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Autore: Drakyanna    18/10/2015    0 recensioni
Il ritorno dell'Eroina del Ferelden (Dalish Origini) che incontrerà il suo cammino con quello della Campionessa.
Tornata per riparare a ciò che ritiene un suo errore, per rincontrare qualcuno e con una sorpresa riguardante ........ !
Genere: Azione, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Custode, Hawke, Un po' tutti, Zevran Arainai
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Kirkwall, sembrava una notte tranquilla la luna splendeva nel cielo.

Nella tenuta della Campionessa due persone avevano dato sfogo hai loro sentimenti.

La dolce Merrill aveva superato la sua paura rivelando ad Allyson i suoi sentimenti, pronta a qualsiasi risposta.

 Hawke agì senza perdersi in chiacchiere, portando la sua Stellina in camera per poi dimostrarle con i fatti che anche lei era pronta per questo sentimento sincero.

La notte per le due fu un turbinio di passioni senza freni, l’alba fece capolino attraverso la finestra, aprendo gli occhi Merrill ripensò a tutto quello che era accaduto.

Era passato molto tempo dall’ultima volta che aveva dato sfogo a tanta passione con qualcuno, poi il giorno che gli eventi costrinsero colei che aveva amato a lasciare la tribù fu il momento più triste della sua vita.

Il voler riparare l’Eluvian era una maniera per restare legata hai fatti accaduti allora.

Un artefatto identico fu trovato da una coppia di elfi in perlustrazione nei dintorni del campo, hai tempi in cui la tribù era ancora nel continente.

Tamlen e Lyorena erano amici fin dall’infanzia, durante una loro battuta di caccia incrociarono degli umani nella foresta.

Questi spaventati raccontarono hai due elfi di aver trovato una caverna molto strana, vi trovarono alcuni oggetti ma anche qualcosa che li fece scappare.

Lyorena decise che lo spavento bastava, quindi convinse Tamlen a lasciarli andare.

Subito dopo raggiunsero la caverna e il resto fu storia, lui scomparve mentre lei fu riportata al campo da un Custode Grigio.

La Guardiana anche usando tutte le sue conoscenze fece una gran fatica ad aiutare Lyorena, ma l’elfa si riprese.

Merrill aveva sempre ammirato Lyorena per la sua grande forza, figlia del precedente Guardiano ucciso dagli umani e che poi perse anche la madre.

Nonostante tutto ciò era andata avanti, guadagnandosi il rispetto dei giovani elfi.

Anche Merrill era attratta da quell’elfa essendo anche la sola che la considerava, visto che gli altri la ritenevano strana poi il fatto che fosse stata scelta come prima della Guardiana era una mancanza maggiore di considerazione da parte degli altri.

La Guardiana voleva avere delle risposte, quindi chiese a Lyorena di ritornare nella zona della caverna insieme a Merrill e cercare delle risposte; non poteva contare su Duncan perché la ricerca del disperso non era nelle sue priorità.

Quindi le due partirono per raggiungere la grotta, sul loro cammino incrociarono dei prole oscura che eliminarono raggiungendo la grotta.

Superando altra prole oscura raggiunsero lo specchio accanto al quale trovarono il Custode Grigio.

L’Eluvian era corrotto e andava distrutto e non c’erano tracce di Tamlen.

Tornati al campo la Guardiana si appartò con Duncan per parlare, mentre Lyorena parlò con Faivel per organizzare la cerimonia funebre.

Poi mentre tornava verso il suo Aravel ebbe un leggero capogiro, la magia usata dalla Guardiana era un rimedio non definitivo; la corruzione si stava facendo sentire.

Merrill la vide in difficoltà e la aiutò a tornare al carro per riposarsi, una volta dentro prese coraggio e confesso quello che provava.

Lyorena sorrise dolcemente e afferrandole la mano la tirò verso di se, poi le accarezzo il viso e la baciò con molta passione.

Le due ebbero poco tempo ma riuscirono a esprimere con grande ardore i reciproci sentimenti.

Poco dopo all’esterno dell’Aravel busso un elfo dicendo che la Guardiana voleva vederla.

Lyorena si alzo, accanto a lei c’era Merrill nuda che si stava stiracchiando; era stata la prima volta ma la piccola Stellina era felice.

Il male che tormentava Lyorena era causato dalla corruzione, l’unico rimedio definitivo era diventare un Custode Grigio quindi il destino aveva deciso.

