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Autore: Zoe    07/03/2005    8 recensioni
C’era una volta un posto in cui i sogni prendevano realtà. Dove i fatti venivano tramandati sottoforma di leggenda e i draghi combattuti solo nelle favole. In cui la magia era all’ordine del giorno e tre ragazzi, tre adolescenti, sconfissero il male e si votarono al bene perenne che tutt’oggi persiste.
Vi era tutto questo, certo.
Ma soprattutto… c’era Lui.
E' la mia prima ff! Commentate!
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Pansy Parkinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Innanzitutto, un avviso: questa è la mia prima fanfiction. Spero solo che quando avrete vomitato tutto quello che avete in corpo avrete la forza di lasciarmi un commentino^^ Anche ino ino!
Le coppie sono una Draco/Ginny (Forever and Ever); e una Harry/Pansy (Chicchini!).
Buona Lettura^^

Slytherin's Heart




(Ginny PoV)

C’era una volta un posto in cui i sogni prendevano realtà. Dove i fatti venivano tramandati sottoforma di leggenda e i draghi combattuti solo nelle favole. In cui la magia era all’ordine del giorno e tre ragazzi, tre adolescenti, sconfissero il male e si votarono al bene perenne che tutt’oggi persiste.
Vi era tutto questo, certo.
Ma soprattutto… c’era Lui.
Lui di una bellezza peccaminosa.
Di una crudeltà diabolica.
Di una dolcezza perversa.
Lui che con un solo sguardo aveva saputo denudarmi del mio corpo e leggermi nell’anima, sfiorandola appena per farle provare quell’inconfondibile palpito di vita che l’avrebbe legata a lui in un vincolo segreto ed eterno. Diceva che mi sta usando.
Che mi usa da sempre.
Forse, che quando tutto sarà finito, quando avrà soddisfatto ogni suo appetito, anche quello più nascosto e crudele, mi lascerà. Senza pietà.
Mi lascerà. Sola. Come prima che arrivasse e che mi sconvolgesse i programmi. La gente parlava con me. Mi sorrideva. I miei ex mi baciavano, mi toccavano, più o meno gentilmente. Ma ero sempre sola. Ero sempre la piccola, innocente ragazzina dai capelli rossi che il Cappello Parlante aveva spedito erroneamente a Gryffindor e che anche se oggetto delle attenzioni altrui non sarebbe mai stata felice.
Io, che di Gryffindor non ho altro che la divisa e il sanguigno colore dello stemma tra i capelli. Quei capelli che dicono tutto di me, anche cose false che non dovrebbero essere comunicate in maniera così apertamente sfacciata.
Significativi come i suoi, di quel biondo argenteo che subito, al primo colpo d’occhio, riescono a qualificarlo per quello che è: un Malfoy; Un PureBlood; il figlio illegittimo di Salazar Slytherin.
E’ colpa della sua casata e del suo fondatore se tutto questo è successo… se non avessi aperto la Chamber of Secrets… se non fossi stata scelta da Riddle…
Ma è inutile parlare per condizioni. Perché che mi piaccia o meno, la realtà che mi trovo a vivere non ha “se”.
Perché c’è una sola parola con la quale si potrebbe mettere fine a tutto questo. E quella parola è “Addio.”
Appena torna glielo dirò.

Now I will tell you what I've done for you
50,000 tears I cry
Screaming,
Deceiving,
And bleeding for you
And you still won't hear me


(Harry PoV)

