Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: SerenaTheGentle    18/10/2015    2 recensioni
Amanda è una ragazza semplice e riservata, che concede difficilmente qualcosa a se stessa, ma convinta dalla sua migliore amica decide di fare un viaggio e di andare a trovare sua zia in montagna.
Proprio lì, nel posto più improbabile del mondo e nel modo più strano possibile incontra la persona che mai si sarebbe aspettata di trovare e che mai si sarebbe aspettata di imparare ad amare.
Edmund è un ragazzo di origini nobili e di famiglia molto ricca. Se ne frega dei suoi genitori e grazie ai soldi che i suoi nonni gli elargiscono fa spesso come gli pare. Ma arriva un punto in cui la vita lo mette di fronte a fatto compiuto e il signorino dovrà imparare a sostenersi con le proprie gambe. Lassù in una piccola casa sperduta in mezzo alle montagne avrà ciò di cui ha davvero bisogno e scoprirà di non sapere quanto una cosa sia importante quando non ce l'hai più.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 23

Pov Edmund

Amanda era una continua sorpresa. Ieri sera si è addormentata subito, mentre io sono rimasto sveglio buona parte della notte e ora posso perdermi ad osservarla senza sembrare un emerito cretino. Ha delle labbra rosee e piene leggermente socchiuse e i capelli morbidi sparsi sul cuscino vicino al mio. Questa notte non ci siamo avvicinati più di tanto e l’ho trovato molto strano rispetto a tutte le altre notti, mi è sembrato di non avere una parte importante di me. Mi è sembrato di rimanere solo.
Ma cosa mi sta succedendo?
Amanda si è mossa appena distraendomi dai miei pensieri e riportando la mia attenzione sulle sue labbra.
Ho pensato molto a come sarebbe se non fossimo rinchiusi in questa casa. All’inizio lei era il mio giocattolino personale, ma poi con l’andare del tempo qualcosa è cambiato: lei è molto altro e non solo una cosa da trattare a mio piacimento. So benissimo di non poterle dare quello che desidera, non sono il tipo da relazione seria e soprattutto dopo averla conosciuta in questo modo non riuscirei a prenderla in giro solo per soddisfare un mio bisogno.

Ma è veramente questo quello che vuoi oppure è solo paura?
È veramente la cosa giusta da fare per te? Allontanarti?
È veramente così che ti stai comportando? Con quale coraggio trovi la forza di fare il codardo? Tu che hai condannato questo atteggiamento per anni!
È veramente così che vuoi essere?
È veramente questo, quello a cui vuoi rinunciare?

Ma a cosa rinuncio in fondo?
Alla possibilità di liberarti del tuo passato.

-Edmund!- Amanda urlò il mio nome tirandosi a sedere e agitandosi sul posto, così di getto mi alzai anche io cercando di reprimere il dolore.
-Sono qui!- le sussurrai appena dietro l’orecchio cercando di calmarla, mentre le sue mani andavano a circondare il mio collo.
-Scusa.- mi sussurra appena mentre posa un leggero bacio sulla mia guancia coperta da un filo di barba.
Rimanemmo abbracciati per alcuni minuti e poi decisi di sciogliere l’abbraccio per piantare i miei occhi nei suoi e chiedere silenziosamente spiegazioni.
-Ho risognato quella notte.- nei suoi occhi lessi qualcosa di forte, un sentimento a me nascosto.
-Quale notte?-
-Quella in cui è successo tutto questo, ho rivisto la mia disperazione, la mia angoscia, la mia paura di perderti, la mia corsa verso questa casa e il mio respiro corto dall’ansia. Ho rivisto le tue ferite e le tue urla durante la notte.- buttò fuori tutto insieme e istintivamente mi ritrovai a baciarla per cercare di trasmetterle tutto quello che vorrei dirle: vorrei dirle grazie, vorrei dirle che nessuno era mai stato così dolce nei miei confronti, vorrei dirle che deve stare tranquilla e che è così bella, vorrei dirle che quando sto con lei mi sento felice e non ho bisogno d’altro, ma non ci riesco.        
Spero solo che lo capisca attraverso il mio bacio.
Lasciai altri baci sulle guance e sul resto del viso per farle capire che io ero lì con lei e che sarei stato sempre lì con lei.
-Scusa.- mi disse e ancora accarezzandomi i capelli e io vorrei solo continuare a baciarla e a farla felice come una bambina, perché so che non si merita me.
-Shh...- le feci segno di non parlare e posai l’indice sulle sue labbra, ritrovandomi ad accarezzarle. Le mie dita sembravano avere vita propria o il mio cervello aveva staccato la spina perché teoricamente non avrei dovuto.
Amanda mi baciò le dita che passano sulla sua bocca e io rimasi colpito da quel gesto così intimo che si era creato tra noi, era qualcosa che non mi sarei mai aspettato facesse.
Ora ho capito cosa ho letto nei suoi occhi: amore.
 

