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Autore: world_magic    18/10/2015    2 recensioni
Un anno dopo l'iniziazione di Quattro ed Eric, una piccola ragazza Pacifica, Elizabeth, compie una scelta inaspettata: decide di unirsi agli Intrepidi. Lasciando tutti a bocca aperta, Elizabeth si impegna al massimo per diventare una vera Intrepida conservando tuttavia la dolcezza dei Pacifici. Ma cosa succederà quando gli occhi verdi e caldi di Elizabeth incroceranno gli occhi grigi e freddi come il ghiaccio del più giovane Capofazione degli Intrepidi?
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric, Four/Quattro (Tobias), Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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CAPITOLO 16
He’s gonna pay
 
(LIZ p.o.v.)
Andiamo tutti nella sala degli allenamenti appena finiamo la colazione e aspettiamo che arrivino gli istruttori, ma nell’attesa nessuno di noi riesce a stare fermo: c’è chi si mangia le unghie, chi batte un piede a terra, chi cammina avanti e indietro.
La situazione è diversa per gli iniziati interni, che chiacchierano tranquilli, per niente nervosi. Probabilmente uno di loro si sente il mio sguardo addosso perché si volta verso di me e mi rivolge un cenno di saluto con la testa. Sto per replicare al saluto quando le porte si aprono sbattendo contro le pareti e attirando l’attenzione di tutti: per primo entra uno dei Capofazione, Max, seguito da Eric, da Quattro e da una ragazza. Mi serve qualche secondo per ricordarmi dove l’ho già vista: lei è l’istruttrice degli interni, Lauren, se non ricordo male.
-Molto bene, iniziati. – prende la parola Max. – Oggi termina il primo modulo e alcuni di voi ci lasceranno. Le coppie per i combattimenti saranno estratte a sorte e sappiate che non sarete divisi come negli allenamenti: i trasfazione potrebbero combattere contro gli interni. Aspettate qui finché non chiameremo il vostro nome. –
Ci appiattiamo tutti contro una parete, aspettando che la sorte decida il nostro destino. Vedo Eric e Lauren estrarre i nomi da una boccia mentre Quattro segna sulla lavagna i nomi. Vedo Quattro scrivere il mio nome per primo nel terzo combattimento e non posso trattenermi dall’allungare la vista per scoprire chi dovrò affrontare. Vedo lo sguardo truce di Eric quando legge il nome di chi combatterà contro di me: non è un buon segno. Quattro scrive il nome di un ragazzo che mi è completamente sconosciuto: probabilmente è un iniziato interno.
La cosa mi agita molto, perché sicuramente lui ha anni e anni di esperienza nel combattimento, mentre io non più di una decina di giorni. Cerco di restare calma ma dentro di me sto tremando come una foglia. 
Arriva troppo presto il mio turno di combattere e non posso evitare di lanciare uno sguardo preoccupato a Eric prima di salire sul ring. Lui se ne sta a braccia conserte, con la sua solita postura da duro ma nei suoi occhi riesco a leggere la fiducia che ha in me. Pensa che io ce la possa fare.
Non voglio assolutamente deludere le sue aspettative, quindi prendo un respiro profondo e salgo sul ring.
 