Allora non esisteva altro che la nostra rivalità. Il mio amore per lei. La sua assoluta indifferenza nei miei confronti. Era quasi patetico vederla passeggiare maestosa per il castello con me dietro a ricorrerla come uno scomodo prolungamento della sua divisa di Prefetto.
Sono un illuso. Anzi, no. Illuso è chi credeva di poter avere una chance. Io non ne ho e non ne ho mai avute e credo che nemmeno ne avrò in futuro.
Lei sa che provo per lei. Lo sa e non perché l’abbia capito, nonostante il mio comportamento esprima più che palesemente i miei sentimenti.
L’ho fermata. Ieri, subito dopo le lezioni. L’ho presa per il braccio e trascinata in un angolo, quello vicino all’Aula di Pozioni, che era stato scenario di incredibili e memorabili sfuriate.
Io, Ron, Hermione e Ginny da una parte.
Lei, Malfoy, Tiger e Goyle dall’altra.
Ma ieri non vi era nessuno ad assisterci. Nessun testimone scomodo alla nostra intimità.
- Che vuoi Potter?- Mi ha liquidato con quella solita e affascinante freddezza accompagnata dal medesimo sguardo carico di sfida. – Che ti è preso?
- Devo parlarti, Parkinson. – Ho balbettato timidamente. - Ora.
Lei si è ritratta di qualche centimetro, indecisa sul da fare. Poi ha annuito debolmente mentre lo sguardo saettava apprensivo in tutte le direzioni. - Muoviti. Non ho tempo da perdere.
- So che… io… tu…- Non riuscivo a trovare le parole. Mi ero figurato talmente tante volte quel momento nella mia testa che davo per scontato che una volta finito di parlare lei mi sarebbe letteralmente saltata in braccio, piangendo, magari urlando di gioia.
- Ti sei rincretinito?
- No. - L'ho contraddetta dolcemente. - Mi sono innamorato. Di te.
- Certo.- Ha sbottato lei guardando in aria. - Non dire idiozie. Non ci casco.
- Pansy… è la verità. Te lo giuro. Ti amo.
Il sorriso sparì dalla sue labbra come il più veloce tra i Cercatori che è alle prese con un Boccino particolarmente restio a farsi catturare. L’ironia nei suoi occhi non c’era più. Avevano lasciato posto a qualcos’ altro.
- Vaffanculo Potter. Chi cazzo ti credi di essere per poter pensare di potermi fregare?
- Non voglio fregarti!- Ed era verissimo. Volevo abbracciarla. Baciarla, attrarre i suoi sorrisi, i suoi fantastici sorrisi carichi di quella dolcezza mal riposta nel solo Malfoy.
Non fregarla. Quello mai. - Fotitti. – Ha sibilato qualche attimo prima che il palmo della sua mano entrasse in collisione con il mio zigomo. Anche adesso, a distanza di ventiquattr’ore, ne porto i segni. E sono tracce che si portano con orgoglio.
Ripenso a cinque anni fa. Il momento in cui scelsi tra lei e il vuoto.
Tra Slytherin e Gryffindor.
Nonostante il buon Godric mi abbia dato tanto… il mio cuore non indugia quando sente il richiamo intessuto magistralmente in quell’essere meraviglioso che è Pansy Parkinson. Il mio cuore, appartiene a lei.
Appartiene a Slytherin.
E con lui… rimarrà fino alla fine dei giorni.

You should let me love you
Let me be the one to give you everything you want and need
Baby good love and protection
Make me your selection
Show you the way love's supposed to be
Baby you should let me love you.


(Draco PoV)

