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Autore: bic    18/02/2009    2 recensioni
Come mai Kaoru ha un bisogno così assoluto di parlare con Mei Chan? Storia totalmente baka dedicata a tutti gli amanti del genere.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ghiaccio e Saint Honorè

 

Mi sono presa una piccola licenza narrativa fingendo che Mori e Honey condividano la medesima cucina, chiedo venia, ma mi serviva per il procedere del racconto.

 

 

Grazie per le recensioni a Lady (se quella era la parte migliore aspetta di vedere quando arriva Honey)

e Atzlith (e Honey ora ci spiega dettagliatamente anche chi, come e dove….)

 

Kaoru era ancora seduto sul tavolo della cucina, benché Mori lo sovrastasse era così vicino che si sentiva parecchio intimidito, per cui cominciò a guardarsi intorno registrando immediatamente alcune anomalie.

Un ceppo di coltelli sul pavimento, dei canovacci buttati in giro ed appallottolati malamente, poi prese in mano la bomboletta di panna spray che si trovava a pochi centimetri dalla sua mano, era vuota.

Sollevò gli occhi verso il soffitto per sfuggire nuovamente allo sguardo serio  penetrante di Mori.

Ciò che vide lo lasciò talmente stupito che non poté non aprire la bocca.

- Stai fermo o non si cicatrizza.

Kaoru si divincolò e gli chiese: - Prima di andare in camera di Honey dove l’hai cercato?

- In palestra

- E poi?

- Qui in cucina.

- E qui in cucina hai cercato bene?

Mori annuì.

- Hai proprio guardato ovunque?

Altro gesto affermativo.

- Sei sicuro?

Mori sollevò semplicemente un sopracciglio infastidito da quella petulanza.

- Scusa se insisto, ma hai guardato anche sul soffitto?

Il ragazzo più grande, con la tipica faccia a punto di domanda mosse semplicemente la testa a destra e a sinistra.

Kaoru sogghignò.

- Lo immaginavo, anche perché sicuramente quelli non ti sarebbero sfuggiti.

Mori sollevò appena gli occhi ed ebbe la stesa reazione che Kaoru aveva avuto pochi minuti prima: spalancò la bocca con l’aria totalmente sperduta.

Cosa diamine ci facevano i boxer di Mitsukuni là appesi?

In quell’istante una strana consapevolezza si impadronì di entrambi e Kaoru sarebbe immediatamente sceso da quel tavolo se non avesse sentito la voce allegra e squillante di Honey.

- Ciao, ragazzi, cosa state facendo?

Poi, osservando la bomboletta di panna spray che Kaoru aveva ancora in mano disse: - Oh, non sapevo che volessi della panna, credo che però ce ne sia un’altra confezione in frigo, quella è finita. Kanazuki ha deciso di vestirsi da torta Saint Honoré a carnevale, era davvero buonissima, solo che ora ho voglia di torta al cioccolato.

Cuoricini e fiorellini gli ballonzolavano intorno mentre si dirigeva saltellando verso il frigorifero.

Kaoru e Mori basiti rimanevano fermi tipo stoccafissi.

- Kao chan, cosa hai fatto al labro?

- Hi-Hikaru.

- Oh, avete litigato di nuovo?

Kaoru annuì e Honey vide la mano di Mori muoversi nello stesso senso del viso di Kaoru, in quel momento notò che gli stava ancora tenendo il ghiaccio sul labbro.

- Takashi, lo sai che se gli dai un bacino guarisce prima?

Poi si voltò trotterellando su per le scale lasciando Mori e Kaoru completamente allibiti e con il viso che passava rapidamente dal fuxia, all’aragosta, al pervinca.

Poi Mori si riscosse e posò le mani sulle spalle di Kaoru per analizzare più da vicino il taglio. Kaoru strizzò gli occhi e le sue orecchie assunsero una tonalità bordeaux mai vista prima.

Mori, senza minimamente rendersi conto degli scompensi cardiaci del povero cuore di Kaoru mantenne la posizione e disse con aria professionale: - Ci vorrà un po’ prima che torni normale, ma non c’è bisogno di punti.

Kaoru raccolse tutto il suo coraggio e sussurrò: - Forse l’idea di Honey potrebbe migliorare un po’ la situazione…

 

- Ci vediamo domani al club Senpai.

- Takashi.

- Scusa?

- Chiamami Takashi.

Kaoru sorrise e se ne andò con il cuore leggero.

Anche Mori, appoggiato alla porta sorrideva.

 

Hikaru, in ginocchio di fronte al fratello si stava cospargendo il capo di cenere: -Kaoru, perdonami! Ti prego!

- Non preoccuparti.

Rispose Kaoru con aria sognante.

- Pianeta terra chiama Kaoru Hitachin, Kaoru, rispondi!

Kaoru si voltò: - Chiama Mei chan uno di questi giorni, ascolta il tuo fratellino.

Poi si allontanò fischiettando per quanto il labbro tumefatto glielo permettesse.

 

  
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