(ERIC p.o.v.)
Vedo Liz salire sul ring con una certa agitazione. Posso capirla, in fondo la sorte l’ha fatta finire contro un intrepido di nascita. Conosco il tipo contro cui deve combattere, anche se non ricordo il suo nome: è bravo a combattere ma non è molto sveglio. Spero davvero che Liz sfrutti la sua intelligenza per batterlo.
So che Liz ce la può fare e l’esito del combattimento non mi delude: anche se all’inizio la mia ragazza non riesce a schivare qualche colpo, alla fine sfrutta la sua agilità per disorientare l’avversario e metterlo al tappeto.
Un momento … ho appena pensato a Liz come la mia ragazza?
Non riesco a continuare a pensare, perché scendendo dal ring Liz mi rivolge un sorriso molto compiaciuto che mi manda completamente in pappa il cervello.
Cerco di riprendere il controllo di me stesso e continuo a seguire i combattimenti, ma ormai la mia attenzione è calata: sono sicuro che Liz sia passata, quindi non m’importa molto di seguire con attenzione tutti gli altri scontri.
Quando esce la classifica a fine incontri, non mi sorprende vedere il nome di Liz nella top 10: è arrivata ottava. Secondo me sarebbe arrivata anche tra i primi tre, se non fosse stato per l’incidente della ruota panoramica. Anche i suoi amici sono riusciti a passare il modulo, ma il Rigido – Joshua, mi rimprovera una vocina nella mia testa – non si è classificato molto bene: è arrivato quartultimo o terzultimo.
-Bene, congratulazioni a tutti quelli che sono passati! – esordisce Max appena tutti hanno finito di leggere la classifica. – Oggi prendevi il pomeriggio libero, domattina inizieremo con il secondo modulo. –
Tutti gli iniziati si avviano verso il Pozzo, probabilmente per festeggiare, o per fare le valigie e raggiungere gli Esclusi – nel caso di quegli sfortunati che  non sono passati. Vedo che Liz è tra gli ultimi della fila che sta lasciando la palestra, quindi mi avvicino a lei con nonchalance e le sussurro senza farmi notare: - Dopo cena raggiungimi nel mio appartamento. –
Annuisce impercettibilmente e raggiunge i suoi amici pronti a festeggiare.
 