L’ultima volta che Merrill la vide fu quando insieme a tutti i membri del Clan la salutarono per sempre.

Il resto era ormai storia, sopravvissuta hai fatti di Ostagar divenne poi colei che tutti ormai conoscevano come l’Eroina del Ferelden.

Merrill alcuni giorni prima girovagando per il mercato si sentì osservata, voltandosi non vide niente di diverso dal solito.

Il giorno successivo accadde lo stesso ma questa volta intravide una lunga coda bionda sparire in un vicolo.

Non poteva crederci, poteva davvero essere lei questo pensiero la accompagno per l’intera giornata.

In città il lavoro non mancava e per il gruppo c’era sempre qualche occasione nell’aria.

Le titubanze di Merrill cominciarono a vacillare il giorno in cui qualcuno commissionò a Hawke la ricerca di un assassino.

Hawke sentiva che qualcosa non quadrava perciò fece finta di accettare per capire la verità.

Quindi assieme a Merrill Varric e Isabela Hawke inizio la ricerca, alla cui fine trovarono la persona ricercata da quei loschi individui.

Quando lo trovarono la più stupita fu proprio Isabela visto che la persona ricercata era un elfo di sua conoscenza.

Appena il problema venne risolto con l’eliminazione dei loschi individui Isabela chiese:

“Come stai brutta canaglia, ti vedo bene”.

Lui rispose:

“Bene e vedo che anche tu non sei cambiata” poi rivolto alla guerriera:

“E un vero piacere incontrare una celebrità come la Campionessa di Kirkwall, mi presento sono Zevran occasionalmente assassino e molto altro a seconda delle occasioni”.

Hawke gli strinse la mano sorridendogli, poi Isabela riprese il discorso:

“Lei dov’è non dirmi che ti ha già scaricato, in quel caso io sono qui”.

Zevran:

“No non mi ha scaricato e solo il problema di aver sposato l’Eroina del Ferelden, come Custode ha sempre da fare”.

A quelle parole Merrill sussultò, quante cose erano accadute e poi aveva sposato l’elfo che aveva di fronte.

Zevran notò il turbamento di Merrill, si avvicinò a lei per consegnarle una pergamena sigillata con la cera sulla quale era incisa una piccola stella.

Dopo saluti e ringraziamenti il gruppo tornò in città, Merrill disse a Hawke:

“Scusami ma ho bisogno di tornare a casa mia, ci vediamo più tardi”.

Allyson la guardò preoccupata, ma capì che aveva qualcosa da risolvere e sorridendole la lasciò andare; odiava vederla triste.

Arrivata a casa Merrill si recò nell’altra stanza, si sedette sul letto e ruppe il sigillo iniziando a leggere la pergamena.

In quello scritto lei capì tutto ciò che aveva dovuto passare fino alla responsabilità dell’opporsi al Flagello, riunire tante anime diverse di cui essere responsabili; gestire il peso di tante vite il cui destino si legava alle tue decisioni.

In tutto questo aver trovato qualcuno d’amare e con cui dividere un peso così grande fu di grande importanza, ma la cosa che la fece piangere era che non l’avesse mai dimenticata; era anche felice che avesse trovato qualcuno con cui condividere un sentimento sincero.

Il messaggio chiudeva:

^ Alla mia dolce Stellina perché tu abbia un futuro felice, tua L.^.

Pianse tanto quanto mai in vita sua la piccola Merrill.

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Il momento finale arrivò, l’Eluvian fu riparato ma qualcosa non tornava quindi Merrill sarebbe dovuta tornare la dove strinse l’accordo con chi le chiese di riparare lo specchio.

Hawke accettò di accompagnarla senza problemi, non l’avrebbe lasciata sola ad affrontare qualsiasi conseguenza ci fosse stata.

Ma nella caverna sulla cima della montagna accadde l’imprevisto, il demone che si era servito di Merrill era nel corpo della Guardiana.

Si era sacrificata per salvare la sua prescelta, il demone che convinse Merrill a riparare lo specchio l’avrebbe posseduta.

Si era servito di lei solo per uscire dalla sua prigione, per sconfiggerlo però avrebbe dovuto avere un corpo solido e per quello che la Guardiana lo aveva accettato dentro di se.

Ora però si doveva ucciderlo ma per fare ciò si sarebbe uccisa anche la Guardiana.

Il demone manifesto la sua vera forza e a malincuore iniziò la battaglia, combattimento duro e intenso ma alla fine il mostro fu abbattuto e Marethari tornò in se ma per finirlo si doveva darle il colpo finale.