Pov Amanda

Devo essere decisamente impazzita!
Ma anche terribilmente innamorata! L’ho capito. Ora l’ho capito e avrei preferito non capirlo.

Io lo amo. Ma non dovrei.
Wow che coerenza!

È tutto sbagliato! Io dovrei odiarlo, dovrei essere arrabbiata con lui per i sentimenti che mi fa provare, dovrei sentire solo un disprezzo per questo ragazzo e invece riesco solo ad amarlo sempre di più e a preoccuparmi per lui.
Le sue labbra si uniscono alle mie e danzano insieme con passione e gioia, da parte mia è amore e felicità, ma da parte sua? Cosa dovrei pensare? Mi sta solo usando? Mi sta solo prendendo in giro?
Anche se conoscessi la risposta oramai il danno è fatto e devo solo cercare di dimenticarlo.

-Ci uccideranno! Dobbiamo andare via!- Clotaire era arrabbiato nero.
-E a loro no pensi?- Lucille anche aveva alzato la voce, tuttavia si era incrinata sulla fine.
-Loro non erano previsti...-

I pensieri della notte precedente ritornarono prepotentemente alla memoria.

-Edmund...- cercai di richiamarlo tra un bacio e l’altro. Dovevo dirgli una cosa importante e nonostante avrei preferito non farlo, dovevo.

La porta si era aperta e una lettera veniva posata sul mio comodino, poi dei passi e un singhiozzo senza fine di Lucille.
-Capiranno.-


-Si?- mi chiese scendendo a baciarmi il collo. I suoi baci erano disperati, si aggrappavano ai miei, non mi volevano lasciare andare. Perché?

"Cari amici, perdonateci." così iniziava la lettera, mentre la paura si faceva spazio nel mio stomaco. Erano le sei del mattino ed Edmund dormiva accanto a me, mentre i miei occhi correvano su quella pagina.

-Clotaire e Lucille non ci sono.- dissi cercando di rimanere calma.
-Cosa?- Edmund smise di dedicarmi quelle bellissime attenzioni e portò i suoi occhi preoccupati nei miei.
-Lo dicevano ieri sera...-
-Cosa?- la sua voce era impaziente e quello che volevo fare era solo baciarlo fino a togliergli il fiato!

Amy? Sei tu?
Lo so che è strano, ma è colpa sua!
Certo...

-Lucille diceva che non avrebbe sopportato il dolore di vederci andare via, così se ne voleva andare prima lei, mi ha spiegato come andare avanti per una settimana circa.-
-Ma... perché?-
-Perché ci hanno mentito...-
-Su cosa? Che cosa hanno fatto?- nei miei occhi c’era paura e nei suoi c’era la consapevolezza della mia paura mentre tiravo fuori la lettera.


Angolo Autrice
Et voilà! Che cavolo sarà successo? Cosa hanno tenuto nascosto i due francesi?
Per quanto riguarda i nostri protagonisti, la strada verso la felicità è in salita e molto ripida anche: piena di insicurezze, di dubbi, di arrabbiature e di un amore nascosto.
Spero che il capitolo vi piaccia e lo so che sto diventando troppo riflessiva e sdolcinata, ma don't worry be happy, la comicità tornerà presto!
Un bacio,
Serena.
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: SerenaTheGentle