abbia veramente abitato una qualche famiglia. Oppure i discendenti non ne volevano sapere di tutta questa storia e hanno fatto perdere le loro tracce e quelle degli antenati. Qualsiasi ipotesi è più che plausibile, ma il tutto rimane nel mistero. Di una cosa sono sicuro, in quella casa c’è qualcosa, qualche indizio. In questo paese sono molto superstiziosi e quindi nessuno ci va, soprattutto da quando molti anni fa una due bambini sono entrati e il fratello maggiore è morto, mentre la sorellina si dice sia impazzita, sosteneva di aver visto un mostro uccidere il fratello.- a quelle parole cerco con tutte le mie forze di non ricadere in quel bruttissimo periodo. C’è ancora chi si ricorda la storia mia e di Onew.
-Vorrà dire che dovrò risalire alla radice di tutto ed andare in quella casa.- mi alzo sistemando i vestiti –La ringrazio dell’aiuto.- gli porgo la mano e gliela stringo.
-Vedi di fare attenzione. Se da come mi hai detto quella creatura non è scappata quando ti ha visto, può essere che la vittima di quella sera non doveva essere quella ragazza, ma te.- rimango per qualche secondo immobile soppesando ogni parola. È possibile che quella creatura voglia finire ciò che ha cominciato anni fa. Faccio un piccolo inchino con la testa e poi esco. Devo scoprire la verità, costi quel che costi.
Non faccio in tempo a tornare a casa per fare mente locale su come organizzarmi per la spedizione solitaria verso quel castello maledetto, che sento il campanello suonare. Curiosa e un po’ infastidita vado ad aprire.
-Taemin? Come mai sei qui?-
-Ieri sera mi eri sembrata più scossa di quanto immaginassi, così sono venuto a vedere se stavi meglio.- mi volge un sorrisetto dolce –Spero solo di non sembrarti troppo invadente, ma sono sul serio preoccupato per te.-
-Non devi, sto benissimo.- sorrido guardandolo negli occhi, e subito una marea di emozioni e sensazioni mi travolgono. Mi tornano in mente alcune immagini dei sogni fatti nelle ultime notti, un piccolo calore allo stomaco accompagna il ricordo di quel bacio che mi aveva dato dopo l’uscita a cena. D’istinto mi porto la mano sul ventre, gesto che Taemin nota.
-Lo senti anche tu?- mi chiede con uno sguardo di speranza. Non trovando più la voce gli rispondo con gli occhi, anche se non ho la minima idea del perché mi senta così, e soprattutto perché anche lui si senta così –So che sto sbagliando.- piano lo vedo avvicinarsi a me, la distanza tra i nostri visi è sempre meno, una sua mano si posa leggera ma sicura sul mio collo –Ma è più forte di me.- in un attimo le sue labbra sono ancora una volta sulle mie, posso sentire di nuovo il loro calore, la loro morbidezza. Priva ormai della mia razionalità mi lascio andare portando le braccia attorno al suo collo. Chiudo la porta e subito Taemin mi ci fa appoggiare di schiena premendo piano col suo corpo, in quell’istante un reset completo cancella qualsiasi altro pensiero dalla mia mente, ora c’è solo Taemin e le sue labbra desiderose di me quanto io lo sono di lui, non riesco più nemmeno a chiedermi il perché mi senta così attratta da lui. Lo sono, ed in questo momento è l’unica cosa che mi importa. Lo voglio come mai ho voluto nessuno, è un desiderio che mi dà le vertigini, e sento che per lui è lo stesso, questa volta quella strana magia che avevo sentito durante il nostro primo bacio la sentiamo entrambi. Piano le labbra di Taemin si postano verso la mia guancia per poi scendere piano, la sua mano ancora salda sul mio collo. Lascia una piccola scia di baci fino ad arrivare al collo, dove si sofferma bisognoso della mia carne. Ciò che si può chiamare autocontrollo aveva ormai lasciato il posto alla passione, ad un desiderio che sento già mio da tempo. Delle scariche mi attraversano la spina dorsale nel momento in cui sento i denti di Taemin sfiorarmi la pelle del collo, d’istinto mi stringo a lui come se lo stessi supplicando di darmi di più, richiesta che viene accettata quando i morsi si fanno appena più forti e profondi. Quella mano che è sul mio collo da prima mi sostiene lasciando così che mi offra al suo desiderio. Poi un piccolo lamento di dolore sfugge dalle mie labbra e d’un tratto Taemin si ferma.
-Non- faccio per chiedergli di non fermarsi ma lui mi interrompe con uno sguardo di terrore. Senza dire nulla esce chiudendosi la porta alle spalle, lasciandomi ancora una volta confusa, col dubbio che in realtà tutte quelle emozioni le stessi provando solo che io. Ancora una volta mi ritrovo con la schiena alla porta e una mano dove le sue labbra si erano posate sentendo uno strano calore. Mi guardo la mano e vedo del liquido rosso. In fretta cerco uno specchio e scopro che quel piccolo lamento di dolore era stato causato dal morso di Taemin.

