Kirkwall,
sembrava una notte tranquilla la luna splendeva nel cielo.
Nella tenuta della Campionessa due persone avevano
dato sfogo hai loro sentimenti.
La dolce Merrill aveva
superato la sua paura rivelando ad Allyson i suoi
sentimenti, pronta a qualsiasi risposta.
Hawke agì senza perdersi in chiacchiere, portando la sua
Stellina in camera per poi dimostrarle con i fatti che anche lei era pronta per
questo sentimento sincero.
La notte per le due fu un turbinio di passioni
senza freni, l’alba fece capolino attraverso la finestra, aprendo gli occhi Merrill ripensò a tutto quello che era accaduto.
Era passato molto tempo dall’ultima volta che aveva
dato sfogo a tanta passione con qualcuno, poi il giorno che gli eventi
costrinsero colei che aveva amato a lasciare la tribù fu il momento più triste
della sua vita.
Il voler riparare l’Eluvian
era una maniera per restare legata hai fatti accaduti
allora.
Un artefatto identico fu trovato da una coppia di
elfi in perlustrazione nei dintorni del campo, hai tempi in cui la tribù era
ancora nel continente.
Tamlen
e Lyorena erano amici fin dall’infanzia, durante una
loro battuta di caccia incrociarono degli umani nella foresta.
Questi spaventati raccontarono hai due elfi di aver
trovato una caverna molto strana, vi trovarono alcuni
oggetti ma anche qualcosa che li fece scappare.
Lyorena
decise che lo spavento bastava, quindi convinse Tamlen a lasciarli andare.
Subito dopo raggiunsero la caverna e il resto fu
storia, lui scomparve mentre lei fu riportata al campo da un Custode Grigio.
La Guardiana anche usando tutte le sue conoscenze
fece una gran fatica ad aiutare Lyorena, ma l’elfa si riprese.
Merrill
aveva sempre ammirato Lyorena per la sua grande
forza, figlia del precedente Guardiano ucciso dagli umani e che poi perse anche
la madre.
Nonostante tutto ciò era andata
avanti, guadagnandosi il rispetto dei giovani elfi.
Anche Merrill era
attratta da quell’elfa essendo anche la sola che la
considerava, visto che gli altri la ritenevano strana poi il fatto che fosse stata scelta come prima della Guardiana era una mancanza
maggiore di considerazione da parte degli altri.
La Guardiana voleva avere delle risposte, quindi
chiese a Lyorena di ritornare nella zona della
caverna insieme a Merrill e cercare delle risposte;
non poteva contare su Duncan perché la ricerca del disperso non era nelle sue
priorità.
Quindi le due partirono per raggiungere la grotta,
sul loro cammino incrociarono dei prole oscura che
eliminarono raggiungendo la grotta.
Superando altra prole oscura raggiunsero lo
specchio accanto al quale trovarono il Custode Grigio.
L’Eluvian era corrotto e
andava distrutto e non c’erano tracce di Tamlen.
Tornati al campo la Guardiana
si appartò con Duncan per parlare, mentre Lyorena parlò
con Faivel per organizzare la cerimonia funebre.
Poi mentre tornava verso il suo Aravel ebbe un leggero capogiro, la magia usata dalla
Guardiana era un rimedio non definitivo; la corruzione si stava facendo
sentire.
Merrill
la vide in difficoltà e la aiutò a tornare al carro per riposarsi, una volta
dentro prese coraggio e confesso quello che provava.
Lyorena
sorrise dolcemente e afferrandole la mano la tirò
verso di se, poi le accarezzo il viso e la baciò con molta passione.
Le due ebbero poco tempo ma riuscirono a esprimere
con grande ardore i reciproci sentimenti.
Poco dopo all’esterno dell’Aravel
busso un elfo dicendo che la Guardiana voleva vederla.
Lyorena
si alzo, accanto a lei c’era Merrill nuda che si
stava stiracchiando; era stata la prima volta ma la piccola Stellina era
felice.
Il male che tormentava Lyorena
era causato dalla corruzione, l’unico rimedio definitivo era diventare un
Custode Grigio quindi il destino aveva deciso.
L’ultima volta che Merrill
la vide fu quando insieme a tutti i membri del Clan la salutarono
per sempre.
Il resto era ormai storia, sopravvissuta hai fatti di Ostagar divenne poi
colei che tutti ormai conoscevano come l’Eroina del Ferelden.