Preparo tutto nei minimi dettagli: voglio fare una bella sorpresa a Liz e deve essere tutto perfetto. Dentro di me c’è ancora quella vocina fastidiosa che continua a tirarmi insulti non proprio carini per essermi rimbambito per una ragazza, ma la ignoro completamente. Liz è la prima persona che ha saputo tenermi testa e che ha fatto riemergere quei sentimenti che avevo represso così a lungo e si merita la versione migliore di me.
Sento un debole bussare alla porta e, quando apro, vedo Liz con una felpa nera e il cappuccio in testa.
La faccio entrare prima di chiederle senza riuscire a trattenere un sorriso: - Perché ti stai nascondendo sotto quel cappuccio? –
-Quegli idioti dei miei compagni per festeggiare il passaggio al secondo modulo hanno avuto la brillante idea di ubriacarsi vicino allo Strapiombo e ora tutti gli Intrepidi con un po’ di senno, Max incluso, sono allo Strapiombo o in giro per i corridoi per controllare che non ci siano altri iniziati ubriachi in giro che potrebbero fare qualche sciocchezza. Mi sono dovuta coprire con il cappuccio per non farmi notare e arrivare qua senza destare sospetti. –
Non riesco a trattenere una risata quando immagino la scena che Liz mi ha appena descritto. Le lascio un leggero bacio a fior di labbra prima di aprirle la sedia e invitarla ad accomodarsi a tavola.
Lei pare stupita da quello che si trova davanti: ho preparato una cena coi fiocchi – carne, patate al forno, insalata e vino bianco – e ho reso il tutto ancora più romantico mettendo una candela in mezzo alla tavola. Vedo gli occhi di Liz riempirsi di lacrime e per un attimo mi si gela il sangue nelle vene: ho sbagliato qualcosa? Ho esagerato? Ho dimenticato qualche elemento essenziale?
Tuttavia, quando lei mi abbraccia così forte da togliermi il respiro, capisco che sono lacrime di gioia e mi rilasso visibilmente, tornando a respirare normalmente.
La cena la passiamo tranquillamente, ridendo e scherzando e cercando di conoscerci meglio. Scopro che il colore preferito di Liz è il rosso, che ama la musica e che nonostante fosse cresciuta in una famiglia dai sani ideali Pacifici era finita più volte nei guai per aver picchiato qualche compagno per difendere un amico. È evidente che è stata da sempre destinata agli Intrepidi.
Io le racconto della mia famiglia, del perché ho lasciato gli Eruditi e, quando mi chiede perché ho tanto risentimento verso Quattro, le racconto della nostra iniziazione.
-Cosa mi aspetta nel secondo modulo? – chiede lei alla fine.
-Non potrei dirtelo … - dico, pur sapendo che in un modo o nell’altro riuscirà a farmi parlare.
-Eddai … - dice aggrappandosi a un mio braccio e imitando un gatto che fa le fusa. – Non lo dirò a nessuno, voglio solo sapere che cosa dovrò fare. –
Cerco di rimanere fermo e saldo, ma quando guardo i suoi occhi implorarmi non resisto: - Sappi solo che è un modulo mentale in cui dovrai affrontare le tue paure … non posso dirti altro. –
Sembra soddisfatta della risposta perché si accoccola contro il mio petto e restiamo così, a coccolarci, dimenticandoci del mondo esterno. Proprio nel momento in cui mi piego verso di lei per baciarla, qualcuno bussa alla porta.
Non riesco a trattenere un verso che assomiglia a un ringhio: potrei staccare la testa a chiunque sia venuto a disturbarmi a quest’ora. Lo sguardo terrorizzato di Liz, però, mi fa rinsavire lo stretto necessario per dirle: -Vai in bagno e resta chiusa lì. – prima di andare ad aprire la porta.
Quello, o meglio chi, mi trovo davanti mi fa tornare alla versione gelida e arrogante di me in un nanosecondo.
-Axel, che cosa ci fai qui? –
-Volevo parlarti. – dice lui come se fossimo amici di vecchia data e avesse bisogno di un mio consiglio. – Posso entrare? –
-Sì, ma non ti accomodare. Ho altro da fare, quindi sbrigati. – spero che nel mio tono non si avverta l’urgenza di buttarlo fuori a calci nel didietro per riprendere la serata con Liz … la mia ragazza da dove l’avevo interrotta.
-Beh, da quando Liz è qui tra gli Intrepidi ho avuto modo di pensare a tutto quello che le ho fatto, e mi sono reso conto che ho sbagliato. Io … le volevo bene davvero, e ho rovinato tutto come uno stupido. Vorrei avere la possibilità di rimediare. Pensi di poter … lasciare che sia io a controllare le sue simulazioni nel secondo modulo? Potrebbe essere un’occasione per riavvicinarci. –
Non ci vedo più: la mia parte gentile e buona è scomparsa e quella vendicativa e incline alla violenza ha preso il controllo del mio corpo. Quest’idiota mi sta davvero chiedendo di aiutarlo a riconquistare la sua ex che ora sta con me? !
Non riesco a trattenermi, lo prendo per il colletto della giacca e lo inchiodo al muro.
-Mettiamo le cose in chiaro – dico cercando di tenere sotto controllo la furia omicida che mi ha annebbiato il cervello. –Punto primo, tu ed io non siamo amici, quindi non vedo perché dovrei farti un favore. Punto secondo, non sei qualificato per fare l’istruttore, quindi non potrei aiutarti in ogni caso. Punto terzo, dopo tutto quello che hai fatto a Liz lei è off-limits per te. Se vuoi provare a essere gentile con lei per rimediare a tutte le stupidaggini che hai fatto è una tua scelta, ma se vengo a sapere che tenti di riavvicinarti a lei in quel senso farai una brutta fine. –
Vedo Axel fare un sorrisino beffardo, poi dice: - Come immaginavo. Ti piace davvero, eh? –
Porca paletta. Mi sono tradito.
-Se anche fosse, non sono affari tuoi. – dico cercando di mantenere il mio solito tono glaciale.
-Beh, non saranno affari miei, ma di Max sì. Cosa pensi che farebbe se sapesse che uno dei Capofazione se la fa con un’iniziata? –
-Che cosa vuoi? – chiedo quando capisco dove vuole arrivare.
-Al momento niente. Tu lasciami fare con Liz e io non dirò a Max che ci stai provando con un’iniziata. – dice prima di liberarsi dalla mia presa e andarsene.
Non appena la porta d’ingresso si chiude, Liz esce dal bagno e corre ad abbracciarmi.
La sento dire contro il mio petto: - Quell’idiota la pagherà. –
 
 
 
 
 
 
Spazio autrice
Eccomi qua! Che ne dite del capitolo? Vi è piaciuto?
Ringrazio tutti quelli che leggono la storia, che l’hanno inserita tra le preferite/seguite/ricordate e che hanno recensito.
Spero di leggere i vostri commenti!
A domenica prossima! 
  
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