Sono pronta, ho aspettato che scendesse la notte sapendo in cuor mio di poter trovare più facilmente quel mostro, dubito che si sarebbe fatto vedere alla luce del sole. Prendo un ultimo respiro profondo e con la tracolla in spalla esco di casa. Proprio come la notte della morte di Yoona, l’atmosfera attorno a me è inquietante, quasi macabra, metà dei lampioni sono spenti, e ogni tanto qualcuno di quegli accesi dà qualche colpo ad intermittenza, ma non mi lascerò spaventare da così poco, sono decisa a trovare quella bestia. Provo di nuovo la sensazione che qualcuno mi stia osservando, con circospezione mi giro per controllare aspettandomi di rivedere quegli occhi rossi che avevo visto la sera prima tra i cespugli, e che poi ho rivisto al posto dei meravigliosi occhi castani di Taemin. Scuoto la testa tornando per la mia strada, ci sono troppe coincidenze per essere chiamate tali, e l’unico modo che ho per scoprire la verità è vederla con i miei occhi andando in quella casa abbandonata, anche se ormai inizio ad dubitare anche che possa essere effettivamente vuota. Tutto era iniziato in quella casa, e ora sentivo che sarebbe finto proprio li. Arrivata ai piedi del bosco prendo l’ennesimo respiro e mi inoltro tenendomi ben stretta la tracolla. Ho portato con me il blocchetto degli appunti con la penna, nel caso la mia immaginazione si fosse spinta un po’ troppo in là, ma anche una piccola mazza da baseball per un disperato tentativo di autodifesa se ne ce sarebbe stato il bisogno, per quanto abbia la sensazione che un bastoncino di legno potesse servirmi contro la creatura dalla quale stavo per andare.
Con la torcia del telefono cerco di farmi luce fra gli alberi schivando i loro rami, ma dopo pochi passi la luce si spegne e il telefono mi abbandona, perché come una stupida non avevo messo in carica il telefono, e ora mi tocca pregare che i miei occhi si abituino in velocità al buio e di riuscire a schivare almeno i rami più pericolosi. Le foglie cadute sul terreno scrocchiavano ad ogni mio passo rendendomi sempre più inquieta, alcuni rami più piccoli mi sfioravano le braccia e le gambe alle volte incastrandosi col tessuto. In lontananza riesco a vedere parte del castello e stringendo i pugni aumento il passo per arrivare il prima possibile, la mano pronta sul manico della mazza, e come un avvertimento, un ramo che non avevo visto mi si incastra nella manica strappandomi il tessuto. Imperterrita proseguo verso i cancelli imponenti pieni di rampicanti ormai secchi, entro nel giardino che precede l’entrata del castello e cercando di appellarmi a qualsiasi mio senso per percepire anche il minimo accenno di pericolo arrivo sul pianerottolo. Come anni fa la porta è aperta e la luce debole della luna illumina a malapena l’interno. Con cautela mi affaccio all’entrata, ma d’improvviso sento qualcosa strattonarmi la maglietta per tirarmi indietro ed allontanarmi, qualcuno non vuole che io entri.
-Lasciami!- urlo e chiudendo gli occhi timorosa di quello che mi sarei potuta trovare davanti inizio a dimenare le mani sperando di colpire alla cieca chiunque mi stesse trattenendo. Dopo pochi tentativi a vuoto sento la mia mano colpire un corpo solido e un lamento.
-Che diavolo Taei! Certo che come sei cresciuta in questi anni è cresciuta anche la tua forza. Ti sembra il modo di colpire il tuo fratellastro?- in un attimo sgrano gli occhi e mi giro di scatto.
-Onew!-





Buongiorno a tutti! Intanto inizio con lo scusarmi per il ritardo! Sono immensamente spiacente! Il problema è che ultimamente sono impegnatissima e non riesco a trovare molto tempo per scrivere, infatti il prossimo capitolo l'ho iniziato ma non concluso... Vi chiedo un po' di pazienza e mi scuso di nuovo! Prendetela come un'ulteriore suspance visto tutto quello che sta succedendo! Spero di non farvi attendere troppo tra un capitolo e l'altro e che continuiate a seguire questa storia! Un bacio e un grazie a tutti! Al prossimo capitolo!

  
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