Merrill
alcuni giorni prima girovagando per il mercato si sentì
osservata, voltandosi non vide niente di diverso dal solito.
Il giorno successivo accadde lo stesso ma questa
volta intravide una lunga coda bionda sparire in un vicolo.
Non poteva crederci, poteva
davvero essere lei questo pensiero la accompagno per l’intera giornata.
In città il lavoro non mancava e per il gruppo
c’era sempre qualche occasione nell’aria.
Le titubanze di Merrill
cominciarono a vacillare il giorno in cui qualcuno commissionò a Hawke la ricerca di un assassino.
Hawke
sentiva che qualcosa non quadrava perciò fece finta di accettare per capire la
verità.
Quindi
assieme a Merrill Varric e Isabela Hawke inizio la ricerca,
alla cui fine trovarono la persona ricercata da quei loschi individui.
Quando lo trovarono la più stupita
fu proprio Isabela visto che la persona ricercata era
un elfo di sua conoscenza.
Appena il problema venne
risolto con l’eliminazione dei loschi individui Isabela
chiese:
“Come stai brutta canaglia, ti vedo bene”.
Lui rispose:
“Bene e vedo che anche tu non sei cambiata” poi
rivolto alla guerriera:
“E un vero piacere incontrare una celebrità come la
Campionessa di Kirkwall, mi presento sono Zevran occasionalmente assassino e molto altro a seconda delle occasioni”.
Hawke
gli strinse la mano sorridendogli, poi Isabela
riprese il discorso:
“Lei dov’è non dirmi che ti ha già scaricato, in quel
caso io sono qui”.
Zevran:
“No non mi ha scaricato e solo il problema di aver
sposato l’Eroina del Ferelden, come Custode ha sempre
da fare”.
A quelle parole Merrill
sussultò, quante cose erano accadute e poi aveva sposato l’elfo che aveva di
fronte.
Zevran
notò il turbamento di Merrill, si avvicinò a lei per
consegnarle una pergamena sigillata con la cera sulla quale era incisa una
piccola stella.
Dopo saluti e ringraziamenti il gruppo tornò in
città, Merrill disse a Hawke:
“Scusami ma ho bisogno di tornare a casa mia, ci
vediamo più tardi”.
Allyson
la guardò preoccupata, ma capì che aveva qualcosa da risolvere e sorridendole
la lasciò andare; odiava vederla triste.
Arrivata a casa Merrill si recò nell’altra stanza, si sedette sul
letto e ruppe il sigillo iniziando a leggere la pergamena.
In quello scritto lei capì tutto ciò che aveva
dovuto passare fino alla responsabilità dell’opporsi al Flagello, riunire tante
anime diverse di cui essere responsabili; gestire il peso di tante vite il cui
destino si legava alle tue decisioni.
In tutto questo aver trovato qualcuno d’amare e con
cui dividere un peso così grande fu di grande
importanza, ma la cosa che la fece piangere era che non l’avesse mai
dimenticata; era anche felice che avesse trovato qualcuno con cui condividere
un sentimento sincero.
Il messaggio chiudeva:
^ Alla mia dolce Stellina perché tu abbia un futuro
felice, tua L.^.
Pianse tanto quanto mai in vita sua la piccola Merrill.
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Il momento finale arrivò, l’Eluvian
fu riparato ma qualcosa non tornava quindi Merrill
sarebbe dovuta tornare la dove strinse l’accordo con
chi le chiese di riparare lo specchio.
Hawke
accettò di accompagnarla senza problemi, non l’avrebbe lasciata sola ad
affrontare qualsiasi conseguenza ci fosse stata.
Ma
nella caverna sulla cima della montagna accadde l’imprevisto, il demone che si
era servito di Merrill era nel corpo della Guardiana.
Si era sacrificata per salvare la sua prescelta, il
demone che convinse Merrill a riparare lo specchio
l’avrebbe posseduta.
Si era servito di lei solo per uscire dalla sua
prigione, per sconfiggerlo però avrebbe dovuto avere un corpo solido e per
quello che la Guardiana lo aveva accettato dentro di se.
Ora però si doveva ucciderlo ma per fare ciò si
sarebbe uccisa anche la Guardiana.
Il demone manifesto la sua vera forza e a
malincuore iniziò la battaglia, combattimento duro e intenso ma alla fine il
mostro fu abbattuto e Marethari tornò in se ma per
finirlo si doveva darle il colpo finale.
Merrill
però non ne aveva il coraggio, poi l’atroce senso di colpa che la tormentava la
stava opprimendo; era solo colpa sua se tutto ciò era accaduto.