Merrill però non ne aveva il coraggio, poi l’atroce senso di colpa che la tormentava la stava opprimendo; era solo colpa sua se tutto ciò era accaduto.

Improvvisamente una freccia lucente colpì la Guardiana al cuore, spirando Marethari sussurrò:

“Grazie da’len”.

Nessuno riuscì a vedere da dove fosse arrivata la freccia ma ora era tutto finito, il gruppo usci dalla caverna.

All’esterno trovarono il resto del clan pronto ad aggredire Merrill e gli altri, lei provò a spiegare ma il clan non accettava alcuna scusa.

Mentre alcuni di loro provarono ad avvicinarsi all’ingresso della caverna, ma improvvisamente una raffica di frecce si piantò al suolo bloccandoli.

Dalla cima di un picco una voce:

“Non credevo di ritrovare il mio clan colpito dalla stupidità umana, mi avete davvero deluso e poi non e Merrill ad aver ucciso la guardiana ma io”.

Tutti si voltarono verso la direzione da cui proveniva la voce, qualcuno la riconobbe:

“Tu non è possibile”.

E lei:

“Non attribuite colpe a chi non le ha, ora andatevene” un’altra freccia fu scoccata alla quale era legata una mappa.

E poi:

“Nella zona indicata potrete ricominciare una vita tranquilla”.

Un elfo raccolse la freccia con la mappa, poi l’intero clan si dileguo nel vento.

Dopo si rivolse a Hawke:

“Grazie ancora per aver aiutato Zevran, incontrarti Campionessa e stato un onore forse un giorno ci rivedremo”.

Merrill allora chiese:

“Perché lo hai fatto!”.

E Lyorena uscendo dall’ombra disse:

“Sapevo che non avresti potuto ma andava fatto, io ne ho dovute prendere tante di simili decisioni e so cosa comportano; non volevo che ne portassi il peso”.

Così com’era apparsa sparì, ma nel momento cruciale per Kirkwall avrebbero incontrato ancora l’Eroina del Ferelden.

Ciò che era nell’aria alla fine accadde facendo scoppiare il caos in tutta la città.

L’apice di tutto ciò fu l’esplosione della cattedrale di Kirkwall causata da uno degli amici di Hawke.

Addusse come scusa tutto ciò che i maghi subivano, ma senza capire che tutto questo avrebbe causato danni maggiori.

Che cosa fare ora, quel gesto assai vile aveva ucciso anche degli innocenti Anders doveva risponderne.

Ma all’improvviso eccola di nuovo:

“Lo sai cosa hai scatenato, il prezzo più grande lo pagheranno proprio i maghi che volevi difendere”.

Anders restò stupito avendo riconosciuto quella voce, non capiva come poteva essere li.

Comparve come per magia di fronte a Anders, voleva guardarlo in faccia per capire.

Lyorena lo afferro per il collo urlandogli:

“Mi pento di averti salvato, se avessi saputo allora che saremmo arrivati a questo avrei lasciato che i templari ti portassero via; sei sopravvissuto diventando un Custode Grigio. Avrei preferito morissi tu durante il rito, ma ciò non è accaduto e alla fine dei fatti della Veglia hai accettato Giustizia in te; trasformandolo grazie al tuo odio in uno spirito di vendetta. Vorrei quasi ucciderti ma non servirebbe adesso, ma riparerai ciò che hai fatto”.

Estrasse dalla cintura una grossa gemma che pose sul petto di Anders, inizio poi a recitare una formula in lingua elfica.

La gemma cominciò a brillare mentre Anders urlava per il dolore, poi un piccolo globo di luce usci dalla sua bocca venendo risucchiato dalla gemma.

Alla fine di quello strano rituale Lyorena disse:

“Ho spezzato quello che avevi fatto ma ora vedi di riparare in qualche modo al genocidio che hai scatenato. Ma ricorda attentamente se non cambierai e altra gente innocente pagherà tornerò per ucciderti chiaro?”.

Poi rivolta a Hawke:

“Ora tocca a te Campionessa, io anche se tardi ho provato a correggere un mio errore. In bocca al lupo e abbi cura della dolce Stellina”.

Kirkwall subì un grave colpo ma la pazzia di Meredith fu sconfitta ma a caro prezzo, molti innocenti perirono in quel caos.

Purtroppo il futuro avrebbe confermato che tutto quel caos avrebbe riportato la resurrezione di un grande pericolo per tutti.

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