Moonlight
 

La brezza leggera della sera era un ottimo pretesto per uscir di casa e ripararsi dalla calura estiva anche se dentro di sé, conosceva bene il reale motivo che l’aveva spinta ad alzarsi dal suo comodo giaciglio quella notte.
La verità era che si sentiva sola, quel letto era troppo grande per lei, stringere un cuscino non bastava ad illudersi di averlo accanto una volta chiusi gli occhi.
Era tra le stelle che lo ritrovava, in quella coltre scura che aveva imparato ad osservare cautamente.
Aveva sempre avuto paura del buio, la solitudine aumentava tra le pareti della sua camera quando calava la notte, e lei, silenziosamente, aspettava il sorgere dell’alba per poter nuovamente mirare quel sole che le aveva illuminato le giornate più e più volte. Se ripensava a quei tempi, un sorriso le increspava spontaneo le labbra, un sorriso genuino, sincero, malinconico a volte. Tante cose erano cambiate da allora.
Quello che reputava il suo sole non divenne nient’altro che una delle tante stelle nel cielo, la più grande, senza dubbio, ma null’altro che una stella, e fu allora che riconobbe la luna.
Di quel chiarore pallido in grado di infondere comunque sicurezza, serenità.
E lei si era innamorata di quelle sensazioni, perché la rispecchiavano, erano parte anche di lei.
 Si scoprì essere una parte di luna, in attesa di ricongiungersi con la sua metà combaciante.
Anche in quel momento l’ osservava, divisa a metà in una delle sue fasi ormai prossime al proprio compimento, riconoscendo in essa non solo una parte di se stessa, ma anche di lui, quel ragazzo, quell’uomo, che l’aveva conquistata pian piano senza volerlo, con i piccoli gesti, gesti che solo lei era capace di comprendere, e forse era per quello se anche lui si era legato a lei.
Si erano osservati, scrutati, da lontano, con la sola ed unica convinzione di essere simili, in fondo. Nessuno dei due avrebbe mai immaginato l’avvenire.
Era restia lei, all’inizio, quelle sensazioni che solo Naruto era stato in grado di provocarle erano state amplificate cento, mille volte in più dai suoi occhi d’ossidiana, così differenti dai suoi che non avevano conosciuto altro che bontà negli animi della gente e che poi erano stati brutalmente informati di quanto le persone potessero far male.
Fu lì che tutto ciò in cui aveva creduto si ruppe, fu lì che la luna si affacciò nella sua vita senza uscirne più. Silenziosa, cauta, come solo la notte era in grado di fare, sicura, delicata, come solo il suo silenzio sapeva essere.
E lei amava quei silenzi, forse era anche per quel motivo se adesso si ritrovava a scrutare le stelle, sapendo in fondo, che anche il suo yin stesse osservando il cielo. E lei, da brava yang, non poté che aspettare che l’altra sua metà tornasse presto a casa affinché quella luna tornasse ad essere piena.
Chiuse gli occhi, respirando a fondo quell’aria che sapeva di casa, la loro casa, e in una muta richiesta, aspettava, ancora, il calar della notte e l’alba di un giorno nuovo facendosi avvolgere da quel silenzio carico di risposte, le risposte alle domande che aspettava da tempo. Sorrise, perché in quel soffio delicato sentì la sua voce carezzargli le orecchie
- Torna presto, Sasuke.-
Sapeva che quella supplica sarebbe giunta fino a lui, trasportata dal calore delle stelle, dalla brezza della sera. E così come si era avviata, indietro era tornata riempiendo di speranza il suo povero cuore innamorato.
- Aspettami, Hinata.-
 

Angolo Autrice:
Tornata con una nuova SasuHina in questo fandom, ne approfitto per fare i miei più sinceri auguri a Sasu-chan, una mia cara amica amante anche lei di questa meravigliosa coppia*^*
Spero che questa mini-shot di quasi 600 parole, davvero mini in effetti ouo, ti sia piaciuta e ringrazio coloro che sono entrati a dare un'occhiata e sono arrivati qui in fondo leggendo queste poche righe, grazie<3
Spero sia piaciuta anche a voi:)
Ora scappoxD un bacione, vostra
Jiyu<3
ANCORA TANTI AUGURI SERE<3<3<3