Improvvisamente una freccia lucente colpì la
Guardiana al cuore, spirando Marethari sussurrò:
“Grazie da’len”.
Nessuno riuscì a vedere da dove fosse arrivata la freccia ma ora era tutto finito, il gruppo usci dalla
caverna.
All’esterno trovarono il resto del clan pronto ad
aggredire Merrill e gli altri, lei provò a spiegare
ma il clan non accettava alcuna scusa.
Mentre alcuni di loro provarono ad avvicinarsi
all’ingresso della caverna, ma improvvisamente una raffica di frecce si piantò
al suolo bloccandoli.
Dalla cima di un picco una voce:
“Non credevo di ritrovare il mio clan colpito dalla
stupidità umana, mi avete davvero deluso e poi non e Merrill
ad aver ucciso la guardiana ma io”.
Tutti si voltarono verso la direzione da cui
proveniva la voce, qualcuno la riconobbe:
“Tu non è possibile”.
E lei:
“Non attribuite colpe a chi non le ha, ora
andatevene” un’altra freccia fu scoccata alla quale era legata una mappa.
E poi:
“Nella zona indicata potrete
ricominciare una vita tranquilla”.
Un elfo raccolse la freccia con la mappa, poi
l’intero clan si dileguo nel vento.
Dopo si rivolse a Hawke:
“Grazie ancora per aver aiutato Zevran,
incontrarti Campionessa e stato un onore forse un giorno ci rivedremo”.
Merrill
allora chiese:
“Perché lo hai fatto!”.
E Lyorena uscendo
dall’ombra disse:
“Sapevo che non avresti potuto ma andava fatto, io
ne ho dovute prendere tante di simili decisioni e so cosa comportano; non
volevo che ne portassi il peso”.
Così com’era apparsa sparì, ma nel momento cruciale
per Kirkwall avrebbero incontrato ancora l’Eroina del
Ferelden.
Ciò che era nell’aria alla fine accadde facendo
scoppiare il caos in tutta la città.
L’apice di tutto ciò fu l’esplosione della
cattedrale di Kirkwall causata da uno degli amici di Hawke.
Addusse come scusa tutto ciò che i maghi subivano,
ma senza capire che tutto questo avrebbe causato danni maggiori.
Che cosa fare ora, quel gesto assai vile aveva
ucciso anche degli innocenti Anders doveva
risponderne.
Ma
all’improvviso eccola di nuovo:
“Lo sai cosa hai scatenato, il prezzo più grande lo
pagheranno proprio i maghi che volevi difendere”.
Anders
restò stupito avendo riconosciuto quella voce, non capiva come poteva essere
li.
Comparve come per magia di fronte a Anders, voleva guardarlo in faccia per capire.
Lyorena
lo afferro per il collo urlandogli:
“Mi pento di averti salvato, se avessi saputo
allora che saremmo arrivati a questo avrei lasciato che i templari ti
portassero via; sei sopravvissuto diventando un Custode Grigio. Avrei preferito
morissi tu durante il rito, ma ciò non è accaduto e alla fine dei fatti della
Veglia hai accettato Giustizia in te; trasformandolo grazie al tuo odio in uno
spirito di vendetta. Vorrei quasi ucciderti ma non servirebbe
adesso, ma riparerai ciò che hai fatto”.
Estrasse dalla cintura una grossa gemma che pose
sul petto di Anders, inizio poi a recitare una
formula in lingua elfica.
La gemma cominciò a brillare mentre Anders urlava per il dolore, poi un piccolo globo di luce
usci dalla sua bocca venendo risucchiato dalla gemma.
Alla fine di quello strano rituale Lyorena disse:
“Ho spezzato quello che avevi fatto ma ora vedi di
riparare in qualche modo al genocidio che hai scatenato. Ma
ricorda attentamente se non cambierai e altra gente innocente pagherà tornerò
per ucciderti chiaro?”.
Poi rivolta a Hawke:
“Ora tocca a te Campionessa, io
anche se tardi ho provato a correggere un mio errore. In
bocca al lupo e abbi cura della dolce Stellina”.
Kirkwall
subì un grave colpo ma la pazzia di Meredith fu sconfitta ma a caro prezzo,
molti innocenti perirono in quel caos.
Purtroppo il futuro avrebbe confermato che tutto
quel caos avrebbe riportato la resurrezione di un grande pericolo per tutti.
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