Le dico che la uso. Che la sto usando da sempre. Che non è altro che un passatempo, un inesauribile intrattenimento dal quale non smetterò mai di attingere.
Che la lascerò. Stupida Weasley.
Non ha capito nulla di me. Non sa che sarei disposto a mentire anche sui miei sentimenti pur di poter continuare a portare con apparente orgoglio il nome di Malfoy. Il nome di una dinastia che appoggia interamente su di me per il futuro della sua discendenza.
Con lei il mio sangue verrebbe accolto alle perfezione nelle vene di una possibile progenie e certamente sia la mia che la sua famiglia non si opporranno alla nostra scelta.
Perché quando avrò esposto ai suoi genitori i VERI motivi per il quale voglio stare con lei… nemmeno loro, per quanto l’odio nei miei confronti sia ben nutrito, potrebbero opporsi.
E i veri motivi sono molto semplici quanto impossibili da comprendere e da elencare.
Perché la amo.
Perché quando lei mi rivolge le sue attenzioni, quando la sua lingua scivola repentina nella bocca per coccolarmi e consolarmi, quando sento la sua presenza, anche spirituale, al mio fianco… io mi sento completo.
Perché lei è l’unica che voglio e l’unica che mi ama in questo modo così appassionato e perfetto.
Ma non posso farglielo capire. Non posso rovinarle la vita in questo modo. Non posso vivere ogni momento della mia esistenza temendo che possa succederle qualcosa. Non posso permettermi di rincasare un giorno aspettandomi di trovarla a casa mentre lei giace a pochi metri dal nostro letto in una pozza di sangue. Non posso permetterlo ed è proprio per questo che ogni volta che la vedo devo inventarmi una nuova bugia.
Un qualcosa di credibile, che rientri nei parametri che mi sono imposto del perfetto bastardo, sadico, insensibile, ovvero la persona che quella creatura divina crede di amare.
Mi faccio schifo. Il solo pensiero di farla soffrire, di regalarle sogni e carezze che un giorno non sarò in grado di portare avanti è per me la più grande dannazione, la dannazione di un anima che vive lo stesso inferno da quando nata.
L’amare.
Il non poter continuare a farlo. La devo lasciar andare. Ora, prima che la mia vigliaccheria abbia il sopravvento.
Prima che sia troppo tardi.
Prima che questa giornata volga a termine nascondendosi dietro le montagne… Ginevra Weasley sarà tornata alla propria vita.
Addio è l’ultima parola che sentirà da me.

Think it's best we go our separate ways
Tell me why I should stay in this relationship
When I'm hurting baby, I ain't happy baby
Plus theres so many other things I gotta deal with
I think that you should let it burn


(Pansy PoV)

Lo odio. La sua inutile ostinazione. Il suo insistente inseguirmi come un cane bastonato dappertutto. Il suo incredibilmente stupido sorriso. Il suo schifoso e ostentato coraggio, i suoi occhi verdi e…
E’ insopportabile.
Ed proprio per questo… credo che mi piaccia. Anzi, sono certa che più lui continuerà a perseguitarmi, più io sarò succube di lui. E ciò è esattamente quello che vorrei evitare.
Io non posso stare insieme a Potter. Io sono promessa a Draco. E lui, anche se non lo ammetterà mai, nemmeno sull’altare o in punto di morte, mi ama con tutto se stesso.
Sarebbe tutto perfetto se lui e Potter fossero la stessa persona. Se mi toccasse come lui… se avesse il suo stesso profumo… se mi guardasse con la stessa espressione tranquilla ogni volta che incrocia il mio sguardo, prima di arrossire e di diventare un perfetto imbranato.
Continuerò a resistergli. Ad opporgli resistenza, a scontrarmi con lui. Continuerò fino all’ultimo, fino a quando le gambe non cederanno e la mia forza di volontà verrà meno.
Fino a quando trattenermi dal baciarlo diventerà troppo pericoloso e troppo doloroso. O troppo penoso il vederlo soffrire.
Appartengo a Slytherin… e lui, che in esso è mio fratello… diventerà anche amante.
Questo è il mio piano.
Questo forse accadrà.
He doesn't taste like you
He doesn't touch like you
No, I know he can't replace
What never, never went away


The End

… Spero che vi sia piaciuta! E una specie di botta e risposta… più o meno… lasciata in sospeso, in modo che ognuno possa giugere alla propria conclusione.
Spero che non ci siano problemi con i nomi in Inglese… è solo che trovo che in questo modo sia tutto molto più realistico ^____^
Le canzoni sono:
Going Under degli Evanescence.
You Should Let Me Love You di Mario.
Burn di Usher.
He Should Be You di Soluna.
Se poteste darmi dei consigli per migliorarmi vi sarei molto grata!
Grazie mille**

*Zoe*
  
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