18/10/2015
1 recensioniA New York c'erano miliardi di lavori da fare, ma Leighton non aveva più la minima voglia di lavorare, lei voleva studiare, aveva vent'anni e voleva andare all'università: qualche mese prima aveva rinuniciato a seguire i corsi per mancanza di tempo e di denaro.
«Sophie stai tranquilla, lo sto già cercando e ho una notiziona: voglio andare all'università» esclamò felice Leighton ma da parte della sua coinqulina ricevette solo uno sbuffo: era sempre la stessa storia, Sophie si arrabbia, Leighton risponde con un "ma io il lavoro lo sto già cercando", e poi si ritrova con pochi soldi e molte cose da pagare.
«E sai che ti dico Sophie?Ora mi cambio e vado a riscrivermi ai corsi» aggiunse poi. Il divano scricchiolò quando Leighton si alzò, quel divano poteva essere tutto a parte che nuovo e bello: aveva delle macchie sulla stoffa che oltretutto era sgualcita, le molle ormai non tenevano più e Leighton era sicura che se avesse messo una mano tra i due cuscini avrebbe trovato il suo tramezzino al tonno di due settimane fa'.
Prima di uscire Leighton si guardò allo specchio. I capelli rossi come il fuoco non erano affatto curati, la pelle era uno schifo: l'unica cosa di cui poteva vantarsi erano i suoi occhioni verdi e il suo fisico.
«Aspetta Leighton!» urlò Sophie dalla cucina «Intanto che esci passa da Liam, che mi deve dei soldi» la ragazza annuì ed uscì di casa di corsa.
Mentre si dirigeva all'università prese un caffè da starbucks che accidentalmente rovesciò su uno studente della "New York University" decisamente strano e fuori moda: i capelli castani e ricci gli ricadevano sulla fronte, aveva due occhi verdi che brillavano e un maglioncino che sembrava quello della nonna e sinceramente Leighton pensò che il caffè lo aveva solo migliorato.
«Hey stai più attenato a dove cammini, idiota!» urlò lei in mezzo al corridoio. Il ragazzo si spaventò fecendo un passo indietro.
«Scusa io non ti ho vista» rispose in fretta «Mi hai sporcato il maglione» aggiunse poi accigliato: Leighton rise alla sua espressione tanto che le vennero le lacrime: come si poteva essere dispiaciuti per un maglione del genere?E poi l'espressionetra il scioccato e il sapaventato del ragazzo era impagabile.
«Tesoro, la macchia del mio caffè migliora il tuo maglione!» esclamò Leighton con altezzosità per poi lasciare l'università soddisfatta: si era iscritta alla facoltà di Giurisprudenza ed era felicissima perchè non c'era sensazione migliore di sapere quale sarà il suo futuro.
Leighton prese la metro e si ritrovò nella via di Liam, ovvero una squallida strada dimenticata dal popolo di New York. Camminò lungo la strada isolata e sentì dei passi dietro di lei: si girò di sfuggita e riconobbe quell'orribile maglione con quella macchia di caffè al centro, ma che faceva?La seguiva?E se voleva vendicarsi?Si ritrovò a pensare Leighton. Così accellerò il passo fino a raggiungere la porticina che conduceva all'appartamento: schiacciò il bottone con scritto 'Payne' e una voce squillante risuonò nell'aria.
«Chi è?»
«Liam sono Leighton e sono inseguita da un tizio con un pessimo gusto nel vestire, apri!» una nota di terrore si poteva percepire nella sua voce, Leighton continuava a guardare il Tizio dell'università che intanto si avvicinava ancora di più.
Appena la porticina d'entrata si aprì corse dentro come una saetta e chiamò l'ascensore: una volta dentro Leighton tirò un sospiro di solievo, ma appena le porte si chiusero del tutto si riaprono facendo apparire il suo inseguitore e facendo scappare un gridolino di paura a lei.
«L'unico che dovrebbe urlare qui sono io, per caso hai un'altra tazza di caffè da rovesciarmi?» disse sarcastico schiacciando il tasto del piano numero cinque.
«Senti Mister Simpatia, ti sembra il caso di inseguirmi solo per dirmi questo?» le sopracciglia di Leighton si incurvarono facendole assumere un'espressione confusa. Il ragazzo rise facendola sentire piccola e ridicola.
«Non inseguo prorio nessuno, io abito qui.» spiegò, strano, a lei non pareva proprio di aver visto il suo viso in giro per il palazzo: veniva qui spesso con Sophie visto che Liam era il ragazzo di quest'ultima e poi lui viveva con altri tre ragazzi con cui aveva stretto una bella amicizia.
L'ascensore emise un suono, segno che erano arrivati. Leighton uscì per prima e bussò alla porta di legno scuro di Liam, ma un tossichiare la fece voltare di scatto: lui era ancora lì.
«Ho detto di smetterla di seguirmi!» alzò la voce, e con l'espressione più ridicola di questo mondo lui rispose «Ma non ti sto seguendo!»
Intanto il ragazzo con i capelli color miele e gli occhi dello stesso colore aveva già aperto la porta d'entrata.
«Leighton!» esclamò stupito Liam per poi abbracciarla: gli abbracci di Liam erano la cosa più bella del mondo, ti facevano sentire sicura e ti facevano sentire apprezzata.
«Harry!» esclamò ancora Liam con voce entusiasta, poi lo scrutò bene e un'espressione confusa apparì sul suo volto «Ma che hai fatto a quel maglione?» Harry roetò gli occhi al cielo e poi con un gesto della testa indicò Leighton che era divertita dalla situazione «Chiedilo a lei.»
Sentendo confusione Zayn, uno dei tre coinquilini di Liam, fece capolino nella stanza e salutò tutti: ma come mai tutti conoscono questo Harry?
Leighton era confusa «Ma scusate chi è questo qui?» e indicò Harry al suo fianco che sbuffò.
«Harry è un nostro amico, starà con noi per un po'. Oh, che stupido non vi ho presentati!» esclamò preoccupato Liam «Leighton lui è Harry, Harry lei è Leighton e ci sarà anche lei alla festa di stasera» i due si strinsero la mano mormorando un 'piacere' sforzato: avevano incominciato con il piede sbagliato.
«Festa?Sophie non mi ha detto niente, ma comunque certo che ci sarò» escalmò entusiasta: Leighton amava le feste, se ce ne era una lei doveva esserci perforza.
Si perse ad osservare il nuovo arrivato: i capelli ricci, gli occhi verdi e il viso da bambino erano punti a suo favore, ma aveva la pancetta, le maniglie dell'amore e si vestiva malissimo, aveva l'aria da secchione, da chi non sgarra mai e sembrava un perfettino. Chissà se ci sarà anche lui alla festa. Non sembra un tipo da feste si ritrovò a pensare Leighton.
Heilà! Sono qui con una nuova storia che volevo pubblicare già da un po' di tempo ma che non ero sicura fosse piaciuta, vedremo! Volevo solo avvisare che questo primo capitolo è un po' smorto, non so come definirlo visto che gli altri capitoli saranno molto più belli ve lo assicuro. Inoltre volevo informarvi che gli aggiornamenti avverranno regolarmente ogni Domenica pomeriggio/sera.
E niente, spero vi piaccia e lasciatemi un vostro parere solo per vedere se è il caso che io continua!
Baci, teenagerunaway13.