Quest’ultimo sbuffò e, roteando gli occhi al cielo e incrociando le braccia al petto, rispose. -Si, Chris. Non ti devo né cercare né disturbare fino a quando non ti farai vivo te-
-Bravo e vedi di ricordartelo. Non vorrei finire come l’ultima volta- replicai, alludendo alla sera in cui io e Blaineley eravamo stati interrotti – Come sto?- aggiunsi, finendo di sistemarmi il papillon e facendo una giravolta su me stesso.
– Sei un figurino, Chris- rispose Chef, sorridendo.
- Grazie, amico- ringraziai, sorridendo
Indossavo un elegante completo nero con camicia bianca e un papillon rosso. Sì, avrei fatto un’ottima figura…
– Blaineley, sei pronta?- chiesi, bussando alla porta del suo camerino.
Quella sera, l’avrei portata a cena fuori e…
-E tu cosa ci fai qui, idiota?- mi salutò lei, aprendo la porta e facendo sbucare solo la testa.
– Ma tesoro… Non ti ricordi che stasera avevamo in programma una serata romantica?-.la illuminai, sorridendo.
Lei sorrise e, spalancando la porta, rivelò com’era vestita. Era bellissima: un lungo abito azzurro le fasciava il corpo e risaltava il colore dei suoi occhi. Ai piedi, portava dei tacchi vertiginosi e un paio di orecchini faceva bella mostra di se.
– Dalla tua reazione, si direbbe che ti piaccio vestita cosi, vero?-chiese lei, davanti alla mia espressione stupita.
– Sei una donna tremenda. Lo sai, vero?Comunque, andiamo- replicai, porgendole il braccio come un vero gentiluomo.
-Certo che sì. Invece, tu sei veramente pessimo nel vestirti- ribattè lei, attaccandosi al mio braccio.
Scuotei la testa e, sorridendo, ci diressimo verso il ristorante più lussuoso ed elegante della città. Mangiammo caviale e bevemmo champagne e, una volta pagato, uscimmo dall’edificio, Durante il tragitto, ridemmo e scherzammo come non mai ma solo perché eravamo entrambi leggermente ubriachi.
Arrivati di fronte all’albergo, entrammo e raggiungemmo la nostra camera. Avevo richiesto la suite più lussuosa del posto ma, in quel momento, ero troppo attirato da altro per notare i particolari.
Intanto Blaineley si era messa comoda sul letto ma, appena chiusi la porta della stanza e mi tolsi la giacca, si alzò e mi saltò letteralmente addosso, baciandomi.
–Wow! Dovrei farti ubriacare più spesso se questo è il risultato-, commentai, leccandomi le labbra malizioso.
Vidi il suo corpo rabbrividire dal piacere e, questa volta, fui io a prendere l’iniziativa: la baciai e avverti subito gli effetti di quel contatto.
Continuammo a baciarci, immersi nel nostro mondo, Ci sdraiammo sul letto e, mentre io gli toglievo il vestito, lei si occupò della mia camicia.
-Ti amo- sussurrò lei, a pochi centimetri dalla mia bocca
- Anch’io- rivelai nello stesso modo di lei, per poi riprendere a baciarla.
Quella sera, Blaineley ed io ci amammo e diventammo una cosa sola.